November 1, 2024

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Una combinazione unica di natura e cultura: il Parco Nazionale dell’Hoge Veluwe è la più grande riserva naturale dei Paesi Bassi e ospita il celebre Kroller-Muller Museum. Una meta che, da sola, vale il viaggio e che, ancora una volta, è perfetta per essere esplorata in bici.

5500 ettari di natura, animali selvatici, deserto, piante e alberi rigogliosi, monumenti, fontane, arte, statue e musei che ospitano opere dei più grandi artisti del mondo, da Mondrian a Van Gogh, da Boccioni a Picasso, da Cézanne a Renoir e Monet: il tutto in un unico immenso parco, ricco di piste ciclabili, in cui trascorrere almeno una giornata da dedicare a ciò che c’è di più bello, il binomio tra arte e natura. E’ ciò che vi aspetta all’Hoge Veluwe National Park e al Kroller-Muller Museum. Olanda-HogeVeluwe-021

Dove si trova

Il Parco Nazionale dell’Hoge Veluwe si trova a Otterlo e si estende per 5500 ettari nella parte settentrionale della regione della Veluwe, nella provincia della Gheldria.

La storia

Alla fine del 1914, la copia di commercianti Kroller-Muller acquistò questo questo terreno come residenza secondaria. Il signor Kroller desiderava un terreno da caccia, mentre la signora Muller pensava ad un parco culturale. Fra il 1914 e il 1920 sorse il padiglione da caccia  St. Hubertus, ideato da H.P. Berlage, che per la coppia aveva già progettato edifici destinati ad uffici. Per volontà della signora Muller, la parte settentrionale del parco venne arricchita di statue e monumenti. Nel 1938 la coppia decide di donare il terreno e la ricca collezione d’arte allo stato, a condizione che questo vi facesse costruire un museo: nacque così il Kroller-Muller Museum. I due mecenate e vissero nel parco fino alla loro morte e sono sepolti sulla Franse Berg, l’altra catena di dune di sabbia fine dietro al museo.

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Cosa vedere

Il Parco Alte macchie di faggi e di querce interrotte da radure, boschi di pini e di betulle inframmezzati da lande ricoperte di erica, prati, dune sabbiose, laghetti: ecco i molteplici volti dell’Hoge Veluwe. Il parco merita di essere visitato in tutte le stagioni: a maggio e giugno fioriscono i rododendri, ad agosto le distese di erica si colorano di rosa, in autunno gli alberi assumono colorazioni magnifiche e in inverno, con la neve, il parco diventa incantato. Nel parco vivono numerosi animali: si possono osservare cervi, mufloni, cinghiali, caprioli e una grande varietà di uccelli. Il periodo degli amori di cervi va da metà settembre a metà ottobre e costituisce l’occasione per un’esperienza unica. I periodi migliori per l’osservazione degli animali sono l’inverno e la primavera, fino a fine maggio, soprattutto nel tardo pomeriggio, quando gli animali si sposta nella ricerca del cibo.

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Il parco ha tre entrate: a Otterlo, a Hoenderloo e a Schaarsbergen. Sono disponibili capienti parcheggi vicini alle tre entrate, vicino al Kroller-Muller Museum, al padiglione da caccia ST-Hubertus e al centro visitatori. Le biciclette bianche all’entrata del parco, vicino al museo e al centro informativo, sono gratuitamente a disposizione dei visitatori. Permettono di circolare dappertutto, a patto che non si abbandonano i sentieri tracciati. A fine giornata naturalmente occorre renderle laddove si sono prese. La rete di piste ciclabili disponibili e lunga 42 chilometri: i percorsi segnalati dal Touring Club Olandese sono tre: da 10, 18 e 26 chilometri.

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È possibile passeggiare o ovunque eccetto che nell’area di riposo per la selvaggina e la fauna. I visitatori possono seguire uno dei percorsi segnalati per mezzo di paletti con la testa colorata che indicano anche le diverse distanze. Le informazioni e le piantine sono disponibili presso il centro visitatori. Nel parco si trovano cinque osservatori per la fauna il centro visitatori naturalmente fornisce informazioni su dove e quando osservare le diverse specie animali. Il Museo Kroller-Muller Costruito su progetto di Henri Van de Velde, il Museo Kroller-Muller è stato inaugurato nel 1938 e porta la il nome della sua fondatrice.

