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Di Roberto Savini Murter, Trogir, Plivitce, Rab, Krk Equipaggio composto da papà Roberto (39) mamma Lidia
(42) e Chiara (5 e ½). Durata del viaggio 2 settimane, km percorsi totali con partenza da Milano
2000 circa. Anche questo diario di bordo si prefigge di dare
indicazioni o suggerimenti a chi volesse
intraprendere un viaggio in Camper
in Croazia e godersi principalmente Il mare con poche soste di più giorni. Premesse – notizie generali Sostanzialmente invariate rispetto al mio diario del
2004 con alcune varianti, dovute all’anno passato e la differenza di luoghi
visitati. I prezzi sono aumentati un po’, e anche
l’affollamento. Molti negozi e ristoranti accettano il pagamento in
euro Nessun problema con i cellulari,
prendono ovunque, ma attenzione ai costi davvero esorbitanti sia per chiamate
che sms. La moneta corrente è la Kuna, 1 euro =
7,20 kune. (cambio variabile da 7,1 a 7,2 ) Molto accettata la carta di credito (Visa, Diners)
nei ristoranti, autostrade, campeggi, supermarket e benzinai, il
pagamento avviene sempre in valuta locale. Per la corrente nei camping è bene munirsi di cavo molto lungo, almeno 30 metri, visto che in alcuni casi le colonnine sono
poche e irraggiungibili. Inizio del viaggio Prima
Tappa Milano - Trieste. Partenza il 05 Agosto ore 19,30 , a Mestre la solita
coda al casello. Arrivo a Trieste alle ore 02.00. Sostiamo al porto
non molto lontano da Piazza Unità d’ Italia. La sosta e’ libera e tranquilla in mezzo
ad altri equipaggi . La città di Trieste è molto bella, ma vista l’ ora
non la visitiamo Seconda Tappa Trieste
– Murter Sveglia presto alle 6,30, occorre seguire per Koper (Capodistria) e quindi per Slovenia. In ogni caso, tutte le auto vanno in quella
direzione. Memori dell’esperienza precedente non cambiamo valuta
in frontiera. Dopo circa 35 Km si arriva alla frontiera Croata dove
le formalità ed i controlli sono ridotti al minimo. Alcuni ragazzi
distribuiscono gratuitamente acqua minerale in bottiglia molto fresca, una
mappa e dei depliant. Ci dirigiamo verso Rieka
per sperimentare la nuova autostrada. Purtroppo diverse code rallentano la marcia e
stancano. L’ autostrada
viaggia nell‘interno del paese e non si rivela un grosso vantaggio. Il paesaggio è monotono e se pur scorrevole e larga
ci regala la sorpresa di un ora di coda all’ imbocco di una galleria che
vanifica il vantaggio tempo. Il costo poi è notevole, usciamo circa 70 km prima di
Spalato e spendiamo 28 euro! (per poco piu’
di 300 km). Terza tappa Zara – Tisno
(Murter) Conosciamo già il posto perchè vi siamo stati anche
l’ anno scorso. Dall’ autostrada a Tisno ci sono 25 km ben segnalati.
