Inserito il 30/09/2011 alle: 14:16:53
Da quando era stata inscenata la sua eliminazione per mano di un sicario del Duca, il Fenomeno aveva assunto una nuova identità e una nuova faccia (ma il chirurgo estetico non aveva potuto fare gran che perché la ‘base’ era quella che era).
Aveva chiesto anche una nuova princy ma l’ F.C.I.S. (Ef. Si. ai. Es. = forum criminal investighescion servis) aveva preferito far cadere nel nulla la richiesta.
Il Fenomeno non aveva insistito ma un piccolo tarlo aveva iniziato ad intaccare la sua proverbiale autostima….. “Che facciano fatica a trovare un agente speciale disposta a recitare il ruolo di princy?”
A essere sinceri un ex agente speciale, nome in codice ‘Garmau’, si era offerto volontario per quel ruolo piuttosto ben remunerato. Era intenzionato ad assecondare la sua ormai prepotente indole femminile e sottoporsi all’intervento per cambiare sesso ma era un intervento piuttosto complesso e, di conseguenza, costoso.
Il chirurgo (quello di prima) era stato sfrontatamente chiaro… “Il lavoro per ‘togliere’ è effettivamente di poco conto in quanto non c’è gran che ma…. è tutto il resto…. darle un aspetto anche solo lontanamente femminile sfiora l’impossibile…”
Garmau non si era rassegnato e aveva cominciato ad indossare biancheria femminile.
Prima l’intimo e, piano, piano, il resto…. un tocco leggero di fondotinta, un velo di lucida labbra, un camicetta rosa, un gins attillato sino ad arrivare ad una mini ‘girogonadi’ e la metamorfosi da Agente a Ricki One si era concretizzata.
Il Fenomeno non era stato informato di questa ‘disponibilità’. L’ F.C.I.S. aveva preferito tacere per timore che potesse esplodere un caso che avrebbe messo a rischio la nuova identità del Fenomeno che aveva servito con coraggio e dedizione nei ranghi di MOD.
Da quando aveva lasciato Forum City la vita sociale del Fenomeno era radicalmente cambiata.
Non avendo più a che fare con neuropatici e fumati e, soprattutto, non frequentando più locali del tipo ‘W la Topa’ era riuscito a raggiungere un livello di discreta stabilità ma non era ancora riuscito a disintossicarsi dalla dipendenza da ‘Opagnetta’.
Questa era una sostanza sintetica il cui uso causava danni devastanti al cervello ma i medici a cui era stato affidato erano stati genuinamente ottimisti e lo avevano rincuorato…. “Non si preoccupi. Nel suo caso la sostanza non ha causato danni cerebrali…. come avrebbe potuto?”.
Il Fenomeno era quindi stato restituito ad una vita quasi normale. Veniva puntualmente invitato agli eventi che scandivano la vita di Corte ai quali partecipava diligentemente. La stessa Regina Madre si era fatta scappare un timido, mezzo apprezzamento rivolto al genero del tutto ‘fuori protocollo’.
La Princy non faceva trapelare nulla ma osservava quell’uomo e il suo cambiamento.
Per molti aspetti era contenta di ciò che vedeva ma capiva che gli sforzi che il Fenomeno compiva per cercare di apparire normale erano tali e di tale intensità che, se da un lato avevano sedato la sua vera indole, dall’altro avevano spento la sua travolgente pirlaggine.
Non era sicura che quello che vedeva fosse veramente quello che desiderava.
D’altra parte la vita era più tranquilla e gli incidenti diplomatici con H.M. erano quasi del tutto cessati e quei pochi che ancora si verificavano erano di lieve entità e non lasciavano strascichi durevoli.
Probabilmente per questi motivi lei aveva abbassato la guardia e aveva sottovalutato qualche leggero sintomo di nervosismo latente che affiorava di tanto in tanto nei loro rapporti.
