Norimberga, Berlino e la Romantischestrasse
Un ponte di Pasqua un poco più lungo del solito rende possibile un viaggio
da tempo in programma: la rinnovata capitale tedesca, con varie soste di
approfondimento lungo i percorsi di andata e ritorno, entrambi sulla direttrice
Brennero-Berlino. Per varie ragioni, un solo camper di amici riesce a
seguirci: per gli altri, sarà per la prossima volta.
17 Aprile 2003, giovedi
Partenza di buon mattino, ma senza strafare. Alle 8:15 siamo già in
autostrada.
Una fugace accensione di una spia sul cruscotto ci induce a verificare
telefonicamente con l'assistenza Mercedes Benz il significato del
messaggio elettronico: e abbiamo modo di misurare l'efficacia di una
organizzazione al di sopra di ogni critica. Veniamo ricontattati sul
cellulare dall'assistenza centrale, che ci chiede dove siamo e dove ci
dirigiamo. Avuto i dati, ci richiamano dopo qualche minuto per informarci
che una vicina assistenza specializzata negli Sprinter è stata allertata
e ci chiamerà. Infatti, poco dopo ci richiama la Concessionaria indicata
per un primo esame telefonico, che già ci tranquillizza, ma ci invitano
in sede per un controllo. Seguiti al telefono per raggiungerli in breve
tempo, ci ricevono immediatamente e sottopongono il veicolo ad una
approfondita diagnosi, che esclude la presenza di malfunzionamenti a
bordo. Ripartiamo rinfrancati e rasserenati, e senza dover pagare nulla.
Grazie della dimostrazione di serietà! Proprio mentre i nostri amici
cercano di far funzionare 'a mano' l'alzacristalli elettrico del loro fiammante
Ducato... E' proprio vero che la perfezione non è di questo mondo!
Superiamo Milano, in un traffico pazzesco - praticamente una coda continua
che si muove a scatti e lentamente, poi circumnavighiamo il lago di Garda e
risaliamo il Trentino Alto Adige, fino al valico del Brennero. Prima di
espatriare, non dimentichiamo l'acquisto della vignetta per le autostrade
Austriache (€ 7.75 per 10 giorni di validità).
Per percorrere il breve tratto stradale in Austria, paghiamo a parte
anche l'altro balzello del tratto Brennero-Innsbruck (€ 8.00, che
sarebbero € 31.00 per i veicoli sopra a 3500 Kg).
Entriamo poi in Germania, dirigendoci senza indugi verso Garmisch,
che troviamo come sempre ordinata e curata, con le sue fiabesche facciate
affrescate. Sostiamo per la notte nella eccellente area riservata ai
camper, nei pressi degli impianti di risalita, con camper service
dall'altra parte della strada. Costa € 5.00 per 24 ore, da pagare
in un parchimetro (con monetine), esponendo poi la ricevuta. E' a pochi
passi dal centro, e molto tranquilla.
Abbiamo percorso 625 Km da casa.
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18 Aprile 2003, venerdi Ci svegliamo con 9° e il sole. L'obiettivo è Nürnberg,
che grazie alle scorrevoli autostrade tedesche raggiungiamo per pranzo. In
particolare, superiamo senza alcun problema München, mentre la
temperatura sale verso i 15-16°. A Norimberga, avvicinandoci al centro
notiamo l'indicazione di un parcheggio riservato ai camper: ha pochi
posti, forse una decina, e niente carico nè scarico, ma è proprio a
ridosso del grande parco Wöhrd. Con le ottime piste ciclabili, è un
piacere attraversare la grande area verde, tra laghetti e ponti, impianti
per lo sport ed il tempo libero e grandi prati fioriti. In pochi
minuti (3 km) siamo in centro, per scoprire che i negozi sono chiusi per
il Venerdì Santo. Così ci dedichiamo al Burg ed alle sue mura
panoramiche, ed alla Chiesa. Poi esploriamo comunque la Konigstrasse, la
via dei negozi, e ci concediamo una gradevole sosta ristoratrice, con
birra e spuntino. Senza porci ulteriori indugi, decidiamo di riprendere il cammino verso Nord.
