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Equipaggio: Roller Team Autoroller 2
del 2003 su Fiat Ducato 15 Jtd 2000 Sal, Laura, Rick (18 anni)
e Veronica (16 anni). Il viaggio in cifre Percorso totale 1550 Km
circa Gasolio Lt 190 per € 225 Traghetto € 640 Aree e parcheggi € 180 Nota sulla
viabilità per i possessori di navigatore satellitari: le strade della Sardegna
sono tra le più tortuose, intricate, difficoltose che abbiamo mai percorso.
Sono del tutto paragonabili alle peggiori strade di montagna, con pendenze a
volte molto notevoli (noi abbiamo trovato un 13%). Sono sempre percorribili,
seppure con attenzione, anche dai mezzi grandi, ma bisogna considerare
normalmente dei tempi di percorrenza
ben superiori a quelli consueti. Per quanto concerne i
navigatori satellitari, le mappe della Sardegna sono dettagliate tanto quanto
quelle delle altre regioni Italiane. È necessario però considerare che non
risultano esistere di fatto autostrade, che sono comunque limitate a
Cagliari-Sassari-Nuoro. Tanto queste strade a scorrimento veloce che gran parte
delle altre risultano essere al navigatore, al mio Tom Tom almeno, strade
statali. A parità di limite di velocità il navigatore considera quindi una
strada pari all’altra con la conseguenza che il percorso più veloce corrisponde
spesso a quello più breve, senza tenere in considerazione che una statale
stretta tortuosa e piena di dislivelli non è in alcun modo paragonabile ad una
recentemente rifatta con viadotti e gallerie. Consiglio quindi caldamente di
verificare su carta il percorso proposto, evitando di avventurarsi sulle
difficoltose strade soprattutto dell’interno. Segnalo inoltre che anche
le mappe più recenti non riportano il nuovo percorso della SS 125 tra Cagliari
e Tortolì, che è finalmente una strada a scorrimento veloce e che, sebbene
eventualmente più lunga, conviene senz’altro percorrere. Infine, non fatevi
illusioni: la nuova SS 125 finisce a Tortolì. Tutto il seguito è l’antica,
tortuosa, impercorribile Strada Statale. Si tratta di una via senz’altro
suggestiva ma da percorrere con la massima calma considerandola una parte della
vacanza e non un modo normale di spostarsi: nemmeno nell’Europa dell’Est
abbiamo impiegato tanto tempo a percorrere distanze così apparentemente
(chilometricamente) brevi. ^^^^^^^^ Nonostante la decisione sia stata presa letteralmente
all’ultimo minuto, con due ore in internet abbiamo organizzato la nostra
vacanza in Sardegna: traghetto veloce Civitavecchia Olbia con Tirrenia.
Partenza il 9 Agosto alle 8.30, arrivo 13.30. Ritorno il 26/8 (domenica). €
640.00 con posto ponte per tutti. Prenotato, confermato e stampato il ticket
direttamente a casa. 8 Agosto 2007 Viterbo
Civitavecchia Km 75 Partenza tardi, verso le
18.30. Direzione Civitavecchia. Andiamo a dormire nel parcheggio del Porto Turistico
di Riva di Traiano (Autostrada Roma Civitavecchia, uscita Civitavecchia Sud
direzione città, 1 Km circa). Il park è illuminato, prospiciente il Porto cui
si accede da un apposito ingresso (si trovano tutti i servizi, incluso
supermarket); è interdetto al campeggio, ma basta usarlo come parcheggio e
tant’è. 9 Agosto 2007 Civitavecchia
Olbia S. Teresa di Gallura Km 65 Alle 6:30 siamo in strada e
ci dirigiamo al Porto di Civitavecchia. Al molo 24 i controlli sono NULLI. Nel
senso che hanno verificato la presenza del biglietto. E Basta. Potevamo
dichiarare una dimensione qualsiasi del mezzo ed un numero qualsiasi di
passeggeri e sarebbe stato lo stesso! Bah. Ci disponiamo diligentemente in fila
ed aspettiamo l’imbarco, che inizia alle 7:30 (è comunque necessario
presentarsi due ore prima dell’imbarco). Nel frattempo qualche genio si
industria come di consueto per “bruciare” la fila. Non c’è limite alla
maleducazione a quanto pare. La nave ha comunque molto posto libero. Partiamo
con un quarto d’ora di ritardo. Il viaggio è confortevole, ma comunque
piuttosto lungo per una sistemazione precaria come la nostra. Dovrebbero
esserci posti seduti per tutti, ma visto che in troppi occupano più posti del
dovuto per potersi sdraiare, consigliamo di occupare i posti che preferite
PRIMA della partenza e non dopo, visto che in molti tra coloro che si sono
trattenuti all’aperto a godersi le manovre di partenza hanno poi faticato a
trovare posto e che comunque durante il viaggio il vento non consente quasi mai
di poter restare di fuori per tutto il tempo. Arriviamo con oltre 45’ di
ritardo ed alle 14.30 siamo a terra. Ci dirigiamo verso S. Teresa di Gallura e
ci fermiamo all’IperStanda subito all’uscita della città per mangiare un
boccone. Mangiamo poco e male e pagando troppo, e riprendiamo la strada.