La situazione precipitò nel corso di una serata presso un ramo cadetto della Royal Family a cui il Fenomeno avrebbe dovuto partecipare raggiungendo la Princy e Bloody Mary dai loro ospiti che dimorano in una Baronia nella campagna quieta e operosa del ‘Basso Veronese’.
Impegni di lavoro costringevano il Fenomeno a giungere dai parenti nell’imminenza della cena e non prima. Per questi motivi si era accordato con la Princy per farle una telefonata che avrebbe preannunciato il suo arrivo e per ricevere le informazioni stradali necessarie per raggiungere la tenuta.
Giorni fa. Verona Sud. Ore 19.07
Il Fenomeno è a bordo della vettura ‘civile’ che gli è stata concessa dall’EF.SI.AI.ES.
Vettura anonima di un ‘bel grigio metallizzato’ dotata anche di climatizzatore ma lui rimpiange la soffocante umidità che pativa a bordo dei mezzi da guerriglia urbana.
Ligio al C.d.s. che prevede l’uso del viva voce o dell’auricolare per l’uso del cellulare alla guida (pena una emorragica sanzione pecuniaria e una falcidia dei punti patente) il Fenomeno ha optato per un auricolare a ‘cerume portante’ che ‘veste’ il suo orecchio sinistro con sobria eleganza.
Il primo tentativo di telefonare alla Princy abortisce dopo pochi istanti. Nessuna preoccupazione però sfiora la sua mente tuttora assorta a ripercorrere gli eventi che hanno scandito un’ ordinaria giornata di nnerda di quel caldo settembre.
La vettura, silenziosa come una lontra in agguato, si disimpegna nel traffico di quella cittadina che ha il ‘tessuto stradale’ di un paesino di montagna della Basilicata e il flusso di traffico di Piccadilly Circus nell’ora di punta. In due parole è come cercare di infilare un tappo di sughero nel cvlo di un passero.
Secondo tentativo. Il telefono squilla nitido ma la voce della Princy non interviene ad interrompere il monotono TUUUUU PAUSA TUUUUU PAUSA TUUUUU…..
La semioscurità sta calando rapidamente sulla città quando il Fenomeno giunge alla periferia.
Alcuni paesini della prima cintura cominciano a ‘pavoneggiare’ i loro nomi sui cartelli stradali…..
Dossobuono 5 Km,…. Alpo 7 Km…. Vigasio…. Castel d’Azzano…. "Chissà chi ha scelto i nomi... sta molto peggio di me”.
E’ una domanda che si pone da più di dieci anni e sa che non avrà mai una risposta…
Terzo tentativo. Il telefono della Princy suona sempre a vuoto. Si immagina la suoneria del ‘repper anoressico de noartri’ che intona…. ‘il più bello spettacolo dopo il big bang…. Siamo noi…. io e teeee!’
“Avrei in mente io un bello spettacolo caro il mio 'Giovanotto'…. Tu che zappi la terra nella campagna delle 'basse' e io che ti guardo e canto. Mi sa che tu zappi meglio di come canti e forse io canto meglio di come scrivo. Chissà?”
Ore 19.35.
L’oscurità è quasi completa. La Princy non ha ancora chiamato. Il Fenomeno continua a ‘coprire terreno’ dirigendo il ‘bel grigio metallizzato’ nella direzione sud-sud est che rappresenta la momento la sola macro indicazione di cui dispone.
Sull’argomento ‘orientamento’ il Fenomeno ha da poco dovuto patire le prese per i fondelli da parte del suo ex Comandante Yascin99 con il quale ha trascorso un ‘uikend’ sul Garda a bordo dei mezzi da sbarco in dotazione alle navi gemelle MIRAGE.
