qui ripresa durante i test
Che scintille! se mi chiamano vado a correre gratis quote:Risposta al messaggio di katamaggio69 inserito in data 26/02/2011 21:29:56 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Hai ragione amico, mi sa che ci toccherà rifugiarci...qui!
nel ricordo ormai svanito dell'unica mia vittoria conquistata in carriera [:D] http://www.youtube.com/watch?v=...
quote:rovamperaid="green"> wrote: Avrai capito che sono un amante dell'ovale blu...>>Non sapevo che volevi passare dal (ottimo) mansardato al van:
Saluti
Rudy [CN]
P.S.: @Silvio... il muletto... in Cina hanno molto riso... Tecniche di guida - Lo sterratoid="red">id="size4">
[:o)][:D] Infine un omaggio alla notte...
Buona serata amici miei.
Saluti.
Marco (FI)
id="green"> quote:rovamperaid="green"> wrote: Tecniche di guida - Lo sterrato>>
Sanremo 1984 - Biasion/Siviero [3^]id="size1">
Saluti
Rudy [CN] quote:Team963 wrote:id="blue"> Sanremo 1984 - Biasion/Siviero [3^]>> Biasion-Siviero Lancia Delta 16v Sanremo '89 1° assolutiid="size1">
powered by rovamperaid="size1">
Nel frattempo:
Mads Ostberg si aggiudica il KNA Rally Finnskog, parte del Campionato Norvegese Rally, sulla Ford Fiesta Stobart S2000. Dopo la sfortunata esperienza al Rally di Svezia 2011, Ostberg riesce ad aggiudicarsi un rally di casa nonostante abbia ricevuto una penalita' di circa 2 minuti durante la prima giornata di gare.
Alla gara partecipava anche Eyvind Brynildsen su una Mitsubishi Lancer Evo IX che ha concluso il rally in ottava posizione assoluta. Ostberg ha commentato: "Tranne per qualche problema avuto ieri, è andata molto bene oggi. E' stato divertente guidare e le condizioni erano buone. Credevo fosse piu' difficile sulla speciale finale dato che c'era piu' neve, ma è andata bene. L'aereo parte alle sei di mattina per il Messico, quindi non ho tempo per i festeggiamenti."
Risultati Rally Finnskog
1. Mads Østberg/Jonas Andersson (N/S) Ford Fiesta S2000 93.12,0
2. Thomas Kvam/Stian Johnsen (N) Ford Focus RS WRC 02 +2.27,3 (1. A8)
3. Marius Aasen/Tom Andre Haldammen (N) Subaru Impreza WRX STI +2.50,2
4. Egil Bentzen/Ole Kristian Unnerud (N) Subaru Impreza WRC S10 +3.27,1 (2. A8)
5. Trond Sveinsvoll/Otto Øvestad (N) Subaru Impreza WRX STI +4.24,8
6. Peder Økseter/Marie Hofsløkken (N) Subaru Impreza WRX STI +4.47,1
7. Jim Roger Haugom/Arne Martin Lundhaug (N) Subaru Impreza WRX STI +5.12,5
8. Per Erik Brynildsen/Roy Espen Olsen (N) Mitsubishi Lancer Evo IX +6.39,2
9. Robert Nygård/Terje Buberget (N) Subaru Impreza WRX STI +7.51,1 (3. A8)
10. Geir Helge Frøslid/Ragnar Engen (N) Subaru Impreza WRX
Saluti.
Marco (FI)id="green">
La conservo gelosamente come una figlia...pilotata da una leggenda vivente: Munari: Il Drago!
Sandro&Silvio...Io non sono quel Silvio che gli è stato seduto a fianco, ma da dietro spingevo e spronavo la coppia vincente e quando scendevano festanti e tronfanti si guardavano alle spalle come se davvero sentissero la mia presenza...e mi sorridevano...
Ero a bordo con loro e lo sono stato sempre. E neanche in quell'anno che mi sono sposato (1976) non ho tradito.
Poi la grande notte del Turinì. Io ero...con voi, ad aspettare il suo passaggio, pronto a venerarla.
L'urlo dei sei pistoni prigionieri in gabbia, trattenuti a stento da mano(velle) amiche, giri di alberi e corse di valvole che di Ferrari recavano il marchio e la storia.