Arrivati a S.Teresa, subito prima del paese si trova un distributore di
benzina. Di fronte ci sono diversi camper, ma ci dicono che il posto è soggetto
ad incursioni a multa dei Vigili. Poco oltre si gira a destra, in direzione
della Lega Navale (per i GPS direzione zona Filetta o Zona Ficaccia) e si trova
un parcheggio denominato pomposamente Area Camper. C’è posto per 5/6 camper, ed
è completamente gratuito. Di fronte si trova il complesso immobiliare Il Porto,
che conduce appunto al Porto tramite un passaggio sotto i portici. L’area
comprende un supermarket SISA, il “Pellicano”. Qui ci fermiamo per la notte in
compagnia di amici che sono in vacanza a S. Teresa. Il tempo è molto ventoso,
ed il maestrale la fa da padrone. 10 Agosto 2007 S.Teresa –
Vignola-Costa Paradiso-Capo Caccia-Poglina Km 190 Stamani Piove. Oltre al
maestrale, of course. Dormiamo un po’ e partiamo tardi, verso le 11.00. Tanto,
mare non è possibile farne... Ci dirigiamo sulla litoranea. All’altezza di Vignola
Mare c’è una AA a 18 € pro die, ma circa 500 metri prima del paese, un
parcheggio sotto il livello stradale all’inizio di una pineta è splendido,
consente la sosta a diversi camper e si trova a due passi da uno splendido
mare! Verso le 13, dopo 40 Km circa siamo a Costa Paradiso. Il posto è
semplicemente splendido, con le rocce rosse che digradano direttamente sul mare
formando mille calette. Attenzione: il posto è costituito in una sorta di
“Comunità di Costa Paradiso”. L’accesso è libero ma controllato tramite una
sbarra. Si può accedere dalle 8.00 alle 21.00. Nello stesso orario si può
sostare nell’apposito parcheggio per camper. Ci sono 8/10 posti camper, vicino
ad altri parcheggi a terrazze riservati a vari residence. Il posto è
vicinissimo allo splendido mare, e penso che se non fosse il pessimo clima che
invece era al momento, sarebbe già stracolmo da un pezzo. La strada, inoltre, è
ripidissima, con una pendenza impressionante sia al ritorno, dove abbiamo a
lungo utilizzato la prima marcia, ma soprattutto in discesa, con curve strette
e strada poco agevole soprattutto incrociando altri veicoli. Pranzo, riposo e
visita alle fantastiche calette. Peccato che il paesaggio sia deturpato
dall’edificazione di residence in sé gradevoli e ben inseriti nell’ambiente di
macchia mediterranea, ma nell’insieme troppo numerosi e comunque posti in modo
tale da essere inevitabili allo sguardo: non c’è verso di riuscire a vedere il
mare o le rocce o la collina sovrastante senza incrociare un gruppo di casette!
Comunque, il posto è magnifico, e meriterebbe un soggiorno se non fosse il
maltempo. Alle 16 ripartiamo, direzione Capo Caccia, dove arriviamo dopo oltre
due ore e mezza e circa 120 Km di strada. Si tratta di un promontorio che si
insinua nel Golfo di Alghero, con una vista indescrivibile su delle falesie
bianche a strapiombo sul mare. La strada conduce al parcheggio della Grotta di
Nettuno, alla quale oggi non possiamo accedere per il mare mosso. Il parcheggio
è stretto, con spazi angusti difficili per i camper soprattutto in presenza di
molte macchine, che occupano anche parte della carreggiata parcheggiando lungo
il ciglio stradale. Circa un Km prima, sempre sulla strada, c’è un ottimo punto
panoramico, da dove si gode una vista splendida su entrambi i lati del promontorio.
Decidiamo quindi di riunirci a degli amici, anch’essi in viaggio lungo la costa
occidentale Sarda. Ci dirigiamo verso Alghero, attraversiamo il trafficatissimo
lungomare (conviene dirigersi verso l’aeroporto e quindi NON seguire per il
centro) e ci dirigiamo sulla statale in direzione BOSA. Dopo circa otto Km da
Alghero si trova la spiaggia di Poglina, una delle più note della zona.