Gli equipaggi delle portaerei avevano riso alle spalle (ma anche in faccia) del Fenomeno per due giorni e solo perché aveva avuto una lieve difficoltà ad individuare il castello di Sirmione dove era stato fissato il ‘randevù’ con il Comandante Yascin (detto ‘er cotica’ a causa delle sue discutibili abitudini alimentari) a bordo del suo mezzo da sbarco… “Mava h gare… il Garda è pieno di castelli e del tutto privo di cartelli galleggianti... mica come nei laghi della Germania... quelli si che sono organizzati!”
Improvvisamente lo sguardo del Fenomeno cade sul cruscotto del ‘bel grigio metallizzato’ dove la spia della riserva non sa più che fare per farsi notare. Gli occhi del Fenomeno corrono al ‘compiuter’ di bordo. Pasticcia un po’ con i tasti per cercare di capire quanta autonomia residua ha ma quello che riesce ad ottenere sono nell’ordine: la preghiera recitata in coro da un centinaio di suore su Radio Maria, le previsioni del tempo di Radio Bruno e un redivivo Tony Dallara che canta dalla frequenze di Radio Latte e Miele…. ‘tu sei bellissimaaaaa, sei come….’ “Quella roja de to mare che tà stracagà” completa il Fenomeno coprendo con la sua voce quella del cantante pop soul dei suoi maroni.
Le sue dita spesse come dei ‘cacciatorini beretta’ mal si adattano ai tasti miniaturizzati del compiuter del ‘bel grigio metallizzato’.
Finalmente, dopo un paio di minuti di ‘orazioni’ che non sarebbero mai state trasmesse da Radio Maria (ma neanche da altre radio con eccezione di Radio 105) il Fenomeno riceve la conferma del suo atroce dubbio… nessuna autonomia residua. Significa che è sotto l’autonomia minima di 50 Km. “Si ma da quando sto erodendo i 50 Km?”.
Si trova ormai nella piatta campagna delle basse. Se ci porti un Americano dell’Aiovuà crede di trovarsi a casa. Terra piatta, scura, interrotta solo da qualche casale di campagna.
Il Fenomeno si guarda in giro ma tra l’oscurità e il nulla non vede una beneamata fava.
Ore 19. 48 Località sconosciuta. (Sconosciuta, non segreta. Non è la stessa cosa credetemi)
Nelle condizioni in cui si trova il Fenomeno è consapevole che è più probabile che riesca a trovare il castello di Sirmione che la Baronia dove è atteso per cena….
“Almeno rispondesse al telefono…. mi piacerebbe incastonartelo in mezzo agli occhi il tuo Samsung tacscrin…” ringhia il Fenomeno mentre avanza nel buio della sera con il suo ‘bel grigio metallizzato’ ormai agli sgoccioli.
Il ‘compiuter’ di bordo è lì a ricordargli che nel serbatoio ci saranno si e no 100 lire di gasolio e siccome le lire non ci sono più sta a significare che al cambio lira/euro, depurato dello spread dei titoli di stato tedeschi incrociati con l’indice Nikei e moltiplicato per la quotazione delle ‘unicredit’, fa una ‘belladiecicentesimi’ di gasolio, vapori compresi….
“Ho più o meno l’autonomia della Ducati di Rossi ma…. sono un pelo più veloce sul ‘dritto’…”
In lontananza intravede una luce. Sembra quella di un’insegna. Forse un distributore. Oppure un bar…. Anche un pollaio andrebbe bene basta che ci sia un essere vivente a cui estorcere informazioni… i metodi li conosce, non sarà più un agente speciale ma certe ‘tecniche’ non si dimenticano.
A passo d’uomo raggiunge un piccolo borgo. Quattro case e un ‘centro storico’ costituito da una pompa di benzina API costruita nel ’29 (che grazie alla lungimiranza dell’Onorevole Sgarbi, è divenuta patrimonio UNESCO), un bar che apre alle 05.00 e che dopo un turno massacrante di 12 ore ha chiuso alle 17.00, una vasiera in legno con un cespuglio di ‘pitosforo’ e un tabellone arrugginito dell’Algida che reclamizza i gelati della sua infanzia.
