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Camping Sport Magenta

AUSTRIA

Il nostro primo viaggio in camper inizia dalla provinca di Firenze, in una calda serata di settembre. Abbiamo appena finito di perlustrare il nostro nuovo alloggio e abbiamo montato sopra tutte le provviste, i vestiti e i giocattoli, si' perchè con noi due c'è anche Cesare, il nostro bambino di due anni, entusiasta più di noi di questa piccola casa viaggiante.

La notte, dopo aver fatto già diversi km chiaccherando e giocando, sostiamo per dormire e tentare di organizzarci al meglio fra cassetti, cartine stradali, coperte.La mattina dopo eccoci all'affollata Lignano Sabbiadoro, il tempo per un'ultimo bagno, e il primo pranzo in camper,prova superata.

Mentre Cesare si addormenta tranquillo dondolato dai movimenti del camper, ci avviamo verso nord, sosta all'ultimo autogrill e si entra in Austria. Nel tardo pomeriggio siamo a Villach, che ci sorprende per la sue strade ordinate e le case colorate di fresco; si può stare fuori fino a tardi, a passeggiare nella bella piazza principale, l'aria è mite e la gente che passa ti saluta sorridente.
Fotografiamo campanili a punta e a cipolla, strade, angoli, e ci stupiamo che a pochi km dall'Italia, tutto sia già così diverso e per questo affascinante. Vicino a Villach c'è una bella piscina termale, e visto che il giorno seguente piove, ci fermiamo lì. Il luogo è affollato ma ci si diverte e ci si riposa.

Prossima tappa il lago Woerther, limpido, preciso; con il camper facciamo un bel tratto di costa e ammiriamo la passeggiata, troviamo un buon posto per parcheggiare e facciamo un bel pezzo a piedi.
La sera siamo a Klagenfurt, a soli sessanta km dal confine italiano, capitale della Carinzia. Stasera ceniamo fuori, nel vero senso della parola, e poi prendiamo un gelato sulla Alter Platz, la piazza vecchia. Cesare non vede l'ora di incontrare il drago alato, la fontana simbolo della città, e passiamo parecchio tempo lì sotto.

Il giorno dopo come sempre ci si sveglia con trepidazione, si fanno i progetti per il tragitto, e intanto si prepara la colazione: abbiamo anche fatto spesa in un supermercato e non ci mancano i prodotti tipici austriaci, così mangiamo pane con semi di girasole, affettato e formaggi, ma non manca un buon cappuccino, che riesco a fare con un bricchino particolare comprato proprio in vista del viaggio. Oggi facciamo una bella tirata fino a Werfen, ma Gianni non si lamenta mai delle ore di guida, noi intanto leggiamo favole seduti dietro. Al crepuscolo facciamo appena in tempo ad ammirare dal basso lo stupendo castello di Hohenverfen, che domina da una vetta solitaria. La locanda dove ceniamo è un bel salone con i soffitti di legno, ma quasi deserto; i piatti sono buoni e io che adoro le novità, non rimango delusa; anche il conto non ci lascia scontenti. Cesare sta apprezzando tutte le novità e ci riempie di domande.
Usciti dal ristorante, nel silenzio, ci godiamo lo spettacolo del castello illuminato.
La mattina troviamo altri camperisti, ci scambiamo idee sugli itinerari, e ci avviamo a visitare il castello, dove potremo ammirare lo spettacolo di stupende aquile in volo.

A Salisburgo finalmente, dove ci fermiamo all'Aigner camping, una distesa di verde scaldato dal sole. La sera il ristorante del campeggio è pieno di gente del posto che si affolla allo Stamm Tisch, tavolo comune, a bere e a chiaccherare fino a tarda notte. La gente ti parla volentieri e con il mio poco tedesco cerco di socializzare al meglio.
A poca distanza dal campeggio si trova la fermata dell'autobus per la città, che si presenta incantevole e sontuosa. La facciamo tutta a piedi, e poi con la cabinovia ( per la quale non nutro particolari simpatie ) saliamo alla fortezza di Hoensalzburg, da dove si gode un panorama unico, una distesa di mura bianche e cupole di rame.

Da Salisburgo ci avviamo verso Innsbruck e la città da fuori ci appare moderna e caotica; sembra di non arrivare mai al campeggio e si va di semaforo in semaforo. Il Camping Voels è piccolo e il proprietario non è il massimo della cortesia, ci sistemiamo e poi prendiamo il tram per il centro; sbagliamo fermata, e prima di raggiungere il cuore della città facciamo diversa strada a piedi e la città ci delude un pò, ma finalmente, girato un'angolo, ecco l'Altstadt, il centro storico, un salotto. Le strade pulite, i palazzi decorati, i ristoranti con i tavolini all'aperto apparecchiati elegantemente e illuminati dalle candele, tutto concorre a creare quella che chiamiamo solitamente atmosfera; anche l'illuminazione è particolare, calda e piacevole. A serata conclusa abbiamo qualche problema a trovare la fermata d'autobus più vicina, ma la gente ti aiuta volentieri e due coppie ci accompagnano.

Viaggio di ritorno, a presto Austria


Viaggio effettuato da Annamaria e Gianni Aretini nel Settembre 2004

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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