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Camping Sport Magenta

DIARIO DI BORDO
FRANCIA ITALIA
ITALIA - FRANCIA - ANDORRA - SPAGNA - LOURDES - BRETAGNA - LAGHI

di Rossella Proietti

 

Equipaggio:       ROSSELLA (IO) incaricata di redigere il diario
CARLO colui "CHE GUIDA"
SARA anni 15 - la maggiore delle mie due figlie
GIULIA anni 9 - la "piccola"
ULTRA' cagnetta nera meticcia di 1 anno (il suo ambiente ideale è il camper, ancor meglio di casa)

 

Mezzo:             AUTOCARAVAN del 1993 - RIMOR SLOOP 560
motore FORD 2500 D

 

Numeri e calcoli: Km. percorsi: 5647
Totale spesa gasolio L. 1.028.000
Totale dei giorni 23
Litri di gasolio bruciati 780
Autostrada: L. 96.200

 

 

Premessa: Con queste vacanze 1999 completiamo il nostro itinerario in Francia: in sostanza l'abbiamo vista tutta, da su a giù, ma non mancheremo di tornare nei posti che ci hanno attratto particolarmente!

 

SI PARTE


9 agosto 1999 - Montefiascone Lago - Sveglia alle ore 8,00

Dopo una settimana di intenso riposo al Lago di Bolsena si parte.

Dopo lunghi e penosi preparativi, (quando si stà fermi si tirano giù tante di quelle cose che solo per ritirarle tutte al loro posto ci vuole il doppio del tempo!).

Carlo, che ha stabilito la tabella di marcia, ha previsto di partire verso le 10:00. Cielo nuvoloso e caldo afoso.
Itinerario

o      SS Cassia direzione Siena (l'alternativa SS Aurelia o A1 ci sembra troppo complicata)

o      Raccordo Siena/Firenze

o      Firenze mare per Ventimiglia

La Cassia si dimostra subito una bruttissima strada piena di curve e abbastanza stretta. Proseguiamo fino a Siena per poi prendere il raccordo Siena-Firenze. Si prosegue con la Firenze Mare e poi ancora per Ventimiglia.

Decidiamo di fermarci per la notte nell'Area di Servizio sulla A10 Diano Marina dove già ci sono alcuni camper.

Mentre stiamo lì arrivano circa 6 roulotte del tipo "Baronesse" lunghe circa 8 o 9 metri trainate in massima parte da Mercedes degli ultimi tipi e anche cabrio. Rimaniamo ad osservare le loro manovre per il parcheggio e ci rendiamo conto che sono dei nomadi. Una roulotte urta contro dei rami di un albero e il vetro di dietro va in frantumi. Mio marito non riesce a stare fermo e quindi si precipita per vedere cosa sia successo, si rende disponibile per la riparazione (lui ha sempre di tutto con sé; questa volta usa un nastro trasparente). A questo punto fare amicizia non è certo un problema: fino a tarda sera rimaniamo svegli a parlare con il gruppo di nomadi. Conoscere le loro usanze, questo gruppo di nomadi è soprannominato "dei RICCHI" (no ROM) ci riempie di curiosità. Nel frattempo notiamo che gli altri camperisti hanno preferito andare via precipitosamente, diretti verso altre aree di servizio!!!

 

10 agosto 1999 - Stazione di Servizio sull'autostrada A10 Diano Mariana

Anche questa mattina ci si sveglia verso le 8:00 (l'orario del lavoro e della scuola è ancora è molto radicato) il tempo è ancora molto nuvoloso e il caldo è oppressivo e umido. Ma la gioia di essere in vacanza prevale. La meta di questa mattina è la Francia. - Giulia non vede l'ora di arrivarvi e chiede di continuo: quanto manca?

Strada facendo il tempo migliora ma si alza un vento fortissimo; a Nizza decidiamo di uscire dall'autostrada per fare un po' di sosta. Ma perché ci vengono queste idee? Rimaniamo imbottigliati nel traffico. Sono le 13:00 ed ancora siamo a Frejus. Si pranza nel parcheggio di un Supermercato e si riparte, questa volta per l'autostrada, prendendo la A8.