Arriviamo alle 20.15 dopo circa 35 Km e ci fermiamo presso il secondo park che
troviamo, dopo un chiosco/bar (il posto è molto migliore del primo
affollatissimo parcheggio). Il parcheggio è sufficientemente grande per diversi
camper, ma è destinato essenzialmente alle auto. Il costo è di 10 € al giorno
senza alcun servizio. Il vicino chiosco,però, offre bagni e docce, oltre al
ristoro. Dispone anche di un WC chimico tipo “Sebach”, dove i gestori ci
consentono gentilissimamente di scaricare (gratis!). Ci riforniscono anche di
acqua (di pozzo) permettendoci così di tentare per domani il primo giorno di
mare. 11 Agosto 2007 Area
Naturale della Baia di Poglina Comune di Villanova Monteleone Passiamo finalmente una
giornata di mare. La spiaggia è sabbiosa, in una baia che culmina con delle
rocce che formano delle splendide calette. Il parcheggio è gradevolmente
immerso nel verde. L’unico problema un tremendo puzzo di marcio e uova sode
durante la notte, a quanto pare dovuto all’acqua di irrigazione utilizzata
durante la notte per bagnare il prato e gli alberi. 12 Agosto 2007 Poglina –
Capo Marrargiu Km 40 Alle 9.30 pronti e via,
verso sud. Dopo pochi Km incontriamo l’indicazione per il Sito Nuragico Appiu.
Ci arriviamo dopo una strada ripida, stretta e scoscesa lunga circa 6 Km.
L’accesso al sito costa € 2,5 pro capite. Si tratta dei resti di una vasta area
nuragica immersa in un bosco di querce da sughero. Le strutture sono distrutte
dal tempo, ma le piante sono molto chiare e, tutto sommato, interessanti.
Riprendiamo il nostro viaggio alle 12.15 e pochi Km dopo incontriamo l’AA di
Capo Marrargiu (il GPS la definisce “Torre Argentina”). Si tratta della prima
delle due Aree presenti in loco, ed a noi è sembrata la più caratteristica. Il
costo è di 10 € x 24 h scarico incluso. Carico di acqua potabile (da cisterna)
€ 3.00. Dispone di un bagno, una doccia, un lavandino per piatti e panni. In
un’area delimitata ci sono anche
colonnine per l’elettricità (3€ pro die). Adiacente all’area un ristorante/
Bar. Va subito detto che il sito è sconsigliato a chi apprezza le aree
simil-campeggio. Tutta la zona è parte di un’area naturale, a ridosso di monti
dove si riproducono i grifoni. Dall’ingresso sulla strada, parte una strada
sterrata lunga circa due Km: dopo i primi 5/600 mt in forte pendenza, si arriva
al mare e si trova lo “spiazzo attrezzato” con elettricità, carico, scarico,
bar, ristorante (costoso) etc. Poi la strada prosegue consentendo un parcheggio
libero subito a ridosso del mare, in ambiente semplicemente magnifico, che
risulterà essere uno dei più affascinanti della nostra vacanza. Ci sistemiamo
in modo di utilizzare l’elettricità, purtroppo vicino al Bar che ammorberà
tutta la nostra giornata di un devastante, rumorosissimo karaoke, zittito solo
a mezzanotte. Il mare in compenso è mozzafiato. Fondo roccioso con continuo
susseguirsi di calette. Acqua trasparente pullulante di vita. Un isolotto a
pochi metri dalla riva e tutto quanto di bello mi piace immaginare se penso al
mare! Passiamo la giornata in relax come fosse un unico lunghissimo bagno di
mare. 13 Agosto 2007 Capo
Marrargiu Sassari e ritorno Km 160. Stamani il cielo è carico
di nuvole. Ne approfitteremo per fare un po’ di spesa. Subito inizia a piovere,
poi addirittura grandina un po’!! Occupiamo due posti fronte mare appena
liberati, lasciamo gli amici al mare ed andiamo all’Auchan di Sassari a fare un
po’ di spesa. La strada è lunga e difficoltosa, e non so se ne è valsa la pena,
sicuramente ci si poteva fermare ad Alghero. Cercavamo però degli oggetti
specifici… Comunque alle 16.30 siamo di ritorno carichi di spesa per noi e per
gli amici: stasera tonno alla griglia!! Per strada, ad Alghero, un costosissimo
pieno di gasolio: € 1.210 al lt presso TAMOIL, una vera rapina! Comunque, c’è
vento ma volge al bello, quindi nuovo lunghissimo bagno prima dell’ottima cena.
Ed in più, stanotte niente Karaoke! 14 Agosto 2006 Capo
Marrargiu – Bosa- Putzu Idu, Is Arutas Km 95 È la vigilia di ferragosto.