Lasciamo quindi la tranquilla area di sosta, ormai colma di camper
tedeschi, entriamo in autostrada (la n° 9 verso Lipsia-Leipzig) e
mettiamo alle nostre spalle un altro centinaio di km o poco più. Per
dormire tranquilli, usciamo dalla rumorosa autostrada all'uscita n° 28 e
dopo qualche km sostiamo a Gefell per la notte
Il tempo è decisamente peggiorato: piove, tira vento, e ci sono 5°. Ma
dormiamo tranquilli.
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19 Aprile 2003, sabato Ci svegliamo con 3° e una spruzzata di neve: che sorpresa!
Proseguiamo il viaggio, rientrando in autostrada. Le aree di sosta sono
poco frequenti e piuttosto piccole, mentre i cantieri si susseguono, a
testimoniare l'impegno nel cercare di portare le infrastrutture dell'ex
Est a livello dell'ex Ovest. E in certi tratti bisogna dire che è proprio
necessario: il fondo è talmente malridotto che occorre moderare molto la
veloocità (sotto ai 60 km/h), altrimenti si rischia di disintegrare il
veicolo (in particolare, nel tratto tra Gera e Jena). Il tempo è inizialmente pessimo (dobbiamo anche accendere il
faro retronebbia, perchè la nebbia e la pioggia sono molto intense), ma
poi gradualmente migliora, e quando a mezzogiorno entriamo a Berlino
c'è il sole!
E' una bella emozione, che sempre ci accompagna quando entriamo in una
importante località per la prima volta: siamo al tempo stesso soddisfatti
ma ansiosi di scoprirla, di conoscerla, di assaporarla.
Seguendo le indicazioni di altri amici di CamperOnLine.it (grazie!),
puntiamo direttamente al centralissimo parcheggio della ex-Chiesa St. Friedrich, ora
museo in onore di Shinkel (GPS N 52° 30.961 - E 013° 23.829), sulla Französischestrasse,
parallela alla famosa Unter den Linden.
Paghiamo € 1.50 ed otteniamo un ticket che vale fino alle 9 di martedi
prossimo, in quanto nei festivi il parking è gratuito. Confessiamo che come inizio non
c'è male.
Decidiamo di approfittare delle poche ore di aperura dei negozi per avere
un primo contatto con la città, e con le biciclette ci fiondiamo nel mitte
(centro) della ex-Berlino Est. Esploriamo i dintorni con avida curiosità,
profondamente stupiti dell'organizzazione delle strade, che sono molto
spaziose, a 3 corsie per le auto, più quelle preferenziali per i servizi
pubblici, più le piste ciclabili, più ampi marciapiedi, in ogni senzo si
marcia.
Gli edifici di recente costruzione sono ben integrati con quelli più
antichi - Chiese, teatri, musei - in una riuscita convivenza di stili e
architetture.
Scopriremo poi nei giorni successivi che questa parte di Berlino risulta
essere la più elegante e culturale, nonchè tranquilla e sicura.
Pranziamo al ristorante di un grande magazzino: qualità accettabile,
costo allineato ai nostri.
Dalla vasta Alexanderplatz imbocchiamo la maestosa Unter den Linden e
raggiungiamo l'imponente Porta di Brandeburgo, al cui cospetto la mente
vola a tante pagine di storia. Al di là, si estende a vista d'occhio il
Tiergarten, un parco bellissimo che rappresenta un vero polmone verde per
la capitale, meta di allegre scampagnate e salutari passeggiate per
turisti e residenti. Ovunque, tantissimo spazio, prati verdi, ombra,
sentieri, fontane, ristori: davvero ben tenuto.
Passiamo sotto alla Porta di Brandeburgo - mentre ricordiamo con un
brivido che fino a pochi anni fa questo semplice gesto era impossibile - e
pieghiamo a sinistra verso Postdamnerplatz, dove avveniristiche
architetture creano una brusca discontinuità che segnala l'inizio della
ex-Berlino Ovest. Ed è qui, a pochi passi dalla grandiosa piazza, che si
è voluto mantenere in piedi un breve tratto del 'muro', con finalità
rievocative e turistiche. Effettivamente osservandolo non si può evitare
che il pensiero corra alle migliaia di persone che vissero quel triste
periodo separate da una barriera sorta in una notte e durata quasi 30 anni,
ma che per fortuna il corso della storia ha saputo abbattere.
