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ALLA SCOPERTA DELL’ISOLA D’ELBA Equipaggio:
Fabio e Mari. Autocaravan:
“Tempesta” CI Mizar 130 G su
meccanica Ducato (1996) Periodo:
27 Maggio – 04 Giugno 2005 Itinerario:
Bergamo, Piombino, Elba, Piombino, Bergamo. Diario di bordo:
VENERDI’ 27 MAGGIO Pieno di gasolio : 63.00
euro. Partenza da Bergamo alle 16.00 direzione Brescia,
Parma, passo della Cisa. Sosta cena nei dintorni di Livorno verso le 20.00 e ripartiamo alle 21.00. Arriviamo al porto di Piombino alle 22.30.Il parcheggio
della biglietteria è in una zona tranquilla, ci sono altri camper, ci fermiamo
per la notte. Abbiamo percorso 420 km. SABATO 28 MAGGIO Prendiamo i biglietti per l’isola d’Elba con la Toremar: 45,6 euro. Ore 8.20 partenza con il traghetto. Spicca il
contrasto dei gabbiani bianchi sullo sfondo delle montagne di
materiale metallico delle acciaierie di Piombino. Durante il tragitto ammiriamo le acrobazie dei gabbiani che riescono a scendere
fino a prendere del cibo dalle mani dei passeggeri. Dopo circa 45 minuti
giungiamo a Rio Marina e ci colpisce lo scintillio della sabbia del porto.. Passiamo per Porto azzurro e ci fermiamo al parcheggio di
un supermercato per far compere alle bancarelle del mercato. Facciamo successivamente il pieno di gasolio: 60,00 euro Ci dirigiamo al campeggio Enfola
presso il capo omonimo. Il campeggio è piccolo (max
50 piazzuole),un ex vigneto,
ombreggiato, carino, con una bellissima vista, immerso nella natura e nella
tranquillità: decidiamo di fermarci. E’ il regno dei gabbiani, dei gatti e dei
sommozzatori; la quiete è interrotta solo dal rumore del compressore del diving senter. Il mare è
limpidissimo ed io non resisto e mi tuffo: l’acqua è gelata; mi sdraio al sole
ben caldo e mi addormento. Nel pomeriggio giro del capo d’Enfola in canoa (gonfiabile). DOMENICA 29 MAGGIO Ci svegliamo alle 6.00 a causa dei versi dei
gabbiani. Scopriamo poi la sera che i gabbiani avevano preso
di mira il sacchetto dell’immondizia appeso fuori dal camper dei nostri vicini.
Oggi prendiamo la bicicletta e raggiungiamo Portoferraio : che faticaccia! Visitiamo il centro e le
fortificazioni Medicee. Compriamo in una panetteria la schiaccia e la tipica torta
elbana: la schiaccia briaca. Di rientro al campeggio
vorremmo fare un bagno rigenerante nel mare ma poi
optiamo per una doccia (tiepida). Dopo pranzo ci dedichiamo
al completo relax. Nel tardo pomeriggio esploriamo in canoa la spiaggia di
Sansone di ghiaia bianca. Qui i gabbiani in fila si abbeverano ad alcune
infiltrazioni d’acqua dolce ai piedi della scogliera. A cena gustiamo la granseola cucinata dal cuoco del campeggio: piatto
spettacolare, gustoso e delicato. Decidiamo di partire l’indomani per scoprire
il resto dell’isola. Paghiamo 62 euro per 2 notti. LUNEDI’30 MAGGIO Partiamo e ci dirigiamo all’area di sosta di Procchio. E’vicina al mare ed al
paese, la spiaggia è di sabbia. Preferiamo però proseguire l’esplorazione e ci
fermiamo più avanti presso la spiaggia Paolina, lasciamo il camper sul ciglio
della strada, scendiamo una scalinata fra gli alberi e avvistiamo l’isola omonima.
Il posto è carino anche se la spiaggia è piccola. Giungiamo successivamente a
Marciana marina e confermiamo che ci sono pochi posti per sostare con il
camper. C’è possibilità di parcheggiare alla posta o nei pressi del porto lungo
la strada che sale in collina, oppure con disco orario di 4 ore nel parcheggio
in fondo alla strada in ciotoli (parallela a quella
lungo mare). Proseguiamo sulla strada di montagna fra i castagni e giungiamo a
Marciana dove parcheggiamo per prendere la cabinovia che porta in cima al Monte
Capanne per ammirare il panorama. Scopriamo però che è ancora chiusa, riapre la
settimana successiva. Peccato! Attirati dal mare scendiamo a S.Andrea
per ammirare il Capo omonimo ma inutilmente cerchiamo
un parcheggio, sono tutti vietati ai
camper, inoltre la strada è stretta ed in forte pendenza: ve la sconsigliamo! Delusi proseguiamo lungo la costa, dove si susseguono
panorami mozzafiato, e subito dopo Pomonte
ci fermiamo in una rientranza lungo la strada per pranzare. Scorgiamo un sentiero
che scende e ci troviamo nella spiaggia di Pomonte
con sassi, mare stupendo, tranquilla. Passiamo per la tanto nominata spiaggia di Fetovaia, ma non ci fermiamo perché mancano parcheggi per
camper. La baia ha un bel mare, spiaggia di sabbia con lettini ed ombrelloni. Proseguendo notiamo degli enormi massi arrotondati di
color rosa che costeggiano il mare e vi si immergono.