Ricordi di acuti boati telegrafati nei tornanti di rabbiosa salita, lo sbucare tra due ali di folla al limite di un lampo nella lunga e gelida notte d'attesa, un traverso rabbioso e l'urlo della belva che salutava così riprendendo la retta via solo per un istante: il tempo di volteggiare altezzosa e sprezzante abbracciata alla folla in delirio e di iniziare la discesa verso la vittoria accompagnata dai lampi di flash che intermittenti, sgombravano d'incanto come luccicanti stelle, il nero cielo mai così festante.
Bella, incredibilmente bella, sembra volteggiare nell'olimpo, sospesa in una nube ovattata che racchiude la sua storia e la espone agli sguardi gioiosi di amanti mai traditi.
Il Monte,Il Drago e la Belva:id="Comic Sans MS">id="size4"> id="red"> (dipinto di M.Beretta)
La Stratos della livrea tricolore aveva le ali, ed era l'Italia che volava, conquistando vittorie e consensi. L'Italia di uomini capaci e fieri di portare in giro per il mondo il messaggio dei più forti.
Ciao Belva, ripongo lentamente il libro dei ricordi...chiudo gli occhi e ancor ti vedo...laggiù in lontananza che scompari, scia luminosa ed immagine della mia gioventù.
Silvio
quote:Risposta al messaggio di Mustang21 inserito in data 27/02/2011 19:31:15 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> il tuo mito in una posizione al quanto scomoda...
Maurizio quote:Risposta al messaggio di garmau inserito in data 27/02/2011 20:02:24 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Scusa ma non ho proprio capito!
quote:Risposta al messaggio di Mustang21 inserito in data 27/02/2011 20:12:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> chiedo umilmente scusa ma ho scambiato una Ferrari per una Stratos, un errore veniale che da appassionato non avrei mai dovuto commettere. Mi metto in quarantena. Maurizio
Munari-Maiga Montecarlo 1976
Infine:
Lancia Stratos Tributeid="red">id="size4">
Saluti. Marco (FI) id="green">quote:Risposta al messaggio di rovampera inserito in data 27/02/2011 21:20:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Marco, non sono ne scrittore ne poeta, cerco solo di descrivere le grandi emozioni che mi ha dato la vita con pensieri e parole. Altri amano ricordare con la fotografia o immagini in movimento. Altri ancora con disegni, quadri e dipinti se non con romanzi e poesie. L'importante è riuscire a trasmettere le nostre emozioni in modo garbato, in silenzio o sottovoce per non imporre agli altri le tue scelte e convizioni, ma dando sempre loro la possibilità di uno scambio d'opinione e di un dialogo che ci insegni sempre qualcosa. Nel vostro spazio (di Rudy Team963 e tuo) mi ci trovo molto bene, perchè la rivalità sportiva e le proprie idee vengono da voi portate avanti con rispetto, intanto per voi stessi e questo è già meritevole, ma soprattutto per chi vi legge, che trovando nelle vostre pagine la vera storia di una passione non può far altro che trarne benefici e insegnamenti. Grazie per i complimenti, ma vanno girati a tua moglie a cui auguro i migliori successi come autrice. Un cordialissimo saluto a tutti voi Silvio
Ecco il bellissimo dipinto. Ho citato la fonte (M.Beretta) quindi non penso venga oscurato. Io lo vedo bene anche quello di prima.
