CAPODANNO IN ALTA SAVOIA
Anche quest'anno abbiamo scelto di iniziare l'anno nuovo in montagna.
Non siamo sciatori accaniti, ma la suggestione dell'ambiente innevato prevale
sulle considerazioni di altro tipo, come il rigore meteorologico ed il rischio
di strade difficili.
Torniamo nelle per noi non troppo lontane lande savoiarde, per scoprirne nuovi
scorci ed eventualmente apprezzarne ancora quelli già provati con successo in
passato.
A condividere il viaggio i nostri amici di sempre.
29 Dicembre 2005, giovedi
Partiamo con calma, dopo i preparativi del caso: non ci aspetta un viaggio
lunghissimo, quindi relax e tranquillità sin dalla messa in moto.
L'autostrada verso Aosta non è affatto trafficata, così come il fondovalle
non è innevato in modo significativo.
Come di consueto, arriviamo velocemente al tunnel del Monte Bianco, anche
se il panorama è in gran parte 'in tunnel'.
Sfruttiamo l'abbonamento che abbatte di molto il costo del passaggio (meno di
130 euro per 10 transiti eseguibili in 25 mesi), ed entriamo in galleria. Forse
più di altre volte ci colpisce il fenomeno di condensa che assale i vetri
anteriori e gli specchi retrovisori esterni, che 'combattiamo' con la
ventilazione al massimo.
La temperatura passa dai circa +15° a centro tunnel ai -18° del versante
francese, nel giro di qualche chilometro: un brivido al pensiero di cosa
sopportano i nostri mezzi, e avanti con prudenza.
Seguendo le raccomandazioni raccolte su internet visitando i siti delle
destinazioni e dei campeggi individuati su Camperonline.it, imbocchiamo
l'autostrada fino a Bonneville, quando usciamo all'indicazione 'Le Grand
Bornand', che sarà la nostra prima meta.
La strada si inerpica nella valle a sinistra, neanche troppo innevata. Il
tracciato è tortuoso e in qualche punto anche stretto, tanto da doversi fermare
all'incrocio con altri veicoli di medie o grandi dimensioni. E pensare che
questa è la strada suggerita, perchè l'altra è peggio!
Per pranzo, comunque, arriviamo nel campeggio L'Escale, che abbiamo scelto
in quanto a ridosso di un abitato che promette di essere sufficientemente
brillante, e al tempo stesso vicino alle piste di fondo, con navetta per le
pista di discesa, e ben attrezzato. Avevamo telefonato, e ci hanno assicurato
che il posto c'era, quindi tutto ok.
Infatti, anche se la Reception è già chiusa per la pausa di pranzo, ci vengono
ad accogliere, ci accompagnano in perlustrazione con un 'caddy' elettrico e, una
volta approvate le piazzole proposteci, ci aiutano con vera cortesia e
disponibilità a livellare i veicoli (scavando nel ghiaccio per sistemare i
cunei) e collegare l'elettricità (regolata sull'amperaggio desiderato con dei
fusibili, in modo da pagare in funzione del consumo). Alla registrazione dei
documenti ci forniscono un bel kit di depliant informativi, e anche i biglietti
gratuiti per i servizi pubblici per tutte le persone e tutte le destinazioni
della vallata.
Il primo impatto è molto positivo, soprattutto se paragonato a certe altre
situazioni dove al gestore sembra quasi dare fastidio l'arrivo di alcuni veicoli
che gli portano reddito...
Nel pomeriggio prendiamo confidenza con le attrezzature del campeggio, adeguate.
Il freddo non dà tregua, e anche alla Reception ci avvertono che la notte sarà
rigida.
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30 Dicembre 2005, venerdi In effetti nella notte il termometro è sceso
abbastanza, dicono a -19°, e al mattino alcuni campeggiatori (sia in caravan
che in camper) hanno alcuni problemi.
Il nostro team non sfugge alla regola, e mentre su un camper sono
congelati scarichi e acqua (che non esce più dai rubinetti interni),
nell'altro non funzionano più il riscaldamento Truma Combi - causa probabile
difficoltà di gasificazione per gas 'non propano puro' e pure l'acqua non
viene più. Solo il Webasto supplementare ad aria, provvidenziale, lavora
come si deve, ed integra il riscaldamento di bordo, evitando cali di
morale troppo accentuati ed alimentando speranze di ripresa della normalità.
Noi siamo fortunati (e previdenti: bombole di propano puro), e non
abbiamo problemi la lamentare. Bene.
Traffichiamo un po' con le bombole, tra attacchi italiani e francesi, e
riusciamo a stabilizzarci in una situazione dove tutti hanno il propano.
