December 5, 2025

Per la stagione 2026 Pilote focalizza principalmente l’attenzione sulla gamma Atlas, ovvero la serie di semintegrali compatti a larghezza ridotta, che conta ora un’offerta sempre più variegata, e sulla collezione di van, con l’arrivo di un originale modello inedito pensato per la famiglia e una personale riorganizzazione della soluzione abitativa con letti gemelli

Evoluzione continua, uno sguardo sia al futuro sia alle principali tendenze del momento e una collezione sempre più ricca e competitiva, che punta con decisione a distinguersi. Ecco riassunta in poche parole l’essenza della stagione 2026 di casa Pilote. Iniziamo dalla gamma che rappresenta la risposta di Pilote in uno dei segmenti di mercato oggigiorno più ricercati, ovvero quello dei semintegrali compatti a larghezza ridotta, i cosiddetti slim: parliamo della serie Atlas. La sua peculiarità principale non è solamente quella di proporre soluzioni abitative originali, ma tutti i modelli offrono anche un letto basculante anteriore, che aumenta di fatto la platea a cui si possono rivolgere. E per la stagione 2026 cresce l’offerta riunita sotto il nome Atlas con l’arrivo di due modelli inediti.

Il primo si chiama 630 G e rappresenta ora il semitegrale più piccolo di questa gamma. Il numero che identifica questo modello è esattamente anche il valore della sua lunghezza complessiva mentre, come ben sappiamo, la larghezza si ferma a 220 cm. Il layout proposto dal nuovo Atlas 630 G è un classico per la categoria, prevedendo dunque un letto matrimoniale trasversale in coda collocato al di sopra di un gavone garage.

Pilote ha però deciso di giocarsi la carta della rivoluzione, presentando così un suo personale studio. Ampio living face-to-face, al di sopra del quale può scendere un letto basculante singolo dotato di movimentazione elettrica. Mobile cucina dalla forma rettangolare, affiancato dal frigorifero a colonna e, considerato lo spazio a disposizione, per la toilette la scelta è ricaduta sulla soluzione Vario con parete ruotabile per la creazione del box doccia; un modulo, però, progettato ad hoc per questa gamma. Due sono poi gli armadi guardaroba presenti a bordo: uno più piccolo collocato a lato del letto e un secondo che sviluppa al di sotto del suo piano, in questo caso accessibile sia frontalmente, sia dall’alto, sia dal gavone garage, con il quale è direttamente collegato.

La seconda novità si chiama Atlas 690 GJ e, come il suo nome suggerisce, propone uno schema abitativo con letti gemelli in coda in una lunghezza pari a 699 cm. Anche in questo caso il soggiorno opta per la configurazione face-to-face, così da aumentare lo spazio di movimento nella parte anteriore dell’abitacolo, ma qui il letto basculante presente diventa matrimoniale. Cucina e bagno sono gli stessi del fratello minore, mentre in coda ritroviamo i due letti singoli gemelli al di sotto dei quali sono state ricavate differenti possibilità di stivaggio.

Infine viene ridefinita la fascia di prezzo in cui si inserisce la serie Atlas, così da renderla ancor più attraente e competitiva sul mercato. Un risultato ottenuto anche grazie alla notevole dotazione offerta come standard dalla base meccanica del Ford Transit su cui vengono allestiti questi modelli, a cui Pilote ha deciso di fare un ulteriore upgrade offrendo, sempre di serie, anche il cambio automatico e il potente propulsore da 165 CV.

Grandi novità anche sul fronte van, dove innanzitutto fa la sua apparizione un veicolo inedito pensato per la famiglia. Si chiama V 630 S e non si tratta di un semplice furgone camperizzato con letti a castello in coda, bensì di un interessante studio che ruota attorno a concetti chiave come spazi modulabili a piacere e massima versatilità d’utilizzo.

È allestito su base Fiat Ducato con lunghezza pari a 636 cm e il suo segreto risiede proprio nella progettazione della parte posteriore dell’abitacolo. Una zona che, all’atto pratico, può essere trasformata piuttosto facilmente in cinque differenti configurazioni principali. Vediamole assieme. In conformazione normale ritroviamo due maxi letti matrimoniali a castello, sui quali è possibile anche decidere se coricarsi in senso longitudinale, oppure trasversale. In questo caso il gavone sottostante presenta uno sviluppo piuttosto limitato, soprattutto in altezza. Ma sollevando una porzione del piano del letto inferiore ecco che lo spazio di stivaggio a disposizione aumenta sensibilmente, consentendo anche l’eventuale carico di biciclette. I posti letto, però, scendono chiaramente a tre: due sopra e uno nel rimanente singolo inferiore. Se si necessita, però, di una maggiore volumetria di carico è possibile anche far scorrere una porzione di piano del letto superiore, così da mantenere due singoli a castello sempre usufruibili e avere, al contempo, un gavone garage posteriore che sfrutta l’intera altezza del furgone originale.