Ed invece che starcene buoni buoni in questo paradiso, proseguiamo il nostro
viaggio verso sud. Partiamo alle 11.00 sotto un sole cocente con 33°C di
temperatura. Arriviamo dopo 65 Km circa a Putzu Idu, dove i parcheggi sono
strapieni. È ora di pranzo, ma non ci va di stare in mezzo alla folla, non
conosciamo posti adatti alla sosta al di fuori dei parcheggi, e ci dirigiamo
verso un’altra spiaggia famosa: Is Arutas. È sempre caldissimo, sono le 13.45 e
dopo altri 30 Km arriviamo ad Is Arutas. Attenzione: c’è un primo parcheggio,
comunale, a 10 € al giorno. Bisogna saltarlo, percorrere circa un Km di strada
sterrata, fronte mare, percorribilissima, resistere alla tentazione di fermarsi
nei posti parcheggiabili per strada (poi passano comunque i ragazzi del
parcheggio a riscuotere) e si arriva a tre splendide aree camper “gemelle”, una
in fila all’altra, tutte al 10 € pro die, con acqua salmastra e senza scarico,
fronte mare. Il posto è eccezionale, frequentato ma non affollato, moltissimo
il posto a disposizione con ottimo posizionamento (no ombra, come dovunque in
questa zona). Ci sistemiamo fronte mare, pranzo e via al mare. La spiaggia è
incredibile: è formata di minuscole perline di quarzo bianco, dove i piedi
affondano sino alla caviglia. L’acqua risulta un po’ torbida il pomeriggio, ma
la mattina è cristallina, di un verde esaltato dal bianco del quarzo, che
continua per un po’ sotto il pelo dell’acqua. C’è anche qualche sparuto scoglietto
a formare piccole insenature, sul fondo dell’acqua, dopo pochi metri si apre un
dedalo di pietre piene di vita. In poche parole, il posto è magnifico. Stasera
e domani: grigliata di carne! 15 Agosto
2007 Is Arutas Sveglia presto e
sistemazione in spiaggia. In questi giorni c’è un po’ di affollamento, ma qui
si sta d’incanto. La giornata scorre splendida e riposante. 16 Agosto
2007 Is Arutas Tharros Oristano Scivu. Km 120 Giornata piena questa.
Visita alla città di Tharros, centro Fenicio-Punico-Romano presso San Giovanni
di Sinis. Ci arriviamo alle 10.30 in 15 Km. Parcheggiamo nell’apposito park per
camper (non conviene avventurarsi oltre. Stesso prezzo, nessuna altra
possibilità di sosta salvo a 50 mt di distanza presso la frequentatissima chiesa).
Costo € 4.50 per 4h. Arriviamo a piedi sotto un sole infuocato sino al sito
archeologico dove attendiamo la visita guidata (ingresso e visita € 5 pro
capite, 3€ da 6 a 15 anni). Il posto è fisicamente diroccato, niente più di una
vasta area piena di rovine di quella che fu una importante città nel periodo
romano. La guida però rende interessante la visita, riempiendo di particolari
quello che non si può più vedere, e trascorriamo così una interessantissima
visita, durata oltre un ora in una torrida mattina d’estate. Il posto è nel
Comune di Cabras. Vi si trova anche una incredibile chiesa del V° secolo. Le
spiagge sono bellissimissime, affollate senza eccedere. Noi decidiamo però di
arrivare ad Oristano, per fare spesa e scaricare. Alle porte della città ci
imbattiamo nel Centro Commerciale con IperStanda, dove facciamo spesa, e ci
dirigiamo nella zona di carico e scarico in via D. Petri, presso lo Stadio.
Alle 17.00 siamo pronti e ci dirigiamo a Piscinas. Abbiamo percorso in tutto
circa 650 Km dalla partenza. Seguiamo la strada indicata dal navigatore, ci
inerpichiamo per i monti passando presso una miniera ormai abbandonata, ed
arriviamo presso il paese di Guspini. Qui c’è una indicazione per Piscinas
tramite una lunga (20 km) strada sterrata, larga mt 3.40 ed alta 2.60. I locali
CC ci dicono che ci si può passare, ma noi impostiamo una via alternativa via
Arbus e Fluminimaggiore che, allungando di 10 Km circa, prevede poco sterrato.
Ci dirigiamo ad Arbus e quindi in direzione Fluminimaggiore ma poi, a pochi Km
dal paese, decidiamo di visitare la spiaggia “precedente” quella di Piscinas
sullo stesso litorale: Scivu. Molti ce l’hanno descritta come ancora più bella.
