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Approfittando della festa del 25
Aprile che cade a metà settimana ci siamo presi una breve vacanza per recarci a
Matera a visitare i famosi”Sassi”, tanto spesso sentiti rammentare. Non avendo
trovato altro componente della famiglia che aveva voglia di seguirci, siamo
partiti solo io e mia moglie Cinzia. Domenica
22 Aprile 2007 Sveglia alle 4.45 per finire di
sistemare le ultime cose in camper, rifornimento acqua e gasolio e finalmente
partiamo da Montevarchi (AR) entrando in Autosole al
casello Valdarno che sono gia le 6,00. Il
traffico è quasi inesistente fino a Roma Nord dove arriviamo verso le ore 8.00.
Continuando verso Napoli il traffico si fa un po’ più sostenuto ma niente di
eccezionale. Entriamo nella Caserta-Salerno(A30) alle
10.30 e arriviamo alla barriera di Salerno-Mercato S.Severino senza alcun problema. Problemi non ne abbiamo
neanche in seguito, ma viaggiando sulla A3 Salerno-R.Calabria
bisogna stare molto attenti perché troviamo una strada che oltre ad essere
molto trafficata da mezzi pesanti nonostante il giorno festivo è in un pessimo
stato, dovuto anche ai lavori di ampliamento esistenti. Finalmente entriamo
nella diramazione per Potenza(E847/SS407) percorrendo una strada dove
incontriamo solo pochissimi veicoli. Superiamo Potenza continuando in direzione
di Matera senza mai riuscire a sapere quanti km ci separano dalla città non
avendo trovato alcun segnale stradale che lo segnalasse, addirittura non veniva
più neanche segnalata la città di Matera ma bensì Metaponto che si trova
appunto alla fine di questa statale. Finalmente all’uscita di una galleria
magicamente troviamo una segnalazione che ci indica la strada statale 7 racc.
direzione Altamura-Bari sulla quale dopo una ventina
di km troviamo finalmente l’uscita per Matera città. Ci separano da Potenza Con
nostra grande meraviglia ci accorgiamo che l’equipaggio vicino al nostro sono pure
loro di Montevarchi. E’ proprio vero che il mondo è piccolo! L’area
camper della Masseria non è ancora ultimata, ma notiamo subito che le piazzole
sono lastricate in pietra e delimitate da un muretto sempre in pietra, i servizi
igienici nuovi sono dotati di docce calde, ad ogni piazzola c’è un rubinetto
per l’acqua e la presa per l’energia elettrica, lo scarico
acque con griglie è in acciaio, insomma tutto ben fatto ed al prezzo di
10€ il giorno. Ci piazziamo e mangiamo un boccone prima
di addentrarci nella visita alla città. Più
tardi, pronti per l’escursione veniamo accompagnati in città con l’auto dal
titolare il quale ci ricorda che quando vogliamo tornarcene alla Masseria non
dobbiamo far altro che telefonargli perché anche questo è compreso nel prezzo!
Ci dirigiamo quindi verso il quartiere dei Sassi. “ I Sassi sono dal 1993
patrimonio dell’Umanità e quindi sotto la protezione dell’UNESCO. Costituiscono
il vecchio nucleo abitativo della città di Matera. Sono denominati Barisano e Caveoso e si trovano
all’interno di due ampie cavità rocciose. Si caratterizzano per la loro
architettura rupestre che anziché costruire il pieno nel vuoto, scavava il
vuoto nel pieno realizzando così grotte artificiali in cui erano ubicate case, stalle,
chiese, cantine. Queste, in un primo momento solo interrate, vennero in seguito arricchite di strutture esterne costruite per
proteggere le abitazioni dal freddo e dal caldo. In queste povere case, che
prendevano aria e luce solo dalla porta d’ingresso, vivevano assieme uomini ed
animali. Un tale sistema di vita determinava però notevoli problemi di ordine
sanitario a causa dell’affollamento, della promiscuità con gli animali e delle
pessime condizioni igieniche delle abitazioni perciò nel periodo che andava dal
1952 al 1960 i Sassi furono evacuati delle circa 23.000 persone che vi
abitavano. Agli abitanti, a volte contrari ad andarsene dalle loro misere
dimore, furono assegnate nuove case appositamente costruite nei quartieri
periferici della città. Oggi, grazie a progetti di ristrutturazione di questi
immobili, gli antichi rioni dei Sassi rivivono una nuova storia ospitando attualmente
circa 350 famiglie.”. La nostra visita nel quartiere più antico, il Caveoso, si è protratta fino verso le 19,00 dopodiché vinti
dalla stanchezza siamo tornati alla masseria. Per la cena siamo stati al
ristorante della Masseria dove il simpatico titolare ci ha fatto assaggiare il
loro piatto locale “la pignet” o “cutturiddu”,