Montecarlo 1964 - Mini Cooper #37 winner - Paddy Hopkirk / Henry Liddon
Montecarlo 1965 - Mini Cooper S #52 winner - Timo Makinen / Paul Easter
Va detto che a quell'epoca esistevano dei coefficenti che andavano ad influire direttamente sui tempi andando ad avvantaggiare le minori cilindrate, se non vado errato nel 1964 la somma dei tempi assoluti avrebbe visto vincere Bo Ljungfeldt / Fergus Sager su questa mastodontica Ford Falcon Futura Sprint (V8 4700 cc. e 285 cv) classificata seconda:
quote:Risposta al messaggio di team963 inserito in data 27/02/2011 23:16:10 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Rudy, avresti voglia di elencarci le differenze tecniche tra le Mini Cooper del 64 e dal 65? Al primo colpo d'occhio sembrano anche diverse di carrozzeria...mascherina, parafanghetti ecc. Grazie Silvio
Saluti
Marco (FI)
id="green"> WRC 2010 - Super slow motionid="red">id="size4">
RALLY GROUP B IN SLOW MOTION id="red">id="size4">
Saluti. Marco (FI)id="green">
La Mini del 1964 iscritta come Morris Mini Cooper ed anche le successive del 1965 e 1966 dovrebbero corrispondere alla descrizione postata da Marco, unico mio dubbio che la versione da gara avesse una potenza di circa 85 Hp mentre 70 (o 71) Hp dovrebbe riferirsi alla versione di serie (Cooper S)
La vincente del 1967 con Rauno Aaltonen / Henry Liddon dovrebbe invece trattarsi di una Mini Cooper S da 1275 cc. / 76 Hp nella versione "civile"
La seconda foto postata (quella col numero 2) è relativa alla scandalosa edizione del 1966, pilotata da Timo Makinen / Paul Easter.
Ecco una breve descrizione che avevo già postato:
Montecarlo del 1966.
Questa edizione della gara monegasca si svolge in condizioni meteorologiche difficili, con neve e ghiaccio in grandi quantità, che mettono a dura prova i piloti e le parti meccaniche delle auto.
Le Mini predominano nettamente durante la prova, conquistando sul terreno la terza vittoria consecutiva a Montecarlo dopo quelle di Hopkirk nel 1964 e di Mäkinen l'anno successivo.
Al termine della gara, però, il direttore sportivo della Citroën presenta un reclamo contro i primi tre classificati, le Mini di Timo Mäkinen, Rauno Aaltonen e Paddy Hopkirk.
Nel corso della revisione tecnica successiva al rally i giudici accolgono l'esposto della Citroën e decidono di squalificare le Mini affermando che i fari frontali, situati davanti ala radiatore, e gli antinebbia alogeni con un singolo filamento non sono conformi alle leggi francesi.
Il successo viene quindi assegnato all'auto francese (DS 21) pilotata da Toivonen, suscitando uno dei più grossi scandali nella storia dei rally.
Dopo questa vittoria, conseguita negli uffici, contro la sua volontà, Toivonen, uno dei primi "finlandesi volanti", decide di abbandonare la Casa Francese.
Il pilota non riconoscerà mai come meritato il successo di Montecarlo e si metterà l'animo in pace solo vent'anni più tardi, nel 1986, quando il figlio Henri vincerà la gara monegasca senza polemiche.
"Adesso finalmente il nome Toivonen è pulito" dirà a Henri, abbracciandolo.id="blue">
Segnalo per la cronaca che il vincitore del 1965 (e vincitore morale del 1966) Timo Mäkinen è il padre di Tommi vincitore nel 1999, 2000, 2001 e 2002.
Ritorno un attimo sulla Bete a gagner, se i francesi la soprannominarono così è tutto dire...
Unico rammarico, che fu la prima vettura concepita esclusivamente per gareggiare (omologata in gruppo "4" / 400 esemplari costruiti) andando a porre fine al periodo romantico, con auto derivate dalla grande serie; tale tipologia di vettura sarà in uso fino al 1986 con la fine delle gruppo "B" (tirati 200 esemplari + 20 per le versioni evo)
Agonisticamente nasce con la livrea Marlboro (marchio citato esclusivamente per individuare la scuderia e senza altri fini, mi scuso fin d'ora):
Prototipo che gareggia al Tour de Corse in Gr. 5 già nel 1972
Munari al Tour de France (sempre silouette Gr. 5)
Andruet winner Tour de Corse 1974 ormai omologata in Gr. 4
Munari RAC 1974 3^ classificato
E' indubbio comunque che questa sia la più bella livrea:
1976 Munari secondo nel famoso Sanremo dei 4 secondi su Waldegaard:
e 1977 sempre il Drago vincente al Monte come nel dipinto postato da Silvio
Oggi giornata campale, unica soddisfazione essere rientrato dalla liguria per il Col di Tenda (a pochi passi dal Turini) completamente bianco.
Saluti
Rudy [CN]