Ci arriviamo dopo circa 20 Km di strada stretta, a tratti scoscesa, piena di
curve. La strada termina su un affollatissimo parcheggio, dove arriviamo alle
19.30. Il park consente la sosta ai camper lungo i suoi bordi, ce ne sono molti
e ce ne entrerebbero altri ancora. Riusciamo a raggiungere due posti in uno
slalom tra le vetture che rientrano e quelle parcheggiate alla rinfusa sulla
strada. Non so se lo stress della strada (in due sul mio camper avevano mal
d’auto…) vale il posto: si tratta di una bella spiaggia di sabbia posizionata
sotto un paesaggio di dune. Dal parcheggio, si arriva prima a queste “dune”, e
quindi tramite una passerella di legno si scende oltrepassando un “muro” di
rocce rosse a ridosso della spiaggia, molto lunga e con molto posto. Come
ripeto, il litorale è il medesimo di Piscinas, che dista pochissimo da qui. Ci
godiamo un bagno ristoratore e la vista del tramonto sul mare. Rientriamo in
camper dove concordiamo nel ritenere sconsolante la sosta in quel parcheggio
sterrato, complice lo scarso spazio riservato ai camper con grande difficoltà
ad aprire la veranda, oltre al mare d’auto parcheggiate ad infuocare la zona.
Il park dispone inoltre di un bar, con annesso rumorosissimo e puzzolentissimo
generatore elettrico in funzione sino a mezzanotte, scarico camper (8€) e docce
fredde (1€). Decidiamo per una partenza domattina presto. 17 Agosto 2007 Scivu Cala
Domestica. Km 40. Prima delle 8 siamo al via
destinazione Cala Domestica via Buggerru. Dopo 40 Km, alle 9.00 siamo in fondo
alla strada, piena di curve ma asfaltata, dove si trova un parcheggio su erba
battuta con docce ma senza scarico (soliti € 10 pro die). Lo scarico si trova a
circa 7 Km, presso l’AA di Bugerru, nel Porto turistico (scarico € 5 Carico €
5). Il park è carino, non affollato, a ridosso della spiaggia. Quanto al mare,
si tratta di una splendida caletta creata in una profonda insenatura tra rocce
strapiombanti sul mare. È un vero spettacolo della natura, larga non più di 200
mt e lunga circa 300. L’acqua non supera i 5 mt di profondità, ma le rocce si
ergono alte decine di metri disegnando una lunga corona sul mare. Seguendo
sulla destra i piedi del costone roccioso, attraverso una piccola galleria
nella roccia, di pochi metri, si accede ad un’ulteriore caletta, anch’essa
graziosa, con spiaggia di sabbia fine, riparata dal maestrale che oggi ha
ripreso a soffiare. La spiaggia riparata è piuttosto affollata, ma questo non
ci impedisce un lungo bagno. Nel pomeriggio una bella camminata, che in pochi
minuti ci porta in cima al costone sinistro, da dove si gode una vista
straordinaria, con una costa frastagliata e battuta dal mare che disegna un
paesaggio indescrivibile. 18 Agosto 2007 Cala
domestica Buggerru Porto Pino Capo Spartivento Km 120 Stamani c’è vento ed il
mare è nuovamente mosso. La cala è piccola e non c’è modo di fare una bella
passeggiata sulla spiaggia. Decidiamo quindi di separarci dagli amici che
preferiscono restare. Alle 11.00 siamo a Buggerru per lo scarico. L’area è
desolante, sterrata, sul porto turistico del paese. Lo scarico costa 5 €, il
carico altrettanti (noi avevamo caricato a Cala domestica). Arrivare all’AA per
le strade del paese non è semplice, ma uscirne è proprio difficile: la strada è
stretta, in buona pendenza ed a doppio senso. Con qualche difficoltà ne usciamo
alle 12 circa e puntiamo diritti verso Porto Pino. Imbocchiamo la statale per
avere la sorpresa della peggiore strada dall’inizio del viaggio: pendenze dal
10% (salita per noi) al 13% (discesa per noi) con tornanti e curve a gomito,
strada stretta, deviazioni su sterrato. All’altezza di Igleisias lo strazio
finisce, e si apre alla nostra vista lo splendido Golfo di Gonnesa, con una
lunghissima spiaggia di sabbia. C’è vento ed è pieno di Kite surfers. Noi
tiriamo avanti per Porto Pino, dove arriviamo dopo 77 Km alle 13.40.A Porto
Pino abbiamo la pessima sorpresa di constatare che il Parcheggio di riferimento
è proprio e soltanto un parcheggio. Pieno di macchine, privo di posti dedicati,
con tutte le limitazioni legate al parcheggio. Decidiamo di mangiare, riposarci
(per quanto possibile sotto il sole cocente), andare in spiaggia e ripartire.