La A8 è bellissima e molto ampia, 5 corsie, ma costa tantissimo Frejus-Arles L. 30.000 circa!!!

Si prosegue fino ad Agde passando per Sète. Striscia di terra tra Mare e Mare lunga circa 19 Km con una spiaggia molto ampia. Ci sono molti camper parcheggiati ai bordi della strada dal lato della spiaggia, ma sotto sole pieno dato che non c'è neanche un albero. Pensiamo di restare per goderci un giorno di mare, dato che ci sono dei posti liberi, ma la sola idea di rimanere sotto il sole, al caldo, ci sconforta un po' e ci fa decidere di proseguire per Agde

Troviamo un parcheggio lungo un canale, verso le 22:00 ci sorprendono i fuochi d'artificio. Sono 2 spettacoli quasi simultanei e ci ricordiamo che questa notte è la notte di San Lorenzo: rimaniamo in attesa, al buio, nella speranza di scorgere qualche stella cadente ma verso mezzanotte delusi , andiamo a dormire.

 

11 agosto 1999 – Agde

Il posto scelto è molto silenzioso e ci permette di dormire tranquillamente. Al risveglio ci ritroviamo in compagnia di altri camper giunti durante la notte.

Ripartiamo con destinazione Andorra. Giulia non vede l'ora di arrivare ad Andorra, chiede sempre: quanto manca?

Finalmente è una bella giornata di sole, questo è molto importante, dato che oggi è il giorno dell'ultima eclissi di sole del millennio, e finalmente la giornata non è più tanto calda, anzi direi un po' freddina. Comunque, nonostante il "freddino", molte persone si recano in spiaggia: c'è un andirivieni incredibile di sdraie, ombrelloni, e salvagente di tutte le misure.

Alle 12:00 circa ci fermiamo su una piazzola per cercare di vedere l'Eclissi. Non stiamo nella zona del 100% ma si nota comunque abbastanza bene la differenza tra l'atmosfera solare ed il leggero azzurro che si irradia tutto intorno durante la fase di eclissi.

Raggiungiamo una bella piazzola nei pressi di Vinca dove rimaniamo per il pranzo.

Arriviamo ad Andorra nel pomeriggio. Qui ad Andorra è d'obbligo fermarsi a fare acquisti. Ci dirigiamo verso il centro commerciale "POINT de TROBATA" dopo aver fatto, OVVIAMENTE, benzina dato che qui con 48.000 abbiamo fatto il pieno. Il centro commerciale si trova nel paesino di Saint Julià. Vorrei fare una annotazione molto particolare: Andorra è Porto Franco e tutto costa di meno eccetto i carrelli della spesa. Per noleggiarli servono 500 PTS quasi L. 6.000. La sera andiamo in cerca di un ristorante dove circa 4 anni fa ci hanno servito una Paeillas squisita. Con grande delusione scopriamo che è chiuso e dalle ragnatele alle finestre veniamo alla conclusione che forse è chiuso da un po'. Optiamo per un altro ristorante e ci accorgiamo solo dopo entrati che si chiama la "Reìne del la Pizza" ma per fortuna hanno anche altri menu (non è opportuno mangiare cibi italiani all'estero, perché non sanno cucinarli come piace a noi e restiamo sempre scontenti). Si mangia bene e si spendono circa L. 15.000 a persona.

 

12 agosto 1999 - Saint Julià

Abbiamo dormito nel parcheggio del centro commerciale Dumbo dove non siamo stati soli ma ci hanno fatto compagnia altri camper sia Francesi che Tedeschi.

Non ho ancora parlo di Ultrà, la mia cagnetta, alla quale piace moltissimo fare la guardia: dorme sul sedile di guida per non perdere neanche un movimento esterno, controlla tutto quello che succede intorno al nostro camper. Non sopporta veder parcheggiare o passeggiare qualcuno nelle nostre vicinanze. La cosa non ci dispiace, dato che come antifurto funziona bene, ma come tutti gli antifurti ha qualche difetto: suona, ovvero abbaia, anche quando non c'è bisogno. Quindi sveglia all'alba, dato che i dipendenti del parcheggio arrivano alle 7:00.