Il Fenomeno è ben oltre la soglia di sopportazione. La cravatta non viene allentata ma divelta dal suo collo con un gesto misurato che libera le giugulari che stanno pompando come un gasdotto della GAZPROM.
“Quasi, quasi arderei la vasiera dopo averla spostata davanti alla saracinesca del bar ma…. non ho benzina…”
Afferra il suo fedele telefono dell’iperfamila da 39,90 e si appresta a fare l’ennesima chiamata verso l’altro telefono che se avesse tra le mani saprebbe come ‘trattare’.
Mentre il Samsung squilla e il 'Giovanotto' se la mena con ‘sto c@77o di ‘Big Bang’ il Fenomeno conclude che l’anoressico è messo senz’altro peggio di lui quanto a ‘dipendenza’.
Il suo astio verso la ‘esse’ più sssssibilante degli ultimi cinquant’anni è dovuto al fatto che una sua morosa di giuventù un giorno gli confessò che sarebbe scappata volentieri con ‘Giovanotto’. Fa niente se poi se ne era andata con uno dello ‘scicleb’…. a lui Giovanotto stava sui maroni da allora.
Niente. Nessuna risposta. Nessuna voce. Neppure quella della segreteria telefonica.
Ore 20.03
La situazione è critica. Il Fenomeno non può avanzare perché il ‘bel grigio metallizzato’ è quasi ‘vuoto’ e un carro attrezzi a quell’ora e da quelle parti non riesce a trovarlo nemmeno Bisio con le sue ‘amichette del colsenter’, cioè…. Bisio il carro attrezzi magari lo trova anche ma poi è il carro attrezzi che non trova il ‘patrimonio dell’UNESCO’ dove è parcheggiato.
Il giramento di maroni è tale che lo spostamento d’aria gli porta alle narici un aroma forte, maschio…. “proprio sotto le mie ascelle dovevano venire a morire questa coppia di nutrie?”
Si rende conto che dopo una giornata di lavoro e l’inc@77atura che lo ha pervaso non è proprio freschissimo ma non può farci nulla. No, forse qualcosa può farlo. Raggiunge il mezzo spiaggiato davanti al bar e cercando nel cassetto portaoggetti trova un piccolo deodorante per auto. E’ a spruzzo, essenza ‘brezza marina’….
“Sempre meglio di quella di ‘sottobosco marcio’ che mi porto appresso!”
Due spruzzi prolungati e le nutrie sono momentaneamente disinnescate. Mentre si interroga se riservare lo stesso trattamento alla bocca che non dovrebbe stare meglio delle ascelle il suo naso viene sollecitato da un profumo che momento dopo momento si intensifica fino a fargli venire l’acquolina in bocca.
“Risottino con il ‘tastasal’! E a giudicare dal profumo o qua vicino c’è una sagra del risotto o chi lo ha preparato ha una famiglia numerosa…. maledettamente numerosa!”
Invece di rabbonirlo l’odore del cibo gli scatena istinti primordiali. Deve alimentarsi. Si conosce. Se non soddisfa questo bisogno primario il suo equilibrio psicofisico viene compromesso. In una frazione di secondo ha deciso cosa farà ed è serenamente consapevole che porterà questa sua decisione fino alle estreme conseguenze.
“Mi sarei anche rotto i maroni di telefonarti. Se non mi chiami entro dieci minuti da ora vado a casa”.
Invia…. Invio in corso…. Il messaggio è stato inviato.
Si siede in macchina e quando le luci dell’abitacolo si smorzano lentamente rimane avvolto dall’oscurità perché anche l’insegna, nel frattempo, ha deciso che la giornata è finita anche per lei.
Buio e silenzio. Il telefono tace. Il tempo scorre. Lo stomaco brontola. I maroni girano.
Dopo un paio di minuti il rumore di sottofondo della vicina tangenziale si rItalia il suo spazio.
