quote:Originally posted by marco1971>
sto valutando un po di campeggi in italia per luglio e agosto... ma con i tempi che corrono perche' bisogna spendere 50,00€ al giorno. che vantaggio si ha ad andare in campeggio se poi si spende quanto andare in un appartamento?? i campeggi in italia sono i più cari di d'europa e credo che con 50 euro al giorno ne trovi di pochi e scadenti nei mesi estivi. >
quote:Originally posted by GinoGina> Solo per precisare che la tariffa "Camper-Stop" prevede il solo pernottamento (di solito: ingresso alla sera, uscita la successiva mattina) e non una permanenza limitate a 2/3 gg (dove trovare l'elenco dei camper stop e' stato pubblicato in altri 3D). Inoltre la poca disponibilita’ di camper-stop e’ un altro dei “difettucci” dei camping che NON agevolano il turismo itinerante in camper, “difettucci” descritti in https://www.camperonline.it/ind... Ivanoid="blue">
ci sono campeggi che effettuano il Camper-Stop, ma solo per permanenze limitate (2/3 gg).>
quote:Originally posted by bolina> Di seguito un comunicato stampa emesso da FAITA FederCamping Speriamo quindi che anche in funzione di questa “crisi” chi di dovere faccia in modo di eliminare i seguenti “difettucci” che non agevolano il turismo itinerante in camper: 1) pochi camper-stop (e per i pochi esistenti , mai in alta stagione e/o nei ponti… bei “furbastri”…) 2) pochi light camping (ovvero possibilita’ di sostare in aree esterne al camping, p.e. nel parcheggio) 3) quasi sempre stagionali 4) in molti casi con permanenza obbligata per piu' giorni 5) in parecchi casi prezzi troppo elevati anche in relazione alle necessita’ ed esigenze dei camperisti (ovvero si dovrebbe differenziare l’offerta, p.e. scelta di piazzole grandi o meno, corrente elettrica non obbligatoria, etc.) 6) prezzi del CS per i camperisti di passaggio (ovvero che non si fermano nel camping) che sono dei veri furti Ivano.id="blue"> Comunicato stampa FAITA FederCamping 2009: previsioni di difficoltà La stagione 2009 potrebbe rivelarsi problematica per le aziende del comparto turistico ricettivo open air. FAITA FederCamping, la maggioritaria organizzazione di categoria del settore campeggi e villaggi turistici, ritiene che la situazione di recessione economica e di declino che ha colpito l’intero sistema turistico nazionale sia più che preoccupante e possa comportare un danno strutturale per il comparto. Nell’ultimo quinquennio, infatti, si è registrata una perdita complessiva di circa l’8% delle presenze (-5.200.000 dal 2004). Se le stime negative per il 2009 si dovessero avverare, si avrà un ulteriore peggioramento di questi dati e molte delle imprese potrebbero andare incontro ad una crisi irreversibile. Secondo Maurizio Vianello, Presidente di FAITA FederCamping: “La Borsa Internazionale del Turismo di Milano deve costituire un’opportunità di dialogo tra le Istituzioni e gli imprenditori che porti al più presto alla individuazione ed alla adozione di adeguate misure per l’open air e più in generale per il settore turistico nazionale. Occorrerà un adeguato sostegno economico alle imprese che si traduca in una diminuzione della pressione fiscale, in incentivi statali e nella semplificazione burocratico/amministrativa per rilanciare la competitività di un settore strategico per l’economia italiana”. L’offerta open air italiana, capace da sola di realizzare un quinto del totale delle presenze turistico nazionali (erano 65 milioni le presenze nella stagione 2008), è costituita da oltre 2500 aziende turistico ricettive. I campeggi e i villaggi turistici italiani, inoltre, mettono a disposizione degli ospiti una capacità complessiva di 1,3 milioni di posti letto per giorno, impegnando circa 43.000 addetti per un fatturato di settore pari a 2,7 miliardi di euro. Per contrastare la crisi, FAITA FederCamping è impegnata a sviluppare idonee politiche promozionali che pongano l’open air all’attenzione dei turisti dei principali mercati europei d’interesse e, d’altro canto, ritiene che il Governo debba tempestivamente definire con la necessaria chiarezza la questione relativa alla disciplina per l’installazione di case mobili all’interno dei campeggi e dei villaggi turistici. Così facendo, si contrasterà la crisi della domanda mettendo a disposizione delle aziende un concreto strumento per offrire alla clientela tutto il comfort di un’accoglienza di elevata qualità con prezzi contenuti e, soprattutto, in contesti naturali ed ameni. Infine, la Federazione registra con cauto ottimismo i segnali incoraggianti che arrivano dal sistema di prenotazioni on-line, introdotto nel 2008, che consente di abbattere i costi di mediazione ed a ciascun ospite di costruire la propria vacanza “su misura”.
Nell'inserto di Repubblica di ieri vi era un articolo in cui la nota federazione del settore "lamentava" un calo di presenza nell'ordine del 30%! In periodi di vacche magre tutti devono fare la loro parte...perchè non iniziano allora ad abbassare le tariffe al fine di incetivare noi ( e tutti gli altri)! id="Trebuchet MS"> id="size2"> id="navy">>