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UN WEEKEND SUI TRE LAGHI: ORTA, MERGOZZO, MAGGIORE

 

SABATO 7 MAGGIO.

 

Partenza alle 13,30 da Chivasso.

Puntiamo a nordest attraverso le risaie allagate, fino a Greggio dove intercettiamo prima la A4 e poi la A26 in direzione di Gravellona Toce, uscendo in direzione del Lago d’Orta.

Imboccato l’ultimo tratto della strada che porta ad Orta San Giulio, a sinistra ed in posizione abbassata rispetto al piano stradale, vi è un parcheggio a pagamento dove già sostano alcuni camper (prima vi è un ampio parcheggio riservato esclusivamente ai pullman), dove giungiamo alle 15,30.

Il parcheggio costa 1,5 euro all’euro (il parchimetro accetta solo monete da 0,50 e 1 euro!): conviene prevedere circa tre ore di sosta.

Per arrivare ad Orta, vi sono due possibilità: il “trenino” che – su strada – ti porta alla cittadina per 3 euro, o la splendida e consigliatissima  passeggiata lungolago.

In meno di un’oretta, densa di vedute straordinarie sul lago, di profumo di glicini fioriti e di sguardi ammirati ed invidiosi alle case, alle ville ed ai giardini che si affacciano sulla sponda, si giunge quasi senza accorgersene nella graziosa cittadina.

E’ bello perdersi nel centro, affollato di turisti stranieri, e godersi la prima vera vacanza di primavera.

C’è anche il tempo per afferrare al volo uno dei natanti che – con altissima frequenza - svolgono il servizio di trasporto per l’isola di San Giulio (tariffa fissa, 3 euro andata e ritorno), e visitare l’isola-monastero.

Il ritorno lungo il lago, con la luce che si fa più radente, è egualmente affascinante nel cambio di prospettiva…

Alle 18,30 ripartiamo con meta il lago di Mergozzo, in cui giungiamo dopo circa mezz’ora. Qui non è semplice parcheggiare, il paese è stretto (un semaforo regola il transito alternato nei giorni festivi) e non offre molte possibilità. Addirittura, un ampio parcheggio dopo una pizzeria appena fuori dal paese è interdetto ai camper, ma la fortuna ci assiste e dall’altro lato della strada possiamo parcheggiare fronte lago, di fianco ad un palazzo comunale, senza divieti e  con splendida vista sul paese (il parcheggio è pagamento dalle 8 alle 19, esclusi i festivi).

Il lago è piccolo, il paese proporzionato, ma il luogo assolutamente delizioso. La passeggiata lungo il lago, sotto salici piangenti enormi, rivela una spiaggetta erbosa e un parco giochi con vista lago in cui si potrebbero trascorrere ore intere di pace.

La sera, il luogo si fa ancora più suggestivo.

Dormiamo lì, non ci sono problemi, ed il mattino successivo andarsene è veramente un peccato…

 

DOMENICA 8 MAGGIO

 

Dopo aver cincischiato a Mergozzo tra foto e colazioni pur di ritardare il momento della partenza, ci impegniamo a raggiungere la prevista tappa sul Lago Maggiore, Cernobbio.

Superiamo Verbania (dove vediamo un paio di aree sosta in buona posizione), e ci dirigiamo in direzione Svizzera lungo la statale, che in alcuni punti diventa veramente stretta (occhio all’incrocio con i pullman turistici in curva!).

All’apparire del cartello segnalatore di Cernobbio, appare anche la prima (ed unica) coda che incontreremo in questo viaggio…entrare in città richiede una decina di minuti, il tempo utile per ripassare le indicazioni pubblicate su TI per raggiungere l’area camper…

Vista la quantità di auto (parcheggiate anche piuttosto male), il percorso lungo le vie strette ed a senso unico non è molto rilassante, ma in compenso le indicazioni sono precise e verso le 11 giungiamo finalmente all’area. Che, ad un prima preoccupante occhiata, sembra già strapiena.

Ci sono invece ancora due posti in fondo in fondo, dove ci piazziamo con gioia.

