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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 14/10/2014 alle: 21:14:15
TWO W troverà o, forse, ha già trovato e ne ha il fondato sospetto, la sua strada. Di certo una parte del suo essere è oscura e anche di questo lui sta acquisendo consapevolezza[8)][8)] Le amicizie, come intuisce Rego, non sono mai state il suo forte come anche i sentimenti... quello per Anjia potrebbe essere frutto dell'effetto alone che la Sindrome di Phiga, da cui è afflitto, lo porta a credere. Io che l'ho conosciuto posso dire che all'epoca era un ragazzo 'a posto' nel senso della disciplina e del rispetto dei dogmi vigenti nella società di fine anni '70 inizio '80 ma nei suoi occhi, un osservatore interessato, avrebbe scorto il disagio di un ragazzo che desiderava altro per se rispetto a ciò che aveva. Amava le sfide e per questo spesso si sfidava a duello con se stesso. Erano duelli a 'primo sangue' quindi la sua parte idealista e la sua parte razionale hanno continuato a coesistere per un discreto periodo di tempo ma poi venne il giorno dell'ultimo duello e una parte di lui fu sopraffatta dall'altra. Credo sia capitato a tutti i ragazzi di diventare qualcosa di diverso una volta uomini. Molti hanno mantenuto una somiglianza con i ragazzi che erano stati. Per alcuni di loro non fu così. TWO W rientrava a pieno diritto tra questi ultimi. 'Tumorrouv moning' altra paginetta e vediamo cosa @@77o mi inventerò... pensavo a una missione sulla Luna[:D]
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 15/10/2014 alle: 07:43:25
Era tornato a casa solo una volta da quando era partito per il militare. Mà non l’aveva presa benissimo quella sua ‘assenza’ all’inizio ma lui aveva cercato di mitigare la sua infelicità scrivendole un paio di volte al mese e telefonandole con una frequenza che riteneva accettabile. Lei un po’ alla volta se ne era fatta una ragione e aveva preso l’abitudine di scrivergli a sua volta. Pian piano il loro rapporto epistolare aveva cominciato a funzionare. Lui le scriveva raccontandole ciò che faceva, quello che imparava e come viveva in caserma. Le parlava del cibo, dei commilitoni e dei compiti che svolgeva e ogni tanto inviava qualche foto di lui in uniforme stando attento a che ciò che si vedeva nella foto appagasse da un lato la curiosità di Mà e, dall’altro, placasse la sua ansia per quel figlio che era fuori dal ‘controllo’ materno. Mà gli portava sempre, oltre alle raccomandazioni di rito che occupavano la metà delle lettere, anche i saluti di Pà. Raramente aveva parlato con lui al telefono ma quelle poche volte il suo Vecchio aveva mostrato interesse e condivisione per la sua scelta iniziale di fare domanda come volontario e, poi, di raffermarsi e affrontare le selezioni e l’addestramento per il brevetto. Probabilmente Pà si era convinto che la carriera militare era una buona opportunità per quel figlio che non aveva mostrato grande interesse verso lo studio… gli sarebbe servita per stare lontano dai guai e diventare un uomo. Mentre il treno ripartiva guardò fuori dal finestrino. Il mare ora non si vedeva più e presto sarebbero cominciate le gallerie. Lo scompartimento era semivuoto, un solo altro passeggero, un uomo sulla quarantina che dormiva già quando lui era salito su treno e che aveva aperto gli occhi solo per controllare a che punto fosse il suo viaggio. Lo aveva salutato con un cenno del capo, aveva cambiato posizione ed era tornato a dormire. Prese il giornale che era stato lasciato sul sedile da qualcuno e guardò la data. Era del giorno, decise di dargli una scorsa così, tanto per conciliare il sonno perché il viaggio sarebbe durato ancora qualche ora. In prima pagina c’era la foto del Presidente, un ometto ormai anziano ma che aveva dato mostra di essere c@77uto e per niente ingessato nella carica che ricopriva… gli piaceva quel ‘nonno’, gli piaceva come parlava… dritto e schietto. Gli era piaciuto quando, mesi prima, aveva impartito quell’ordine ‘vestito’ da preghiera… “Fate presto…” rivolto a nessuno ma al quale avevano obbedito in tanti, lasciando scuola e lavoro, per riversarsi a scavare quella terra che si era aperta e poi richiusa dopo aver mangiato case e persone. Lo aveva visto camminare tra le bare a Bologna dopo la strage. La gente piangeva, imprecava e fischiava i rappresentanti dello stato. Quando passò lui