Il venticello freddo che si alza a tardo pomeriggio ci convince a
rientrare ai camper, soddisfatti di essere qui e pieni di curiosità per
le cose che vedremo.
Dopo cena, a piedi ci rechiamo nella vicina Cattedrale, dove assistiamo
alla cerimonia della veglia Pasquale, officiata dal Vescovo con grande
solennità. Pur non riuscendo a seguire le parole, siamo coinvolti dalla
grande partecipazione di fedeli, le cui candele illuminano il luogo.
Suggestivo!
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20 Aprile 2003, domenica di Pasqua Dopo una notte molto tranquilla e
riposante, la giornata inizia con un sole splendente, che ci mette
di buon umore.
Come prima cosa, tentiamo di visitare l'imponente Duomo, ma un
inflessibile servizio d'ordine ce lo impedisce in modo molto deciso,
adducendo come motivo che è in corso una funzione. Non riusciamo a
convincerli, e quindi seguiamo la Messa di Pasqua nella poco lontana
Marienkircke, pure gremita.
Dopodichè decidiamo di salire sulla Torre della Televisione, sempre in
Alexanderplatz, detta anche "l'asparago" per la sua forma
essenziale, e dall'alto dei suoi 260 metri abbiamo una visione a 360°
della capitale (adulti € 6.5, bimbi € 3.0). La splendida giornata
offre una visibilità ideale, che dicono spaziare per 40 km da questo che
è il punto più alto della città.
Consumiamo il pranzo di Pasqua riuniti su un solo camper, apprezzando i
risultati congiunti delle cuoche.
Nel pomeriggio, sempre con le biciclette, puntiamo verso l'Europa Center,
punto che simboleggia il centro della ex-Berlino Ovest.
Visitiamo la Chiesa danneggiata durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e
mantenuta tale come monito per gli orrori della guerra. E' stata
affiancata da una nuova Chiesa, in stile ultra moderno, dalle
caratteristiche vetrate blu, con un campanile alla cui base si trova un
improbabile negozio di souvenir etnici: classico esempio dei contrasti,
anche forti, di cui Berlino Ovest è pregna.
La piazza antistante brulica di varia umanità, di colori, etnie, suoni
che rappresentano ogni parte del globo. Ci colpisce molto l'enorme
differenza percepibile rispetto alla quieta, elegante e ordinata parte ex-Est
della città, che pure è qui, a soli due-tre chilometri di distanza.
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21 Aprile 2003, lunedi
Dopo un'altra notte di tranquillo riposo, la giornata si prospetta
ancora più calda della precedente.
Ritentiamo l'accesso al Duomo, incassando un secondo insuccesso. Con fare
quasi sospetto, ci viene intimato di presentarci dopo le ore 13, cosa che
puntualmente facciamo, per scoprire che l'accesso stavolta è proprio
sbarrato. Un'indicazione - solo in tedesco - indica un ingresso laterale,
dove (Sorpresa!) occorre pagare un ticket di € 5 a testa per poter
entrare. Uno vero peccato, diremmo: invece di un atto di fede, un gesto
commerciale! E improvvisamente si chiariscono i motivi di tanta
determinazione nell'impedirci l'ingresso nel luogo di culto. Altro che per
non disturbare le funzioni: per incassare, ecco perchè! Vergogna.
Proseguiamo quindi verso il Reichstag, sede del Parlamento, a fianco del
quale stanno nascendo molti altri edifici governativi.
Nel Tiergarten, poi, bighelloniamo tra centinaia di bancarelle di un mega-mercatino
delle pulci.
Pranzo in camper, e poi ancora in bici per le vie di Berlino, stavolta
raggiungendo quello che fu il mitico "Check Point Charlie",
visto tante volte nei film di spionaggio, che oggi è un museo all'aperto.
Nei dintorni, negozi di souvenir fanno la fortuna dei residenti, come se
la storia tentasse di ripagarli del terribile periodo che devono avere
vissuto, loro o i loro genitori.
