Un assaggio del Delta del Po
9-10 Settembre 2006 2 equipaggi: su Laika Ecovip 2i ed Elnagh Doral 115, così composti:
2 adulti e 2 bambini + 2 adulti e 3 bambini.
Luoghi visitati
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Descrizione e commenti
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Ostellato (FE)
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Avevamo voglia di pace, tranquillità, verde. Seguendo le
indicazioni di un amico che ci ha segnalato l’oasi di Ostellato, troviamo un posto molto gradevole, ben tenuto,
ove è possibile vivere in mezzo al verde (anche aprire tendalino,
tavolini e barbecue, anzi per quest’ultimo ne
trovate di quelli già predisposti e la graticola ve la forniscono gratis!),
ammirando il paesaggio delle valli di Ostellato,
lunghissime lingue d’acqua abitate da innumerevoli specie animali, una
piccola Camargue italica che ha ben poco da invidiare a quella d’oltralpe. E’
possibile fare lunghe camminate o escursioni in bici (consigliato), noi ci
siamo cimentati anche nel birdwatching, utilizzando
le strutture appositamente predisposte (torrette e
capanni al cui interno trovate pannelli esplicativi sulla flora e fauna),
mentre i nostri amici sfoggiavano tutte le canne da pesca in loro possesso!
Il tempo magnifico e una luna piena bellissima ci hanno aiutato non poco ad
apprezzare il panorama. Unico neo, la “calata serale” delle zanzare, ma una
felpa ed un po’ di repellente ci hanno aiutato non poco! Da segnalare che nel
parcheggio della struttura sono presenti il CS (scarico molto scomodo) e le
torrette 220V, noi abbiamo optato per la sosta sui
prati in riva ai laghetti, mentre i bimbi correvano e si divertivano con le
biciclette. Presso la reception si trovano bar,
ristorante, area picnic, giochi per bambini, servizi igienici, noleggio bici e canoe, ed altro ancora, tipo un piccolo
osservatorio astronomico (chiuso durante la ns
visita ma in funzione in giorni prestabiliti); sono attivi anche la piscina
estiva, un centro equitazione e chissà cos’altro ancora, a noi sono bastati i
nostri mezzi, gli amici ed il contatto con una natura rigogliosa e
rilassante.
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Comacchio (FE)
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La piccola Venezia, bella ed
antica cittadina che sorge su 13 isolotti uniti tra loro da ponti di mattoni,
anticamente costruiti in legno. E’ possibile lasciare i veicoli nel parcheggio
vicino al centro storico, visitarne le chiese e vicoli, da non perdere
l’escursione in barca tra i canali, eseguita gratuitamente da ex pescatori e
pensionati locali (hanno fatto fatica ad accettare almeno il caffè!), noi abbiamo visitato anche il museo della barca
romana (a pagamento) e la Manifattura dei Marinati “..l’opificio
ove avveniva la salagione e la marinatura del pesce (soprattutto anguille)
pescato nella vicine valli. Nel vasto stabilimento, magnifico esempio di archeologia industriale, è possibile ammirare, tra
l’altro, i grandi camini della Sala Fuochi, dove il pesce coceva, infilzato
nei lunghi spiedi che le donne, riparate nelle nicchie che si aprono tra un
fuoco e l’altro, giravano a mano”; il tutto gratuitamente ed illustrato da un
video dell’istituto Luce che viene
proiettato in continuazione in una comoda e capiente sala; da notare che
l’opificio è stato ristrutturato ed ha ripeso la lavorazione e
commercializzazione del prodotto lavorato, ovviamente nei periodi di apertura
della pesca.
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Pomposa (FE)
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Da non confondere con l’omonimo ed attiguo (pochi km)
lido, è il sito dove sorge l’antica Abbazia, visitabile gratuitamente
lasciando i veicoli nel capiente ed attiguo parcheggio, anch’esso gratuito. “..l'abbazia di Pomposa appare di lontano, dominando una
distesa infinita di terra e acque là dove il Po sfocia in Adriatico.
Ricordato per la prima volta nel IX secolo, questo
cenobio visse una lunga parabola spirituale ed artistica grazie anche a
privilegi imperiali e pontifici, che ne accrebbero nei secoli l'importanza a
livello politico ed economico. Di ciò restano testimonianza, oltre che lo
splendore della chiesa e del monastero, l'attiguo Palazzo della Ragione da
cui l'Abate esercitava una stretta giurisdizione ecclesiastica e civile sul
territorio circostante, dettando sentenze com'era uso del tempo.”
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Goro - Gorino (Fe)
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Avevamo letto alcuni diari di bordo ove era citato il
ponte di barche che unisce Gorino Ferrarese a Gorino Veneto, così effettuiamo la deviazione in cerca del ponte di barche
sul quale passa la strada. E' in funzione da oltre 30 anni, sull’esempio di
quello che gli alleati allestirono durante l’ultima guerra mondiale a pochi
km di distanza, oggi smantellato. E’ uno degli ultimi ponti di barche ancora
in funzione, ed è interessante osservare il meccanismo con il quale il piano
stradale si adatta ai diversi livelli dell'acqua, nonché quello che ne permette l’apertura per lasciare passare i natanti. I bambini
lo osservano incuriositi e tempestano di domande il manovratore, il quale
spiega loro che durante le eccezionali e recenti piene, il ponte è stato disattivato mediante gli argani che lo assicurano
alle rive, lungo le quali sono state parcheggiate le strutture di barche. Per chi ha in mente i film di don Camillo e Peppone,
si rievoca l'immagine del ponte di barche di Brescello,
ripreso in alcune scene. Il passaggio dei veicoli è a pagamento (modico), ma francamente non ci è sembrato il caso di
attraversare 2 volte con i nostri mezzi il ponte, abbiamo preferito andarci a
piedi e fare qualche foto, più per la curiosità del manufatto che per la sua
bellezza o per il suo stato di conservazione, tutt’altro
che florido.
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Per il rientro occorre prestare molta attenzione nella
pianificazione di itinerari alternativi alle strade
di grande scorrimento, abbiamo incrociato code bibliche (domenica sera,
lunghe molti Km, con occupanti dei veicoli fuori a confabulare) sulla statale
309 Romea e sulla superstrada P.to Garibaldi–Ferrara, utilizzate dai “weekendisti”
che accedono ai lidi ferraresi dalle città vicine, principalmente Ferrara e
Bologna; pare che il tutto si ripeta ad ogni fine settimana!
Noi abbiamo trovato informazioni anche sui seguenti siti
(dai quali ci siamo permessi alcune citazioni):
http://www.parcodeltapo.it
http://www.comune.comacchio.fe.it
http://www.comacchio.it
http://www.arcidiocesi-ferrara-comacchio.it
http://www.comune.goro.fe.it
http://www.sorgeva.it/oasi.html
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Viaggio effettuato da Alberto Turci a Settembre 2006
Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario
nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella
sezione AREE DI SOSTA. |