la gente continuò a piangere e a imprecare ma cominciò anche ad applaudire. Aveva un potere grande il Presidente, quando parlava accorciava la distanza tra l’Italia e gli Italiani e quella esistente tra loro. Saltò le pagine di politica che considerava inutili come le persone che appartenevano a quel mondo, che ne discutevano e che ne scrivevano. La cronaca la seguiva con maggior attenzione anche se spesso era strettamente intrecciata con la politica. Il calcio non lo appassionava per cui rimase una mezza paginetta da leggere sul mondiale di motociclismo ma il suo idolo ‘Barry Paperino Sheene’ e la sua Yamaha facevano a gara tra loro a chi faceva @@g@re di più… la lotta era testa a testa. Ripiegò il giornale e lo rimise dove lo aveva trovato. Si appoggiò allo schienale e chiuse gli occhi… stava tornando a casa dopo tanto tempo. Avrebbe passato quasi una settimana con Mà e con Pà, avrebbe ripreso possesso della sua stanza e sarebbe rientrato nella sua vita sapendo che, come un paio di jeans di qualche anno prima, gli sarebbe apparsa stretta di almeno due taglie, stinta e fuori moda. Avrebbe rivisto forse qualche amico, quel pirla di Decimo magari e il gruppetto con cui anche lui aveva fatto più di qualche @@77ata quando non era impegnato a fare il Cercatore di Phiga. Tornava ad un passato che gli apparteneva solo per averlo vissuto sopra pensiero e che si sarebbe sforzato di far assomigliare al presente almeno per quei pochi giorni. Lo avrebbe fatto per Mà e anche un po’ per se stesso.
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garmau
garmau
09/05/2009 4601
Inserito il 15/10/2014 alle: 08:41:41
Mi sa che qui dentro ci sia poco di inventato e molto di vissuto.
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Grinza
Grinza
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16/02/2006 63247
Inserito il 15/10/2014 alle: 09:53:42
Ammettimo Decimo che quella ragazza piaceva a tutta la compagnia[:D] --------------------------------------------------------------------------
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 15/10/2014 alle: 19:09:41
quote:Risposta al messaggio di garmau inserito in data 15/10/2014  08:41:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Direi di sì anche se TWO W è 'costruito' con gli avanzi di più vite vissute impastati insieme. Questa sera ho il cineforum[}:)] gentile omaggio della Princy che cerca di fare di me un uomo con una parvenza di cultura e un fumus di impegno sociale[:o)]... è la seconda serata. La prima proiezione è stata la settimana scorsa... un film presentato a Cannes, una autentica nerda! Mi auguro che abbiano affogato regista e attori al largo della Costa Azzurra. Questa sera si preannuncia addirittura peggio e temo che all'intervallo prenderò in ostaggio l'intera platea che è composta da persone di una certa età... il più in forma ha la flebo, quello messo peggio è nel polmone d'acciao. Il preambolo per anticiparvi che lascerò TWO W sul treno perchè se mi metto a scrivere una puntata dopo la serata che mi attende la intitolerei 'Armageddon' con tutto ciò che ne consegue[:D][:D] @ Grinza... [:D][:D] sei chiaroveggente?
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Regoleo
Regoleo
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28/08/2008 2614
Inserito il 16/10/2014 alle: 09:11:52
Il cineforum! [:0] Ecco un altro retaggio del passato, ma esiste ancora? Ci si andava solo perché era gratis e perché era un posto come un altro dove andare a pomiciare. Dovevi sviluppare una particolare abilità per intuire l'approssimarsi della fine del film, in modo da riuscire a svignartela al buio ed evitare il dibattito che seguiva. Quanti bei mattoni che ho visto: Zabrinskie point, Bisturi la mafia bianca, Morte a Venezia. E quando la stagione era completa di sbucciavi anche il mitico La corazzata Potemkin, elevato a madre di tutti i cineforum da Paolo Villaggio. Naturalmente il trucco di svignarsela prima riusciva solo se durante il film resistevi alla tentazione di suicidarti. [}:)] www.regoleo.altervista.org

Modificato da Regoleo il 16/10/2014 alle 09:13:24
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garmau
garmau
09/05/2009 4601
Inserito il 16/10/2014 alle: 09:22:10
quote:Risposta al messaggio di Regoleo inserito in data 16/10/2014  09:11:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Quasi peggio dell'oratorio.
