Anche quest’anno torna la sagra del fungo di Ponzone con la sua 43ª edizione che vede il fungo porcino come assoluto protagonista nei giorni 5-6-7 12-13-14 settembre!
Celebrato da un gustoso menù dall’antipasto al secondo, passando per tagliolini e lasagne, si mangia e si gusta una vasta scelta di piatti con funghi, sempre accompagnato dall’intrattenimento musicale.
E subito dopo mangiato, una bella passeggiata tra i numerosi sentieri, per escursioni a piedi e in bicicletta, in aree naturali e protette.

Storia e curiosità
La sagra del fungo, organizzata dalla locale Pro Loco in collaborazione con il Comune, valorizza principalmente il famoso fungo porcino, dall’esclusivo profumo dei boschi, sull’Appennino ponzonese tra Piemonte e Liguria.
La sagra favorisce la conoscenza delle eccellenze culturali di Ponzone, quali il museo di arte sacra, la chiesa parrocchiale, la spianta del diruto castello del marchesato aleramico, il sacrario della resistenza e il museo del boscaiolo nella frazione Piancastagna, il millenario Santuario della Pieve.
Sono inoltre censiti e segnalati numerosi percorsi escursionistici a piedi e in bicicletta tra i calanchi e nell’area protetta del rio Miseria (sito europeo SIC).
Agricoltura, territorio e peculiarità locali
L’evento contribuisce a promuovere l’offerta turistica locale: 3 alberghi, un agriturismo, un ostello, 2 bad & breakfast 8 ristoranti.
I boschi del ponzonese sono particolarmente vocati per la nascita dei funghi.
Con un’estensione boschiva di castagni e roveri per oltre quattromila ettari, la zona da sempre è conosciuta nel basso Piemonte come particolarmente favorevole per la ricerca dei funghi.
Numerosi cercatori locali ne hanno fatto una attività di integrazione del reddito agricolo: i funghi sono venduti freschi, oppure sono fatti essiccare su appositi setacci per l’utilizzo nei sughi.
Una parte viene conservata sottolio.
Una nota azienda del territorio ha fatto del porcino di Ponzone uno dei suoi punti di forza nelle vendite.
L’utilizzo del fungo nei ristoranti della zona contribuisce a qualificare l’offerta gastronomica, apprezzata da molte parti del triangolo Torino, Genova, Milano.

Cosa assaporare
Il porcino dalla carne bianca, compatta e soda e sapore dolce e aromatico.
L’ovolo dal colore arancione, inizialmente racchiuso nel velo primordiale bianco, simile a un uovo, di forma sferoide.
Dimensioni fino a 20 centimetri di diametro.
E ovviamente la polenta, realizzata con mais autoctono (ottofile) coltivato localmente e macinato da mulino in loco.
Con i funghi vengono serviti i prodotti del territorio, dal salame “filetto baciato” alle formaggette, al miele e ai dolci come le torte Chambery.
Per maggiori informazioni visitare il sito: https://www.visitpiemonte.com/fieramente/sagra-del-fungo-ponzone-al
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