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Equipaggi: Alda e Mario su Columbia 2,5D e Siglinde e
GianBruno su Carioca 20 1,9TD Km totali percorsi 2724 consumo di 11,214 lt per
100 Km Lt di gasolio cons. 305,48 percorrenza di 8,917 Km con 1
Lt di gasolio Spesa carburante 320,06 costo medio gasolio 1,04 Euro al
Lt. ( 0,979 in Austria ) NON CONVIENE RIFORNIRSI DI CARBURANTI IN GERMANIA : CARI COME IN ITALIA Partiamo da Merano ( BZ )
verso le 14 del 2 Maggio alla volta del passo Resia, dove, in territorio
austriaco, incontriamo
Alda e Mario che hanno già rifornito ed acquistato la vignetta delle autostrade
e superstrade austriache, della validità di 10 gg e del costo di 7,50 Euro, che
ci permetterà di raggiungere rapidamente il confine con la Germania nei pressi
di Lindau, dopo aver percorso il tunnel dell’Arlberg
al pedaggio di 8,50 Euro. Notiamo che il gasolio nei pressi del confine è in
vendita a 1,03 Euro, mentre a Bludenz costa solo 0,979 E al Lt. In Germania il
transito sulle autostrade non è soggetto a pedaggio, mentre lo è per il
trasporto pesante. Verso le 19 raggiungiamo Lőffingen, dove ci fermiamo alla bellissima area di
sosta nei pressi della piscina comunale e dell’Hotel Bad Schwarzwaldpark (Hotel
Bagni termali parco della foresta nera) con campi da
tennis, maneggio, ecc., ancora gratuita data la bassa stagione. Ci sarebbe
anche l’energia elettrica, ma è attualmente disattivata fino ad inizio
stagione, mentre c’è acqua potabile e scarico acque nere e grigie: una vera
oasi di pace. Vedere localizzazione GPS in fondo a questo diario di bordo. Pioviggina di notte, ma
trattandosi di tappa di trasferimento, non ci badiamo ed al
mattino, rifornitici di pane fresco con comino, ripartiamo alla volta della
Francia, non senza aver visitato rapidamente la gola di Wutachschlucht,
fiancheggiata da piramidi erosive simili a quelle di Renon. Nel percorso verso Friburgo
di Brisgovia la B31 (Bundesstrasse 31 = nazionale 31)
transita attraverso la Ravenna Schlucht, dove bisogna fare attenzione ai
tornanti a spigolo ed ai limiti di
velocità imposti (e non solo lì). Lungo
la strada si noteranno dei cartelli marrone con
ironiche scritte in Alemanno che si riferiscono alle località attraversate:
p.es. Goashobl – Mundharmonika = Armonica a bocca = pialla per la bocca. Si
attraversa il confine a Breisach (pronuncia Braisach),
sul ponte sul Reno, dove alle chiuse sono in attesa
alcuni battelli e chiatte. Decidiamo di visitare Riquewihr, Ammerswihr e
Kaisersberg e visitiamo il mariposario ed il parco delle cicogne che si trovano
tra Ribeauville e Riquewihr, alle porte della quale esiste un’area con
sanistation a 100 mt dalla porta d’ingresso alla meravigliosa cittadina (vedere
localizzazione GPS in fondo a questo diario di bordo), e ripartiamo verso Baume
les Dames, circa 40 Km prima di Besancon, dove arriviamo verso le 18 e paghiamo
5 Euro per il pernottamento all’esterno di un’area meravigliosa ma ormai piena
(stesso prezzo all’esterno), sulla riva di un canale navigabile e di una
tranquillità notturna assoluta, con la sorpresa che il mattino successivo alle
8, un colpo di claxon annuncia l’arrivo della fornaia con le baguettes
fragranti (Localizzazione come sopra). Ogni tanto, lungo il
percorso ci fermiamo a filmare castelli e chiese medioevali e pian piano
arriviamo alla bellissima, turistica e signorile Chatelguyon, dove al panificio
in centro acquistiamo il gettone al costo di 2 Euro che l’indomani ci permetterà
l’uso della colonnina Sanistation ed il pernottamento. L’area
è proprio nell’alberata piazza della musica, nella parte alta della città,
davanti alla stazione di polizia: tranquillissima e siamo in 3 camper: c’è
anche una fontanella presso i servizi, con acqua potabile gratuita. Massicci
hotel in stile Liberty, con terme e beauty farm, casinò ,
turismo d’elite … c’è tutto. Partiamo per la bella e
vicina Riom, che visitiamo ed in cui è giorno di mercato e troviamo un forno a
legna, con una simpatica panettiera, vicino alla chiesa della madonna
dell’uccellino . Suggeriamo a Sandra, la
nostra GPS tedesca, di portarci ad Ussel, ma insiste
a volerci far entrare in autostrada, nonostante sia stata disattivata la stessa
opzione, ed anche perché non riusciamo a scorgere alcuna indicazione per Brive, ma è fatica sprecata: qui l’amministrazione ha,
penso volutamente,
omesso di installare indicazioni per Brive o Bordeaux, così entriamo in centro
a Clermont Ferrand, e finalmente, troviamo la tabella per Ussel e della E 70. I
nostri camper salgono in paesaggio surreale, con una temperatura esterna di 9 °C, di pini e fittissima nebbia, dove però Sandra ci aiuta
visualizzando curve e tornanti, ed improvvisamente
appare a sinistra, sotto ad un viadotto, il piccolo centro di Ussel, con tanto di duomo fortificato del 12° secolo. Ci
fermiamo, per foto e riprese, negozi chiusi (quasi tutti). A Lapalisse