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Regoleo
Regoleo
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28/08/2008 2614
Inserito il 16/10/2014 alle: 09:23:12
A ripensarci bene non era proprio gratis. Si faceva una sorta di abbonamento che poi passava di mano in mano in tutta la famiglia. Naturalmente ai meno informati si rifilavano i mattoni peggiori. www.regoleo.altervista.org

Modificato da Regoleo il 16/10/2014 alle 09:24:48
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Grinza
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16/02/2006 63247
Inserito il 16/10/2014 alle: 09:55:36
quote:Risposta al messaggio di Regoleo inserito in data 16/10/2014  09:11:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Da noi andavano i cinema dessai dove proiettavano i film d'autore, a volte certe mattonate incredibili ma c'era un giro di studentesse incredibile...[:p][:p] --------------------------------------------------------------------------
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 16/10/2014 alle: 19:37:07
Vi chiedo la cortesia di NON menzionare, per quanto vi è possibile, quella parola... Ieri sera è stata un'iperbole di strunz@te... al confronto Scamarcio è da Oscar/Grammy/Leone d'Oro. L'unica cosa lodevole, quanto inaspettata, è stata una MILF d'Assalto seduta nella fila immediatamente sotto a sinistra... uno spettacolo di pregio che purtroppo ho potuto apprezzare solo durante l'intervallo (brevissimo) e stando attento a non farmi sgamare dalla Princy. Ho provato a vendere la tessera... niente. Ho provato a regalarla... niente. Mancano SOLO 28 proiezioni... alla fine del ciclo chiederò la separazione legale per crudeltà mentale. Il mio Avvocato mi ha detto che basterà che il giudice veda alcuni spezzoni per darmela vinta. L'unica perplessità che ha avuto è stata quella che per invocare la crudeltà mentale la vittima dovrebbe avere una mente su cui infierire... su questo aspetto mi è parso addirittura preoccupato ma credo che sia stata solo una mia impressione[:o)][:o)]
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Grinza
Grinza
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16/02/2006 63247
Inserito il 16/10/2014 alle: 20:21:01
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 16/10/2014  19:37:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Dai su, pensa che potresti rivedere la MILF e casomai ti capita nel sedile accanto....alla Princy[:D][:D][:D][:D][:D] --------------------------------------------------------------------------

Modificato da Grinza il 17/10/2014 alle 01:25:13
zagor61
zagor61
-
Inserito il 16/10/2014 alle: 21:40:17
ti lamenti di una sera al cineforum mentre al protagonista del racconto gli hai fatto incontrare due mammifere in tre anni (e una è sua madre)[}:)] il tuo avvocato dovrebbe denunciarti per sadismo[:D]

Modificato da zagor61 il 16/10/2014 alle 21:49:38
15
Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 18/10/2014 alle: 07:13:48
Puntatona di recupero e di 'alleggerimento'[:I]. Mi servivano un po' di personaggi per contestualizzare alcuni aspetti della vicenda per cui... ho attinto a piene mani tra alcuni temerari che si sono palesati e addentrati nel 3d[:D]... era un rischio del quale vi avevo avvisati sebbene in modo 'sfumato' ma essendoci dei precedenti lo sapevate e comunque... 'Decimo non ammette ignoranza'[:D][:D] La coltre di fumo e vapore rimaneva sospesa a mezz’aria rendendo l’interno del locale simile alla zona del porto di Livorno nelle sere d’inverno. La paninoteca era piuttosto affollata e decisamente mal frequentata. Gruppi rumorosi di ragazzi si ammassavano intorno a tavolini stracarichi di boccali di birra e cestini di arachidi. “Complimenti Rego, solo tu sei in grado di condurci in questi posti del @@77o di cui altrimenti non avremmo modo di scoprire l’esistenza… ma durante le lezioni di ‘Bussola e Carteggio’ eri al bar, a @@g@re o cosa?” Rego non si scompose alla battuta di Decimo, si ficcò in bocca una mezza ciabatta di ‘pancetta e scamorza affumicata’, gli mostrò il medio e continuò a masticare. Da quando si era arruolato in