Inserito il 22/06/2012 alle: 14:14:35
…. 2012. Festa della Mamma.
Ore 08.00
Il Fenomeno da quando era ‘sbarcato’ dalla Mirage aveva pian piano abbandonato le abitudini dell’incursore, una tra queste la sveglia alle 06.00.
Da qualche mese era, infatti, solito indugiare nella branda fino alle 07.15 assorto nei suoi pensieri.
Aveva scoperto che quella attività (pensare) gli veniva giorno dopo giorno meno ostica e già da qualche tempo si era accorto che la ‘ragione’, di tanto in tanto, connotava le sue azioni e di questo era tanto stupito quanto soddisfatto.
Gli avevano offerto un incarico ‘a terra’ come Istruttore Capo ma aveva rifiutato.
Era un uomo tutto di un pezzo lui… era fermamente convinto che non avrebbe potuto insegnare ad altri come portare a termine le missioni più ardite, come arrivare ad avere un curriculum di tutto rispetto con decine di timbri C.A. (C@g@t@ Accomplished), accanto al nome in codice di ogni azione in cui era stato impegnato e che aveva contraddistinto la sua carriera a bordo della Mirage consegnandola non alla Storia bensì alla Leggenda…
“Numero Uno ci nasci e io lo nacqui.” amava pensare di se stesso.
Ciononostante la vita da civile aveva le sue comodità e lui, obtorto collo, si sforzava di apprezzarle.
Quella mattina aveva un compito preciso da assolvere… acquistare una Azalea con i fiori di colore rigorosamente rosa… così aveva decretato Bloody Mary che a soli cinque anni mostrava già un piglio da futura Sovrana. Era una ‘dote’ trasmessale con la ‘catena del DNA’ dalla Princy che l’aveva a sua volta ricevuta in ‘dono’ (Stik@77i) dalla Regina Madre.
Anche lui le aveva trasmesso quello che poteva ma la piccola aveva ereditato solo la ‘assssstardaggine’ e quella ‘dote’ unita a quelle di derivazione materna faceva presagire al Fenomeno che la sua vecchiaia non sarebbe stata una passeggiata di salute.
Mentre questi pensieri scombinati si amalgamavano assumendo una connotazione di lieve preoccupazione il Fenomeno era sceso al piano terra. La branda della Sissi era, come sempre, vuota…
“Meglio dormire sul divano della mansarda vero Sissi? D’altra parte dopo anni di canile è giusto che ti godi la meritata pensione…” pensò il Fenomeno mentre prendeva le chiavi del suo ‘bel grigio metallizzato’.
Avrebbe dovuto andare in auto fino alla piazza del paesello perché pioveva a ‘taniche da venticinque’.
Indossò la sua vecchia giacca militare e scese le scale che conducevano alla taverna e da lì in garage. Giunto sulla porta della taverna, immersa nel buio, lo scroscio dell’acqua si fece più forte…
“Azz… sembra che piova qua dentro…” disse a voce bassa.
Senza accendere la luce aprì la porta di comunicazione con il garage e si diresse verso la macchina.
Da lì a pochi minuti avrebbe portato a termine quella piccola incombenza di prendere il regalo par la Festa della Mamma che Bloody Mary gli aveva commissionato. Dopo di che…
“Caffè, ‘brioss’ e ‘gazzetta… e chi m’ammazza?”
Giunto sul piazzale della Chiesa del paesello le pie donne che si erano assunte l’onere di allestire la bancarella floreale si scambiarono uno sguardo a metà tra l’ansioso e il ‘suino’ vedendo un così bell’uomo, incurante della pioggia scrosciante, dirigersi verso la loro postazione con passo maschio e deciso…
“Signore buon giorno e buona Festa della Mamma… un’Azalea rosa per cortesia..” snocciolò il Fenomeno con un largo sorriso che scopriva la dentatura da barracuda adulto di cui era dotato.
Una delle pie donne ricambiò il sorriso con aria civettuola e chiaramente compiaciuta… “ Buon giorno a lei ma noi ormai siamo anche nonne, non solo mamme, anche se… siamo delle belle nonne in formissima… non so se si nota…”
Al Fenomeno il sorriso si congelò sul viso. Non riusciva a capacitarsi di come quella donna, la cui età poteva solo stimare (non aveva con se il kit del carbonio 14 per fare una datazione precisa di quella ‘carcassa’) avesse mantenuto una carica di zoccolaggine che non appariva minimamente scalfita dall’inesorabile trascorrere del tempo…
“In un’altra epoca cara la mia ‘porno nonna’ avresti potuto passare delle gran serate in Brianza e delle gran giornate in Consiglio Regionale…“ pensò il Fenomeno non senza una punta di nausea crescente all’immagine di quel ‘donnino’ in assetto bunga bunga…
“… forse le ciabatte da passeggio comode comode della Defonseca avresti dovuto metterle da parte in luogo di un più indicato tacco 16 ma avresti fatto la tua porca (e che altro?) figura.”
Mentre questi pensieri si trasformavano in fotogrammi osceni il Fenomeno mise mano al portafoglio, estrasse il denaro e prese il sacchetto con l’Azalea rosa che un’altra pia donna gli stava porgendo.
L’acqua gli era già entrata abbondantemente nel colletto della giacca e gli stava bagnando la maglietta… da lì a farsi strada fino al ‘solco infranatica’ e inzuppargli l’intimo era questione di pochi minuti.
Il poveretto ancora non sapeva che l’acqua sarebbe stato l’elemento connotante di quella giornata. L’unica cosa che sapeva era che doveva togliersi di lì il più in fretta possibile…
“Scusi ma lei non è il papà della Maria? La mia nipotina è nella stessa classe… mi saluti tanto sua suocera… la incontro spesso… una signora così… così…”
“Si signora, sono il papà della Maria e il genero di quella signora ‘cosìcosì’, splendida definizione, la farò mia se mai dovessi scrivere qualcosa in proposito… ora devo scappare altrimenti mi bagno anche le mut… scarpe, volevo dire scarpe.”
Il Fenomeno si diresse a passo svelto alla macchina accorgendosi troppo tardi che entrambe gli scarpini da passeggio erano immersi in 3 centimetri d’acqua… un centimetro di troppo rispetto alla linea di galleggiamento della suola. Iniziò ad imbarcare acqua con apparente disinvoltura, non sarebbe stata buona cosa ‘smadonnare’ sul piazzale della Chiesa davanti alle pie donne.
Avrebbe smoccolato liberamente una volta a bordo del ‘bel grigio metallizzato’.
Aveva a disposizione un tragitto di circa 4 minuti fino alla pasticceria… 6 se ‘beccava’ il semaforo rosso. Un tempo più che sufficiente per dedicarsi a quella attività che gli avrebbe restituito l’originaria serenità che aveva quella mattina la risveglio…
“Ogni tanto qualche ‘parola ben assestata’ ci vuole, soprattutto quando nessuno ti sente…”
continua (probabilmente)
So che ci sarebbero modi migliori per impiegare la pausa pranzo ma era da tanto tempo che non scrivevo...[:o)] . Un po' Opa Miro che stuzzica, un po' che non ho preso le pillole (troppo grosse da mandare giù)[:D]... beh, eccomi qui[8D]
p.s. Sono abituato a postare su 'Altro camper' ma qui in effetti non c'è niente che parli di camper per cui lascio che sia la MOD a fare i 'trasferimenti' che riterrà opportuni.