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7 agosto 2005: è arrivato finalmente il momento di partire; un'ultima controllatina a Winnie II (il ns. nuovo camper) e siamo in autostrada per l'appuntamento con Franca e Raffaele che viaggeranno con noi con il loro camper.
1a tappa: ci ritroviamo a Colmar nel camping de L'Ill sulle rive del fiume omonimo; uno stupendo campeggio dove una coppia di cicogne ci dà il benvenuto insieme ad altri volatili stanziali. E' il 9 agosto e decidiamo di ripartire dopo aver fatto riparare la valvola della camera d'aria di una ruota che, difettosa faceva sgonfiare il pneumatico: ottima l'assistenza della filiale Ford che ci ha dato appuntamento per le ore 10 del mattino e ci ha sostituito la valvola riconsegnandoci Winnie II dopo aver controllato tutti i livelli senza dire nulla. Finalmente ripartiti facciamo tappa lungo la route de vin a Riquewir: qui un'area attrezzata, posta a poche decine di metri dal centro del paese, ci permette di parcheggiare i camper e visitare le casette tipiche del luogo. L'impressione di tutti noi è stata quella di un posto più raccolto di Colmar ma di grande effetto; prima di partire utilizziamo anche qui il trenino che, questa volta, ci fa uscire dalle mura della città per ammirare la cittadina dalla collina circostante dove stupendi ed ordinati vigneti fanno da corollario a tutto il paese.
Ripartiamo infine e ci dirigiamo a Strasburgo dove sostiamo nel camping Montagne vert dove rimaniamo due giorni; si potrebbero utilizzare le biciclette ma decidiamo di visitare la città con i mezzi pubblici che, peraltro, collegano il campeggio in modo estremamente comodo. I giorni stanno passando e, consapevoli di voler fare almeno una puntata di assaggio in Olanda decidiamo di partire anche se ci sarebbero ancora da visitare un mucchio di cose. Riprendiamo l'autostrada che in Alsazia non è a pagamento e, dopo una sosta in un campeggio stanziale in Belgio arriviamo finalmente in Olanda: Franca è al massimo della felicità! Finalmente sono in Olanda continua a ripetere. (E che sarà mai!?!) L'assaggio era per visitare i mulini a vento, perciò ci dirigiamo verso Kinderdike dove un gentile signore ci scorta con la sua auto ad un'area di sosta per camper: è posta a circa due chilometri dal sito dei mulini ed all'apparenza ci pare un parcheggio di auto, ma dopo poche ore, al ritorno da una prima perlustrazione con le biciclette, ci accorgiamo di essere stati accerchiati da una quarantina o forse più di camper (quasi tutti italiani). Passiamo la notte dopo aver preso varie precauzioni (l'anno scorso siamo stati narcotizzati e depredati in Francia in un'area di servizio autostradale nei pressi di Digione) quindi tutti a nanna. La mattina colazione, maglioni (fa freddo), in sella e via verso il mulino n° 2 che si può visitare con la modica spesa di € 3,00: veramente interessante per grandi e piccoli. Ritorniamo ai camper non dopo aver bighellonato per le stradine e le vie ciclabili del posto, quindi facciamo un giro nel centro commerciale che, non sapevamo, avevamo alle spalle del parcheggio e qui facciamo incetta di prodotti locali.
Franca è soddisfatta perciò decidiamo di proseguire e ci avventuriamo ancora un po' a Nord; e, sotto un temporale da film nei pressi di Rotterdam, arriviamo fino a Katwick dove un tempaccio freddo e ventoso ci fa passare il ferragosto al riparo con maglioni e giacche a vento. Perciò ci mettiamo in viaggio e rientramo in Francia facendo tappa ad Epernay nel campeggio comunale: di qui con le biciclette io e Mariamary, con i mezzi pubblici Franca e Raffaele, arriviamo nel centro della città dove scopriamo che la visita alle cantine (les caves) sono terminate alle ore 16. Non ci resta che attendere il giorno successivo e prenotare la nostra visita. Pregusto già il profumo ed il gusto dello champagne perciò ci facciamo una bella mangiata di spaghetti sorseggiando una buona bottiglia di quel nettare. (io sarò l'avvinazzato, ma assicuro che anche le "astemie" hanno gradito il vino).
La mattina successiva sono in fibrillazione: la prima tappa è da Moet Chandon, la seconda da Mercier: in entrambi gli stabilimenti è possibile effettuare una visita guidata (in lingua italiana!) che ci permette di fare un tour all'interno assistendo ai vari passaggi del processo di vinificazione. Dopo un temporale, non da poco, riprendiamo mestamente la strada del ritorno dirigendo le prue dei nostri amatissimi camper verso Torino la nostra cara città che sta già vivendo preparandosi a dovere all'atmosfera delle Olimpiadi invernali. Attraversata la parte orientale della Francia giungiamo a Modane; percorso il tunnel del Frejus, Bardonecchia ci accoglie sotto un epico temporale (ma saremo noi a portare tanta pioggia?) che ci accompagna fino a Torino.
Qui ritroviamo i tanti cantieri olimpici che scopriamo avanzati speditamente: sembra strano ma la città sta cambiando e sta assumendo un aspetto importante: che sia un buon auspicio per i prossimi mesi!
Viaggio effettuato nell'Agosto 2005 da Ugo e Mariamary Olivero Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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