Marina pretendeva di fare l’Ufficiale di Rotta ogni volta che c’era un trasferimento superiore ai 200 metri. Decimo raccontava che tutte le volte che Rego era tornato in licenza avevano passato le loro serate in posti sempre diversi e, soprattutto, diversi da quelli in cui avevano immaginato di trascorrerle… “Non ho bisogno di chiedere informazioni ai passanti o guardare il ‘Tuttocittà’... IO.” E così dicendo Rego prendeva una specie di microscopio che portava sempre con se in un astuccio, ci guardava dentro puntandolo verso il cielo per qualche secondo poi faceva complessi quanto misteriosi calcoli matematici e infine sentenziava con solennità… “Da quella parte…” indicando con il braccio la direzione da prendere. A quel punto Decimo metteva in moto quel cesso su gomme che rispondeva al nome di Talbot Horizon e la carovana si metteva in marcia nella direzione indicata dall’Ammiraglio. La discoteca, se quella era la meta, si sarebbe trasformata in un Bowling, il cinema in trattoria fuori porta… molto fuori porta e la Sagra della Gnocca nel paese X si sarebbe trasformata nella Paninoteca nel paese Y… I posti in cui giungevano con le rotte tracciate da Rego non avevano nulla in comune con i posti che avrebbero voluto raggiungere se non che erano a Nord di qualcosa o a Sud di qualcos’altro. A Rego tanto bastava per assolversi regolarmente e a loro tanto bastava per mandarlo a fare in cvlo altrettanto regolarmente. Risero tutti di quella descrizione, pure Rego che aveva finito la ciabatta e si apprestava a prenderne un’altra, più leggera, farcita di Brie, Tonno e Acciughe. Marco si stava divertendo come da parecchio tempo non gli capitava. I suoi ex compagni di liceo erano cambiati ma non di molto… Decimo si era iscritto a Scienze Politiche confermando la sua attrazione verso le cose della vita che apparivano più facili… donne comprese. Alla fine la sua teoria però si era dimostrata redditizia… non aveva mai a fianco dei Gran Pezzi di Phiga ma trombava con regolarità e una buona frequenza e, ogni tanto, metteva a segno qualche botta di cvlo e a chi lo stuzzicava amava rispondere che… “Audentes fortuna iuvat”. Garmino invece non ne prendeva una… a forza di presentargli ‘cugine’, ‘amiche dell’amica’, ‘sorelle delle cugine’ e ‘cugine delle sorelle’ era divenuto molto popolare tra le ragazze ma la sua immagine era un pelo inflazionata… era considerato simpatico, divertente e carino… un buon amico ma… “Non te la do perché ho paura che così roviniamo la nostra amicizia a cui tengo molto e… bla, bla, bla, bla…” E così Garmino, pur avendo un sacco di amiche, si rovinava in altro modo. Quello che invece ci sapeva fare era Lorenzo detto Zagor il Reggiano… aveva parlantina sciolta e battuta pronta, le donne gli cedevano per stordimento e avrebbe potuto aver miglior successo e diventare Professionista ma da un paio d’anni era in coppia fissa e, a giudicare da come stava ‘schiscio’, si capiva che le cose con la morosa erano serie come lo sarebbero state le conseguenze se avesse fatto troppo il pirla con altre ragazze. Dissimulava molto bene ma se lo si osservava da vicino si notavano gli occhi lucidi dalla commozione quando vedeva una Bella Gnocca. Il Grinza era il più taciturno del gruppo. Pur essendo un Toscanaccio puro sangue rifletteva molto prima di parlare e sebbene questa caratteristica non gli evitasse di dire @@g@te, gli conferiva un’area da intellettuale di sinistra che aveva il suo fascino sulle donne. Era molto discreto per cui ne parlava poco. Talmente poco che qualche maligno sosteneva che non avesse un @@77° da dire. Quando si salutarono ci fu qualche attimo di tristezza… Rego si sarebbe imbarcato da lì a due settimane e sarebbe stato via per diversi mesi, Marco sarebbe partito per un periodo di addestramento in Belgio e non si sapeva quando avrebbe fatto ritorno. La consapevolezza di non vedersi per lungo tempo dava loro la conferma di essere arrivati ai titoli di coda di quell’età spensierata. Rego e Marco furono i primi ad andarsene, si incamminarono per direzioni opposte, l’Ammiraglio da una parte e il Generale dall’altra. Gli altri li