visitiamo il parco ed il castello dei Signori de La Palice e proseguiamo per Vichy, signorile, nobile, graziosa. La nebbia si dirada, e
raggiungiamo Donzenac, medioevale, con area di sosta all’esterno del camping a
3 Euro a notte, + 2,80 per l’energìa elettrica (tranquillità assoluta). Da Donzenac
a Collonges la Rouge non ci vuole molto e siamo lieti di averla visitata, perché
ne vale la pena, anche se è un po’ turisticizzata, ma i riflessi e le ombre, i
contrasti ed i profili che la pietra rossa con cui è costruita, garantiscono
riprese filmate e fotografiche da mostra. Anche in questa zona
castelli, chiese fortificate a bizzeffe, ma dappertutto una strana calma, pochi
negozi aperti, pare che siano città per le ferie… A Rocamadour
visitiamo la cittadina, mèta di pellegrinaggi, con santuario incassato nella
roccia della falèsia, ma è snaturata dalla grande affluenza turistica e vivente
in funzione del turismo. E qui vediamo dei
pellegrini, con tanto di conchiglia di S.Giacomo, e
provo per loro stima per il coraggio che dimostrano percorrendo il famoso
tracciato ed anche una punta di invidia, pensando quando e se potrò, anche solo
per poche tappe, emularli. Hanno perfino un cane
pastore, anche lui visibilmente stanco, con in groppa
un basto di yuta con il suo cibo e l’acqua. Pernottiamo a Domme, gratuitamente, non senza averla prima visitata,
balcone sporto sulla Dordogna, in cui canoe noleggiabili
discendono le placide acque. Visitiamo Sarlat, regno del pasticcio di fegato d’oca e d’anatra, ed
il castello di Hautefort ci appare da lontano: assomiglia all’Escorial,
imponente dormitorio per minatori, ma purtroppo dobbiamo cominciare a rientrare,
e data un’occhiata alle ceramiche di Limoges, proseguiamo verso Poitiers,
fermandoci alla bellissima area di Moulismes,
gratuita, in riva ad uno stagno, con servizi, acqua potabile a 3 Euro, dove ci
troviamo con un’altra ventina di camper. Tramite E62 ed E 607
arriviamo di filato a Dole, dove entriamo in autostrada, Euro 16,75, per
pernottare a Kaysersberg, 4 Euro, nuovamente in Alsazia. E qui dei mattacchioni ci
hanno ritenuti degni di
uno scherzo con cui siamo stati già burlati lo scorso anno a
Friburgo: pochi metri prima di una postazione autovelox fissa, ci ha sorpassato
a velocità superiore al limite
prescritto,una vettura che stringendo davanti a noi, dapprima tutto a destra e
poi tutto a sinistra per abbandonare il campo inquadrato faceva scattare il
congegno di rilevamento, lasciando però il nostro mezzo, con cui stavamo
viaggiando “a norma“, ad essere fotografato: lo scorso anno non abbiamo
ricevuto verbali di contravvenzione, e speriamo altrettanto anche quest’anno,
anche se pare che la polizia francese si leghi al dito le infrazioni commesse
nelle zone di relativa competenza. Dall’ Alsazia a Merano
servono circa 7 ore, viaggiando a codice stradale,avendo
il tempo anche di fermarsi a Meersburg, sul lago di Costanza a pranzare con le
gustose Frikadellen del macellaio in piazzetta. Abbiamo documentato con 2
ore di filmato ancora da montare e con 294 fotografie il nostro viaggio, e come alimentari abbiamo
acquistato logicamente del pasticcio di fegato d’oca (personalmente preferisco
la Streichwurst meranese, salametto spalmabile di fegato, ma senza pollame),
dell’ottimo salame con le noci, formaggi tèneri, mousse al cioccolato, l’ile
flottante, e degli appetitosi salaminiminimini, così fini, ma lunghi e
piccantini, e del sidro di mele .
LOCALIZZAZIONE DELLE AREE DI SOSTA Area di Lőffingen Germania 47° 53’
59,4” N 8° 19’ 59,6” E Baume les Dames
Francia 47° 20’
27,5 N 6° 21’ 31,7 E Castelguyon Francia 45°
55’ 23,1 N 3°
03’ 57,5 E Donzenac Francia 45° 13’ 7,5
N 1° 31’
6,6 E Domme Francia 44°
48’ 2,7 N 1° 13’ 17,8
E Moulismes Francia 46° 19’
58,7 N 0° 48’ 41,1 E Riquewihr Francia 48° 09’ 59,3 N 7° 18’
0,6 E Kaysersberg Francia 48°
08’ 08,8 N 7° 15’
45 E Un altro viaggetto finito,
nel giusto periodo dell’anno, con le località turistiche ancora semideserte anche nei week end. Non si sono voluti descrivere i
centri maggiori visitati, in quanto presenti in tutte le guide turistiche che i camperisti
tengono a bordo dei loro mezzi, preferendo ad essi brevi descrizioni delle aree
di sosta poiché a volte non semplici da
individuare. Di notevole ausilio, in particolare nel districarsi tra
le vie delle città maggiori, è stata Sandra, il nostro GPS, vivamente
consigliabile, proprio per il tempo che fa risparmiare in viaggio. Nel corso del viaggio non si è notata la presenza
delle forze dell’ordine, forse per la concomitante elezione del presidente
francese, mentre invece è massiccia la presenza di dispositivi autovelox fissi,
e spesso ben celati all’occhio dell’automobilista . Con l’augurio di fruire dell’ospitalità francese in
modo analogo al nostro, Siglinde e Gian Bruno
augurano Buoni Viaggi! Viaggio effettuato a Maggio 2007 da Gianbruno Galesso Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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