Ci fermiamo ad un punto panoramico con parcheggio: siamo alle piscine di Seccheto. Scendendo per un sentiero ci troviamo nel regno
di piccoli granchi e dei naturisti. Il mare è invitante ma
l’acqua continua ad essere freddina. Nel tardo pomeriggio ripartiamo e passiamo per la
spiaggia di Cavoli (simile a Fetovaia) e giungiamo a
Marina di Campo. Stanchi ci fermiamo al camping La Foce
in riva al mare. MARTEDI’ 31 MAGGIO Percorriamo la pista ciclabile che dal campeggio ci
porta in centro a Marina di campo. Cerchiamo l’ufficio informazioni e
un’agenzia prenotiamo per giovedì un’escursione per
l’isola di Pianosa, il costo è di 35 euro a testa. Il resto della giornata è
dedicato al relax al mare. La spiaggia è di sabbia ed è molto estesa, purtroppo
ci sono molti ombrelloni e lettini. MERCOLEDI’ 1 GIUGNO Quando ci svegliamo il cielo è piuttosto
nuvoloso. Affittiamo uno scooter per la giornata e
partiamo per Capoliveri. Impieghiamo 30 minuti.
Cerchiamo il museo minerario e riusciamo ad accodarci ad un gruppo di tedeschi
per la visita alla miniera: 13 euro a testa. Percorriamo con un pulmino una
strada sterrata per 45 minuti. Effettuiamo la visita
nell’umida miniera del Ginepro e poi alla cava a cielo aperto di punta Calamita.
Qui ci divertiamo a cercare vari tipi di minerali con il supporto della guida
esperta in geologia. Risalendo la strada in pulmino ammiriamo il rigagnolo
azzurro/ verde di crisocolla (colata disciolta di
minerali). Ci portiamo a casa pirite, malachite, ilvaite,
granato ed altri tipi di cristalli e minerali.
Rientriamo a Capoliveri per le 14.00 entusiasti,
soddisfatti e con lo zaino pesante (la zona delle miniere è visitabile solo se
accompagnati da una guida). Dopo aver pranzato visitiamo il grazioso centro
storico. Nel frattempo il cielo si è aperto. In sella allo scooter
iniziamo a peregrinare alla scoperta delle varie baie della zona: tutte molto belle.
Cala dell’innamorata (no parking camper); cala Pareti (piccolo parcheggio
appena fuori dal paese); cala Marcone.
Ci spostiamo a Straccoligno e scoviamo un agricampeggio molto essenziale. A Naregno
ci sono diversi complessi edilizi: orribili. Barabarca
e Zuccale invece sono calette molto belle, ma con un
solo parcheggio accessibile anche ai camper dei due presenti. Attirati dalla
fortificazione che svetta ci dirigiamo verso Porto azzurro e saliamo alla
fortezza spagnola che è tuttora sede di un carcere di massima sicurezza.
Facciamo acquisti nel negozietto di souvenir fatti dagli ergastolani.
Percorriamo parte del percorso pedonale allestito intorno alle mura del carcere
con una splendida vista mare e sulla spiaggia di Barbarossa. Decidiamo di fare un’ultima tappa al laghetto
di terra nera poco lontano. Giungiamo alla spiaggia di Reale dove parcheggiamo.
Qui non troviamo più indicazioni ma solo cartelli di divieto d’accesso,
proprietà del demanio. Confusi chiediamo indicazioni ad un
signore del luogo. Oltrepassiamo i cartelli, seguiamo il sentiero che ci porta
ad una spiaggia luccicante di color nero: è sabbia ferrosa, sembra purpurrina. Ci sono i resti di un impianto di estrazione ed un laghetto con le acque verdi formatasi
nei resti di una cava. Scopriamo che nella boscaglia c’è un sentiero ben curato
che ci conduce all’entrata del parco naturale. Sembra proprio contradditorio allestire un percorso in sicurezza e poi
vietarvi l’accesso perché di proprietà del demanio! Rimontiamo sullo scooter e ci apprestiamo a rientrare al campeggio e
riconsegnare la moto al noleggio. In totale abbiamo percorso
80 km circa, paghiamo 28 euro di noleggio. Bella giornata intensa. GIOVEDI’ 2 GIUGNO Stamattina andiamo in bici al porto. Alle 9.30
salpiamo per Pianosa e ci arriviamo alle 10.15. Le guide ci ribadiscono
che l’isola non solo è parco naturale ma anche sede penale, perciò non possiamo
andare dove vogliamo. Con la guida visitiamo parte delle catacombe, il paesino
abitato fino al 1996 dai civili. Le abitazioni si stanno sgretolando velocemente
perché costruite con materiale conchiglifero. Con la
guida oltrepassiamo le mura del carcere per scoprire aneddoti curiosi, la
flora, le coste, i mastodontici muri a secco, le zone destinate all’allevamento
e all’agricoltura della colonia penale ormai abbandonate; attualmente
vi soggiornano pochi carcerati in semi libertà che eseguono una minima
manutenzione in attesa che si decida sul futuro dell’isola. Purtroppo possiamo
percorrere un tratto minimo dell’isola, perché il resto è “off limits”; ci dispiace
che questa settimana i gruppi per escursioni in bici fossero
al completo perché avremmo potuto visitare molto di più senza molta fatica!