Segnaliamo che la bombola di propano puro acquistata in campeggio - e
puntualmente recapitata a fianco del portabombole, davvero gentili - costa
meno che a casa: 25 euro per 13 Kg, contro i 22 euro per 10 Kg pagati in
Italia. Buono a sapersi.
Nel pomeriggio, vista la situazione, decidiamo di sfruttare
l'interessante - e per noi insolita - opzione della piscina riscaldata
offerta dal campeggio. Tra cascate e idromassaggi, in acqua calda da godere,
passiamo più di un'ora a mollo, rinfrancandoci e rilassandoci.
Durante la cena, iniziano a cadere i primi fiocchi bianchi, che rendono
l'atmosfera ancora più gradevole.
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31 Dicembre 2005, sabato Il risveglio, dopo una notte molto
tranquilla, è reso ancor più piacevole dal candido panorama innevato nel
quale ci troviamo immersi. La morsa del gelo si è attenuata, e usciamo per
passeggiare in paese. Gradevole, con molti negozietti e prodotti tipici, di
cui facciamo una giusta scorta - soprattutto salumi e formaggi.
Nel pomeriggio inizia a piovere, così le strade carrozzabili si
ripuliscono, mentre i vialetti del campeggio in qualche tratto si
trasformano in pozzanghere.
Visto l'esito dell'esperimento riuscito ieri, anche oggi decidiamo per un
secondo 'tuffo in piscina', che si conferma oltremodo gradevole e
rigenerante.
Rinunciamo invece ad assistere alla fiaccolata dei maestri di sci, per
via della pioggia e del fatto che per assistervi occorrerebbe spostarsi con
la navetta, che temiamo possa poi essere presa d'assalto per il rientro e
causarci ritardi per la cena.
Dal tardo pomeriggio fervono i preparativi per un cenone nel nostro
stile, con tre cucine dei camper "a tutto gas" (anzi, anche un paio di
forni!) e una tavola riccamente imbandita che ci accoglie in sana armonia
per un ennesimo veglione tra vecchi amici.
A mezzanotte qualche fuoco d'artificio, proprio il minimo indispensabile,
sottolinea il cambio di anno.
Dopo i brindisi augurali di rito, tutti a nanna. Buon 2006!
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1 Gennaio 2006, domenica La giornata è bella, e decidiamo di spostare
la carovana verso Megeve, zona che conosciamo ed apprezziamo.
Paghiamo (circa trenta euro a equipaggio, corrente e piscina inclusi), e
partiamo.
Attraversiamo La Clusaz, vivace centro per gli sport invernali, con
impianti moderni e alcuni camper in sosta libera, a affrontiamo - non senza
un velo di preoccupazione - la salita verso il Col de l'Aravis, lungo la
D909.
La strada non è proprio pulita, anzi, e dopo aver incrociato un mega
spazzaneve che scende ed il cui operatore ci osserva con evidente curiosità,
l'attenzione aumenta.
Siamo soli, tre camper (di qui al valico vediamo solo qualche rarissima
fuoristrada), e - sempre tenendoci in contatto con le radio, procediamo a
debita distanza, in modo che ciascuno possa 'tenere il proprio passo' e non
rischi fermate che richiedano improbabili ripartenze.
Il panorama è autenticamente mozzafiato, immacolato, con fiabeschi chalet
disabitati o gruppi di case isolate a punteggiare, in una bella giornata, un
manto intatto. Bellissimo. Scattiamo diverse fotografie di questo scenario
infrequente, e raggiunto il valico tiriamo un sospiro di sollievo. Nessuno
ci teneva a montare le catene, e siamo riusciti a farcela senza.
La discesa verso La Giettaz prima, e Flumet poi, è fatta con ancora
maggiore cautela, ammirando i panorami ed usando il freno motore.
Ottima esperienza, intensa e appagante.
Da Flumet a Praz sur Arly sono pochi chilometri, e per pranzo
siamo già sistemati nel campeggio Prez de Pra, del quale già conosciamo la
felice posizione, ben esposta al sole, comoda alle piste ed al centro
abitato, piccolo ma caratteristico.
Grande pranzo di Capodanno, e all'imbrunire tutti giù con il bob per
smaltire.
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2 Gennaio 2006, lunedi Finalmente gli sportivi possono scatenarsi (si
fa per dire), e affrontare la pista di fondo che passa a pochi passi dal
campeggio. E' gratuita e poco impegnativa, ideale per le nostre
caratteristiche.
Nel pomeriggio, dopo una eccellente polenta con varie carni e contorni
generosamente cucinata per tutti da chi non ha familiarità con gli sci, ancora
bob e poi passeggiata nel centro, carino con le sue illuminazioni ed i suoi
addobbi.
