Permettetemi un piccolo contributo da residente.
E' stato già ricordato e lo confermo, la Sardegna è tra i primi posti in Italia nella classifica del riciclo efficiente. Io risiedo in un comune tra i primi posti nella classifica interna, dove facciamo il riciclo già da otto anni (bidoncini individuali con ritiro porta a porta) per noi è ormai automatico, addirittura comodo. Lo sconcio che vedete per le strade però non ha nulla a che vedere con la raccolta differenziata, c'è sempre stato anche prima di questa innovazione. Provo a fare un po' di analisi sui motivi:
1 Gran parte della popolazione vive nelle campagne non coperte dal servizio di ritiro. Buttare la spazzatura alla prima curva è quindi non solo l'unica possibilità, ma per alcuni una vera e propria forma di protesta per non essere presi in considerazione. L'anno scorso a Capo Pecora, uno degli angoli di costa più belli visitati dai camper “liberisti”, c'era una scritta che diceva più o meno così: “In questa zona non viene effettuato il ritiro delle immondizie perché non vi risiede nessun contribuente che lo paghi. Pertanto siete pregati di riportarle a casa”. Più esplicito di così.
2 In questo discorso i camper hanno una influenza minima, così come non è un problema legato alla stagione turistica. I rifiuti ai bordi delle strade purtroppo li vediamo tutto l’anno.
3 A fine primavera i comuni, in collaborazione con l’Anas a seconda delle tratte di competenza, eseguono lo sfalcio delle stoppie nelle cunette e ai bordi delle strade, per contrastare il rischio incendi. Spessissimo tirano via l’erba (facilissima da riciclare o da smaltire) e lasciano in bella vista bottiglie, lattine e cartacce. Questo pattume ovviamente si accumula grazie alla maleducazione di qualunque conducente, camionista, turista, famigliola in gita, rappresentante di commercio, ecc.
4 I punti prediletti per lo scarico dei rifiuti sono le piazzole di sosta e qui i rimedio sarebbe semplice: una bella telecamera. Ne bastoni uno o due, poi la voce magicamente si sparge e la gente non lo fa più.
5 In ogni caso la figura dello spazzino in città o del cantoniere fuori sono sparite. Perché? Costi troppo alti ovviamente.
6 Se mi permettete e se vogliamo tornare al camper, il problema non è solo sardo. Giro quanto basta in camper per potermi rendere conto che buttare un sacchetto di immondizia, specie se indifferenziata, è diventato un problema su tutto il territorio nazionale e a tale livello va risolto con apposite leggi.
Tutto ciò non fa onore ad una regione, specie se a vocazione turistica. Quando un qualunque problema pubblico esiste ed è anche solo lesivo del decoro, bisogna risolverlo punto e basta. Quindi telecamere, servizio di pulizia stradale pagato in quota parte da ogni ente locale, educazione civica in tutte le forme.
Dopo aver fatto il mea culpa però un ultima osservazione: chi ama la sosta libera deve considerare il problema in modo non diverso dallo scarico delle acque luride. Ovvero bisogna avere la pazienza di recarsi nei posti adatti, area di sosta, camping, isole ecologiche comunali e simili, almeno una volta ogni tanto. Ognuno di noi paga una tassa sui rifiuti al proprio comune, non pretendiamo quindi che i residenti paghino anche per gli altri.

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