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PERIPLO DELLA SARDEGNA
Giovedì 27 maggio 2004
Partiamo da Sarteano alle 18:30
, alle 20:00 siamo al porto di Piombino. Alle 23:30
dopo aver svolto le procedure d’imbarco partiamo con la ‘ LINEA DEI GOLFI
’. Siamo sul ponte della nave, sotto le stelle, il ché
fa presumere che sarà una traversata tranquilla. Venerdì 28 maggio
Ci risvegliamo alle 7:15 e siamo già in prossimità
del golfo di Olbia. Dopo l’attracco occorrono almeno
venti minuti per sbarcare, ma appena fuori non perdiamo tempo: direzione NORD,
l’avventura è appena cominciata ! Abbiamo la presunzione di fare il periplo dell’isola e dunque la
costeggeremo per tutta la sua costa, almeno per quanto le strade ce lo permetteranno. Lo faremo in senso antiorario perché le
zone a nord sono le più refrattarie al passaggio dei camper ed al campeggio
libero, ma ora che la stagione turistica non è ancora cominciata le autorità di
solito chiudono un occhio. Seguiamo i cartelli per GOLFO
ARANCI,ma subito dopo Olbia troviamo CALA
SASSARI, con un cartello sosta camper a m. 100 dalla spiaggia. E’ qui che
io e Giada facciamo il primo bagno: sabbia
bianchissima e fondali trasparenti come in una cartolina, sarà tutta così la
Sardegna? Attenzione ! Da qui in poi siamo entriamo nella zona che
da giugno in poi diventa Off limits per i camper…..Il
nostro nemico fino alla costa ovest sarà il VIGILE URBANO !!!!!!! A GOLFO ARANCI, pranzo. Sostiamo davanti all’ ufficio
postale e un parco giochi e troviamo una bella spiaggia bianca prima del porto.
In serata siamo a PORTO ROTONDO e sostiamo nel
parcheggio sopra il paese, ben indicato,ma senza acqua, dove sono parcheggiati
i veicoli comunali. Facciamo una visita turistica in notturna del molo,
incantevole. Sabato
29 maggio Notte tranquilla e da soli. Colazione e andiamo per CAPRICCIOLI. In
condizioni normali vietatissimo ai camper. Ci sono
dei parcheggi prima del paese dove la strada finisce. Scendiamo le biciclette e
scopriamo una graziosa spiaggia di sale bianco, poco affollata, ma non osiamo
pensare come potrebbe essere a luglio. Nel pomeriggio visitiamo PORTO CERVO
dove il tanfo dei VIP aleggia nell’aria e sembra dire ai camperisti
– Andatevene o vi asfissio!!! – Comunque si può
parcheggiare dove c’è la sosta pullman. A CANNIGIONE ci sono vari
parcheggio lungo mare e ne pomeriggio facciamo spesa
in uno dei tanti supermarket SISA. In serata siamo a CAPO D’ORSO. Di solito tutti
vanno a pernottare nell’omonimo campeggio che si trova prima del paese, ma noi
ci spingiamo fin sotto la famosa roccia dalla forma d’orso ,prima
del parcheggio a pagamento e pernottiamo, Chiamiamo a casa e veniamo a sapere
che lo zio Pasquino è morto. Domenica
30 maggio La mattina entriamo nel parcheggio e ci riforniamo d’acqua, poi saliamo
sulla collina in pietra dove l’Orso domina l’Arcipelago della
Maddalena e Caprera: la nostra prossima meta. A PALAU ci imbarchiamo nuovamente per l’ ISOLA
DELLA MADDALENA ( traghetto ogni 40’ e € 40 A/R ). Sbarchiamo
ma l’isola la visiteremo al ritorno della nostra meta: CAPRERA.