osservarono allontanarsi. “A cosa stai pensando?” “Mmmhhh… a niente di preciso.” “Non me la racconti giusta… sputa il rospo.” Insistette Zagor. “A niente di preciso… pensavo all’Ammiraglio e al Generale…” rispose Decimo lasciando in sospeso il discorso. “Adesso non farti pregare…” intervenne Garmino mentre era intento ad arrotolarsi una cicca. “Se insistete così tanto vuol dire che anche voi avete qualche rospo che non va ne su ne giù…” Tacquero tutti per qualche istante come per riflettere… “Comunque stavo pensando che quando li rivedremo saranno diversi… lo saremo anche noi, ancora di più di quanto lo siamo adesso.” Gli altri tre rimasero in silenzio poi Grinza che era stato zitto fino a quel momento tentò di opporsi a quelle parole che gli suonavano come una sentenza inappellabile… “Se succederà cercheremo di ricordare come siamo adesso e comunque una cosa non cambierà mai… saremo sempre gli stessi buhaioli, a parte, forse, l’Ammiraglio e il Generale… quei due sono ormai oltre la linea dell’orizzonte… e in ogni caso meglio così, due bocche in meno da sfamare vista la carestia di Gnocca…” “Bella questa Grinza… ‘oltre la linea dell’orizzonte’… se un giorno scriverò di noi questa definizione te la rubo ma dirò che è tua, promesso.” Grinza lo guardò con un’espressione che era un misto di imbarazzo e soddisfazione… “Usala pure Decimo ma non precisare che l’ho detta io… non ti offendere ma se mai scriverai qualcosa saranno @@77@te e a me bastano quelle che dico di mio che per fortuna mi scordo in fretta per cui fai in modo di non ricordarmele… ci si vede buhaioli.” Grinza montò sul quel cesso di Vespa che aveva dipinto di rosso rendendola da ‘brutta’ a ‘inguardabile’ e fece un cenno a Garmino che salì dietro. Alzarono entrambi il braccio sinistro in segno di saluto con il dito medio ben in vista. Zagor tirò fuori il pacchetto di Gitanes Mais e ne offrì una a Decimo. L’acqua del fiume che scorreva sotto di loro approfittò del silenzio per far udire il suo scroscio discreto. Lo Zippo di Decimo incendiò le sigarette dando ai due candelotti di dinamite anche un robusto retrogusto di carburante avio. Rimasero appoggiati al parapetto di pietra guardando la nera acqua sottostante riflettere la luce dei lampioni. “Oltre la linea dell’orizzonte… rende bene l’idea, non trovi?” Zagor prima di rispondere buttò fuori una nuvola di fumo e sputacchiò qualche filo di tabacco. “Sì, rende bene… da l’idea di qualcuno o qualcosa che non sparisce all’improvviso ma che puoi accompagnare con lo sguardo mentre si allontana fino a quando non riesci più a vederlo… credo sia quella la linea che intendeva Grinza… un po’ triste come immagine.” “Già… lo credo anch’io… è il fatto che avvenga lentamente che ti fotte perché sembra che non stia succedendo niente di particolare ma poi ti distrai un attimo, diciamo tre anni, e vedi che gli amici sono più lontani, sempre un po’ più piccoli...” “Ognuno ha il suo orizzonte davanti a sé Decimo. Ognuno di noi appare sempre più piccolo agli altri ma anche gli altri procedono verso il loro orizzonte e così la distanza aumenta due volte più velocemente. Credo che sia il segno che si diventa grandi.” “Ma noi… cosa ci porteremo dietro di tutto ciò che è stato quando il nostro orizzonte era il medesimo? Cosa ci resterà di tutto questo?” Zagor sembrò riflettere per trovare le parole adatte, diede un tiro alla sigaretta… “Credo che ci porteremo dietro tutto, come se fossero provviste per un lungo viaggio, e credo che consumeremo quasi tutto mentre lo compiremo.” “E se le ‘provviste’ non bastassero? Se il viaggio fosse più lungo del previsto?” Zagor lo guardò serio… “Non lo so ma credo che durante il viaggio si trovi sempre qualcosa di buono… e comunque non temere Decimo, per andare dove ti sto mandando adesso è un attimo… *******vlo.” Scoppiarono a ridere, due colioni non possono ‘andare lunghi’ sulle cose serie, ma per qualche dannato motivo cercavano di ritardare i saluti sapendo che, dopo quella sera, ognuno di loro avrebbe proseguito il viaggio verso la propria linea dell’orizzonte e sarebbe divenuto un po’ più piccolo agli occhi degli altri.
