Io giro per lavoro, e giro sola, ogni tanto mi porterei volentieri dietro una figlia, ma anche tutte e due, perchè no ? E' un po' noioso girare soli...
Una figlia è sposata, ha 23 anni ed è fuori casa da quando ne aveva 20 scarsi... la più piccola ha 19 anni.
Ma proprio perchè io me ne vado per lavoro, e non potrei fare altrimenti, e che faccio lo stesso lavoro da vent'anni, prima mi appoggiavo ad alberghi e adesso che da un po' di anni ho il camper, che le ho abituate a stare sole quanto prima possibile.
Le prime volte che ho prolungato le mie assenze, credo che una fosse sui 13-14 anni e quell'altra ha 4 anni di meno per cui ne aveva 9 oppure 10.
Già da tanto sapevano come fare una pastasciutta, scaldarsi col microonde sughi e spezzatino e qualsiasi altra cosa io preparavo prima di partire, sono sempre tornate da scuola senza problemi con lo stesso autobus, insomma io le ho abituate molto indipendenti fin da subito.
Ho anche un vantaggio notevole, nell'abitare in un paesetto di 1450 persone, che decisamente non è la stessa cosa che abitare a Milano o Roma centro...ci si conosce tutti, non c'è nessun pericolo ecc ecc.
Al mattino si alzavano, facevano colazione ( mio marito esce molto presto) e poi via a scuola, poi tornavano, si facevano da mangiare e poi i compiti, verso sera, sulle sette tornava papà e stavano con lui.
Un po' di anni dopo, quando una aveva circa 17 anni e l'altra circa 13, per un paio di volte abbiamo fatto una uscita insieme io e mio marito, ogni tanto mi segue col mio lavoro e da qualche parte bisognava inziare, così abbiamo iniziato con una gara a Capodistria, che in due ore e mezza ci arrivo.
Abbiamo telefonato diverse volte e chiesto sempre come va, tutto a posto...
Al ritorno ho trovato la casa in ordine, tutto quello che avevo stirato era stato messo via, la lavastoviglie era vuota e pulita, nel secchiaio nemmeno un cucchiaino sporco...
Stavolta siamo appena tornati da 4 giorni in germania, chiacchieravo al telefono con mia figlia, quella che ha 19 anni adesso, e mi diceva tutto bene, ho messo su due lavatrici, ho steso e tirato dentro ( un cane ha disintegrato un calzino ma questa è un'altra storia[:D][:D][:D]) poi ho stirato due cose che mi servono, sono uscita a fare spesa, stasera mi scaldo una pizza...insomma direi che è tutto "NORMALISSIMO"...
Anche io sono stata abituata così, anzi meglio, dato che sono figlia unica e non avevo sorelle o fratelli a farmi compagnia...
Quando avevo neanche 14 anni i miei genitori mi hanno spedito in austria un mese per un corso estivo, presso famiglia ma ovviamente non li avevano mai visti, a parte un cibo al limite del mangiabile, sono stata benissimo...
Lo stesso anno i miei genitori sono andati in Turchia tre settimane, ma era inverno, io avevo scuola e così mi hanno lasciato a casa, con i nonni a 150 km e senza patente, senza zii (anche i miei genitori erano figli unici come me)...ma mica ho dato fuoco alla casa o combinato disastri innominabili !
Le parole di Ecostar mi sembrano un ottimo spunto su cui riflettere :
se quello è il suo desiderio lascialo fare senza costringerlo , è arrivato il momento ed è giusto che prenda la sua strada e scelga da solo la sua compagnia e i suoi divertimenti , 14 anni sono ancora pochi ma costringerlo in camper sarebbe un grave errore , dategli fiducia con lo stesso amore cui lo avete educato e cresciuto e non vi deluderà , ha ancora bisogno di voi e dei vostri insegnamenti ma non constringetelo
C'è una poesia meravigliosa che parla dei figli :
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.
Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,
E benché stiano con voi, non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,
Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,
Perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare,
neppure in sogno.
Potete sforzarvi d'essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.
Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.
L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito,
e con la Sua forza vi tende affinché le Sue frecce vadano rapide e lontane.
Fatevi tendere con gioia dalla mano dell'Arciere;
Perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l'arco che sta saldo.
Kahlil Gibranid="blue">
Noi dobbiamo essere sempre l'Arco, ben saldo...ma loro sono le nostre frecce e devono essere liberi di volare, rapide e lontane da noi, incontro alla loro vita, con le loro esperienze, con la loro indipendenza, e se questa indipendenza non gliela facciamo mai provare con adeguate misure, non sapranno mai gestirla né a 14 né a 30 anni...
Il tutto ovviamente imho
Modificato da Cherry il 29/09/2011 alle 11:04:10