Essa è collegata alla Maddalena mediante un riporto di terra e un
ponticello di legno un po’ traballante. L’attraversiamo senza vedere divieti ai
camper. Suggestiva la visita alla dimora di Giuseppe
Garibaldi, ai suoi cimeli e alla sua tomba che fanno ricordare l’uomo Garibaldi
e non l’eroe. Seguendo la strada per il Centro Studi Delfini troviamo
varie calette e quando la strada comincia a farsi sterrata parcheggiamo nella
famosa SPIAGGIA DEI 2 MARI: una strada dove l’isola diventa
così stretta che c’è la spiaggia da ambedue i margini. Facciamo il bagno, ma alla sera la sorpresa! Arriva la forestale che ci
intima di andarcene subito poiché l’isola è vietata ai camper e non ci fanno la
multa poiché il cartello di divieto era stato spostato per dei lavori
stradali. Torniamo alla Maddalena e percorriamo la cosiddetta strada PANORAMICA che costeggia tutta l’isola e
dormiamo insieme ad un camper di Tedeschi nella solitaria BAIA TRINITA’.
Forse non troppo solitaria …. Nella notte un gruppo di ragazzi va nella
spiaggia e comincia ad sparare dei petardi ( erano
petardi ?…). così abbiamo diviso a metà la paura coi
tedeschi. Costateremo poi che è una mania dei ragazzi sardi scoppiare di notte
i petardi per far paura ai camperisti. Lunedì
31 maggio Nuvoloso con qualche spiraglio
di sole. Finiamo di fare il giro dell’isola e alle 12:00
c’imbarchiamo per la Sardegna. Da Palau a SANTA
TERESA DI GALLURA. Durante il tragitto ci imboschiamo
un po’ per qualche stradina perché non troviamo il parcheggio menzionato nelle
mie carte, così ormai persi ci fermiamo a mangiare nella VALLE DELL’ ERICA: una
radura un po’ solitaria. Mentre pranziamo una FIAT BRAVO
si ferma davanti a noi scendono quattro tipi un po’ loschi ed io dico – Ci
siamo ! – ero già pronto a consegnar loro tutti i nostri averi, quando scopriamo
che ci vogliono vendere del formaggio. E secondo voi, il formaggio lo abbiamo
comprato ? Certo che l’abbiamo comprato…. Dopo un po’,
mentre ci riprendiamo dallo spavento assaggiando i € 25 di formaggio e una
treccia di salciccia sarda, arriva LORIS e la sua famiglia a bordo di un camper
ARCA, sono di Cesena. Facciamo amicizia e dato che hanno intenzione di compiere lo stesso nostro tragitto
decidiamo di proseguire insieme. Alla FICACCIA non esiste
parcheggio camper. A S. TERESA a due passi dal centro lo troviamo
a due passi dal centro, nel parcheggio dei pullman. Escursione
serale al paese e alla TORRE ARAGONESE. Qui in Sardegna
ogni centro turistico ne ha una. Pernottiamo qui. Martedì
1 giugno Spiaggia LITARRONI ad AGLIENTU MARE. Divieti ovunque, ma noi
parcheggiamo e dopo la pineta troviamo una spiaggia caraibica di scogli e sabbia. Proseguiamo per VIGNOLA
MARE Secondo la mie carte ci dovrebbe essere un punto sosta camper
per scaricare le acque nere e grigie, ma è chiuso perché ancora la stagione
turistica inizia il 15 giugno. Roba da matti !!! I
camper in Sardegna cominciano a girare da inizio maggio e infatti se ne
incontrano centinaia per le strade, ma pare che ai Sardi questa presenza
sfugga e per loro la stagione comincia alla fine delle scuole. Fuori dal paese fortunatamente trovo una sosta camper
attrezzata dove il padrone sta ultimando dei lavori prima dell’apertura e
per € 3 riesco a convincerlo a farmi scaricare. Bella
spiaggia con sosta notturna vicino al punto sosta chiuso. Mercoledì
2 giugno La mattina partiamo per la COSTA PARADISO, un grande
centro di villeggiatura fatto di villette sparse per la costa alta e in discesa