Richiamiamo all'ordine Ultrà e cerchiamo di dormire ancora un po' ma ormai il sonno è andato perduto. Verso le 8,30 ripartiamo, dopo una bella colazione.

Alla frontiera fermano tutti per dei controlli. Ci chiedono di aprire il "cofano" e Carlo apre il gaveaux posteriore dove ci sono le sdraio, mentre mio marito armeggia con l'apertura, io osservo attentamente il gendarme che, a sua volta, dà un'occhiata al nostro borsone Fiamma sul portabagagli; per fortuna non è un tipo atletico e quindi rinuncia ad arrampicarsi sulla scaletta per guardarci dentro e, sospirone di sollievo, ci manda via. Dentro il borsone abbiamo messo le stecche di sigarette in più (solo 2) ma se vogliono possono sequestrarle lo stesso anche se la quantità è irrisoria.

Si riparte direzione Oceano Atlantico.

Giulia non vede l'ora di arrivare sull'Oceano, chiede sempre: quanto manca?

Siamo dalla parte della Spagna. Percorriamo la Statale 1313 costeggiando il RIO NOGUERA ci fermiamo in una piccola piazzola per gustarci i Kajack che discendono il fiume correndo come matti. Sono tutti ragazzi e ragazze molto giovani ma tra di loro non manca qualche presenza un po' più matura. Intanto si è fatta l'ora di pranzo. Dopo pranzo proseguiamo per la N260 direzione SORT salendo fino al passo di Por de la Bonaigua altezza m. 2072. E' stupendo, freddissimo e c'è molta nebbia. Devo dire però che, dopo il caldo insopportabile di un Luglio passato a Roma, l'aria fredda ci fa molto piacere. Pensiamo di rimanere qui per la notte ma sono solo le 15,30 e ci chiediamo in coro "cosa facciamo qui in piena montagna con la nebbia sino a questa sera"? All'unanimità si decide di ripartire direzione Tarbes. Proprio subito dopo la frontiera Francese troviamo un laghetto di pesca artificiale proprio carino e vi sostiamo per qualche minuto, Carlo è un appassionato di pesca. A differenza dei nostri laghi artificiali serve la licenza di pesca ma non si paga il posizionamento delle canne.

Strada facendo Carlo propone di fare una tappa a Lourdes, sempre se tutti siamo d'accordo, e così è.

Seguiamo le indicazioni per Lourdes, e prendiamo un'autostrada con passaggio gratuito fino alla cittadina per poi seguire le indicazione per La Grotta ci troviamo di fronte al Tribunale, una palazzina in stile, sul lato sinistro c'è un bel parcheggio gratuito dove già si trovano altri camper Italiani, c'è un posto proprio per noi. Si fa subito amicizia e si passa la serata insieme parlando fino a tardi.

 

13 agosto 1999 – Lourdes

Io e le mie bambine ci incamminiamo per il Santuario che per fortuna risulta essere molto vicino da dove abbiamo parcheggiato. Visitiamo il Santuario e le Grotte procurandoci anche l'acqua da riportare come souvenir. Fa una certa impressione vedere la quantità di fedeli malati sistemati su lettini e carrozzine. Lourdes è piccola, tenuta bene ma ovviamente molto commerciale.

Dopo pranzo salutiamo i nostri "amici" - i camperisti hanno la dote di diventare amici solo dopo poche chiacchiere - e ci dirigiamo verso PAU, poi con le N134 - 934 e 932 direzione Langon, subito dopo sulla N113 e precisamente nel paese di PREIGNAC, passata la chiesa c'è un bel Camper Service dove troviamo un gran parcheggio, lo scarico e il carico acqua gratuita veramente carino e per la gioia di Ultrà con un bel giardino dove correre.

Non ci fermiamo per la notte essendo ancora giorno ed avendo l'intenzione di arrivare a Bordeaux.

