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Carnevale di Venezia Troppo celebre per doverlo descrivere, troppo ricco per poterlo raccontare in dettaglio, il Carnevale di Venezia, secondo noi, è un'ottima occasione per una precoce uscita in camper. Splendida manifestazione, ambientata in un contesto architettonico unico al mondo, nella quale la principale attrazione sono solo le maschere, ma che maschere! Uno straordinario risultato di iniziative individuali o di piccoli gruppi, dietro ai quali valenti artigiani hanno dato vita a dei veri capolavori di sartoria. Una sfilata di pazienti indossatori di fronte ad un pubblico che giustamente accorre ad ammirarli.Iniziamo con qualche particolare logistico. Noi abbiamo scelto di sostare nella tranquilla ed ospitale area di sosta "Don Bosco" a Jesolo Lido, per essere fuori dall'eventuale caos turistico. Dall'area di sosta si può raggiungere il centro di Venezia con i comodi mezzi pubblici. Infatti, con un unico biglietto (andata e ritorno, 9.3 €) si utilizzano bus (per Punta Sabbioni) e motonave (per Piazza San Marco), raggiungendo facilmente il cuore del Carnevale senza alcun patema per il parcheggio e la sosta del nostro veicolo. Lo spettacolo inizia sul molo d'imbarco, dove si incontrano, insieme alla solita folla multicolore di turisti addobbati per l'occasione, i primi personaggi in costume. Sempre affascinante, poi, l'approdo al molo di Piazza San Marco, durante il quale iniziamo a renderci conto di quale folla, allegra e vivace, ma anche imponente, ci aspetta. Avevamo sentito parlare di code 'impossibili', ed effettivamente non eravamo soli, ma a posteriori dobbiamo riconoscere che l'organizzazione della città, il prodigarsi del Vigili Urbani, l'adozione di qualche misura temporanea per la viabilità pedonale - come qualche senzo unico in alcune calli e su qualche ponte - hanno reso la manifestazione assolutamente vivibile, e non ci hanno mai fatto conoscere situazioni critiche o preoccupanti (nonostante le cronache ufficiali dell'edizione '2002' abbiano parlato di oltre 130.000 presenze nella sola giornata di sabato, alla quale si riferisce la fotografia a lato). L'aspetto che più ci ha colpiti è stato senz'altro la signorilità delle maschere presenti: un caleidoscopio di costumi raffinati, d'epoca, che in alcuni casi rievocano lo sfarzo di quando la Serenissima dominava i mari, in altri sono pure espressioni di alta fantasia: Soli e Lune, segni dello Zodiaco, diavoli, fiori, odalische e Sultani, ecc. Dietro ogni angolo delle piccole calli, in ogni campo, nei portoni, in mezzo ad ogni gruppo di persone, può celarsi inaspettata una splendida maschera. Durante i tre giorni della nostra visita, raramente abbiamo visto la stessa più di una volta. E questo dà la sensazione al turista, nel suo piccolo, di partecipare all'evento, magari anche solo grazie ad un buffo copricapo acquistato in una delle tante bancarelle o ad un artistico trucco che volenterosi ragazzi offrono in ogni piazza. Per il Carnevale, le famose bancarelle del Ponte di Rialto sono più che mai un tripudio di colori che mette allegria (e rischia di alleggerire i portafogli). Detto questo lascerei parlare le immagini, allegando alcune delle fotografie che abbiamo scattato nei tre giorni trascorsi nel pieno della Manifestazione, per dare un'idea dello spettacolo al quale si assiste...
Viaggio effettuato nel Febbraio 2002 da Cinzia Nesi Potete trovare ulteriori informazioni sulle località
toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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