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Nel 1961 vi è stato aggiunto un giardino con sculture, e nel 1977 è stata costruita una nuova la dovuta all’architetto W. Quist. Il museo accoglie un importante collezione di sculture, disegni, e dipinti con, in particolare, numerose opere di Vincent van Gogh. A destra dell’entrata principale si trova la sala delle sculture: il Cavallo e cavaliere di Marini (1952) coesistono con alcune opere di Zakdine. Successione di sei sale permette inoltre di ammirare alcuni dipinti dell’inizio del 20º secolo. Si notano, in particolare, diverse opere di Mondrian e di Van der Leck, opere costruttiviste e futuriste tra cui quelle di Balla, Severini e Boccioni. Il cubismo è rappresentato da Picasso, Braque, Juan Gris e Fernand Léger, mentre una sala è dedicata a Charley Toroop. Uno dei capolavori di questa sezione è “L’origine del mondo” (1924), una scultura in bronzo di Brancusi, considerata il punto di partenza della scultura moderna. Sono al patio è esposta, da destra sinistra in ordine cronologico, la collezione di opere di Van Gogh.

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La disposizione accentua il contrasto fra le opere scure dell’inizio (Mangiatori di patate, Tessitore), e quelle successive, più dinamiche e dei colori vivaci. A questa ultima serie appartengono tra l’altro L’uliveto, Strada con cipressi e stella, la Terrazza di caffè a sera, il Ponte a Arles, l’Uomo triste, il Buon Samaritano, ispirato da De La Croix, e splendidi ritratti, tra cui Il postino Roulin, l’Arlésienne e l’Autoritratto.  Si ammirano anche alcune opere del 1887 come I Girasoli, primo acquisto della signora Kroller-Muller, e la Natura morta con statuetta di gesso. 

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Nella sala situata dietro al patio, accanto agli impressionisti francesi, Cézanne, Renoir e Monet, sono esposti paesaggi di Jongkind, Miller e Corot. Il simbolismo è rappresentato da opere di Jan Toorop e Johannes Thorn Prikker. Del XIX secolo sono esposte anche opere di Israels e Breitner, mentre nelle sale successive sono raccolti quadri olandesi del Secolo d’Oro (Avercamp, Van Royen, Van de Velde il Giovane), dei maestri del XVI secolo tra cui Bruyn il Vecchio (Ritratto femminile con una vanità sullo sfondo), Cranach il Vecchio (Venere e Cupido ladro di miele) oltre a opere francesi e italiane del XV secolo. Il museo presenta anche esempi di ceramica greca, porcellana cinese e giapponese, sculture messicane e africane e ceramica del XX secolo. Nelle sale dell’ala nuova, la collezione di sculture contemporanee appartenenti a tendenze come l’arte minima, il gruppo Zero e l’arte povera è esposta a rotazione.

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Dove sostare

La sistemazione più comoda e vicina al Parco dell’Hoge Veluwe è rappresentatadal Ardoer camping De Wije Werelt, a circa 5 km dall’ingresso di Otterlo. Il campeggio, una struttura di alto livello (GPS 52.08661N, 5.77269E), offre anche la funzione di area di sosta camper.

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Più lontane sono, invece, le altre possibili soluzioni: a Garderen, l’Hotel Restaurant Overbosch ha realizzato un parcheggio dedicato ai veicoli ricreazionali che è provvisto di allaccio alla corrente elettrica ma non di camper-service (GPS 52.22577N, 5.70504E), mentre più completa è l’area camper a disposizione presso il Camping Ackersate (GPS 52.18678N, 5.62554E).  Altra possibilità, poi, è rappresentata dall’area camper a Terschuur, completa di tutti i servizi (GPS 52.16795N, 5.53304E)  ma situata a circa 30 km dall’ingresso del parco.

Se, invece, si ha necessità di pernottare o si desidera poter contare su una sistemazione decisamente più comoda e su servizi completi, Giethoorn offre tre differenti aree di sosta, tutte molto ben equipaggiate e tutte facilmente fruibili: l’ideale, come spesso accade in Olanda, è lasciare il camper presso una struttura ed esplorare il borgo in bicicletta. Le tre strutture, tutte abbastanza vicine tra loro, sono la Camperplaats Haamstede (GPS 52.72833N, 6.07634E), la Passantenhaven Zuidercluft (GPS 52.72124N, 6.07475E) e il Camperplaats Bodelaeke (GPS 52.71673, 6.07618).

Il viaggio in video

Fotogallery

In sella

La bicicletta è perfetta per esplorare lo spettacolare Parco Nazionale dell’Hoge Veluwe: uno strumento privilegiato, offerto gratuitamente in più location all’interno della riserva naturale, utilizzabile su sentieri, piste e itinerari preparati e che permettono, in base all’allenamento e al tempo a disposizione, di scoprire le tante meraviglie di un luogo davvero unico.

La prossima tappa

Con la visita all’Hoge Veluwe National Park si chiude questo nostro itinerario alla scoperta dell’Olanda: un viaggio in un paese meraviglioso, non troppo distante dall’Italia e che si presta a meraviglia a essere scoperto e visitato unendo le possibilità offerte dal camper a quelle tipiche della bicicletta. Buon viaggio, quindi, a due o quattro ruote!

 

Link, indirizzi e recapiti utili

 

Michel

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