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Grinza
Grinza
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16/02/2006 63247
Inserito il 18/10/2014 alle: 08:57:54
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 18/10/2014  07:13:48 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ....oltre la linea dell'orizzonte....è un'immagine che ricordo ancora con tenera tristezza Anche la phiga la vedevo così, oltre la linea dell'orizzonte....[:D][:D][:D] --------------------------------------------------------------------------
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garmau
garmau
09/05/2009 4601
Inserito il 18/10/2014 alle: 16:29:31
eppure io e te non ci siamo mai incontrati...vorrei solo saper ch è stato l'immenso paragnosta che ha fatto la spia descrivendomi in modo così dettagliato...giuro che se lo scopro lo appendo ad asciugare sotto il sole dopo averlo ben intriso in una tanica di benzina...
15
Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 18/10/2014 alle: 17:08:45
quote:Risposta al messaggio di garmau inserito in data 18/10/2014  16:29:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Nessun paragnosta, ho usato la fantasia... quella che usi tu solitamente[:D][:D][:D] @ Grinza... [:D] ho 'beccato' anche te allora[8D][8D]. Ecco perchè tu e Garmino andavate in giro insieme in 'vespino'... avevate la stessa linea di orizzonte[:D]. Mi sa che qui si cominciano a confessare delle lacune giovanili che fino a poco tempo fa venivano negate con 'viva e vibrante insoddisfazione'[:D]
16
garmau
garmau
09/05/2009 4601
Inserito il 18/10/2014 alle: 19:24:31
a 50 anni ti puoi anche permettere di.... fregartene...
15
Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 18/10/2014 alle: 20:17:04
quote:Risposta al messaggio di garmau inserito in data 18/10/2014  19:24:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Già, da grandi si diventa più saggi ma quella banda di giovanotti all'epoca non lo sapeva...
zagor61
zagor61
-
Inserito il 18/10/2014 alle: 20:27:39
Da pelle d’oca.. se penso ad una 124 special al posto della Horizon mi viene la pelle d’oca, probabilmente la nostra generazione anche in regioni diverse tendeva ad omologarsi. Gli occhi lucidi di commozione mi vengono ancora in determinate circostanze il resto no, in quegli anni si andava avanti al grido di “ogni lasciata è persa” e se qualcuno di noi avesse le tue doti narrative sicuramente uscirebbero storie divertenti. Mi ritorna in mente “zambo” che dopo aver tamponato una 128 vedendone uscire una ragazza molto carina e spaventata a morte esordì così: “scusa, avrei voluto tamponarti in altra circostanza” mentre lo scrivo mi tornano nelle orecchie le urla e gli insulti d’accompagnamento delle amiche a bordo con lei[:D]
15
Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 18/10/2014 alle: 20:34:43
quote:Risposta al messaggio di zagor61 inserito in data 18/10/2014  20:27:39 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Zambo... uno con quel nome e con quelle uscite è fuori concorso. Un Mito[:D][:D]
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