Arriviamo all’Autocamp Hostin. Naturalmente mi balena l’idea che al momento di
saldare il conto il Direttore mi dica “guardi, per lei è omaggio” ma è solo una
fantasia che non si avvererà. Tra l’altro mi vengono dei dubbi a riguardo di tutta
questa gente che è arrivata lì seguendo i miei consigli, sperando che non sia
rimasta delusa. I ns. vicini, Croati, sono socievoli e la loro tavola
è apparecchiata ed attorniata di amici pomeriggio e sera. Ben presto mi
invitano al tavolo per assaggiare vino e grappa fatta in casa, io contraccambio
con il mio Rum marcatamente “commerciale” ma comunque non disdegnato. Noto che
ci sono diversi abituè e mi viene spiegato che il villaggio è convenzionato (o
di proprietà non ho capito bene) con l’ INA , l’industria carburanti nazionale,
e pratica ai dipendenti condizioni di favore. Sempre se non ho capito male, 20 kune a testa al
giorno! (meno di 3 euro). Anche lasciare lì la roulotte in rimessaggio per l’
inverno costa solo 1200 kune (170 euro), ma un contadino nei dintorni chiede la
metà. Rimaniamo al Camping 5 giorni e quest’anno troviamo
l’acqua del mare veramente gelata. Mia figlia non sembra essere disturbata
dalla cosa, ma noi adulti che la dovemmo seguire per sorveglianza abbiamo
subito una punizione ingiusta. Il Paesino è piccolo, ma vi sono diversi ristoranti e
negozi sufficienti per tutta la spesa. Quarta
tappa Tisno – Trogir. Trogir è il
bellissimo paese che rivisitiamo volentieri. Purtroppo piove (come per metà
della ns. vacanza) e tra una passeggiata e una sosta sotto gli ombrelloni dei
bar quando gli scrosci si fanno seri arriviamo in serata che concludiamo in un
ristorante affollato. Occorre fare una precisazione, contrariamente che da
noi, dove si va a cena un pò sul tardi, la Croazia si adatta alle abitudini
della mittleuropa e non è insolito vedere gente che cena già dalle 18, quindi
in molte zone se volete evitare lunghe code (e se avete bambini sapete cosa
significa) è meglio avvicinarsi ai tavoli alle 19, massimo 19,30. La notte trascorre tranquilla e la trascorriamo anche
quest’anno nel parcheggio libero (sporco) poco oltre il centro, insieme ad
almeno altri 20 camper. Mi segnalano che un paio di notti prima la polizia
abbia fatto sloggiare i camper, forse questo comodo punto tra breve non sarà
più agibile. Quinta
Tappa Trogir – Spalato In realtà non è una tappa, ma solo un passaggio. Non si riesce a trovare un parcheggio per il camper,
e dopo circa tre quarti d’ora di tentativi rinunciamo e ci avviamo ai parchi di
Plitvice. Sesta tappa Spalato - Plitvice Riprendiamo l’autostrada ed in prossimità della
fatidica galleria ci facciamo quasi due ore di coda per percorrere cicra 5 km!
Ciò è sufficiente per decretare tale autostrada come “off limit” per quanto ci
riguarda. Arriviamo in serata a
Plitvice Jezera al Camping Korana. E’ molto affollato e fatichiamo non poco a trovare un
posto in piano nei pressi di una colonnina del 220 V. Il camping è in realtà un immenso prato privo di indicazioni di
qualsiasi genere. Ci si può sistemare come e dove si vuole. All’apparenza ciò
crea un senso di libertà, ma in realtà è facile ritrovarsi intricati. Verso le
22.30 arriva infatti una coppia di arzille anziane Austriache (avranno avuto
almeno 150 anni in due), a bordo di un grosso monovolume che vogliono
parcheggiare a tutti i costi incastrato dietro al ns. mezzo. Seguo la manovra
con apprensione, memore di un esperienza negativa di rimborso danni all’estero.
Cominciano a montare una grossa tenda. Mia moglie Lidia fa leva sui miei sensi di colpa
proponendomi di andarle ad aiutare. Loro accettano, anche se in realtà una di esse
dimostrando una grande dimestichezza e
piglio da sergente avrebbe potuto fare tutto da sola. A tenda montata vado a dormire. Settima tappa , il Parco nazionale di Plitvice http://www.np-plitvicka-jezera.hr/default.aspx?lan=en
Dal camping è comunque disponibile un servizio
navetta, 20 kune a testa per andata e
ritorno. Alle 8 abbiamo parcheggiato
gratuitamente all’ingresso 2. Esiste anche un ingresso 1 più decentrato
ma più lontano e con poco parcheggio. Dall’ingresso si percorre un breve tratto a piedi
fino al punto di partenza di un trenino gommato che in qualche minuto porta più
in basso, dove inizia il percorso. A piedi si percorre un sentiero di laghi e laghetti