Perdiamo tempo a Bordeaux per il traffico e per i lavori in corso che ci fuorviano e non riusciamo più a trovare la N137 che ci condurrà a Nantes.

Finalmente la troviamo, l'unica cosa positiva è che abbiamo guadagnato più di un'ora di luce rispetto a Roma. Incontriamo il paese di Etauliers dove nel parcheggio proprio lungo la strada ci fermiamo per la notte.

 

14 agosto 1999 – Etauliers

La notte passa tranquilla. Ci si sveglia un po' circondati dalle auto che vanno e vengono. Subito a pochi chilometri da Etauliers passiamo un'area di Servizio per camper con acqua, scarico, bagni pubblici e possibilità di pernottamento "Air de St. Caprais de Blaye".

Seguendo le istruzioni del diario di bordo di Paolo e Laura De Ciutiis arriviamo a Pornichet. Parcheggiamo lungo il molo proprio di fronte la Baia dove verso le 21,00 comincia il fenomeno della marea, infatti alle 23:00 tutte le barche sono in secca. Le mie figlie approfittano per perlustrare la battigia, fino a tardi, con l'aiuto di una torcia, anche se c'è un vento fortissimo che riesce a spostare il camper e fa abbastanza freddo.

 

15 agosto 1999 – Pornichet

Nonostante sia ferragosto qui fà freddo. Notiamo che il vento forte è una prerogativa di queste parti e non un fatto occasionale in quanto molti balconi sono dotati di vetri per proteggerli. La giornata è piuttosto uggiosa. Si riparte senza neanche aver potuto fare un bagno, destinazione Vannes. Arriviamo al porto dove per i camper vige il "Divieto di sosta" dalle 22:00 alle 9:00.

Vannes antica è molto caratteristica, non mi dilungo ancora ma cito il diario di "Rino Carli".

Ci sono i festeggiamenti per il ferragosto con una gara di concerti e balli folcloristici Celtici.

Festeggiamo il ferragosto in un Ristorantino nel Centro Storico e ripartiamo per Concarnou. Seguendo le indicazioni, devo dire perfette di Paolo e Laura De Ciutiis, arriviamo nel parcheggio. E via a visitare fino alle 22:00 circa questa bella cittadina, circondata dalle mura di fortificazione.

 

16 agosto 1999 – Concarnou

Questa mattina si torna al porto per acquistare le famose "Cozze" ma con nostra grande sorpresa ci troviamo in un bel mercato, non so se c'è solo il Lunedì; la mattinata vola, acquistiamo cozze ed ostriche a volontà per il pranzo.

Verso le 15 ripartiamo per Crozon.

Ci fermiamo nella baia di Morgat-Crozon verso le 17:00 proprio mentre la marea è più bassa. La spiaggia è stupenda, se non fosse per il clima, sembra di stare in qualche isola dei Caraibi. Sara e Giulia approfittano per fare un bagno ma dura poco perché l'acqua è freddissima.

Finiamo la serata a mangiare le Crepes.

 

17 agosto 1999 - Morgat-Crozon

Ci sveglia un acquazzone tremendo e si decide di andare via mentre ancora tutti dormono. Per l'ora di pranzo siamo a Trègastel dove, sulle rocce rosse lasciate scoperte dalla marea, facciamo amicizia con una signora Francese che ci consiglia quale molluschi prendere e come cucinarli. Questo posto è davvero come descritto nel diario di bordo di Rino Carli. Proseguiamo in direzione Saint Malò mentre intanto ricomincia a piovere. Seguiamo l'indicazione di "Paolo" ed arriviamo al parcheggio con estrema facilità, dove troviamo un camperista di Perugia. Anche lui ha seguito il diario di bordo di "Paolo". Il parcheggio è circondato da negozi e da una chiesetta, c'è anche una lavanderia pubblica a gettone ma me ne accorgo solamente poco prima di ripartire.

 

18 agosto 1999 - Saint Malò

Ieri ha piovuto tutto il giorno ed anche tutta questa notte, mentre questa mattina è una giornata, diciamo variabile.