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3 Gennaio 2006, martedi Come il posto richiede, mattinata dedicata
allo sci di fondo ed alle passeggiate nella quiete dei boschi imbiancati.
Solito pranzo 'all together' e tardo pomeriggio in bob ed in centro. Che
pacchia!
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4 Gennaio 2006, mercoledi
Essendo l'ultimo giorno di soggiorno previsto qui, ci diamo da fare con gli
sci ancora una volta.
Nel pomeriggio, operazioni di carico e scarico e preparazione al
trasferimento del giorno dopo.
Saldiamo il conto del campeggio (meno di 20 euro al giorno in tre persone, meno di 15 in
due: ma le aree di sosta in Italia questi rapporti prezzo-servizi li
conoscono?), e diamo appuntamento alla "procheine".
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5 Gennaio 2006, giovedi
Scatta l'imprevisto: come deciso, avremmo dovuto muoverci verso Megeve, per visitarla
e pranzare. Ma uno dei tre veicoli non si mette in moto.
Diagnostichiamo 'gasolio ghiacchiato', e confidiamo in un innalzamento della
temperatura. Per favorirlo, applichiamo una stufetta elettrica nel motore
impedito, e concordiamo un piano di emergenza.
Due veicoli si muovono, e uno viene parcheggiato a Megeve, come base di
appoggio per chi spenderà la giornata tra le vetrine, nel parcheggio non
lontano dalle piste di sci a ovest dell'abitato (GPS: N 45° 51.834', E
6° 37.247'). L'altro, invece, parte alla ricerca
dei ricambi e della manodopera eventualmente necessaria al ripristino del terzo
amico.
Gran cosa, essere in più d'un equipaggio! Dà morale, allegria, e - quando
serve - fiducia, sapendo che c'è un amico fidato che ti dà una mano.
Così, divisi i compiti, c'è chi veglia sul motore raffreddato, chi se la spassa
nell'elegante centro di Megeve, e chi accerta l'efficienza del servizio di
Assistenza Fiat. Senza polemica, ma solo per amore di verità, la Fiat di
Sallanches (la più vicina, a soli circa 30 km a fondovalle) dichiara con la
massima serenità che loro non intervengono affatto. Se vogliamo, ci vendono un
filtro del gasolio nuovo per sostituire quello probabilmente intasato dalla
componente solidificata del carburante. Dopodichè, è affar nostro trovare un
meccanico generico che venga sul posto ad operare la sostituzione. Merci.
Acquistiamo il filtro (una decina di euro più caro dello stesso identico che,
per ironia della sorte, era stato sostituito prima della partenza a titolo
precauzionale: c'è ancora a bordo la fattura, e confrontando il codice accertiamo che il
ricambio Fiat è proprio lo stesso ...), e risaliamo la valle bussando a tutti i centri di assistenza
che incontriamo.
Dopo alcuni tentativi, troviamo un meccanico volenteroso che "verrà l'indomani".
Mesto rientro al campeggio di Praz sur Arly, nuovo chek-in, a notte in attesa
del meccanico, visto che il Ducato raffreddato non è guarito.
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6 Gennaio 2006, venerdi Puntuale, il meccanico si presenta,
conferma la nostra diagnosi, e sostituisce rapidamente il filtro del
gasolio. Solo che il Ducato non parte lo stesso. Si rende quindi necessaria
una ulteriore operazione di smontaggio della pompa del carburante dal
serbatoio (che si trova sotto i piedi dell'autista), di una sua accurata pulizia con benzina,
e poi riscaldamento artificiale sul termosifone del campeggio, e successivo rimontaggio.
Una buona aggiunta di additivo
specifico direttamente nel serbatoio, e stavolta, finalmente, il motore
riparte. Ci spostiamo quindi a Chamonix, per una chiusura del
viaggio in grande stile. Bella passeggiata in centro, tra vetrine e
lustrini, con gli ultimi acquisti. Cena e notte nel parcheggio a ingresso
dell'abitato, senza problemi.
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7 Gennaio 2006, sabato Tutti i motori partono senza incertezze, e
dopo aver aiutato un automobilista con l'auto bloccata dalla neve nel parcheggio
(che gli uomini della nostra comitiva con le loro pale, cunei, piastre
antislittamento e braccia volenterose liberano in quattro e quattr'otto),
rientriamo in Italia attraverso il tunnel del Monte Bianco.
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Viaggio effettuato a Capodanno 2006 da Cinzia Nesi
Potete trovare ulteriori informazioni sulle località
toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione
AREE DI SOSTA.
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