La spiaggia è bella, ma non particolarmente eccitante: ci pare una lunga
spiaggia sabbiosa a ridosso delle dune, pari a molte altre che conosciamo ma
soprattutto è affollatissima; un susseguirsi di file di ombrelloni e
stabilimenti balneari, un po’ troppo sfruttata per i nostri gusti. Lasciamo
quindi il posto senza rimpianti, in direzione di Chia-Capo spartivento. Ci fermiamo all’AA Su Giudeu, proprio
sull’omonima splendida spiaggia. L’AA non è granché: servizi a disposizione
docce fredde. Punto. Scarico e carico sono razionalmente divisi in una sorta di
carosello dove si effettua rispettivamente scarico nere, grigie, carico,
permettendo quindi a tre mezzi contemporaneamente le operazioni. I posti sono
quasi tutti piccolini, ufficialmente di 5 mt circa ciascuno, ma ce n’è di
grandi e piccoli. I migliori sono sull’ultima corsia, l’unica effettivamente
sotto grandi alberi di eucalipti, che consentono un utile sfogo davanti al
camper, potendo anche montare, ad esempio, un’amaca. Il costo dell’area è di €
14 per 24 h, € 3 per l’elettricità limitata a 30 piazzole circa. Poco più
avanti si trova un parcheggio, dove abbiamo letto che qualcuno ha pernottato, e
circa altri 500 mt più avanti si trova una seconda area di sosta, in tutto
paragonabile alla prima. Quello che differenzia i posti è che L’AA Su Giudeu è
proprio all’inizio della spiaggia, con la battigia che dista non più di 300 mt,
mentre l’altra area ed il park sono dall’altro lato della strada ed un po’ più
distanti. Se vogliamo trovare un difetto, oltre alla ristrettezza degli spazi
ed alla scarsità di servizi, senz’altro il grande movimento di mezzi nella
giornata. Chi arriva dopo le 21 viene sistemato nell’attiguo parcheggio per
auto e la mattina seguente viene sistemato in uno dei numerosi posti che
normalmente si liberano. NB non è possibile effettuare carico e scarico tra le
19:00 e le 9:00 C’è DA CONTROLLARE GLI ORARI. I gestori sono Adriano e Nicola,
tel. 070 9230043, cell. 3392307096 /3391606776. 19 Agosto 2007, Domenica.
Capo Spartivento. L’area è stracolma e la spiaggia pure, ma troviamo agevolmente
posto fronte mare e ci restiamo gran parte della giornata. La spiaggia è sistemata in una lunga insenatura delimitata
da due speroni di roccia. In mezzo due isolotti cui si accede a piedi dal mare.
A sinistra la spiaggia “Le dune”, a destra la celeberrima Cala Cipolla, analoga
sotto ogni aspetto ma molto più raccolta e conseguentemente affollata. Passiamo un’ottima giornata
di relax, e decidiamo di dedicarci un lunedì “speciale” sempre sul posto 20 Agosto 2007 Capo Spartivento. Mattina al mare. Invece di
giocare in acqua abbiamo “esplorato” i fondali intorno all’isolotto, che si
sono rivelati ricchissimi di vita. Io ed i miei figli pratichiamo subacquea da
anni, ma raramente abbiamo trovato pareti incrostate di microrganismi in posti
tanto frequentati ed a profondità da modesti apneisti (intorno agli otto mt).
Bellissimo. Nel pomeriggio un regalo a
mia figlia, Veronica: passeggiata (tutta la famiglia) a cavallo sino a Cala
Cipolla con il maneggio di Giancarlo Cabras (070 9236045 3487044447 info@giancarlocabras.com). Il prezzo è di
€ 15 x h pro capite). Bastano un jeans e scarpe da ginnastica. Il resto lo
mette Giancarlo. A chiudere la serata,
maialino arrosto, gentilmente preparato dal gestore (€ 60 x ½ maialino di 6 Kg
da vivo). In serata veniamo raggiunti
dagli amici lasciati a Cala Domestica, ma non trovano posto in quanto dopo le
19 non si può più scaricare, mentre loro ne hanno necessità. Avranno miglior
fortuna presso l’Area successiva. 21 Agosto 2007 Capo
Spartivento – Cagliari – Villasimius. Km 127. Lavaggio generale e
partenza alle 11.30, destinazione Auchan di Cagliari. Qui spesa, pranzo a base
di Kebab, cartoline etc. ed alle 16.30 partenza. Ulteriore dilaniante percorso
tra curve e saliscendi e verso le 18.15 siamo all’AA Campus, alle porte di
Villasimius. Decidiamo di vedere per bene cosa c’è disponibile in città.