verso il mare dal caratteristico scoglio rosa-arancione che cambia colore a
seconda delle ore della giornata. Veramente suggestivo
e spettacolare. Poi siamo all’ Isola Rossa, un
paesello che ha davanti una spiccante isola dalla roccia rossa, tipo vaso di
terracotta. La costa è sabbiosa e bellissima. La nostra meta è CASTELSARDO,
ma lasciamo un attimo la costa e ci addentriamo verso
l’interno, per la statale che va SASSARI passando per SEDINI. Lungo
la statale troviamo la ROCCIA DELL’ELEFANTE, che
ha lo stesso nome di quella nella Costa Smeralda. Da SEDINI A CASTELSARDO
c’è un lungo costa strepitoso con la strada a ridosso
delle scogliera a m. 200 d’altezza e sembra di volare sul mare turchino. L’
arrivo al paese è da favola ed il paese arroccato sul
promontorio fa pensare a GUBBIO trasportato in riva al mare. Il centro
storico è ben tenuto e con l’automobile è possibile arrivare fino alla porte delle mura dove già li si gode di un panorama
mozzafiato. Dormiamo sotto il paese, lungo una strada in via di
urbanizzazione, non prima di aver fatto 5 ore di spiaggia a ‘ LU BAGNU
‘, 1 km dopo il porto, dove la spiaggia consente la creazione di alte olde da cavalcare con la tavola che Loris gentilmente mi
presta. Giovedì
3 giugno Andiamo verso STINTINO, troviamo MARINA DI SORSO e PLATAMONA
con le loro lunghe ed immense spiagge di sola sabbia, dalla statale
troviamo 13 uscite per il mare come quasi trovarsi in una autostrada.
E’ il regno dei bagnanti e d’estate deve essere un vero caos. Per arrivare da PORTO
TORRES, STINTINO è indicato veramente male comunque
basta seguire le indicazioni per la ZONA INDUSTRIALE. La spiaggia di Stintino è straordinaria, più
tropicale che nelle isole tropicali: verde,bianco, blu
s’intrecciano come in un arcobaleno dai colori del mare. Essendo ancora fuori
stagione parcheggiamo nel posto più vicino alla spiaggia e alla sempre presente
TORRE ARAGONESE, comunque 200 m. prima ci
sarebbe anche un parcheggio camper senza acqua. Venerdì
4 giugno Tutta la mattina nella spiaggia dei sogni, poi la sera si riparte per la
costa occidentale. Loris insiste per andare a CAPO ARGENTIERA , sede di un importante centro minerario ora
abbandonato. Dopo un groviglio di tornanti e strapiombi arriviamo
all’ex cittadina mineraria. Scorgiamo vecchie miniere a cielo aperto dove
spiccano i colori ruggine dei vecchi macchinari: quali gru, carrelli, scale,
detriti e grandi impalcature in legno a ridosso di
pareti rocciose che dovevano consentire l’ingresso ai vari livelli delle
miniere. E’ un ambiente veramente particolare, inquietante, spettrale e quando
cadono le prime ombre della sera quella strana atmosfera ti avvolge
e sei contento di non essere da solo in quel posto. Qualcuno vive ancora lì,
c’è un bar e un ristorante, si , ma…. per quali clienti ? Pernottiamo in perfetta solitudine nel parcheggio sopra la spiaggia. Sabato
5 giugno Partiamo in direzione ALGHERO,
decidiamo anche di passare per CAPOCACCIA: lo spettacolare promontorio
dove sorgono le famose grotte carsiche. Nel tragitto facciamo s/c alle BOMBARDE
e proseguendo troviamo le antiche resta di una villa romana e il sito
nuragico di PALMAVERA , ben visibile perché situato lungo la
statale. Da Capocaccia si domina il bel GOLFO DI PORTO CONTE . Ci avventuriamo a piedi sulle altissime scogliere a
ridosso del mare e di maestosi faraglioni. Beato chi non soffre di
vertigini. Proseguendo la strada finisce col piccolo
parcheggio prima delle grotte e con la scalinata che porta ad esse. Constateremo
