Inserito il 13/09/2006 alle: 08:26:16
Come promesso ieri, provo a tirare le mie conclusioni, dopo aver gettato il sasso inizialmente.
Ripremetto ancora che non era e non è mia intenzione criticare qualcuno in particolare e non mi sono riferito a casi specifici né lo farò ora perché so il lavoro che c’è dietro nello scrivere un diario di bordo avendone ormai scritti e pubblicati diversi. Io sono avvantaggiato dal fatto di usare dei moduli predisposti ma mi immagino chi lo fa su fogli o blocchi notes.
La maggior parte degli interventi è basata sul fatto che ciò che piace ad uno può non piacere ad un altro. E’ verissimo e sacrosanto. Ma se è vero che le Dune de Pyla possono piacere (ai più) e non piacere (casi sporadici) è pur vero che su certe situazioni, che non voglio specificare per non tirar dentro nessuno in particolare, c’è poco da discutere.
Roberto scrive che nessuno butta giù un diario con intenzioni appositamente fuorvianti o disoneste. Lo credo anch’io. Qualche volta forse ci si lascia prendere la mano e non si ha il coraggio di ammettere che qualcosa è andata buca. Ecco, secondo me, il problema è qui: non aver il coraggio di dire che essersi fermati per visitare quella qual cosa non ne valeva la pena.
Chi ha letto il mio diario sulla Norvegia (quello della adesso famosa strada 258), oltre a leggere di posti eccezionali, leggerà anche della delusione per la tanto pubblicizzata Peer Gynt: noi (io e mia moglie) poniamo qualche riserva; parliamo dell’isola di Donna per il famoso Marmorsfall (due stelle – il massimo – sulla guida TCI): ebbene, abbiamo il coraggio di dire che è una delusione totale! Però diciamo pure che salendo al ristorante Donnesfiell si gode di un panorama unico (uno dei più belli della Norvegia): ma vale la pena un giorno di viaggio per la sola andata, ponti, traghetti e costi per un solo panorama? E della delusione del cimitero dei Vichinghi?
Ma torniamo a noi: non posso che essere d’accordo con Pilao: un grazie sempre e comunque a chi ha la pazienza di scrivere un diario, per le notizie che comunque contengono e se ci sono anche notizie logistiche utili, anche meglio.
Gnagnela riferisce delle toppate delle guide commerciali: l’esempio di cui sopra ne è testimone e, l’anno scorso in Danimarca, ancor di più. Fitta rete di distributori Gpl in Danimarca, diceva, e riportato anche da alcuni diari di bordo. Si dia il caso che in Danimarca, almeno sulla terraferma (sulle isole non so), non sanno neanche cosa fosse un distributore di gpl! Sul diario, comunque, riporto dove esiste l’unico distributore gpl per questa zona. Fitta rete di camper service… si, ma solo nei campeggi e solo se ci si ferma fisicamente per almeno una notte (eccetto Ribe).
A Serpedone, che tira in ballo la provenienza culturale degli autori, faccio presente che non mi sono mai permesso simili riferimenti. Personalmente non sono neanche diplomato. Fai - faccia un po’ conto! E nella sua chiacchierata con Mario (Vertigo) escono, forse, le motivazioni per cui taluni diari sono estremamente ottimisti: il voler comunicare di essere comunque stati protagonisti di un viaggio inusuale.
Alex70: non c’è problema, è solo un invito a restare con i piedi per terra , ma lungi da me – ripeto – voler dare voti o censurare. E’ solo un suggerimento: se si cerca di essere obiettivi, il lavoro sarà più apprezzato e risulterà utile, altrimenti potrebbe essere un lavoro sprecato quando non accantonato.
Confermo quanto scrivono Carlo e Franco: se il diario contiene notizie utili, si ha un “ritorno”: i “ringraziamenti”. Sull’altro sito ci fu una bagarre generata, appunto, da un ringraziamento pubblico di un famoso Club al mio diario su Inghilterra-Scozia (probabilmente per motivi di gelosia, non so).
E’ anche venuto fuori che taluni autori sono “su un altro livello”: se questo è stato affermato, significa che una differenza c’è, perché non usare quella falsariga?
Mi accorgo ora di essere andato per le lunghe. Quindi finisco con il complimentarmi con tutti per lo stile amichevole adottato negli interventi dato che l’argomento poteva benissimo portare ad incomprensioni.
Grazie per l’attenzione.
Elio