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Decimo Massimo
Decimo Massimo
rating

21/10/2010 4138
Inserito il 06/10/2014 alle: 22:03:35
quote:Risposta al messaggio di zagor61 inserito in data 06/10/2014  22:00:15 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Neanche io ho mai capito cos'è ma se a te piace non verrei mai che 'spettrometro di massa' fosse un termine da elegantoni per definire un'ammucchiata[:D][:D]
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garmau
garmau
09/05/2009 4601
Inserito il 06/10/2014 alle: 22:51:46
Stiamo arrivando a livelli mooooolto più bassi di bang bang. È passato del tempo ma nulla è cambiato. ...l'unico neurone che albergava in noi si deve essere suicidato per solitudine....
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garmau
garmau
09/05/2009 4601
Inserito il 07/10/2014 alle: 18:41:56
Da quel che edo il suicidio dev'essere stato di massa.
15
Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 07/10/2014 alle: 19:30:22
quote:Risposta al messaggio di garmau inserito in data 07/10/2014  18:41:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Sono un po' in ritardo ma sono rientrato adesso[:I][:I] dopo una giornata che provvederò a cancellare dal calendario come non fosse mai esistita[:D][:D] @ Cielele... pensa se fosse stato un donatore di sangue[:D][:D]
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garmau
garmau
09/05/2009 4601
Inserito il 07/10/2014 alle: 19:50:00
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 07/10/2014  19:30:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ...per l'amor di Dio...non era certo rivolta alla tua assenza...peraltro impercettibile[:D][:D], ma agli altri probabilmente impegnati in attività amanuensi dovuta alle puntate precedenti[:D][:D]
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 07/10/2014 alle: 19:55:33
quote:Risposta al messaggio di garmau inserito in data 07/10/2014  19:50:00 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> E io che cerco di portare sentimenti ed emozioni in questo topic di insensibili segaioli[:D][:D]
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eta beta
eta beta
20/09/2003 3567
Inserito il 07/10/2014 alle: 21:25:04
Uho da',l'ho chiamato il mi amiho spettro che lavora alla metro di massa,ma mi ha detto che un ne sa niente,provate a quello di Carrara,dice.Un si sa mai. Comunque si va a cerca',lo spettometrometro,ma si puo' sape' almeno di che colore gli e'? Io ne avevo uno rosso,puo' andare? Era di quelli portatili,ma un po' peso.Se serve lo vo' a cercare,un si sa mai. Va be' saadid'anda',ciao,e mi raccomando,un calcate troppo la mano. Ops,scusate,ho sbagliato pagina!
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elefantin
elefantin
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12/11/2006 10131
Inserito il 07/10/2014 alle: 21:37:12
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 07/10/2014  19:55:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ma va ' ...me pari Renato Zero ... Ogni giorno racconto la favola mia La racconto ogni giorno, chiunque tu sia#133; E mi vesto di sogno per darti se vuoi, L'illusione di un bimbo che gioca agli eroi! ciao !! elio.m di Roma
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 08/10/2014 alle: 21:23:23
Il conoscente di Pà era sicuramente un discendente diretto di qualche comandante di nave negriera. All’interno del reparto torcitura di quella piccola industria tessile il rumore che centinaia di rocchetti producevano era infernale, sembrava il rombo di tuoni che viaggiavano su rotaie d’acciaio… questo era il lato positivo. Quello negativo era dato dal fatto che l’umidità all’interno del capannone era superiore al 90% in modo che il filato che si avvolgeva a velocità folle non si seccasse e, di conseguenza, rompesse. Il suo lavoro consisteva nel prendere da una cassa gli anelli e controllare che non fossero usurati perché avrebbero potuto spezzare i fili che vi scorrevano dentro. Gli anelli buoni finivano nella cassa verde e fungevano da ricambi, quelli rovinati in quella rossa. Finita di controllare una cassa prendeva gli anelli ancora utilizzabili e li portava sul bancone dove gli operai addetti alle macchine venivano a prenderli al bisogno e ritirava un’altra cassa di anelli da passare al setaccio. Quando anche la cassa di anelli usurati era piena la portava