Cinque minuti alla scadenza dell’ultimatum. Il Fenomeno sa che una volta trascorso inutilmente il poco tempo rimasto ‘l’escalescion’ sarà inevitabile e la ‘diplomazia’ sarà tagliata completamente fuori.
Un minuto allo scadere. Quando accenderà il ‘bel grigio metallizzato’ (se si accenderà) saranno le…..
20.34. Località sconosciuta
Il motore si accende e gira rotondo…. Fin che gira. Il Fenomeno si sposta dal piccolo piazzale e si immette sulla strada.
“A destra si va in ‘aiovuà’ a sinistra si arriva in ‘kensas’…. Andiamo in ‘kensas’ và e speriamo di arrivarci”.
Guidando con estrema ‘prudenza’ è riuscito ad arrivare ad una stazione di servizio dove ha ‘iniettato’ gasolio che, considerando il prezzo raggiunto, comincia ad essere considerato alla stregua di un ‘bene rifugio’ da parte dei piccoli e medi investitori. E’ a cinquanta metri da casa quando il cell da ‘39.90’ inizia a suonare….
“Ciao…. Dove sei? E’ successo qualcosa? Avevo lasciato il cell in borsa e…. stiamo aspettando te. Stai arrivando?”
Il Fenomeno è freddo come un Puma che sta per assalire una pecora. Si vuole divertire prima di iniziare la ‘seratina’ che si è programmato mentre percorreva le strade che ‘dall’aiovuà’ portavano al ‘kensas’…
“Ho alcune cose da dirti e qualche consiglio che ti può essere d’aiuto amore. Chiamali ‘salvavita’ o minacce o come c@77o ti pare ma seguili.
Il primo. Quando questa sera rientri fai finta di non vedermi e vai diretta a letto. Fallo anche se mi vedessi agonizzante. Tu non badarci e ‘vaporizzati’ nel minor tempo possibile.
Il secondo. Domani disdetto la promozione ‘iuenmi’ di ‘sorella Vodafon’ perché non vedo alcuna utilità nel pagare due euro a settimana per avere telefonate gratuite verso un numero, il tuo, verso il quale non pagherei un c@77o comunque, visto che non rispondi alle chiamate.
Il terzo. Quello che risparmio in promozione 'Vodafon' lo metto in gasolio ma questo è un discorso tra me e me quindi non farci troppo caso.
Il quarto. Quando parlo tu capisci quello che dico? Intendo dire, per te la lingua italiana è intellegibile o vuoi che mi esprima nell’idioma locale a te più congeniale? Non rispondermi ora pensaci.
Il quinto. Quando ti dico che non conosco la strada per arrivare in un posto e che ti chiamerò per avere indicazioni dovresti avere il buon gusto, visto che sei un princy, di preoccuparti di avere il telefono vicino.”
Il Fenomeno si era espresso con tono distaccato e a parte qualche parolaccia sembrava che stesse parlando del tempo. Questo aveva ‘consigliato’ la Princy di non contraddire lo ‘stalliere di corte’. Aveva visto le numerose chiamate e, soprattutto, aveva letto il messaggio e aveva capito che doveva trattare il Fenomeno con molta cautela ma non ne fu capace. Il DNA di Her Majestic le era giunto intatto per cui invece di ‘trattare’ il soggetto con competenza professionale trattò il soggetto con l’arroganza monarchica del ‘tutto mi è concesso’….
“Ma io non mi sono preoccupata della strada perché so che hai il navigatore e, detto tra noi, ti servirebbe anche quando te ne vai in giro per il Garda con il gommone…. Magari il castello di Sirmione lo raggiungi in un ventina di minuti invece che in una mattinata.”
Il Fenomeno era arrivato al cancello automatico e sapeva che di lì a pochi minuti avrebbe ‘tolto il tappo’ alla serata che si era programmato. Questo depotenziò la sua risposta che da potenzialmente violenta divenne impietosamente sarcastica.