dall’acqua cristallina, pieni di cascate. I pesci, numerosissimi, sono così
vicini alla riva da poterli toccare. Più avanti si continua il percorso in battello, il tragitto dura meno di mezz’ora. Allo sbarco vi è un grosso prato attrezzato con
tavolini per mangiare, WC e un paio di bar – ristoranti che propongono Pollo, Hamburger,
salsicce e panini. Si prosegue ancora a piedi un pò in salita, fino ad
arrivare in alto dove si apre lo spettacolo delle grandi cascate. Il tempo di percorrenza stimato è di 5 ore, noi ne abbiamo impiegate
6 con bimbi. Il parco è in definitiva molto bello, ma a me è
piaciuto di più quello di Kirka, descritto nel mio diario Croazia 2004,
soprattutto per la gita in battello più lunga, con sosta al monastero e la
seconda visita alle cascate. Ottava tappa Plivitce – Rab. La visita termina alle 15,30 e decidiamo di
proseguire per Rab. Arriviamo all’imbarco presso Jablanac alle 19, c’è un
pò di coda, ma tra attesa e traversata (al costo di
190 Kune totali) alle 20 siamo sull’isola, sbarcando a sud. In trenta minuti arriviamo a Banjole
ed entriamo nel camping Padova III. Anche qui vige la formula sosta in assenza di
piazzole. Il camping si presenta affollato e disordinato, siamo
in pieno ferragosto. Ci indicano una piazzola apparentemente Ok, che si
rivela purtoppo in completa pendenza. Inutili i tentativi di posizionare
decentemente il camper, alle 22 lo lasciamo quasi in mezzo ed occupiamo
parzialmente una piazzola di tedeschi consci del ns. problema. Il mattino dopo
alle 6,30 mi reco alla reception per ottenere una migliore sistemazione. La
situazione è veramente disordinata, camper, auto e roulotte in ogni posizione,
alcuni per essere posizionati in piano poggiano su cataste di cunei o sassi,
altri sono in completa pendenza. Mi vengono mostrate alcune piazzole in ordine
di “appetibilità”, scelgo l’ultima nell’ex-campo da tennis. Il campeggio è proprio in riva al mare e si affaccia
in una baietta. Parecchie le barche e i gommoni ormeggiati. Dal camping parte una lunga stradina in riva al mare
che costeggia un paio di baie ed a piedi (30 minuti) o in bici (10 minuti) si
arriva a Rab. Il paese è carino, vi è un porticciolo turistico,
mentre in alto si può godere di una lunga passeggiata tra viuzze lastricate,
delle rovine antiche con campanili ed inoltre una bellissima passeggiata in
pineta con scorci vista mare. Qui le gelaterie sono parecchie ed il gelato è
buonissimo (sempre 4 Kune a pallina). I ragazzi che te lo servono si esibiscono in allegre
acrobazie con palline di gelato che vengono lanciate e riprese dietro la
schiena, per finire dopo alcune piroette nell’immancabile cono dopo un tuffo
fino al soffitto. Rimaniamo a Rab 6 giorni, quindi decidiamo di
spostarci. Ci imbarchiamo circa alle 11 e dopo 15 minuti siamo di nuovo sulla
terraferma. Decidiamo di fermarci per un bagno e per il pranzo. Incontriamo una
simpatica coppia di Bologna che ci segnala un Camping sull’isola di Krk proprio
a Krk, il Jazera. Il paese si raggiunge a piedi ed è molto turistico ma
carino, moltissimi i ristoranti e tutti pieni (conviene andare a mangiare alle
19). Purtroppo su Krk non possiamo aggiungere altro, perchè la bimba si è
ammalata e decidiamo di ripartire per casa la mattina seguente. Nona
tappa Krk- Milano A causa dei motivi sopra citati il viaggio di ritorno
si svolge un pò in fretta. Nel piccolo tratto di Slovenia da attraversare ci
fermiamo per comprare un pò di porchetta in un ristorante che ha il grill sulla
strada. Circa 8 euro per una porzione (fredda!) avvolta nella stagnola non mi
sembra un affare, ma riscaldata si dimostra un buon pasto. Anche quest’anno la Croazia è promossa e rimane una
meta valida per le ferie in camper. Rinnovo ancora l’ appello ad evitare lo scarico selvaggio che purtroppo rimane
praticato da alcuni equipaggi e che oggi trova sempre meno giustificazione per
via degli innumerevoli campeggi. Prossimo viaggio…… chissaà, l’ idea e’ di piantare la
bandierina a Dubrovnik E di concentrarsi nella zona sud via via risalendo
verso Trieste. Se desiderate altre informazioni potete scrivermi
all’ indirizzo halhal@libero.it
Viaggio effettuato nell'Agosto 2005 da Roberto Savini Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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