in officina dove sarebbero stati rettificati. Cassa verde, cassa rossa, cassa verde, cassa rossa e via per “… qualche ora…” come aveva detto, mentendo sapendo di mentire, Pà. Faceva ‘giornata’, entrava alle otto e usciva alle quattro e trenta… mezz’ora di pausa per mangiare. Tutti i giorni dal lunedì al sabato per un ‘salario’ di quattromila lire al giorno. A fine turno era rintronato e spossato dall’umidità. Si toglieva la t-shirt e i jeans, li strizzava come si fa con una pelle di daino poi indossava vestiti asciutti e usciva il più velocemente possibile dall’inferno. Il gioco di Pà era volutamente scoperto… voleva spingerlo con le buone o con le cattive a iscriversi all’università. Effettivamente quell’opzione gli aveva sfiorato più di una volta la mente, soprattutto quando entrava in reparto e veniva sopraffatto dal caldo umido e dal frastuono, ma avrebbe resistito. Non lo avrebbe fatto per sfida verso il suo Vecchio ma perché era convinto che qualunque strada avesse scelto, in quel momento della sua vita, non sarebbe stata quella giusta. Se un domani si fosse pentito di qualcosa avrebbe voluto farlo incolpando se stesso e non qualcun altro. Avrebbe resistito tutto il tempo necessario, non un istante di più ma nemmeno uno di meno. Nella mattinata del nove gennaio gli fu recapitata la ‘cartolina’ e in quella del dodici finì di stringere le cinghie del suo zaino acquistato a Portobello meno di sei mesi prima. Lanciò un’occhiata panoramica a quella che era stata la sua stanza da ragazzino poi da adolescente e infine uomo. Guardò i poster appesi alle pareti… i Pink Floyd, i Beatles, Barry Sheene in piega con la faccia di Paperino sul casco, Marylin e James Dean che si guardavano da anni da una parete all'altra. Guardò i suoi libri di scuola, la scatola dei ricordi, il portafoto con lui, all’età di nove anni, tra Pà a Mà che sorridono felici a San Marino. Guardò la sua scrivania e il suo Marantz con sopra un disco dei Rolling Stones. Guardò il suo letto, dove aveva immaginato di trombarsi l’ottanta per cento della popolazione di sesso femminile che aveva incontrato sino ad allora… Sapeva che quando vi fosse ritornato quella stanza sarebbe stata uguale ma anche, ai suoi occhi, molto diversa. Quello che non sapeva era che in quella stanza non sarebbe tornato per molto più tempo di quello che immaginava. Uscì senza chiudersi la porta alle spalle… il ‘fortino’ non poteva più essere difeso per cui tanto valeva lasciarlo in modalità… ‘Accomodati Mà’. Alla stazione i saluti furono il momento più imbarazzante, Mà piangeva come un’orsa a cui avevano rapito il cucciolo. Pà era ingessato dall’imbarazzo… non sapeva se porgere la mano a quel figlio ormai uomo o abbracciare quel figlio ancora ragazzo. Fu lui a rompere gli indugi. Avvolse entrambi i suoi in un unico forte abbraccio che mancava da tempo a tutti e tre e che avrebbe ricordato a lungo.
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Regoleo
Regoleo
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28/08/2008 2614
Inserito il 09/10/2014 alle: 09:14:39
Quello che non sapeva era che in quella stanza non sarebbe tornato per molto più tempo di quello che immaginava. id="red"> Eccolo, buttato li con noncuranza l'amo dello scrittore scafato che vuole fidelizzare i sui lettori. Ora siamo tutti qui a pensare: "Mò che gli succede a questo povero cristo?" Ma con una punta di amarezza penso che quella era storia comune. Il servizio militare segnava la svolta e, almeno per quelli che non continuavano con 'università, la frontiera col mondo degli adulti varcata la quale non si poteva tornare indietro. Suona triste, ma per i ragazzi di oggi la musica è molto diversa. Il servizio militare, inutile area di parcheggio ma che grazie al cielo era a tempo determinato, non c'è più. L'università invece è diventata il prolungamento dell'istruzione obbligatoria, e inutile area di parcheggio a tempo indeterminato. Se continua così mi fai piangere. [V] www.regoleo.altervista.org
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 09/10/2014 alle: 18:45:01
quote:Risposta al messaggio di Regoleo inserito in data 09/10/2014  09:14:39 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Da quello che scrivi e da come lo scrivi dovresti essere tu a continuare il racconto. In ogni caso non ti nascondo che queste considerazioni mi 'ispirano'. Grazie Rego.