in seguito che la vera attrazione del luogo è proprio
lei e un po’ meno le grotte, anche se stupende. Essa è stata ultimata dopo 30
anni di lavoro e conta 650 gradini. E’ interamente scavata nella roccia della
scogliera che come un muro si alza per 100 metri sopra il mare. Metto serena
nel marsupio e cominciamo la discesa alle grotte che sono
al livello del mare, 200 metri sotto. La maggioranza dei turisti le
raggiunge via mare da Alghero, ma quel giorno chi
affronta la crociera non è fortunato poiché il mare grosso impedisce al
traghetto di attraccare nella piccola insenatura che porta alle grotte. La
barca con 40 turisti a bordo sale e scende paurosamente a pochi metri dagli
scogli e solo i marinai si rendono conto del pericolo, ma prima che
qualche turista si allarmi troppo, tirano l’ancora e
se ne vanno. Noi visitiamo le grotte dove in qualche passaggio faccio fatica a
passare col marsupio e più di una volta Serena fa la dura conoscenza di qualche
stalattite. Risalire fin su al camper è più dura. Raggiungiamo
Alghero in serata e sostiamo nel parcheggio camper
tanto segnalato quanto mal segnalato. Venendo da Capocaccia, alla grande rotonda bisogna prendere il 2° svincolo che evita il
lungomare. Ceniamo e dopo sistemiamo le nostre povere creaturine una per bicicletta e andiamo a visitare l’ Alghero by
night. Una bella cittadina fortificata sul mare, i cui bastioni e mura cadono
direttamente sul mare e la cui cupola del Duomo, intarsiata di mosaici, splende
sospesa nel cielo stellato. Domenica
6 giugno La mattina siamo in spiaggia, ampia e con sabbia fina sul bianco. Nel
pomeriggio partiamo per BOSA ed il suo famoso castello. Il tratto di 40
km che divide le due località è fra i più spettacolari della Sardegna. La costa
resta molto alta , fino a raggiungere punti panoramici
favolosi dove le montagne ora brulle ora coperte di verde erica fanno un tutt’uno con i colori del mare. Vicino
Bosa dei singolari ed immensi tavolati di
roccia si gettano placidamente in mare e per uno come me, un po’ nemico della
sabbia fine, paiono un sogno realizzato. A Bosa
invece la sabbia è scura e non troppo fina, tipo
quella di Montalto di Castro. Parcheggiamo ,
nonostante i divieti ( probabilmente valgono solo per la stagione turistica….che qui ancora credono che debba cominciare….mah! )
parcheggiamo all’ultima spiaggia prima degli scogli, vicino la ferrovia, in un
parcheggio sterrato. Bagno , cena e
pernottamento. Lunedì
7 giugno Da BOSA MARINA ad IS ARUTAS, nella PENISOLA DEL SINIS, il paesaggio è molto variegato. Passando
da COGLIERI incontriamo i primi boschi, vigneti e frutteti che fino ad
ora, percorrendo la costa ci erano sconosciuti.Scendendo verso la penisola troviamo anche coltivazioni ed
intorno zone selvagge, tipo parco dell’Uccellina nella Maremma. Ad Is Arutas troviamo le caratteristiche spiagge di sassolini di
quarzo bianco nella quale sono quasi d’obbligo gli occhiali da sole, come fosse
neve. Lungomare da urlo ! Fondali trasparenti e
piccole scogliere che chiunque armato di pinne e maschera può
incontrare la più variopinta fauna marina d’Italia. Pensiamo di passare
la notte nel bel parcheggio cementato prima delle spiagge, ma alle 19:00 arrivano i vigili e ci fanno sloggiare poiché nel
comune di CABRAS è vietato il campeggio libero. Notiamo comunque un certo odio verso i camper, allora decidiamo di
dormire dentro Oristano, non prima di aver fatto sosta nel centro commerciale
all’ingresso della città. Dormiamo nell’area attrezzata c/s vicino allo stadio.