Ma non è tutto, se l’equipaggio è formato da tre persone e non si hanno particolari esigenze di carico, ecco due ulteriori configurazioni disponibili, che danno maggior respiro agli occupanti dei letti. La prima mantiene inalterate le dimensioni del matrimoniale inferiore e prevede un solo letto singolo superiore verso l’abitacolo interno. Nel secondo caso, invece, sopra ritroviamo sempre un letto singolo ma verso le porte a battente di coda e, per accedervi agevolmente utilizzando la scaletta dedicata, dovrà essere rimossa una piccola porzione centrale del piano del matrimoniale inferiore. Non ci sono pensili nella parte posteriore di questo van, ma sono stati sostituiti da insoliti e pratici contenitori amovibili, ancorati ad apposite guide a parete.

Per quanto concerne, invece, le restanti parti dell’abitacolo ecco una tradizionale semidinette anteriore, una cucina lineare – qui provvista di frigorifero a colonna – e un locale bagno di nuova concezione. E’ accessibile mediante una doppia porta a serranda scorrevole e prevede una parete attrezzata sul fondo con piccolo mobile lavabo, colonna doccia autonoma e relativa tendina di protezione dei punti sensibili all’acqua.

Ma per la stagione 2026 Pilote ha deciso di rendere ancor più competitiva la sua collezione in tema van, offrendo di serie ulteriori equipaggiamenti. Parliamo ad esempio dell’attacco per la doccetta esterna, della coibentazione del serbatoio di recupero, degli attacchi isofix sulla panca frontemarcia, di una nuova e più diffusa illuminazione d’ambiente a LED, della scelta di optare come standard per la soluzione open-space, senza cappelliera, per le zone giorno di tutti i modelli e, non ultima, dell’adozione di un sistema di riscaldamento a gasolio. Un fattore, quest’ultimo, molto importante che, abbinato alla presenza di frigoriferi a compressore, ha permesso di recuperare preziosi centimetri all’interno degli abitacoli, riducendo di fatto la scorta necessaria di gas da avere a bordo.

Il conosciuto modello V 630 G, non solo beneficia dei citati aggiornamenti dedicati alla collezione van, ma è stato anche oggetto di un importante evoluzione della configurazione degli spazi interni. Propone sempre un layout con letti gemelli in coda nella lunghezza maggiore del Fiat Ducato, ovvero quella pari a 636 cm. Ora, però, offre spazi di carico importanti e addirittura la zona posteriore può trasformarsi anche in un grande gavone garage. Ebbene si, è infatti possibile sollevare una porzione del piano dei letti di coda e creare un gavone di notevole volumetria che, di fatto, si sviluppa a tutt’altezza e consente anche il carico di bicilette. Ma un ulteriore punto di forza dell’evoluzione di questo modello è di avere sempre a disposizione, al di sotto dei letti gemelli, un vano di stivaggio dalle dimensioni abbondanti, ben organizzato al suo interno e pure comunicante con l’abitacolo, grazie a un vano centrale accessibile da entrambi i lati.

Le possibilità di stivaggio, però, non finiscono qui. In camera ritroviamo numerosi armadietti pensili e ben due sono gli armadi guardaroba presenti a bordo. Uno collocato al di sotto del letto gemello destro, mentre il secondo si sviluppa, come di consueto, in una colonna attrezzata adiacente alla cucina, al di sotto del frigorifero. Si fa notare anche il bagno, che adotta l’ormai collaudata soluzione con wc scorrevole a scomparsa e lavabo a ribalta; una scelta che consente di lasciar abbondante spazio libero per la creazione della doccia. Infine il comfort notturno viene garantito dall’adozione di serie di una rete Froli per i letti di coda.

Passiamo ora alle conosciute gamme di semintegrali Pacific e di motorhome Galaxy che, sulla scia delle edizioni speciali primaverili, sono state oggetto di alcuni piccoli upgrade. Nuove grafiche esterne per tutti, innanzitutto, e uno specchio di coda totalmente ridisegnato per la serie Pacific, contraddistinto ora da uno stile moderno e deciso, dove spicca un nuovo paraurti con fanaleria a LED orizzontale. I motorhome Galaxy, invece, verranno ora proposti di serie con nuove unità refrigeranti a compressore e con sistema di riscaldamento Truma Combi 6DE, dotato quindi di doppia alimentazione, diesel ed elettrica. Parzialmente rinnovate anche tutte le cucine, con nuovi pannelli decorativi e con l’aggiunta di utili mensole portaoggetti a parete. Confermate per la nuova stagione pure le versioni Evidence, ovvero un allestimento studiato ad hoc per completare le dotazioni di questi modelli e renderli, così, pronti a partire. Vediamo dunque, nello specifico, due rappresentati di queste gamme.

Partiamo dal Pacific 740 FGJ, qui in versione Evidence. Lunghezza pari a 745 cm e una soluzione abitativa tra le più in voga del momento, ovvero quella che prevede una camera padronale di coda con letti gemelli, un confortevole living anteriore face-to-face, un bagno passante con box doccia indipendente e la possibilità di separare le differenti zone dell’abitacolo. Non manca, ovviamente, un letto matrimoniale basculante anteriore.

Ad affiancarlo il Galaxy 740 FC, un motorhome dalle dimensioni importanti che fa del comfort di bordo una delle sue virtù principali. Lunghezza complessiva che tocca i 749 cm e layout con grande letto matrimoniale centrale a penisola in coda, immancabilmente abbinato a ampio un soggiorno a divani longitudinali contrapposti.

Fotogallery

Davide Bon

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