“Nonostante disponga del miglior navigatore esistente sul mercato civile e militare (il Fenomeno aveva trafugato un sat navigator quando aveva lasciato i corpi speciali di MOD) non può indicarmi nessuna strada se NON INSERISCO LA DESTINAZIONE.”
La Princy non accennò neppure una risposta. La semplice evidenza dell’idiozia che aveva appena pronunciato l’aveva ammutolita. Sapeva inoltre che riportare a galla la storiella del castello di Sirmione non era stata una buona idea. Per fortuna che lui non scriveva più su COL altrimenti ‘astardinsaid’ come è l’avrebbe esposta al pubblico ludibrio del forum. Il Fenomeno continuò…
“Avrai compreso che, ovviamente, io non verrò a cena dai ‘Baronetti delle Basse’ per cui scusami con loro. Un’altra cosa…. Se non riesci a smettere di ascoltare il 'Giovanotto' almeno smetti di fumare quello che fuma lui perché mi sa che non ti fa bene considerando i ragionamenti che fai.”
“O.k. Scusami non ci avevo pensato. Credevo che ti ricordassi almeno la via… ma se non vieni a cena qui cosa mangi? A casa non c’è niente di pronto…”
“Se è per quello a casa non c’è mai niente di pronto ma non preoccuparti…. In qualche modo mi arrangio…. Mi farò una pasta olio e parmigiano e morta lì…”
“Sicuro? Non è che dopo te ne vai al Mec e ti affoghi di bigtastibecon? Guarda che non vanno bene quei cibi nelle quantità che intendi tu… e comunque la pasta pesala per favore…”
“Ti ho detto pasta no Mec quindi sarà pasta… e la peserò… fidati!”
Ore 21.27. Abitazione del Fenomeno.
L’acqua è a bollore e reclama il suo tributo. Il Fenomeno ha in mano una confezione Pennette rigate da 500g. E’ già aperta. Con un lieve movimento del polso ne versa una generosa quantità nell’acqua bollente che subito dopo aver ricevuto il ‘sacrificio’ si placa.
Sul fornello a fianco ‘riposa’ la panna da cucina sapientemente ‘arricchita’ e ancora calda che è andata a tener compagnia a spettacolari striscioline di Speck che il Fenomeno ha personalmente affettato dal ‘trancio madre’ donatogli dal Comandante Yascin nel corso delle ‘esercitazioni congiunte’ sul Garda.
Mentre l’acqua svolge il suo dovere il Fenomeno deve compiere il suo. Ha dato la sua parola. Afferra la bilancia da cucina e vi versa le pennette avanzate…
“140 grammi… azzarola sono stato sin troppo stretto…”
Riprende la scatola e vi rimette la pasta. Il suo dovere l’ha fatto. Lui la pasta l’ha pesata. Nessuno aveva specificato quale pasta pesare quindi… lui aveva pesato quella che tornava nella scatola. E allora?”
La prima Moretti se ne è ‘andata giù per il tubo’. La seconda ha il vetro che si sta ricoprendo di goccioline. Quando le ‘pennepannaespek’ saranno pronte anche lei sarà pronta.
“Beh Sissi! Che si fa?”
La segugia è stata colta da un attacco di letargia post ciotola e quindi non dà segni di vita. In TV qualche partita di calcio ma lui non guarda il calcio…. Non capisce bene le regole.
La pasta è pronta. Fumante. Bianca. Cremosa, con le striscioline di speck che si intravedono.
“Stasera mi sa che vado su COL. Voglio vedere se hanno beccato il Maledetto Guercio. Uno della sua banda mi ha confidato che qualche giorno fa la MOD ha fatto una retata e quasi, quasi se lo fanno con tutti i calzoni se lo beccano…. Chissà… certo che con la vita che fa prima o poi lo trovano in qualche vicolo di Forum City con qualcosa infilato dietro…. Beh adesso mangio poi mi faccio due risate.
Buon uikend[:)]