Notte tranquilla. Martedì
8 giugno Abbiamo già percorso oltre 1000 Km e viene il momento di salutare Loris: aihme ! Le sue vacanze sono
terminate e da Oristano prenderà la superstrada che in poco tempo lo porterà ad
Olbia. Ciao, ci rivedremo: i camperisti gira che ti
rigira si rincontrano sempre….. è matematico. Oggi sarà una giornata impegnativa. Partiamo alle 6:30.
ed facciamo rotta verso l’entroterra vero. Prendiamo
la statale n° 131, fino ad SANLURI
ed usciamo a VILLASANTA e poi di nuovo verso nord fino a BURRUMINI
dove c’è SU NURAXI, il centro nuragico più importante dell’isola.. Proseguiamo
fino a GESTURI. Da li alla quota costante di
500 m. si estende la GIARA: un grande altopiano, una specie di panettone
la cui sommità è tutta pianeggiante col paesaggio tipicamente africano
della savana, fatto di cespugli, piante di sughero e molte paludi. Qui troviamo
buoi,mucche, maiali cinti e mandrie dei famosi
cavallini sardi, quasi in via d’ estinzione.Qui
incontriamo gli ultimi 500 esemplari rimasti e per la gioia dei bambini veniamo
a sapere che sono facilmente avvicinabili. Sono le 8:00
e alla sbarra d’ingresso non c’è nessuno, allora entriamo senza pagare, saliamo
sino alla giara nella pianura all’ingresso vero e proprio. In MTB
seguiamo i percorsi sterrati che si snodano per tutto l’altopiano. Incontriamo
operai dediti alla raccolta del sughero , qua
e la ve ne sono cataste in attesa di essere caricate nei
trattori. Tutti gli animali sono in libertà , ma solo
le mucche a volte hanno scatti di violenza. Torniamo al camper, partiamo e nel ripassare dall’ingresso notiamo
che questa volta ci sono i custodi, ma la sbarra è alzata così noi
passiamo veloci senza che loro possano dirci niente, cogliendoli sicuramente
alla sprovvista; ci urlano qualcosa dietro ma ormai
siamo passati. Torniamo a BURRUMINI al centro nuragico, pranziamo e alle 15:00 entriamo nel sito archeologico con una guida molto
esauriente, fin troppo orgogliosa della sua ‘sardità’
e di quel popolo, suo antenato, che 3500 A.C
costruì quel complesso così maestoso. Alle 17:00 ritorniamo verso la costa occidentale,
direzione COSTAVERDE. SANLURI, GUSPINI e poi MONTEVECCHIO
col le sue tristi e rugginose miniere abbandonate. Da lì ci sono
14 KM di curve strada di montagna che sembra non
finire mai, ma con paesaggi indimenticabili e pieni di solitudine. Giungiamo a
MARINA DI ARBUS e passato il paese troviamo una
bella insenatura dove ci sono già 5 camper. Siamo a 15 metri dal mare, la
spiaggia e di sassolini di quarzo colorati come piace a me ,
molti scogli e mare ovviamente trasparente come ovunque qui in Sardegna. Il
posto ci piace però proseguiamo ancora per 10 KM lungo
la COSTA VERDE, però a 3 KM da PISCINAS ci arrestiamo perché la strada
diventa sterrata, così ritorniamo a MARINA DI ARBUS e ci uniamo ai camper di
prima : Cala CAMPU SALI. Veniamo a sapere che il èezzo di sterrato che
abbiamo incontrato dura solo 4 KM , l’indomani sapremo
se è vero perché sarà proprio alle dune di sabbia di PISCINAS che andremo. Mercoledì
9 giugno Campu Sali è un posto
paradisiaco tanto che restiamo fino a sera. Un camperista
novarese ma di origini sarde
ci conferma che la strada fino Piscinas è in buone
condizioni e conosciamo anche due fiorentini di Scarperia
e con loro la sera alle 18:00 ci avventuriamo per lo sterrato. Un Inferno. Incontriamo buche profonde 10-20 cm, forme scavate dall’acqua
in mezzo alla strada a pericolo ribaltamento, salite assurde, tornanti. Il
