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Camping Sport Magenta

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Veicolo: Rimor NG 6 su Ford
Vacanzieri: Enrica 34 anni, Giulia 7, Gabriele 6, Gianpaolo 36


PRIMO GIORNO
Partenza da Civitavecchia alle 15.00 con la Moby Line, biglietto 880 euro, è il 12 agosto, la fila è privilegiata per i pochi camper e mi imbarco praticamente per primo a 2 ore della partenza.
Sbarco ad Olbia alle 22 circa, abbastanza agevolmente mi allontano dal porto in direzione Palau, dopo pochi minuti i marmocchi dormono saporitamente.

Arrivo a Cannigione dove numerosi camper praticamente sulla strada, sono già in sosta. Proseguo per qualche chilometro mi fermo a pochi km da Palau in località "Le Saline" dove altri 18 camper hanno trovato posto praticamente sulla spiaggia.
Complice la stanchezza dormo come un sasso e non sento nemmeno l'imbecillle che alle 6.00 della mattina viene a sgommare con l'auto davanti ai camper.

SECONDO GIORNO
La mattina trascorre in spiaggia con un mare a portata di bimbo ma non bellissimo, a pochi metri da noi sfrecciano, incuranti del polverone che fanno, numerose vetture.
Alle 14.00 sono già in marcia. Veloce visita a Palau e via verso Santa Teresa di Gallura che sappiamo essere un comune che non gradisce particolarmente i Camperisti.
Arriviamo nel pomeriggio a Vignola Mare e sostiamo presso l'Oasi Gallura (16 euro scarico/carico allaccio elettrico e doccia fredda).

TERZO GIORNO
Mattinata al mare, abbastanza bello e poco affollato fino alle 11.00, poi un disastro. Alle 12.00 andiamo via, mangiamo e poi in viaggio.

Nel pomeriggio visita, spesuccie e riformimenti vari a Castelsardo, potremmo anche sostare vicino al porto, ci sono già altri camper, ma proseguiamo verso Platamona dove arriviamo verso le 21,00.
Sostiamo nella bella area camper "Camp Site" (15 euro scarico carico, allaccio elettrico, servizi igienici immacolati, docce calde, giochi bimbi e barbecue ... e per 3 euro lavanderia).

QUARTO GIORNO
Come sempre alle 8.00 siamo già in spiaggia che si presenta ampia e pulita con sabbia grigia, il mare è abbastanza bello, ma il maestrale soffia possente e niente bagnetto.
Alle 11.30 la spiaggia si affolla e quando 2 adulti con i loro 2 bambini piantano il loro ombrellone praticamente sul castello di sabbia della piccola Giulia decido che sono in vacanza e non voglio litigare, borbotto ad alta voce per farmi sentire bene e me ne vado.

Nel pomeriggio decido di visitare "Stintino" ... mai errore fu più grande: non vedo praticamente nulla, il traffico è opprimente, la spiaggia della Pelosa un'utopia, per fortuna ricordo di aver letto sull'itinerario di un'altro camperista di un posto lontano dal turismo di massa e poco distante: Capo Argentiera, è la mia salvezza, uno dei posti più suggestivi della Sardegna. Ci arrivo al tramonto e il mare è spettacolare: sembra di vedere una cartolina vivente, con un peschereccio che galleggia nel nulla, di contro fanno da contorno gli edifici abbandonati del vecchio complesso minerario. Sosto con altri 2 Camper praticamente affacciato sulla scogliera.
Passo mezza serata a fare foto al tramonto.
Vado a dormire veramente felice aspettando la telefonata del mio amico Fabrizio che domani mattina partira da Livorno per raggiuncerci.

QUINTO GIORNO
Come prevedevo il mare è stupendo, il più bello che abbia mai visto fino ad oggi in vita mia, l'acqua è freddina, per bagnarmi completamente impiego un buon quarto d'ora. Questa volta rimango fino alle 12.00, pranzo e poi traversata bibblica fino ad Olbia dove arriva Fabrizio.
Ci incontriamo quasi subito, non lo vedo da 5 mesi, è sempre il mio migliore amico, ha noleggiato un bel camper Mc Louis 7 posti, con lui ci sono la moglie Doriana ed i figli Flavio e Francesco.
Ci incamminiamo sulla costa orientale verso sud in direzione di Budoni, qui sostiamo per la spesa. Poco fuori il paese sulla sinistra nei pressi di una pineta vediamo numerosi camper, si paga 10 euro per la sosta, non si può scaricare ma possiamo riempire delle taniche di emergenza per un totale di 50 litri a testa. Accendiamo anche un piccolo generatore che Fabrizio ha acquistato a Brescia per 48 euro (funziona benissimo).