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garmau
garmau
09/05/2009 4601
Inserito il 09/10/2014 alle: 19:55:17
quote:Risposta al messaggio di Decimo Massimo inserito in data 09/10/2014  18:45:01 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Non ti bastano più le tue elucubrazioni mentali? Oppure pensi che fagocitando una delle menti più serene qua dentro di far tua la sua saggezza? E no...mio caro scrivano, ormai hai raggiunto e superato il punto di non ritorno e al limite non ti resta che sperare in un calcio gravitazionale, quindi fino ad allora....vai così che stai andando alla grande[:D][:D][:D]
zagor61
zagor61
-
Inserito il 09/10/2014 alle: 20:31:21
"Erano giorni di grandi sogni sai..erano vere anche le utopie"
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elefantin
elefantin
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12/11/2006 10131
Inserito il 09/10/2014 alle: 22:19:18
quote:Risposta al messaggio di garmau inserito in data 09/10/2014  19:55:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Oppure pensi che fagocitando una delle menti più serene qua dentro di far tua la sua saggezza?id="red"> e si Garmino ! perche' credi che sia tutta "farina del suo sacco " e non si fa suggerire niente da nessuno lo "scriv ano " ? ...[:(] http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=SzrEfkjdzgw ciao ! elio.m di Roma

Modificato da elefantin il 09/10/2014 alle 22:22:43
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 10/10/2014 alle: 06:49:59
quote:Risposta al messaggio di elefantin inserito in data 09/10/2014  22:19:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Grande scena[:D][:D] seconda solo a quella in cui 'parlano' con il vigile in Piazza del Duomo[:D]. @ Zagor... sì, una frase con un mondo dentro. @ Garmau [:D][:D] non ti si può nascondere niente[:D][:D]
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Decimo Massimo
Decimo Massimo
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21/10/2010 4138
Inserito il 11/10/2014 alle: 07:37:58
Rimase immobile cercando di regolare la respirazione in modo da riuscire a ossigenare i polmoni per il minimo indispensabile e allo stesso tempo non emettere troppo fiato che avrebbe potuto condensarsi e tradire la sua presenza. Lo stavano cercando ma erano ancora lontani dal suo nascondiglio ciononostante poteva vedere i numerosi fasci di luce delle torce dardeggiare sul terreno e fendere il buio della notte a circa duecento metri da dove si trovava. Erano probabilmente in quattro gli uomini che gli davano la caccia. Lo facevano in modo professionale, senza fretta e con metodo. Lui non poteva correre il rischio di alzarsi in piedi per continuare la marcia, le probabilità di farsi individuare erano altissime e i ‘cacciatori’ conoscevano la zona meglio di chiunque altro. Restò fedele al suo piano. Il posto che aveva scelto per giocare le sue carte sembrava adatto… aveva qualche probabilità di farcela ma avrebbe dovuto avere astuzia, nervi saldi e fortuna. Cercò di affondare ancora di più nella leggera depressione del terreno molle e fangoso dove si era rifugiato. Vi si era rotolato con lo stesso entusiasmo di un maiale e nonostante il freddo che lo aveva assalito aveva cercato di coprire ogni centimetro del suo corpo di fango in modo da apparire un tutt’uno con il terreno. La macchia di rovi che occupava poco meno della metà della depressione gli aveva inciso, nonostante il fango di cui era ricoperta, la pelle delle braccia e del tronco ma al momento l’adrenalina fungeva ancora da anestetico e gli permetteva di concentrarsi su come rendere efficace la sua mimetizzazione. Chiuse gli occhi e richiamò alla sua memoria visiva l’immagine della zona in cui si trovava… voleva ricordare ogni