Terminata la visita guidata mangiamo al sacco e non
resistiamo ad una bella nuotata in questo mare “tropicale”con la sabbia bianca
e l’acqua con correnti calde. Facciamo l’incontro
ravvicinato con molte orate (alcune enormi) ed un “innocuo” barracuda. Sembra
che i pesci non abbiano timore degli umani, forse perché sull’isola vi è il
divieto di pesca, di immersioni, la balneazione è
limitata e non si può attraccare. E’un paradiso
naturale! E’senzaltro il
posto più bello e meno contaminato del parco delle isole del tirreno. Sembra di
stare a Stintino quando non
era così rinomata ed accalcata di gente. Speriamo non subisca la stessa sorte!
La giornata si conclude con la visita ai resti termali
della villa di Agrippa Postumo di epoca romana ed
alla mostra con fotografie d’epoca e degli angoli nascosti dell’isola. La
giornata trascorre in fretta, rientriamo per le 18.00.
Bellissima giornata …L’isola ci lascia la percezione di un luogo senza tempo,
un po’malinconico, ma con tanta voglia di rinascere nel biorispetto. VENERDI’ 3 GIUGNO Stamattina andiamo in bici in centro a Marina di
campo per prendere il biglietto di ritorno con il traghetto. Sempre con la Toremar paghiamo 15 euro in più rispetto all’andata, totale
costo 73 euro. Facciamo acquisti di prodotti locali: l’aleatico, la
schiaccia briaca, un libro guida ai minerali dell’isola, dei braccialetti con
le pietre. Nel pomeriggio facciamo un giro in canoa per scoprire la costa
vicina e meno affollata. La sera paghiamo il campeggio: 119 euro per 5 notti(a
maggio i camper, le tende e le roulottes non
pagano).In campeggio non c’è il camper services però all’occorrenza sono forniti di carrello/serbatoio per
lo scarico nel luogo apposito per scaricare il w.c
chimico. Stasera grigliata di pesce! SABATO 4 GIUGNO Lasciamo il campeggio ed andiamo a vedere le ultime
spiagge dell’isola per concludere questo primo tour
dell’Elba. Il cielo è coperto. Giungiamo in camper alla spiaggia di Topinetti di Rio Marina scendendo per una strada sterrata.
La spiaggia è nera e lucente per la presenza di Pirite: anche i nostri piedi
luccicano. Il parcheggio non è molto grandema
è direttamente sul mare, la spiaggia è tranquilla. Le rocce della costa
regalano un inaspettato cromatismo di colori: glicine, giallo, verde, rosso,
nero,bianco. Ci fermiamo per il pranzo ed il cielo
inizia ad aprirsi. Dallo scoglio più alto vediamo la spiaggia di Ceresola e decidiamo di andarci .
Il parcheggio è ampio (viene chiuso di sera con una
sbarra), spiaggia di sabbia nera, svetta l’impianto ormai dimesso della cava,
c’è anche un bar aperto. Qui la costa si sta coprendo di vegetazione coprendo la sua caratteristica storica e geologica. Proseguendo giungiamo all’ultimo paese: Cavo. Vi è
un’area di sosta per camper all’inizio del paese in una zona isolata; c’è un
parcheggio nella zona del porto con divieto di sosta notturna per i camper. Il
paese è piccolo, tranquillo,immerso nel verde e dalle
ex miniere, spiaggia poco affollata. E’ abbastanza isolato dal resto dell’isola
e dal mondo. Diretti verso Portoferraio abbiamo dato una sbirciata anche alla spiaggia di Bagni
nella zona dei vigneti. I parcheggi sono delle rientranze lungo la strada. A Portoferraio andiamo direttamente al porto per metterci in
coda per l’imbarco. Alle 18.00 puntuali partiamo. Anche
nel ritorno ci accompagnano i gabbiani: gli acrobati del cielo. La vacanza si è
conclusa ma portiamo a casa tante emozioni e tanti
ricordi. L’isola d’Elba offre molte opportunità di svago e di contatto con la
natura , un mare bellissimo e poche possibilità di
parcheggio per i camper, in bassa stagione non abbiamo comunque avuto problemi
di viabilità. Sull’isola d’Elba abbiamo percorso con il camper 180
km. In totale abbiamo percorso 1030 km, spesa gasolio 143 euro, autostrada 49,60 euro. Viaggio effettuato a Giugno 2005 da Fabio Zucca Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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