SESTO GIORNO
Il mare è bello, la spiaggia di sabbia grigia chiara e molto fina, castelli di sabbia a iosa per i bimbi. E' leggermente nuvoloso ma in spiaggia si sta una favola, comincia anche a diminuire la gente.
Nel pomeriggio partenza per Capo Comino, poi Cala Gonone. Arriviamo in serata e sostiamo in una area camper praticamente a 300 metri dal centro. Il personale è molto gentile, non c'è corrente elettrica da due giorni, quindi ricorriamo al generatore avendo trovato due posti abbastanza isolati. (Paghiamo 23 euro per sosta, scarico e scarico, mentre i gettoni per la doccia calda costano 50 centesimi).

SETTIMO GIORNO: discesa al mare con i bimbi che sbuffano, scopriamo poi che c'è una navetta gratuita. Il mare non è bellissimo, nella notte c'è stata una mareggiata e la spiaggia è piena di alghe. La gente è comunque poca.
Per come abbiamo impostato il nostro viaggio, per chiudere il periplo il 15 giorni, ce ne andiamo sempre via nel momento di massima affluenza, ci godiamo quindi la spiaggia per buone 3/4 ore.
Personalmente ritengo che Cala Gonone sia un ottimo posto per chi possiede un gommone, ma non credo che la includerò come tappa di eventuali viaggi futuri.

Verso le 16.00 la "prua" è di nuovo puntata a Sud, in direzione Arbatax. Non troviamo un posto adatto alle nostre esigenze e proseguiamo un altro pochino fino a Marina di Gairo.
Qui proprio di fronte ai faraglioni rossi troviamo un ombrosa area camper che preferiamo al comunque bel campo che c'è di fronte e che è già occupato da almeno 5 camper.
Ci sistemiamo vicini ma non si sa come mai io non posso allacciarmi alla linea elettrica: conto i camper che sono 12 gli allacci sono 14 e siccome in matematica nel 2° geometri una volta presi "uno", chiamo l'addetto e faccio controllare, anzichè ottenere giustizia ricevo uno sconto di 3 euro (12 Anzichè 15). Siccome non ho bisogno per ora di ricarica elettrica, accetto.
La serata si conclude con una mega grigliata di carne (mai visto uno spiedino da un kilo).

OTTAVO GIORNO
Spiaggia bella e poco affollata, mare un pochino mosso.

Ora della partenza: l'acqua per il carico non è potabile ... che carico è? Per fortuna abbiamo i 50 litri del giono prima, scarichiamo e andiamo, passiamo di fronte al campo visto il giorno prima che rimpiangiamo amaramente, l'unica cosa positiva di questa area camper è stata l'ombra e la grigliata ... hehe.

Visitiamo Villasimius dopo un'ora di ricerca per un parcheggio...
Resistiamo poco, a Fabrizio ed a me cresce "l'orsite" e decidiamo di procedere oltre e di allontanarci il più possibile.

Raggiungiamo in serata quella che definisco una delle tappe più belle del viaggio, Torre di Cala Regina, dove troviamo nei pressi di un ex campeggio un signore gentilissimo che per 10 euro ci mette a disposizione svariati ettari di bosco in riva al mare, praticamente siamo soli, sono le 9 di sera, chiude la sbarra, ci informa che la notte girerà un custode in bicicletta e ci augura buona notte.
Il posto è meraviglioso e dopo la giornataccia di oggi ci diciamo: "Ce lo siamo proprio meritato".
Posteggiamo vicini - a non più di 20 metri - al mare, apriamo le verande, e giù di graticola. Ci si legge in faccia quanto siamo soddisfatti.

NONO GIORNO
Non sono nemmeno le 6, esco e trovo Fabrizio fisso a guardare il mare, mi avvicino ed esclamiamo in contemporanea: "Che posto!"
Verso le 8 siamo tutti sulla piccola spiaggia di ciottoli, il mare è stupendo, a pochi metri da noi nuotano svariati tipi di pesce multicolore, quando scopriamo che ci sono anche spigole ... daje a cercare di prenderle (con uno zainetto a rete), ma nulla da fare.
Oggi Giulia scopre, grazie alla maschera ed al boccaglio, che può galleggiare, e praticamente impara a nuotare.
Nel corso della mattinata arrivano altre 5/6 persone, ma nulla di più.
Sfortunatamente siamo agli sgoccioli di provviste e dobbiamo lasciare questo paradiso.
Il gestore con 2 euro ci consente di fare rifornimento di acqua potabile a volontà.

Andiamo a Cagliari, distante circa 15 km, dove diamo fondo agli euro.
Passiamo Pula e ci fermiamo a Santa Margherita nei pressi di una torre di avvistamento, nel frattempo comincia a piovere.
La zona è abbastanza isolata e non ci sono camper in vista, ci affianchiamo molto vicini in uno slargo sterrato vicinissimo al mare, ora piove molto fitto.
Durante la cena arrivano altri due camper che si sistemano vicino a noi, la mattina seguente saremo in 6.