L’altra AA, Aranci, si trova in realtà in piena zona industriale, e non ci
piace. Arriviamo in spiaggia, cui si arriva anche con il camper. La SOSTA è
VIETATA ai camper dopo le 22 su tutto il territorio comunale. Quindi, è
giocoforza necessario servirsi di un’area delle due disponibili, entrambe
lontane dal mare ma con servizio navetta. Decidiamo di servirci dell’Area
Campus, € 14 + 2€ elettricità, che prendiamo in quanto i posti forniti di elettricità
ci piacciono di più. La navetta costa € 1 AR, mentre all’Area Aranci € 1 a
viaggio. 22 Agosto 2007 Villasimius
Tortolì Km 100 Mamma mia che pioggia
stanotte! Ci alziamo tardi e seguiamo il nostro programma iniziale: mattinata
al mare, quindi partenza per un lido vicino al golfo di Arbatax. C’è un
maestrale abbastanza sostenuto, la navetta ci trasporta quindi alla spiaggia di
Campolongo. La spiaggia è graziosa, con un mare trasparente nonostante la notte
agitata. Ridossata rispetto al vento, la spiaggia è mista di sabbia e ciottoli
grossolani. Niente a che vedere rispetto a tutte le altre che abbiamo visitato
e che visiteremo ancora. Restiamo in spiaggia sino all’appuntamento con la
navetta, quindi rientro, pranzo, lavaggio di persone e camper ed alle 15.00
circa si parte senza rimpianti per Tortolì. Decidiamo di passare per Costa Rei
e dare uno sguardo al litorale, quindi imbocchiamo la nuova SS 125, scorrevole
rispetto all’originaria, e ci dirigiamo verso Marina di Cea. Qui incrociamo due
diverse aree: Rocce Rosse ed una adiacente. Si tratta di aree ombreggiate da
eucalipti ma apparivano un ammasso di mezzi essendo gli spazi per i camper
troppo angusti. Torniamo, quindi, indietro di 500 mt ed imbocchiamo una
stradina sulla sinistra che in circa 3 Km porta al Lido di Orrì, dove troviamo
un’ottima sistemazione presso l’AA Tanka di Orrì. Si tratta di un’AA su
sterrato sotto gli Eucalipti, posta al termine della spiaggia dalla quale è
separata solo dalla strada. Il prezzo è di € 15 “all inclusive”, 12 senza
elettricità. I Camper sono sufficientemente distanziati nel rispetto della
privacy di ciascuno, silenziosa, disposta su ampie terrazze in piano tra
eucalipti e macchia mediterranea. Sono presenti docce, bagni e lavapiatti. Sono
ormai le 18 e visto il cattivo tempo decidiamo di oziare il resto del tempo. 23 Agosto 2007 Tortolì Giornata dedicata all’ozio.
In mattinata piove anche forte, ma senza vento e senza particolari problemi.
Poi, verso le 12, schiarisce dandoci modo di disporre nuovamente l’amaca e la
brandina con le immancabili letture. Nel pomeriggio un po’ di mare. Il litorale
è molto lungo e dispone di numerose aree di parcheggio pubblico dove abbiamo
visto diversi camper. Stante il cattivo tempo non c’era alcun tipo di
affollamento. La spiaggia è molto bella, lunga, alternata di sabbia e scogli.
L’acqua era torbida, probabilmente a causa del perdurante maltempo. Nel tardo
pomeriggio arriviamo in bicicletta a Tortolì, che dista circa 3 km. All’arrivo
in città, svoltando a sinistra a semaforo si trova un grande e fornito
supermercato SISA, di cui approfittiamo. 24 Agosto Tortolì Nuoro
Pattada Capo Coda Cavallo Km 300 Il clima resta ventoso e la
vacanza volge al termine. Decidiamo quindi di andare a Pattada a vedere la
mostra sui famosi coltelli che chiude il 31, e quindi di dormire al mare, a
Porto Ottiolu dove ci hanno segnalato delle aree di sosta. Partiamo tardi e ci
fermiamo per la spesa, quindi ci dirigiamo in direzione Lanusei. Arrivati sul
posto ci rendiamo conto che si tratta di una delle discutibili indicazioni del
navigatore in Sardegna. Quindi decidiamo di rientrare e percorrere la SS 125.