Il bel tempo e l'entusiasmo per le tante cose viste ci incoraggia a
spingerci, sempre in bici, verso Charlottemburg, la residenza reale che
oggi trova in periferia. Ottime piste ciclabili, traffico ordinato e
rispettoso, ampi spazi verdi ci consentono di raggiungerla in modo
gradevole, ma l'orario di chiusura ormai incombe, e ci dobbiamo
accontentare di vederla dall'esterno.
Torniamo quindi al Reichstag, dove l'orario per le visite (gratuite) è
più lungo (fino alle 10:00 di sera), e ci mettiamo in coda per l'ingresso.
La visita, dopo un accuratissimo controllo personale e dei bagagli, al
quale non è sfuggito il piccolo coltellino svizzero da pic-nic - che ci
viene trattenuto e poi restituito all'uscita, ci porta alla sommità della
grande cupola di vetro, alla quale si accede tramite un grande
camminamento a "doppio cavatappi" (senz'altro c'è una
definizione più tecnica, ma spero di rendere l'idea), simile
concettualmente a quella dello scalone di Leonardo nel Castello di
Chambord, che consente di camminare sempre nella stessa direzione, salendo
al punto più alto e poi ridiscendendo senza mai passare due volte nello
spesso punto. Bella la vista di cui si gode, ma inferiore a quella della
Torre della Televisione.
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22 Aprile 2003, martedi
Anche l'ultima notte scorre tranquillissima, ma alle 7:00 il traffico ci
ricorda che la giornata non è più festiva.
Ci spostiamo con i camper nella Schilltrasse,
dalla quale in bicicletta raggiungiamo l'Europa Center, finalmente con i negozi
aperti. Oltre ad eleganti vie di vetrine, visitiamo l'immenso Co.De.We., un
grande magazzino tra i meglio assortiti che si possano immaginare.
Indimenticabile il ristorante al piano più alto, molto ben ambientato e
panoramicissimo. Da segnalare l'assortimento di generi alimentari di classe,
provenienti da tutto il mondo ed esposti con cura ed attenzione tipicamente
tedesca.
Nel pomeriggio, iniziamo il percorso di rientro, e attraverso le veloci
autostrade (tra un cantiere e l'altro) arriviamo a Bamberg, dove, rispetto
all'area per camper lungofiume, preferiamo la sosta di fronte al Palazzo di
Giustizia (a pagamento dalle 8 alle 19, come ovunque) sperando sia meno rumorosa.
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23 Aprile 2003, mercoledi E in effetti la
notte scorre tranquilla, fino alle 7, quando gli operosi tedeschi
riempiono di traffico le strade.
Bamberg certo meriterebbe una visita, ma il tempo inizia a stringere, e,
dovendo fare delle scelte, la rinviamo ad un prossimo viaggio.
Così alle 8:30 siamo già in marcia verso Würzburg, tra boschi e
campi coltivati. In città ci sono varie possibilità per sostare, e noi
scegliamo il P+R Talavera, per la sua posizione non lontana dall'imponente
Marienberg, il castello che domina l'abitato. Visitiamo il vivace centro,
che presenta una Cattedrale ed un Duomo dagli interessanti sotterranei. Ci
godiamo l'animata isola pedonale, pranzando con un "brot wurst"
alla senape, insieme ad impiegati locali in pausa pranzo.
Poi saliamo al Castello, sempre in bicicletta, per scoprirne la
maestosità e goderne la grande vista su fiume, ponti e città.
Dopodichè, discesa e visita al Residenz, imponente e sontuosa dimora del
principe-vescovo, con dipinti del Tiepolo. Mozzafiato gli interni, benchè
ricostruiti dopo i gravi danni subiti durante i bombardamenti della
seconda guerra mondiale. Impressionante l'opera di ricostruzione, in
particolare della sala degli specchi: a precisa domanda, la guida
specifica che costò 8 anni di lavoro, contro i 4 della prima
realizzazione).