DECIMO GIORNO
Il tempo è brutto, la spiaggetta sotto di noi è invitante, ma decidiamo di partire subito, doppiamo Capo Spartivento e giungiamo a Sant'Antioco, ma il pessimo tempo ed il vento forte ci impediscono di mettere il naso fuori dal nostro rifugio a 4 ruote: mentre i bimbi guardano un film in dvd su un camper, mega partita di "tresette" sull'altro.
Pranziamo sempre rinchiusi e decidiamo di incamminarci subito.

Arriviamo a Capo Pecora, è in corso una mareggiata con onde alte almeno 6 metri, parlo con Enrica che abbracciata sulle mie spalle non capisce quello che dico ... tanto è il fragore delle onde.
Ammiriamo per mezzora questo spettacolo della natura, poi andiamo verso la vicina Buggerru.
Purtroppo non eravamo a conoscenza della vicina Cala Domestica e ci sistemiamo su dei terrazzamenti realizzati dal comune a pochi km dal paese. Se fosse una bella giornata sarebbe proprio un posticino tranquillo, sotto di noi una spiaggia lunghissima e sabbiosa e spazzata da onde altissime.
Passiamo la notte squassati dal maestrale come se fossimo su una barca a vela. Il fragore è tale che lo sciabordio mi porta a fare pipì 3 volte quella notte ...

UNDICESIMO GIORNO
La mattina il tempo non migliora di molto, ci rechiamo al comando vigili urbani a pagare la sosta della notte (la mattina presto era passato un vigile urbano che aveva lasciato un avviso), 8 euro, con possibilità di scarico e carico.
Ci rechiamo a vedere la spiaggia di Cala Domestica, ma il tempo non consente bagni e costumi.
Vengo "cazziato" dalla signora perchè secondo lei do eccessiva confidenza alla benzinaia del paese ... hehe.

Partiamo alla volta di Tharros per una visita alle rovine; il tempo è sempre bruttino.
Ci troviamo quasi casualmente su una strada sterrata sulla penisola del Sinis, quando un signore in bicicletta ci ferma e mi dice "State venendo al mio agricamper?" ed io "Si!"
Ci fa sistemare in un'ampia tenuta circondata da pietre a secco con fondo erboso a due passi dalla spiaggia di quarzo bianco. (10 euro con bagno/lavabi/wc e doccia fredda, con possibilità di scarico un pochino empirica ma efficace).
I bambini scorazzano a piacimento, il posto è veramente bello, peccato il vento di maestrale eccessivo.
Sistemiamo i camper a L per cercare di contrastare il vento, le proviamo tutte ma nulla da fare bisogna cenare al coperto.

DODICESIMO GIORNO
E' l'alba quando mi reco in spiaggia, il vento è calato ma la mareggiata del giorno prima ha lasciato i suoi segni: la spiaggia è coperta da alghe scure, devo scavare tra di esse per trovare i quarzi bianchi: ne prendo una manciata e la porto in camper: "Questa è la sabbia di qui" e tutti partono per la spiaggia.
Ripuliamo un bel pezzo di spiaggia e ci sistemiamo.
Il tempo è decisamente bello, anche se il mare è mosso. Il divertimento di giornata diventa per i più piccoli il gameboy, per i più grandicelli ed i papà le onde.

Ripartiamo nel tardo pomeriggio per Bosa e poi per Alghero, dove ci concediamo anche una bella pizza e una meritata birra fresca.
Abbiamo fatto veramente tardi e non abbiamo una meta precisa: decidiamo di andare a dormire nel piazzale di ingresso delle grotte di Nettuno, che ricordavamo molto più grande, ma non c'è nessuno e rinunciamo.
Torniamo ad Alghero: è quasi mezzanotte e ci sistemiamo in un ampio parcheggio quasi fuori città (verso Capo Caccia): non è bellissimo, ma è ora di nannare.

TREDICESIMO GIORNO
Attraversiamo la strada e siamo in spiaggia: ci sistemiano con ombrelloni ed asciugamani, poco dopo siamo circondati, i bimbi si divertono in acqua. Fabrizio vuole vedere Capo Argentiera ... tanto l'ho rimbambito sulla sua bellezza. Ci torno assai volentieri.

QUATTORDICESIMO GIORNO
La giornata passa bellissima a Capo Argentiera, che Fabrizio apprezza quanto me. Ribadisco che è proprio un posto tranquillo, speriamo rimanga tale nel tempo.
Il tardo pomeriggio partiamo per Olbia percorrendo la 597 e facciamo ancora in tempo a visitare la basilica di SS Trinità di Saccargia che ci appare all'improvviso come un oasi nel deserto.
Alle 21.00 siamo ad Olbia, ci sistemiamo per la notte vicino all'imbarco che avverrà domani mattina alle 8.00. Siamo in compagnia di decine e decine di altri camper.

QUINDICESIMO GIORNO
Salutiamo i nostri amici che si imbarcano per Livorno e ci dirigiamo all'imbarco per Civitavecchia.

Arrivederci Sardegna ci vediamo l'Agosto prossimo ...


Viaggio effettuato nell'Agosto 2005 da Gianpaolo Brighi

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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