camper fiorentino è a trazione anteriore e più volte in alcune pettate rischia di non farcela. Facciamo
anche due guadi profondi con quasi 50 cm d’acqua e fortuna che i nostri sono
mezzi alti ., dentro l’abitacolo è tutto a soqquadro,
ma ce la facciamo. A PISCINAS troviamo un paesaggio sahariano, dune di sabbia altissima
che invadono l’entroterra per qualche chilometro. Le potremo definire anche un
prolungamento della spiaggia che è già da sola enorme.Facciamo
il bagno, ma scopriamo che per proseguire c’è da fare un altro pezzo di
sterrato. Panico. Facciamo cena e poi a letto. Giovedì
10 giugno Giornata stra-impegnativa. La mattina Giada & C. vanno in spiaggia mentre io ed Andrea ( Il
fiorentino ) andiamo in MBK in perlustrazione nello
sterrato che dovremo affrontare per proseguire verso INGORTUSO e verso
la S.S 126. Paesaggio bello e singolare: troviamo
grandi eucalipti ed i resti di una vecchia miniera di zinco a cielo
aperto, il tutto all’interno di una gola di rocce scoscese e i resti di una
vecchia colonia penale. Al contrario della precedente la strada è fattibile e
dopo la miniera diventa addirittura asfaltata. Alla 16:00 approfittando che Giada e Serena dopo
pranzo dormono sempre, partiamo. L ‘ascesa alla S.S 126 sembra non finire mai, ma i paesaggi che
incontriamo ripagano della fatica, basta non soffrire di vertigini.. Direzione
IGLESIAS, prima di andare a BUGERRU facciamo un salto a CAPO PECORA,
c’è un bello spiazzo per i camper, ma troppo scoglio. Panorama su PORTIXEDDU
e BUGERRU mozzafiato. Qua facciamo spesa e c’è anche un bel parcheggio
camper fatto a terrazze sul mare. Da qui la strada ricomincia a risalire verso ACQUARESI.
Strada spettacolare da non far invidia a nessun passo alpino.
Nel tragitto visitiamo CALA DOMESTICA , bella e
sabbiosa con le sue dune. Passiamo MASUA a
andiamo fino al caratteristico SCOGLIO PAN DI ZUCCHERO il cui nome
rende bene l’idea di cosa assomigli.. Facciamo il lungo costa trovando NEBIDA
e FONTANAMARE e anche qui panorami impossibili. Troviamo finalmente la S.S 126 e alle 22:00 siamo a PORTOSCUSO
e PORTOVESME dove c’è l’imbarco per l’ ISOLA DI SAN PIETRO. Dormiamo
in centro in un parcheggio lungomare. Venerdì
11 giugno Partiamo da Portovesme alle 10:00
ed in mezz’ora siamo a CARLOFORTE, il porto e il centro principale dell’
ISOLA DI S. PIETRO. Bel lungomare e c’è pure Radio S.Pietro che
trasmette su tutta l’isola. Andiamo a visitare CAPO SANDALO, dove si
trova il faro e poco prima vediamo anche CALA FICO, con rocce anguste e
bianche che scendono sull’acqua che riflette un chiarore inquietante. Qui
il LIPU, ha creato un centro di ripopolamento per i falchi, ma noi non ne
vediamo nessuno. Continuando andiamo a fare il bagno a LA CALETTA
e non vediamo nessuna traccia del camper-stop che ci avevano
segnalato. La spiaggia non è un granché e ci suggeriscono di
andare alla BOBBA, in località COLONNE. E’ sera ed andiamo al
porto turistico di Carloforte a passare la notte. Conosciamo
due Poliziani. Dopo cena andiamo in centro dove c’è
una festa , suonano ,ballano e alla fine ascoltiamo pure un comizio ( quest’anno in Sdegna ci saranno le elezioni regionali). Sabato
12 giugno La mattina andiamo a questa famosa spiaggia LA BOBBA. Ottimo consiglio: la
spiaggia è curatissima ed il mare splendido come al
solito con 100 metri di acqua sui 60 cm ed intorno una bella scogliere per fare
snorking. Dopo pranzo decidiamo
che è tempo di tornare in Sardegna. Finisce il gas e dobbiamo ricaricare le bombole. Sarà un problema. Alle 17:00 partiamo per CALASETTA, sull’ isola di S.