Il viaggio sopportato è ricambiato, è proprio vero, da Saint Malo. E' veramente una cittadina molto particolare, con le sue isole proprio di fronte alle mura che sono attaccate alla terra da una piccola striscia di rocce solo quando c'è la bassa marea. Mentre siamo sulle mura a guardare il panorama ci accorgiamo che una persona è rimasta su un isolotto sorpresa dall'alta marea. Comunque non sembra aver preso la cosa in modo tragico: è appoggiata alle rocce con molta tranquillità aspetta di tornare in terra ferma. Pranziamo in un ristorante "Storico" in quanto alle pareti sono appesi documenti originali del periodo Napoleonico procurati quà e là dal proprietario. Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Le Mont Saint Michel. Spendo poche parole per questa abbazia perché già ne sono state dette tante, ma è certo che da lontano fa molta impressione. Il parcheggio menzionato varie volte sui diari di bordo è orrendo a dire poco. Giulia, che và sempre in perlustrazione, torna con la sabbia quasi fino al ginocchio, e non parliamo poi di Ultrà che sembra una palla di sabbia. Comunque ci sono dei cartelli che avvisano di non fare passeggiate perché ci sono le sabbie mobili, ma io l'ho letto solo alla fine, ed ormai tutti hanno fatto la loro bella passeggiata. Al ritorno dall'abbazia ci sorprende un temporale e quindi all'unanimità tutto il parcheggio decide di andare via; immaginate il traffico? Sono già le 19 e rimanere qui a dormire con questo tempo e con la marea che sale da un momento all'altro non è che ci fà molto piacere. Ci dirigiamo verso Cancale, qui forse la marea fa la sua più bella entrata: queste spiagge sono chilometriche, l'occhio spazia fino a non vedere più dove finisce la spiaggia e comincia il mare. Qui a Cancale troviamo un bel parcheggio per i camper proprio a pochi metri dal porto, tanto che lo raggiungiamo con facilità a piedi. Il parcheggio si può raggiungere dando la sinistra al porto appena usciti dal paese proprio su una salita direzione Saint Malo, infatti per trovare una posizione adeguata per la notte cominciamo a tirare fuori livella e cunei, ci sono gli scarichi e il carico dell'acqua circa 50 Litri 10F, servono i gettoni che si possono acquistare all'Ufficio del Turismo proprio sul porto.

 

19 agosto 1999 – Cancale

Nonostante i cunei abbiamo dormito in pendenza. Il parcheggio, per essere da queste parti, è troppo ombreggiato. Infatti appena un camper è andato via ci siamo affrettati a prendere un posto al sole, dato che qui ci sembra piuttosto rara una bella giornata di sole. Torniamo al paese per il pieno di cozze e ostriche, infatti qui le vendono a Litri. Cancale è l'ultima meta che abbiamo deciso di raggiungere: ora pian piano si comincia a tornare in Italia. Da qui non abbiamo più indicazioni di diari di bordo e decidiamo di non fare la strada già percorsa. Scegliamo la direzione Le Mans. Si arriva verso le 19:00 e troviamo un bellissimo parcheggio proprio dietro il Teatro Municipale seguendo le indicazioni per il centro. Il parcheggio è immenso e si vede molto bene dalla strada ed è tutto circondato da un parco.

 

20 agosto 1999 - Le Mans

Al nostro risveglio ci troviamo circondati da moltissime auto, infatti proprio sopra al parco c'è un grande mercato che si effettua il martedì e il venerdì. Facciamo un bel giro al mercato e poi si và verso la stazione per acquistare un giornale italiano, in questo modo visitiamo anche il centro storico. Nel pomeriggio ci mettiamo in cerca del circuito che visitiamo con piacere. Si riprende la strada direzione Orleans, ma già ci siamo stati, quindi proseguiamo per Gien. La N60 è una strada che costeggia la Loira e cominciano ad esserci molti castelli che abbiamo già visitato negli anni precedenti. Anche a Gien c'è un castello adibito a Museo della Caccia, molto carico e veramente da visitare. Strada facendo oltre ai castelli è visibile anche una grande Centrale Nucleare a 4 reattori tutti fumanti. Il parcheggio di Auchan fa per noi per passare la notte.

