Inserito il 30/09/2011 alle: 10:08:28
Ighi, prendila come una battuta ma " quel che non ti uccide, ti fortifica"[:D]
Gli adolescenti sono pieni di "fisime" e non saremo noi a togliergli le castagne dal fuoco
Non dobbiamo farlo perchè non gli serve a crescere, perchè non accettano i nostri consigli e i nostri rimproveri, perchè sono adolescenti e chiamano "vecchi" quelli di poco più di 40 anni, e noi siamo destinati a non capire niente, perchè capiscono tutto loro.
Ma gli passa...uuuuurca se gli passa !!
Ma finchè non ci sbattono il loro naso, non gli passa e non capiranno mai niente.
Dobbiamo essere un appoggio, non un sostegno perenne.
Noi possiamo soltanto cercare che si facciano meno male possibile ma non possiamo pensare che passino dall'asilo alla vita adulta senza farsi nemmeno un livido, perchè è impossibile davvero...ed è anche pericoloso.
Io sono uscita di casa a 17 anni per studio, poi per svariati e imprevisti sviluppi della mia vita non sono mai più tornata, ma me la sono sempre cavata anche senza mamma e papà, ho imparato a vivere, ho imparato che è divertente fare le quattro di mattina con gli amici ma se il giorno dopo devi andare al lavoro, sarà meglio che alla sera ti metta sotto le coperte un po' prima, altrimenti sul posto di lavoro ti fanno il mazzo perchè sei rinco...(ma se mia madre mi avesse detto "va a dormì che l'è tardi!" non credo la avrei ascoltata...) ho imparato anche a spendere e a dosare i soldi senza buttarli in vaccate per poi non avere nemmeno quelli per pagare la bolletta della luce, ho sbattuto il naso su cose, situazioni e persone, ho imparato che gil amici tradiscono peggio che le persone che incontri "per caso", e che l'unica persona di cui ti puoi fidare è TE STESSO, ovviamente in un cammino così sono caduta spesso e qualche volta mi sono anche fatta parecchio male, ma mi sono sempre rialzata e sono andata avanti.
Da sola.
E non sono morta, perchè col tempo mi sono indurita abbastanza per poter sopravvivere.
Ecco perchè dico che io sto bene anche da sola, perchè avendolo imparato sulla mia pelle, so chiaramente cosa sono in grado di fare e cosa non sarei in grado di affrontare.
Io temo che l'iperprotezione di questi figli sia un pericolo soprattutto per loro stessi, li abituiamo ad avere il ku.lo sempre parato e la pappa pronta, la mamma che stira e prepara perfino le cose pulite fuori dalla doccia al figlio venticinquenne ( follia per conto mio...follia...) così poi abbiamo delle "creature" più che grandicelli, che ( testimone io ...giuro)...per fare un caffè all'amica della mamma ( io) mentre la suddetta madre tornava dalla spesa ed era in ritardo, mi ha gentilmente offerto un caffè ma ( panico) non sapeva bene (dentro la moka) da che parte andava l'acqua e da che parte la polvere di caffè.
Ventidue anni suonati, aveva sta creatura, ed era figlia di una iper mamma che "tutto pronto, tutto stirato, cosa vuoi da mangiare, "ti-piace-oppure-ti-faccio-qualcosa-altro"....
Devono imparare, e finchè gli prepariamo anche le mutande pulite fuori dalla doccia, non impareranno mai nulla.
E se si faranno male, noi dobbiamo essere presenti e mettere tutti i "cerotti" che possiamo, moralmente soprattutto, perchè non scordiamoci mai che l'adolescenza è il periodo delle grandi tragedie e della disperazione per delle cose che due mesi dopo ci ridono su ma al momento la disperazione è reale e anche una cosa minimamente negativa, o che non è andata come speravano, sembra terribile e senza uscita.
Non per questo dobbiamo impedirgli di imparare a iniziare a camminare con le loro gambe perchè quando noi ( corna facendo, ma è fisiologico che succederà ) non ci saremo più, gli toccherà correre, eccome se dovranno correre!
E come faranno a correre da soli, se non gli abbiamo mai dato nemmeno la possibilità di iniziare a camminare, perchè ce li siamo tenuti stretti per manina fino poco fa ??id="blue">id="Comic Sans MS">