Imbocchiamo la strada alle 13, per renderci conto di essere caduti dalla
padella nella brace. Si tratta infatti di un lungo “tratturo” inadatto non al traffico
moderno, costituito di grandi mezzi, ma in generale al traffico
automobilistico! In compenso i paesaggi sono mozzafiato, pieni di canion e
viste in stile film western. Arrivati a Nuoro, ne usciamo con qualche
difficoltà per attraversare una (ormai ex) grande sughereta, oggetto di un
recentissimo devastante incendio. Per oltre 10 Km tutto è bruciato e si
presenta come il Monte Fato nelle illustrazioni del Signore degli Anelli di
Tolkien! Alla fine, dopo circa 200 km di tortuosissime strade arriviamo alle 17
a Pattada. Qui riusciamo a parcheggiare a lato della strada prima dell’ingresso
in paese. In due passi raggiungiamo il centro e visitiamo il museo. Sono anche
aperte le numerose botteghe di coltellinai, che visitiamo con gusto ammirando
le opere artigianali che presentano al pubblico con liste di attesa di diversi
anni. Dopo le 19 acquistiamo i ticket per gustare Sas Pellizzas, una pasta
strappata di acqua e farina, condita con sugo di carne. Ce ne viene fornita con
grande generosità, condita con abbondante sugo e formaggio ed aiutata da
robuste dosi di vino. Ce ne forniscono addirittura per il pranzo di domani!
Gustata l’ottima ospitalità di Pattada, alle 20 circa ripartiamo in direzione
Olbia per pernottare a Porto Ottiolu. Qui arrivati, ci rendiamo conto che
nessuna delle indicazioni ricevute ci portava in località dove dormire. Ci
spostiamo verso S. Teodoro, dove alcuni camper pernottano in un pessimo
parcheggio asfaltato al termine del lido. Decidiamo quindi di spostarci ancora
verso Capo Coda Cavallo. Qui, dopo una lunga peregrinazione, troviamo un
parcheggio deserto ed abbastanza isolato dalla strada. Non ci sembra
pericoloso, siamo soli ma nei pressi ci sono numerose villette, ed in più siamo
esausti per le numerose (troppe) ore di viaggio su pessima viabilità. Decidiamo
di fermarci nonostante un divieto di sosta dalla 21 alle 04. 25 Agosto 2007 Capo Coda
Cavallo Olbia. Km 50 circa. Mattinata al mare,
finalmente con il sole. Siamo nel pieno dell’Area Marina Protetta di Tavolate,
ed abbiamo parcheggiato senza saperlo in un posto favoloso, il park della
spiaggia Sa Suaraccia (Le farfalle) da dove partono numerosissime visite
all’AMP. Il costo del park per i camper è di 12 € indipendentemente dalle ore
trascorse. La spiaggia è piccolina, mista di sabbia e rocce. Si possono
affittare gommoni senza patente (€ 65 x 2h oltre carburante) o effettuare
visite guidate di due o tre ore a prezzi modici (circa 20€ pro capite). È già
tardi quando decidiamo di fare qualcosa, e possiamo solo prenderci un pedalò ed
arrivare a vedere la spiaggia di Capo Coda Cavallo inframezzando la pedalata
con innumerevoli bagni e tuffi. Finalmente una bella giornata di mare che ci
riconcilia con la nostra vacanza dopo qualche giorno di tempo altalenante. Alle 16 si riparte per Olbia,
dove vogliamo fare delle spese. Visitiamo sia l’Auchan che l’IperStanda.
Mangiamo nel parcheggio, poi andiamo a dormire al porto. Gran parte dei 50 Km li
facciamo in città, negli spostamenti da un iper all’altro, dal porto all’iper e
viceversa. La notte trascorre
tranquilla ma molto rumorosa, in mezzo a molti camper. 26 Agosto 2007 Olbia
Civitavecchia Viterbo Km 80 circa. Imbarco presto, stavolta.
Alle 7 siamo già in nave, che parte comunque con la solita mezz’ora di ritardo,
che si porterà sino all’arrivo. La nave è stracolma e scopriamo con disgusto
che anche in nave si pratica l’overbooking: c’è più gente con passaggio ponte
che posti a sedere, con il risultato che risultano esaurite tutte le poltrone a
pagamento e le cuccette, e che diverse persone sono senza posto a sedere! Noi
siamo saliti presto, e quattro posticini li abbiamo trovati e li avremmo
pretesi visto il costo del biglietto! Consigliamo quindi nuovamente di non attardarsi nelle visite ai ponti
esterni se non dopo aver preso posto a sedere e di pretendere da chi si sdraia
ed occupa più posti del necessario il rispetto delle regole. Arrivo alle 14, sbarco e
via a casa, dove arriviamo alle 16 circa. Abbiamo passato una
splendida vacanza, essenzialmente di mare. A differenza di ogni altra vacanza
precedente, infatti, le alternative alla costa sono piuttosto ridotte. Abbiamo
comunque trovato luoghi incontaminati ed accoglienti, e ricordiamo con
particolare piacere molti dei luoghi visitati. Su tutti Costa Paradiso, Capo
Caccia, Capo Marrargiu, Is Arutas, Capo Spartivento. L’unico rammarico aver
perso (l’abbiamo saputo tardi…) la vista dei cavalli selvaggi a Barumini,
presso Cagliari. Viaggio effettuato da Salvatore Cusimano nell'Agosto 2007 Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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