 

21 agosto 1999 – Gien

Finalmente trovo la lavanderia a gettone e mentre facciamo colazione i panni sono lavati.

Passeggiamo lungo la Loira e diamo da mangiare a tante papere sopraggiunte appena Giulia ha cominciato a tirare fuori il pane secco. Anche Ultrà sente la necessita di fare una passeggiata ma non lungo la Loira, dentro……

Proseguiamo per la N60 fino ad arrivare a dove ci si ferma nel campeggio Le Beau Soleil. Il campeggio è piccolo ma con piscina al prezzo di 68F equipaggio e luce compresa.

 

22 e 23 agosto 1999 - Campeggio Le beau soleil

Vita da campeggio!

-          docce

-          lavaggio biancheria

-          lavaggio piatti riservato ai mariti ed ai figli

-          barbecoup

-          riposo e anche un po' di noia.

domenica 22 ci concediamo una bella passeggiata nei boschi per trovare un laghetto da pesca. Dopo circa un'ora di cammino lo troviamo ma non è niente di speciale, si pescano dei pesciolini praticamente invisibili e poi c'è tanta gente. Dopo questa scarpinata l'unica che si è divertita di più è Ultrà infatti cammina felice senza essere stanca.

Mia figlia Giulia riesce a parlare in tutte le lingue dato che il motto è "basta parlare……" e quindi fa presto amicizia con delle bambine che mi ritrovo tutte fino a sera inoltrata nel mio camper (ma le madri dove sono?)

 

24 agosto 1999

Campeggio Le beau soleil

Ripartiamo con molto dispiacere dato che in poco tempo già abbiamo conosciuto molta gente. Riprendiamo la strada verso Lione e già strada facendo, anche se contenti per la bella giornata, notiamo che comincia a fare molto caldo. Pranziamo in un Mac Donald's dove "ci sarebbe" l'aria condizionata ma non possiamo entrare, per via di Ultrà; così restiamo fuori a morire di caldo. Cominciamo a rimpiangere le giornate trascorse in tuta e felpe. Ed allora perché non andare in montagna? Passiamo il passo del Frejus che sono già le 19,30 (L. 58.000 il passaggio di sola andata) e restiamo qui al fresco a Bardonecchia, quota 1.300 m, si stà una favola.

 

25 agosto 1999 – Bardonecchia

Oggi è un giorno particolare. E' il mio compleanno!!!

Manca ancora una settimana al rientro dalle vacanze e dobbiamo per forza trascorrerla qui in Altitalia, in quanto domenica prossima giocherà la Roma a Piacenza. Passeggiamo un po' per questa bella cittadina di montagna. Verso le 11:00 si riparte. Passiamo per Torino, gran bella città ma non ci fidiamo a lasciare il camper quindi facciamo un giro dei monumenti veloce. Sono le 13,45 e lungo la strada in direzione Asti troviamo un Ristorante "Il Pirata", chiediamo se possiamo mangiare ma già il comportamento non è molto cordiale, ci accomodiamo fuori ci porta il menù ma tutto quello che scegliamo non c'è. A questo punto Carlo chiede che cosa ci sia di pronto, il proprietario risponde che sono quasi le due e che quindi è troppo tardi per mangiare. Si và via. Per fortuna troviamo un altro Ristorante "Trattoria del Passeggero" ma già sono le 14:15. Qui l'ambiente è molto familiare e anche se ci si deve adattare nel mangiare alle cose rimaste, si fa anche amicizia con i proprietari ai quali raccontando l'accaduto non rimangono per niente sorpresi. Il proprietario de "Il Pirata" è famoso per questo. Rimaniamo a parlare con loro oltre le 16:00. Sono talmente gentili che si offrono di accompagnarci ad Asti sino al parcheggio custodito della Vecchia Caserma, situato al centro della città vicino all'Ospedale, dove possiamo lasciare il camper e fare un giro per la città medioevale. Se vi trovate a percorrere la SS che da Asti arriva ad ARONA ricordate che per dormire non c'è niente. Esperienza fatta. Infatti si và sull'autostrada A26 direzione Lago Maggiore.