Ma il tempo stringe, e alle 18 si parte, per andare a cenare a Rothenburg
ob der Tauberg. Tra ameni paesaggi agresti raggiungiamo la nostra meta, e
visto che il parcheggio P2 (riservato ai camper) è esaurito, ripieghiamo
sul P3 (dove i camper sono ammessi, insieme ai bus), che risulta anche
più vicino al centro e molto tranquillo. Dispone della diffusa colonnina
self service 'Holiday Camp', che consente scarico gratuito e carico di
50-80 litri di acqua con un euro. A fianco del parcheggio c'è un campetto
di calcio, dove i ragazzi possono sgranchirsi le gambe (fino a sfinirsi
definitivamente). La sosta costa € 6.00 per 24 ore dal momento del
pagamento. GPS N 49° 22.945' - E 010° 11.314'.
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24 Aprile 2003, giovedi La giornata, ancora una volta splendida, ci
invita ad una visita approfondita della bella cittadina.
Diciamo subito che Rothemburg, da sola, vale il viaggio. Miracolosamente
risparmiata dai bombardamenti, si presenta come un villaggio medievale,
ancora cinto da mura, le quali sono in gran parte percorribili a piedi. E
l'abitato è un tripudio di tipiche case a graticcio, insegne in ferro
battuto ed ottone, vetrine. Le viste di scorci suggestivi si susseguono,
le fotografie si sprecano.
Tra gli altri, vanno citati la piazza del mercato, con il Municipio e a
fianco l'orologio che con i personaggi che allo scoccare delle ore
rammentano la 'magistrale bevuta' con la quale il paese venne salvato da
un assedio, e lo straordinario negozio di addobbi natalizi, davvero da non
perdere.
Acquistiamo monili in ambra e un orologio a cucù.
In serata lasciamo il parcheggio, e superando Dinkelsbühl, sostiamo a Nördlingen,
nel parcheggio per camper segnalato, nei pressi di un Mc Donalds (GPS N
48° 51.334' - E 010° 29.053'), dotato della consueta colonnina per
carico e scarico. La sosta, in questo caso, è gratuita.
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25 Aprile 2003, venerdi
La notte passa tranquilla, un poco meno silenziosa delle precedenti.
Visitiamo il centro abitato, cinto da mura e con una curiosa forma molto
tondeggiante. Infatti, recenti studi hanno dimostrato che la città è
sorta nel cratere generato circa 15 milioni di anni fa dall'impatto di un
meteorite del presunto diamtero di quasi un chilometro. Al riguardo,
esiste un Museo che illustra questa teoria. E, tanto per confermare
l'importanza del sito, prima degli sbarchi sulla Luna gli astronauti
vennero ad esercitarsi anche in questa area. Comunque, il paese è carino,
e offre un altro insieme di facciate a graticcio, fontane e panorami
gradevoli.
Ultimata la visita, partiamo alla volta di Augsburg, dove sostiamo
nei pressi dei campi sportivi (GPS N 48° 21.534 - E 010° 52.739), in
ampi parcheggi adatti anche ad una eventuale sosta notturna, pur se privi
di acqua e scarico. Dopo pranzo, in sella alle nostre biciclette
affrontiamo la città, che si presenta di dimensioni ben maggiori rispetto
agli ultimi paesi che abbiamo visitato. In centro si trova una grande
isola pedonale, con un mercato coperto e una lunga teoria di panetterie
dirimpetto. Solita brillante vivacità, complice la calda giornata
primaverile, con tavolini dei caffè gremiti. Molto interessante la grande
Chiesa dedicata a Santa Afra e San Ulrico. Visitiamo anche il Duomo e una
piccola Chiesa del 1200. Ci spostiamo poi nei 'Fuggerei', piccolo
quartiere con le case che il comune rende disponibili ai bisognosi, in
cambio di un canone di affitto simbolico (circa un euro l'anno), ma nel
quale i residenti devono rientrare entro le 10:30 di sera, pena una multa
pari allo stesso importo.
Si riparte, ancora tra ameni e rilassanti panorami, verso Sud. La
strada scorre piacevole, e arriviamo a Füssen, dove ci
dirigiamo senza indugio alla "Wohnmobilplatz" verso il lago. E
facciamo bene, perchè siamo gli ultimi due veicoli ad entrare, dopodichè
viene esposto il cartello di 'Esaurita'. L'area di sosta è a fondo
ghiaioso, e molto regolamentata: la sosta costa € 10,00 fino alle ore
15:00 del giorno successivo, CS incluso. Ogni persona dopo le prime 4 paga
€ 2, l'elettricità costa € 2, il gettone per la doccia costa € 1, e
lo si compra solo nella Reception (nell'orario di apertura, che non
coincide con quello delle docce). I servizi sono impeccabili, ma docce,
carico, scarico sono agibili solo in certi orari (diversi tra loro...).