La sosta costa 10 euro al giorno (non frazionabili), per un massimo di 3 giorni. Ci sono servizi igienici, scarico a pozzetto e una fontana comoda per il carico (se il solito automobilista non ci si piazza davanti ignorando il divieto di sosta…)

In questo periodo, il 90 per cento dei camper (l’area ha una trentina di posti) è tedesco, quindi è possibile vedere una sorta di…”salone en plen air” con mezzi da favola.

Ma, ovviamente, siamo qui per vedere Cernobbio. Il centro storico (di origine medievale) è a poche centinaia di metri dall’area, è molto bello attraversarlo al culmine e poi scendere in picchiata sul lungolago, dove la domenica mattina un mercato dell’abbigliamento si allunga a dismisura ingurgitando centinaia di turisti stranieri…

Dopo la bella passeggiata e un adeguato pranzo, il pomeriggio è dedicato all’escursione in bicicletta.

Si supera il pittoresco “ponte ballerino” sul torrente che giunge dalla Val Cannobina appena alle spalle dell’area, una sorta di ponte tibetano con struttura metallica, e si prende la pista ciclabile sterrata che risale il torrente, a sinistra.

Dopo circa 2 chilometri e mezzo di pista tranquilla, si giunge ad uno splendido spiaggione sul torrente, sovrastato dall’orrido di Sant’Anna e dalla chiesetta che vi sorge a fianco.

Acque basse e cristalline e miliardi di pietre faranno la gioia dei ragazzi, che potranno giocare senza pericoli mentre voi prendete il sole.

In cinque minuti si sale alla chiesetta, da cui si ha una stupenda vista dell’orrido e dello spiaggione.

Torniamo  indietro, e risuperato il ponte ballerino svoltiamo a sinistra, anziché tornare al camper, lungo la pista ciclabile che fiancheggia gli impianti sportivi (c’è ne anche una dall’altra parte del torrente, ma si ferma poi all’altezza del ponte sulla statale).

Questa, passando sotto la statale ed in meno di un chilometro, giunge ad una incantevole spiagga erbosa (ed in buona parte ombrosa) sul lago, che permette di nuovo relax e giochi a volontà.

Quando torniamo al camper si son fatte le sette di sera…siamo finalmente sazi di luoghi dolci e tranquilli, di profumi e di sensazioni tonificanti (passeggiare nelle acque del lago, gelide ma cristalline, è delizioso).

Cena al tramonto (si può stare fuori, la temperatura è mite), e poi partenza alle 21,30, dopo aver scaricato in loco.

Rifacciamo la statale fino a Gravellona Toce, riprendiamo la A26 e due ore dopo siamo a casa.

 

CONSIDERAZIONI.

 

I luoghi visti sono solo un piccolo campione delle bellezze disponibili nella zona piemontese dei laghi, ma occorre tener presente che il territorio non offre molte opportunità di sosta.

D’improvviso, possono aprirsi spiazzi straordinari e vuoti sulle sponde, ma conviene appoggiarsi alle zone notoriamente “ospitali” e praticare la zona fuori stagione.

Noi siamo stati molto fortunati, e nei tre luoghi visitati abbiamo risolto immediatamente e senza sforzi il problema del parcheggio, ma c’è da immaginarsi che in alta stagione i luoghi visitati possano diventare di fatto inaccessibili, se ci si arriva il sabato pomeriggio o la domenica. A Cannobio, in particolare, se non avessimo trovato posto nell’area saremmo stati costretti a rinunciare alla visita (purtroppo non è presidiata, e non è quindi possibile sapere a priori se c’è posto o meno).

Sono però molti i camping lungo i laghi, che possono quindi costituire un’alternativa

Detto questi, i luoghi sono di una bellezza straordinaria ed il camper – come sempre – si rivela il mezzo più adatto per goderne appieno.

Il lago di Mergozzo, in particolare,  è un piccolo gioiello che val la pena di conoscere.


Viaggio effettuato da Marco Zanette nel Maggio 2005

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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