dettaglio di come gli era apparsa alla luce di una luna velata dalle nubi quando era arrivato lì… una macchia di rovi formata da pochi cespugli troppo bassi per nascondere un uomo e che ricopriva a stento una leggera depressione del terreno. Una trentina di metri sulla sinistra c’era invece uno stretto corso d’acqua con le rive ricoperte di vegetazione folta che avrebbero potuto costituire un buon nascondiglio. Se invece di essere nei panni della 'preda' fosse stato in quelli del ‘cacciatore’ avrebbe dato uno sguardo rapido alla macchia di cespugli e avrebbe concentrato la sua attenzione sulla vegetazione che cresceva in prossimità delle sponde del fiumiciattolo. Fu questa riflessione che lo portò a scegliere il luogo apparentemente meno adatto. Contava che i ‘cacciatori’ avrebbero guardato dove un uomo avrebbe cercato di nascondersi e non dove avrebbe cercato di farsi scoprire. Per arrivare ai cespugli di rovi aveva però fatto un giro largo, aveva attraversato il corso d’acqua e si era spinto per una trentina di metri oltre l’altra sponda senza curarsi troppo di lasciare tracce visibili nel terreno umido poi aveva fatto una deviazione ma questa volta era stato molto attento ad appoggiare i suoi passi in modo che le scarpe di tela che indossava non lasciassero impronte troppo evidenti sull’erba bagnata. Contati cinquanta passi aveva nuovamente cambiato direzione tornando al torrente, lo aveva riattraversato e si era fermato sulla sponda dove aveva raccolto grosse manciate di fango con cui si era cosparso completamente il tronco, la testa il viso e i pantaloni. Era determinato ad apparire una massa di fango e niente altro. Aveva percorso gli ultimi quaranta metri sino ad arrivare alla depressione dove si trovava ora e si era rotolato ancora nella fanghiglia per completare l’opera per poi infilarsi dentro i cespugli. Si era sdraiato supino perché non era certo che la schiena fosse completamente coperta di fango e ora era lì, immobile, fango nel fango, che respirava piano e aveva freddo. Sentì il bisogno di urinare e non si oppose a quello stimolo. Mentre si pisciava addosso gustò ogni istante del calore che la sua urina donava alla zona in cui lentamente si espandeva. Gli uomini che lo cercavano stavano avanzando verso di lui in silenzio. Avevano il vantaggio di sapere quale fosse la direzione in cui lui stava procedendo e lo svantaggio di avere fretta di catturarlo. Buon w.e.
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garmau
garmau
09/05/2009 4601
Inserito il 11/10/2014 alle: 09:23:04
....e chi è.. Il figlio di rambo?
zagor61
zagor61
-
Inserito il 11/10/2014 alle: 10:03:19
quote:Risposta al messaggio di garmau inserito in data 11/10/2014  09:23:04 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Borrachera di 4 livello?
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Grinza
Grinza
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16/02/2006 63247
Inserito il 11/10/2014 alle: 12:42:09
Cosa mi son perso? Perchè non riesco a collegare l'ultimo racconto? Occhillè questo Rambo, chi lo cerca, perchè? --------------------------------------------------------------------------
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robocop
robocop
rating

24/03/2007 8633
Inserito il 11/10/2014 alle: 13:08:10
quote:Risposta al messaggio di Grinza inserito in data 11/10/2014  12:42:09 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> esercitazione militare Antonio[:D][:D] il nostro amico è la preda, i 'cattivi'sono i cacciatori che, se lo pigliano, probabilmente lo fanno più nero del fango che lo ricopre[^] ovvio che a metà racconto ci si può schierare pro o contro, ed io tifo per chi è più debole, i cacciatori[;)] andrea
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