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Camping Sport Magenta

Vai alla home page di www.CamperOnLine.itABRUZZO: il Grans Sasso d'Italia


Veicolo: motorhome Laika ecovip 700g

Equipaggio: Ludovico, Mara e un bimbo/a in arrivo

Periodo: dal 31/10/2007 al 6/11/2007




Decidiamo di trascorre il ponte di Ognissanti in Abruzzo, partiamo da Carate Brianza (MI) mercoledì 31 verso le 20.00 entriamo in autostrada e decidiamo di fermarci dopo Bologna in un’ area di servizio per passare la notte.

Giovedì 1 Novembre ci svegliamo presto, il tempo è buono anche se più a sud sono previste piogge, pazienza!

Ci rimettiamo in cammino in direzione Pescara e usciamo a Roseto decidendo di percorrere la valle del Vomano (s.s 80) direzione Castelli.

Facciamo una piccola deviazione di 3 km direzione Guardia Vomano per visitare la chiesa di S. Clemente al Vomano del 1108.La chiesa è in fianco al cimitero, ma è chiusa; decidiamo di andare e casa del custode pochi metri più avanti suoniamo e una signora ci dice che la chiesa è in restauro.Secondo noi non aveva molta voglia di venire ad aprirci essendo quasi ora di pranzo.

Ritorniamo sulla s.s 80 e proseguiamo fino a Castelli, borgo arroccato sulle pendici del Gran Sasso e molto famoso per le ceramiche che vi si producono dal XII sec.

La strada per arrivare al paese è agevole, noi parcheggiamo in uno spiazzo vicino al centro sulla strada che porta al museo.Essendo ora di pranzo decidiamo di mangiare sul camper e di visitare poi il paese, purtroppo continua a piovere e le nuvole coprono il panorama.

Dopo pranzo facciamo un giro nelle strette viuzze dove si affacciano le botteghe di ceramiche, molto belle con vari colori.

Prima di raggiungere il Museo troviamo la chiesetta di S. Donato con il soffitto interamente coperto da mattonelle di maiolica, vale la visita.

Visitiamo il Museo delle ceramiche dove ci sono le ricostruzione delle antiche botteghe e dei forni oltre a molte ceramiche di vari periodi storici.

Ha smesso di piovere ma le nuvole rimangono basse e non vale la pena dirigersi verso Campo Imperatore con questo tempo. Decidiamo di ritornare verso l’autostrada A24 in direzione L’Aquila per passare la notte,vedere domani la città e aspettare che il tempo migliori.

Arriviamo alL’Aquila e ci dirigiamo verso area attrezzata comunale in via Strinella gratuita e con C/S e vicino al centro. L’area è ben segnalata e la troviamo subito, non è molto grande ed è quasi piena; troviamo un posto e ceniamo.

Dopo cena facciamo un passetto in città, vediamo il castello e la piazza, ma approfondiremo domani.

Il nostro mezzo funziona benissimo,passiamo una calda notte grazie alla nostra stufa e la batteria è ancora carica… colazione e si parte per la visita.

La città è davvero bella, Ludo se la immaginava “più medioevale” ma essendo stata distrutta da un terremoto nel 1703 è rimasto poco di quel periodo.

Visitiamo la chiesa di S,Bernardino, il Duomo e il castello imponente, dove all’interno c’e il museo nazionale d’Abruzzo. Passeggiamo per le vie trovando piacevoli cortili e chiese sparse per la città.

Ritorniamo al v.r. per dirigerci alla chiesa di S. Maria di Collemaggio, notevole, voluta da papa Celestino V, che Dante definisce il papa “del gran rifiuto “ e che ci ricordiamo di aver studiato a suo tempo.

Alla chiesa ci si poteva arrivare anche a piedi visto che nei pressi non c’è parcheggio, mettiamo il camper vicino all’altra area di sosta in zona Porta Napoli.

Peccato, la chiesa è chiusa a quest’ora, ma l’esterno è davvero magnifico con pietre bianche e rosa.

Prima di lasciare L’Aquila andiamo a vedere la famosa fontana delle 99 cannelle che è un po’ fuori (zona stazione FS).

Ci fermiamo a pranzare in un parcheggio di un supermercato fuori L’Aquila, c’è anche un camioncino che vende la porchetta e ci lasciamo tentare aggiungendola al nostro pranzo.

Studiamo l’itinerario e partiamo alla volta di Fonte Cerreto, dove parte la funivia per il Gran Sasso, facciamo un giro più lungo sulla ss80.

Prima tappa la chiesa di San Michele a San Vittorino: purtroppo la chiesa è chiusa e anche la catacombe, peccato sarà per la prossima volta.

Sulla strada si notano i resti del teatro romano di Amiternum, un po’ più avanti se si svolta a sinistra in direzione Roma si raggiungono le rovine dell’anfiteatro, tutto sommato ben conservate.

Ritornati sulla statale (ss80) si sale fino al Passo delle Campanelle (1299 m) in una strada immersa in una pineta( strada molto larga, nessun problema per il camper).

Arrivati al passo prendiamo la SP96 per Assergi, si sale ancora fino ai 1455m, peccato che è nuvoloso e le nubi basse ci impediscono di vedere tutto il panorama.

Incontriamo un deviazione sterrata (nessun problema per il v.r) che porta ad un gruppo di case a alla chiesetta di San Pietro della Genca del 1500 con campanile a vela, veramente fantastica.