preparato con carne di pecora o di agnellone con
verdure miste, formaggio e pezzetti di salumi, il tutto racchiuso e sigillato
in una specie di anfora in terracotta e messa a cuocere in forno per
tre/quattro ore. Lunedì
23 Aprile 2007 La
notte è trascorsa tranquilla nonostante il piatto non molto “leggero” mangiato
la sera prima. Al mattino ci attende un cielo limpido e un bel sole caldo che
ci fa ben sperare per l’odierna giornata. Di buon’ora
siamo nuovamente in città decisi a visitare l’altro
quartiere dei Sassi, il Barisano, di epoca più
recente e dove le abitazioni iniziano ad assumere un aspetto esterno diverso
anche se le stanze vere e proprie sono egualmente scavate dentro la roccia. Mentre
visitavamo il luogo dove è stato girato il film di Mel
Gibson “The Passion” siamo
stati avvicinati da un signore del luogo, nativo nei Sassi, il quale ci ha
fatto da cicerone raccontandoci la storia di questa terra, le sue vicissitudini
portandoci in ultimo a visitare la sua abitazione in fase di restauro. Siamo
rimasti veramente allibiti. Le“stanze”di queste abitazioni a volte scavate
sopra o sotto ad altre grotte esistenti, su dislivelli diversi, si addentravano
nella cuore della roccia divenendo via via sempre più buie e meno arieggiate trovandosi più
lontane dall’unica risorsa di luce e d’aria: la porta d’ingresso. Più tardi
abbiamo visitato alcune chiese rupestri, grotte scavate interamente nella
roccia da monaci provenienti prevalentemente dall’oriente che tra l’VIII e il
XII secolo trovarono qui rifugio trasformando umide e buie caverne in luoghi di
culto ornando con immagini sacre le nude pareti. Forse la più interessante è
quella di San Pietro Barisano, tipico esempio di
chiesa interamente scavata nel tufo la cui facciata, però è realizzata in
costruito. Dopo
aver fatto una visita nel centro della Matera vecchia acquistando prodotti
locali siamo rientrati alla Masseria salutando questa città che davvero merita
di essere visitata. Prima di lasciare del tutto Matera
siamo saliti al Belvedere, prendere direzione Matera Nord e quindi direzione Taranto-Laterza.Dopo circa un km sulla sinistra troviamo
una pista di kart e dopo ancora altri 200mt a destra una strada in salita
conduce fino ad un piazzale sulla Gravina dal quale si può spaziare una veduta
generale sui Sassi. Il nostro viaggio riprende più tardi immettendosi sulla
SS99per Altamura e quindi sulla SS96 per Gravina di
Puglia. Si continua quindi sulla strada provinciale Martedì
24 Aprile 2007 Al
mattino il viaggio riprende percorrendo la litoranea SP159 che attraversa zone
prettamente agricole fino ad arrivare e superare Manfredonia. Facciamo tappa ad
un supermercato per le provviste alimentari dopodiché ci addentriamo nel
Gargano percorrendo una tortuosa strada che attraverso zone boscose e vedute
sulla scogliera ci fa arrivare prima alla cittadina di Vieste e poi a Peschici, entrambe molto caratteristiche
con le loro case bianche a picco sul mare e le strette viuzze che come un
labirinto si intersecano fra loro. Il viaggio continua, Rodi Gargano, il lago
di Varano e il lago di Lesina, facendo alcune fermate fino ad entrare in
autostrada A14 a Poggio Imperiale-Lesina direzione Termoli dove usciamo di
nuovo e percorrendo la strada litoranea SS16 arriviamo a sera a S.Salvo Marina dove andiamo a far tappa presso il campeggio
“Sabbia d’oro”che fa sosta Camper per 12€. Sosta in prossimità del mare su
prato. Mercoledì
25 Aprile 2007 La
notte ha piovuto, ma al mattino ci attende nuovamente
il sole. Appena pronti ci rimettiamo in movimento per il viaggio di ritorno
verso casa. Entriamo in A14 al casello Montenero di
Bisaccia-Vasto sud in direzione Pescara. Qui proseguiamo per l’A25 Pescara
–Roma uscendone al casello Sulmona-Pratola Peligna. Seguiamo la strada in direzione Sulmona e andiamo
a parcheggiare al punto sosta proprio sotto le mura (5€ per l’intera giornata o
2, 5€ per solo carico/scarico con parcometro). Facciamo un’escursione a
visitare la cittadina acquistando gli immancabili confetti dopodiché ci
rimettiamo in marcia rientrando in A14 che sono le 14.30 direzione Roma
imbattendoci in un paio di temporali. Usciamo al casello di Arezzo e verso le
18.20 siamo finalmente a casa. Il
viaggio è stato effettuato da Maurizio e Cinzia sul loro
camper Mclouis 560 del 2005. Sono stati
percorsi Viaggio effettuato in Aprile 2007 da Maurizio Scala Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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