 

26 agosto 1999 - Area di servizio A26

Oggi vorrei dare un titolo alla giornata "Il giro dei Laghi"

Si arriva ad Arona sul Lago Maggiore verso le 10:00 la giornata è piuttosto nuvolosa e ci sono pochi bagnanti e qualche barca. Non avevo mai visto il Lago Maggiore, ma devo dire che è molto bello, sarà questa calma ma a noi i Laghi ci piacciono moltissimo. Decidiamo di vederlo tutto. Infatti dopo essere sostati per un po' in un bel parcheggio proprio ad Arona ci dirigiamo verso la svizzera, passando tutti quei paesini lungo lago e devo dire che quello che ci ha colpito di più è Stresa. Arriviamo al confine Svizzero attraversandolo senza nessun controllo. Ora la direzione è Lugano poi dopo pranzo proseguiamo per Chiasso, qui alla dogana Svizzera ci lasciano passare ma a quella Italiana "Fermi tutti" Documenti!!!! Niente da Dichiarare!!!!! Ma se non abbiamo neanche cambiato i soldi!!!! Poi proseguiamo verso Como in quanto vorremmo passare da certi amici che abitano a Milano. Ma con delusione non ci sono, sono a Borno in Valcamonica per il fine settimana. Niente problema si riparte per Borno. E qui passiamo anche per il Lago di Iseo.

 

27 agosto 1999 - Campeggio Bosco Blu – Borno

Tipico campeggio di montagna con Roulotte stazionarie e casette di legno sistemate sul davanti, il campeggio è situato proprio di fronte agli impianti di risalita molto ben attrezzato soprattutto per l'inverno ma frequentatissimo anche d'estate è completo di Camper Service. Come tutti i campeggi italiani è caro L. 58.000 giornaliere per il nostro equipaggio. Certo qui in Italia non abbiamo i prezzi francesi.

Ha piovuto tutta la notte ma per fortuna nella mattinata ha smesso. Facciamo una bella passeggiata nel paesino di Borno molto caratteristico e pieno ancora di molti villeggianti. Visitiamo anche il Museo Etnologico, davvero molto carino ed interessante.

 

28 agosto 1999 Campeggio Bosco Blu – Borno

Finalmente una bella giornata di sole? Prendiamo l'Ovovia fino al Monte Altissimo quota 1.703 s.l.m. scendiamo all'ultima stazione per farci poi una bella passeggiata in discesa con la gioia di Ultrà. Pranziamo al Ristorante il "Mago" dove si mangia con L.25.000 a persona prezzo fisso, una grande quantità di cose della cucina caratteristica della Val Camonica. Il proprietario è detto il "Mago" perché fabbrica lui liquori a base di erbe curative adatti ad ogni problema di salute. Ed ecco che appena arrivati al campeggio ricomincia a piovere, ma intanto dobbiamo ripartire finalmente o purtroppo, verso l'ultima destinazione Piacenza.

 

29 agosto 1999 Piacenza

Abbiamo trovato un bel parcheggio ovviamente proprio di fronte allo Stadio. E piove. La notte è stata un incubo per il caldo e le zanzare, alle 4:00 della mattina eravamo a quota 50. Ripartiamo appena finisce la partita e alle 24:30 siamo al Lago di Bolsena e ……piove!!!!

 

30 agosto 1999 - Montefiascone Lago

Ci aspetta il rientro per fortuna senza traffico ed eccoci a casa alle 12:00 arrivederci al prossimo anno.

 

FINE

Finito di stampare l'8 settembre 1999 con molta gioia per essermi riletta tutto il percorso ricordando in maniera dettagliata le mie vacanze. Alla data odierna mancano solo 327 giorni all'inizio delle prossime vacanze.

 


Viaggio effettuato nel 1999 da paperogaa@virgilio.it.

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE.


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