ANTIOCO, che poi un isola non è perché c’è un filo di terra che
la collega alla Sardegna. S. Antioco e non Calasetta
è il centro più grande dell’isola, ma neanche qui troviamo il gas, comunque è un bel centro con bellissimo lungomare ben
curato. Alle 18:00 partiamo per la costa del sud,
grandi panorami ed è ormai notte quando arriviamo a CHIA. Qui entriamo
per la prima volta in un camper-stop, l’ OASI. Ci
sono altri camper e c’è pure un bello schermo per seguire le partite
dell’europeo di calcio. Domenica
13 giugno La piaggia è ben tenuta ed anche qui la spiaggia continua con acqua bassa
per molti metri ed è un paradiso per le poppanti come Serena. La sera il tempo
si guasta e allora decidiamo di proseguire verso PULA e precisamente a NORA,
con le sue rovine fenice e la città sommersa. Arriviamo verso sera e
parcheggiamo nei pressi del centro archeologico. Due camperisti
sardi ( una rarità ) ci danno una dritta: a Nora c’è un elettricista che
ripiena le bombole di gas. Speriamo bene. Dormiamo accanto a loro. Lunedì
14 giugno Ieri c’erano le elezioni europee, ma noi per quest’anno
non faremo il nostro dovere. La mattina visitiamo le
rovine di NORA, la città fondata dai Fenici e poi abitata dai Cartaginesi e poi dai Romani. E’ tutto in rovina , ma una guida ce la fa immaginare come doveva essere un
tempo, cioè magnifica. Con lo stesso biglietto il pomeriggio visitiamo anche il
museo.Finalmente trovo il famoso elettricista, gli
lascio le bombole da riempire e mi dice di ritornare nel pomeriggio. E’ Fatta!
Nel pomeriggio le bombole sono di nuovo piene,
facciamo spesa al solito supermercato SISA e ripartiamo. Attraversiamo CAGLIARI
alle 18:00, quando c’è Italia - Danimarca e
alla fine del primo tempo siamo a SOLANAS. Vedo la
telecronaca dal mio televisorino nel camper,
però la sento in spagnolo dato che nella costa occidentale si prendono solo i
canali spagnoli. Siamo circa 10 camper, nel grande
parcheggio alla fine del paese e li dormiamo. Martedì
15 giugno Solanas è un posto
davvero tranquillo, non ci sono divieti, un bel mare e sabbia. Conosciamo
una coppia ci camperisti di Bologna con 2 bambine. La sera alle 17:00 partiamo. Attraversiamo VILLASIMIUS,
bella ma un po’ caotica e ci dirigiamo finalmente verso nord. Tutta la
strada è lungomare. Vediamo la famosa COSTA REI che
non è nient’altro che un lungo susseguirsi di villette che formano un bel
paesello con MONTENAI. Incontriamo MARUVERA, niente di
particolare, e VILLAPUTZO, ma sono troppo lontane dal mare. Deviamo per PORTO
CORALLO e sono ormai le 21:00e le tre donne con me
danno segni di squilibrio, così ci fermiamo in un camper-stop prima del porto
(€ 8 tutto compreso ). Mercoledì
16 giugno E’ un bel posticino con tavoli esterni, posto per barbecue e cannicci
sopra il camper per l’ombra. La mattina andiamo in spiaggia, non c’è il sole ma fa caldo lo stesso. La sera alle 17:00 partiamo per TORTOLI’
e la vicina ARBATAX, dove ci sono i faraglioni rossi. La costa est,
lo sapevamo, è tutto un divieto di sosta per i camper e anche qui