Diciamo che l'organizzazione non manca, anzi, forse è anche troppa.
Abbiamo una prima presa di contatto con la cittadina, ma troviamo già i
negozi chiusi (ah già, sono le 18:00...). Comunque è carina, linda e
ordinata come sempre.
Cena e a dormire, per essere in forma per la visita di domani al castello
'delle fiabe'.
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26 Aprile 2003, sabato
SIamo proprio fortunati: anche oggi il tempo è molto bello, e la
passeggiata di circa quattro chilometri in bicicletta attraverso i boschi
che ci porta ai piedi dei castelli di Lüdwig è davvero piacevole.
Superiamo anche un laghetto artificiale, con l'immancabile cigno.
Anche qui, ci attende un'organizzazione 'tedesca' (inteso come complimento)
assicura informazioni dettagliate, code per l'acquisto dei biglietti (€
8 a testa, bimbi gratis) con l'indicazione dell'orario nel quale si potrà
entrare (e chi non rispetta l'orario per il diritto d'ingresso e gli 8
euro pagati...), vari servizi navetta, a motore e a cavalli per la salita
ai manieri.
Noi leghiamo le biciclette e saliamo a piedi, attraversando un bel bosco,
puntuali come siamo, entriamo quasi senza attendere nel fiabesco Neuschwanstein,
che ispirò a Walt Disney
quello della Bella Addormentata nel Bosco.
La visita è molto appagante, e completa di audio in Italiano.
Ultimata la visita, saliamo al mitico ponte Marienbrucke, dal quale si
gode una vista indimenticabile, con il verde dei prati bavaresi a fare da
cornice ad un castello forse unico al mondo.
Ci limitiamo a vedere dall'esterno l'altro castello - Hohenschwangau, e
dopo i dovuti tributi per i souvenir rientriamo ai camper, giusto in tempo
per uscire dall'area prima dello scadere della sosta pagata, ed avviarci
verso il Fernpass.
Dopo pochi chilometri siamo già in Austria, e affrontiamo il tratto di
strada alpino che ci porta verso Innsbruck, e poi verso il Brennero.
Anche il Tirolo ci offre grandiosi panorami montani, molto curati e
piacevoli.
Per la sosta serale e notturna la scelta cade sul piazzale S.Severino di
Trento.
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27 Aprile 2003, domenica E' stata una notte accettabile, ma la più
rumorosa di tutto questo viaggio.
Non rientriamo subito in autostrada, ma percorriamo strade alternative,
sgombre di traffico e panoramiche.
Raggiunto l'obiettivo di acquistare gerani da portare a casa, come ultimo
ricordo di questo viaggio, percorriamo l'ultimo tratto autostradale prima
delle immancabili code del grande rientro annunciato.
Si conclude così un viaggio che ci ha soddisfatto appieno. Abbiamo
percorso circa 2950 chilometri (e oltre 150 in bicicletta), e abbiamo
avuto modo di vedere cose che da tempo desideravamo visitare. Ci sono
stati momenti culturali, coinvolgenti, di ripasso storico e di verifiche
geografiche. In altre situazioni abbiamo fatto i turisti puri, e ce la
siamo davvero spassata.
Senz'altro il bel tempo ha influito sull'esito di questo viaggio e sul
giudizio che ne abbiamo tratto, e la disponibilità delle biciclette si è
rivelata fondamentale più e più volte.
Ma dobbiamo proprio sottolienare che è stato un viaggio molto, molto
bello. |
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Cenni sui costi Circa 370 litri di gasolio = circa 340 €
Autostrade Austriache (A+R) = circa 22 €
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Viaggio effettuato a Pasqua 2003 da Cinzia Nesi
Potete trovare ulteriori informazioni sulle località
toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione
AREE DI SOSTA.
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