Proseguiamo per Fonte Cerreto dove abbiamo deciso di passare la notte, ci sono un campeggio che però in questa stagione è chiuso, un parcheggio enorme che serve per la funivia che è decisamente vuoto ed inquietante, quindi decidiamo di sostare davanti agli alberghi insieme ad altri 2 mezzi.

La funivia è chiusa per manutenzione prima della stagione invernale; poco male se domani è bel tempo arriveremo in cima al Gran Sasso con il camper.

Notte non tranquillissima per un problema con la batteria; niente di grave, la mattina ci accoglie un bel sole e un panorama mozzafiato sulle cime innevate.

Partiamo verso Campo Imperatore, una vasta prateria in quota cha assomiglia agli altopiani del Tibet e della Mongolia, uno spettacolo e oggi il tempo ci aiuta, Ludo non smette più di fare foto.

Arriviamo alla deviazione per la cima decidiamo di tornarci più tardi, proseguiamo e prendiamo la deviazione per Santo Stefano di Sessanio.

Scendiamo e avvistiamo il piccolo borgo medioevale con la sua torre, scendiamo ancora e parcheggiato il camper vicino al laghetto visitiamo il paese.

Il paese è caratteristico, ben tenuto, saliamo anche sulla torre da dove si gode il paesaggio sulla valle, acquistiamo anche le famose lenticchie e un po’ di altri legumi.

Ritorniamo verso Campo Imperatore per un’altra strada passando da Castel del Monte, dove compriamo un po’ di formaggio (canestrato di Castel del Monte e il pecorino di Farindola, presidi sloow food).

Saliamo e ripercorriamo un tratto di strada già percorsa, ma la visuale è del tutto diversa e il Corno Grande si staglia nel cielo azzurro limpido, prendiamo la strada per la cima e saliamo fino alla stazione della funivia.

Albergo e ristorante sono chiusi ma noi pranziamo in questo scenario sul nostro bel camper per l’invidia degli altri turisti, che fortuna… volendo si può salire a piedi fino al rifugio Duca degli Abruzzi (30 min) ma le giornate sono corte e dobbiamo ripartire (non male come scusa, no?).

Scendiamo per la stessa strada e ci fermiamo alla Rocca di Calascio, con annesso borgo fantasma. La rocca è in rovina, ma è molto suggestiva si può anche entrare dentro, dietro la rocca c’è S.Maria della Pietà,una chiesetta ottagonale che domina la valle.

Per salire alla rocca la strada è un po’ stretta e sarebbe vietata ai camper, noi siamo saliti lo stesso perché c’era poca gente, altrimenti bisogna farsi un paio di chilometri a piedi, comunque vale davvero la pena.

Dormiamo in un parcheggio a Barisciano, un paese vicino e l’indomani ci mettiamo in marcia verso la piana di Navelli, paese famoso per lo zafferano.

Purtroppo la raccolta è finita pochi giorni prima e non si vedono più i campi colorati, proseguiamo verso Bominaco, dove tra il Gran Sasso e la Maiella sorgono le chiese di S. Maria Assunta e di San Pellegrino, due gioielli dell’arte medioevale abruzzese, se le chiese sono chiuse si può chiamare il custode (numero sul cancello) che oltre ad aprire fa anche da guida (offerta libera obbligatoria).

Nelle vicinanze delle chiese parte un sentiero che in breve tempo conduce alla rocca da dove si domina la valle.

Ripartiamo in direzione Sulmona, ci fremiamo a pranzare nella riserva naturale sorgenti del fiume Pescara, vicino all’autostrada A25.

Comodo il parcheggio, volendo ci sono tavoli e panche per il pic-nic e un ristoro chiuso in questo periodo, le sorgenti del fiume sono poco distanti dal parcheggio, molto carine e l’acqua è limpidissima.

Ripartiamo e arriviamo a Sulmona, nota per i confetti, troviamo l’area di sosta con c/s in via Japasseri, ci sono alcuni mezzi che scaricano, scarichiamo anche noi.

Il c/s sarebbe a pagamento, ma non c’è nessuno quindi …; il camper lo parcheggiamo fuori dall’area recintata nel parcheggio per le auto (gratuito), non si sa mai che ad una certa ora l’area chiude e noi non ci fermiamo per la notte, volendo nell’area ci sono anche alcune prese per il 220v.

L’ascensore per salire in città è rotto, usiamo le scale e iniziamo la visita, ci colpiscono subito i negozi che espongono i vari tipi di fiori e composizioni floreali realizzate con i confetti.

Vediamo la cattedrale, la chiesa dell’Annunziata, il monumento ad Ovidio, che qui nacque, la piazza con le arcate dell’acquedotto e la fontana del Vecchio.

Ci fermiamo nei vari negozi e facciamo scorta dei famosi confetti, di tutti i colori, forme e sapori. Tornati al v.r. ci stimiamo perché avevamo intuito che l’area sarebbe stata chiusa…

Il nostro viaggio finisce qui, abbiamo visto posti bellissimi, il nostro mezzo si è comportato egregiamente anche questa volta.

Le ampie strade, anche quelle in quota non presentano alcuna difficoltà anche per i v.r. di grosse dimensioni, noi non abbiamo mai avuto problemi per sostare,sicuramente in altre stagioni c’è più gente e tutto si complica.

Alla prossima.



Viaggio effettuato nel Novembre 2007 da Mara e Ludovico

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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