decidiamo di entrare in un camper-stop. Siamo al LIDO DI ORRI’,
un bel lungomare di sabbia bianco-rosa, all’ombra degli eucalipti. ( €7 + € 2 se vuoi anche la corrente
elettrica). Giovedì
17 giugno Ci diamo alla vita da campeggiatori. Piazziamo il tappeto esterno, tavoli,
sedie,ombrellone grande e fuori le biciclette per fare
le passeggiate lungo mare. Il posto ci piace e poi abbiamo gia percorso
1600 KM e anche il nostro RIMOR KOALA 100 si vuole riposare un po’ dopo tante
peripezie. Solo mare e spaparanzamento! Venerdì
18 giugno Restiamo ancora un giorno. La mattina faccio un giro in MBK con GIADA
insieme a un camperista di
Verona. Sabato 19 giugno La mattina facciamo l’ultimo bagno, poi di nuovo verso nord per CALA
GONONE e DORGALI. Facciamo il tratto della S.S
125 che attraversa il PARCO NAZIONALE DEL GOLFO d’ OROSEI.
Qui sembra di stare in mezzo le Alpi e facciamo il passo a 1017 s.l.m, per poi discendere in una pericolosissima strada
verso CALA GONONE. Buoi, maialini al pascolo. Il tempo è incerto e non
essendo sicuri di poter fare la gita in nave alle GROTTE DEL BUE MARINO , lasciamo i curvoni e la
tremendamente bassa galleria che si deve per forza affrontare per arrivare a CALA
GONONE e andiamo fino OROSEI. Parcheggiamo davanti al solito
supermercato SISA e li dormiamo. Domenica
20 giugno La mattina ci spostiamo lungo la costa, fino a LA
CALETTA ( un appellativo molto usato in varie parti dell’isola con il rischio
di creare molti equivoci quando si chiedono informazioni, dato che abbiamo
trovato almeno 6 spiagge con questo nome ). Troviamo posto in una pineta, che nella costa est vediamo
frequentemente mentre sono state assenti per i 1000 KM di costa che abbiamo
fatto fino a VILLASIMIUS.. Spiaggia di sabbia finissima e mare da bere. Nel
pomeriggio raggiungiamo BUDONI. Prima del centro
abitato vediamo un accesso al mare ed in fondo un bel piazzale con camper
e tantissime macchina (…è domenica ). C’è sempre più
pineta e la stessa sabbia bianca finissima. Nessuno, nonostante i divieti di
campeggio, viene a mandarci via e perciò insieme
ad altri, passiamo li la notte. Lunedì
21 gennaio La mattina siamo di nuovo in spiaggia. La sera partiamo per OLBIA,
poiché domani si rimpatria. Le rocce costiere diventano rosse e risaltano ancor
più sulla sabbie bianche. S. TEODORO, COSTA DORATA,
PUNTA CODA DI CAVALLO ed ecco OLBIA. Alle 17:00, prima dell’aeroporto, andiamo in un
centro commerciale per gli ultimi acquisti. Ceniamo in un parcheggio in centro
e dopo cena facciamo una bella passeggiato nel corso
principale, un gelatino e poi a letto. Martedì
22 giugno Facciamo il check-in e
alle 12:30 in punto la nave parte insieme a noi verso
casa. Ciao Sardegna , a presto! Viaggio effettuato nel Giugno 2004 da Marco Potete trovare ulteriori informazioni sulle localit?occate da questo itinerario nella sezione METE, e i pi??centi aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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