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Camping Sport Magenta

Vai alla home page di www.CamperOnLine.itLOIRA ROMANTICA E BRETAGNA SELVAGGIA

Finalmente è arrivato il momento di partire per il nostro primo viaggio itinerante all'estero dopo aver preparato per molte settimane tappe e percorsi stradali: la Francia ci aspetta.

Siamo in 5 su 2 camper: 2 coppie più la nostra bimba di 9 anni, Sabrina.

Partenza il sabato 30 luglio da Tradate, direzione Torino e poi su verso il Monginevro. Incontriamo numerosi cantieri aperti per preparare le Olimpiadi invernali 2006 di Torino che creano disagi e code, ma poco dopo mezzogiorno siamo in Francia. Pranziamo sul Monginevro francese accanto a un torrente dove vediamo scendere canotti colorati su piccole rapide. Riprendiamo il viaggio dirigendoci verso Grenoble, e verso sera ci fermiamo vicino a Paray-le-Monial in un piccolo campeggio per passare la notte. Comincia a piovere, siamo molto stanchi e, dopo un breve giro in bici nel paese, andiamo a riposare.

Sveglia di buon'ora e riprendiamo la strada verso Moulins. Prima di mezzogiorno siamo a Bourges, parcheggiamo e ci avviamo a piedi verso il centro per visitare la cattedrale, che ci appare all'improvviso in tutto il suo splendore. Magnifica opera sia l'esterno che l'interno con le numerose arcate e le belle vetrate multicolori. All'uscita, approfittando del sole che sbuca dalle nuvole, passeggiamo un po' per i giardini , pieni di fiori colorati.
Ritorniamo ai camper e riprendiamo il viaggio verso la Loira, pranziamo e nel primo pomeriggio arriviamo a Chambord. Scorgiamo le indicazioni per il castello e attraversiamo il grande parco. Subito ci colpisce la sua mole, castello maestoso e superbo, con possenti torri, adagiato nel mezzo di una radura tra i boschi, circondato in parte anche da un fossato. Camminiamo tutt'intorno al castello, lo ammiriamo da diverse posizioni e ci rendiamo conto della ricchezza e potenza dei nobili che lo abitavano. Il posto è molto bello e ci dispiace dovercene andare così presto, ma dobbiamo vedere molte altre cose. Dopo pochi minuti di strada giungiamo a Cheverny, visitiamo il castello (sembra più un palazzo) anche all'interno, con stanze ben tenute e arredate, il parco e le scuderie, dove vengono custoditi i cani che ancor oggi servono per la caccia alla volpe. Ormai è sera, la giornata è stata intensa e facciamo sosta per la notte in un campeggio li vicino.

La mattina seguente visitiamo a pochi km Blois, tranquilla cittadina sulla Loira situata su una collinetta da cui si gode un bel panorama del fiume e delle case con i caratteristici tetti scuri, quasi blu. La cattedrale è chiusa per lavori, il tempo è nuvoloso ma siamo soddisfatti lo stesso. La Francia ci affascina: i paesi sono bellissimi, ognuno con la sua cattedrale, le strade sono dotate di rotonde con stupende composizioni floreali , ognuna diversa dalle altre, i semafori sono quasi inesistenti e quindi non ci sono code di automobili.
Pranziamo e ci portiamo a Chenonceau per vedere il famoso castello che collega le 2 rive del fiume. La realtà non tradisce le aspettative. Il castello è bellissimo, bianco, ornato da numerose torri con tetti bluastri a punta. Visitiamo anche l'interno, con molte stanze arredate, le cucine, le carceri, il grande salone dove venivano organizzati fastosi ricevimenti poggiato sulle arcate attraverso il fiume. Il castello è circondato da un fossato e si può affittare anche una piccola barca a remi per girarci intorno. I giardini non sono da meno: le piante e i meravigliosi fiori formano disegni geometrici di varie dimensioni che si intrecciano fra loro. La vastità di questi giardini (e anche di alcuni visti in precedenza) ci stupisce, così come la pulizia e la loro cura. Siamo estasiati ma esausti anche perchè il sole ora batte forte, e quindi entriamo in un campeggio per cenare e dormire.

Sveglia e partenza verso il castello di Ussè, che si dice abbia ispirato la favola della Bella Addormentata nel bosco. Vedendolo dalla strada sembra proprio uscito da una Fiaba : non molto grande ma pieno di torri con tetti a punta e un bel giardino fiorito. Vogliamo vederlo anche dentro e non tradisce le nostre speranze. Saloni ben tenuti, mobili antichi e quadri, manichini per illustrare la vita di quei tempi e infine, all'ultimo piano della torre, scene con altri manichini per descrivere la favola della Bella addormentata.
La visita dei castelli della Loira è terminata, e dopo pranzo, ci dirigiamo verso Ovest, passiamo Nantes e entriamo nella regione del Morbihan. Ci dirigiamo a Carnac dove vediamo i famosi megaliti di pietra che i nostri antenati ci hanno lasciato, ma non sappiamo intuire il perchè. Vogliamo poi visitare la penisola del Quiberon, dove finalmente vediamo per la prima volta l'Oceano. C'è bassa marea e si vedono spiagge dove molti gabbiani cercano e trovano cibo. Percorriamo con i camper la strada litoranea che ci regala i primi panorami con scogliere a perdita d'occhio, le onde oceaniche che vi sbattono contro, il colore blu intenso del mare che contrasta con il bianco della schiuma delle onde, stridii di gabbiani che sfruttano felici il vento e una natura che vuole offrire il meglio di sè.
Lasciamo il Quiberon, cerchiamo un campeggio per passare la notte e la mattina successiva ripartiamo di buon'ora verso una delle principali mete del nostro viaggio: la Pointe du Raz. Passando da Douarnez vediamo la bellissima baia ma non abbiamo tempo per fermarci, proseguiamo e attraversiamo molti piccoli paesi, ognuno con la sua cattedrale più o meno grande, con i caratteristici centri storici e ci verrebbe voglia di visitarne tanti, ma ci vorrebbero 2 mesi di ferie, e noi non li abbiamo. Seguendo le precise indicazioni arriviamo al parcheggio della Pointe du Raz, facciamo il biglietto (8 euro per 24 ore) e sistemiamo i camper nel parcheggio apposito dove notiamo che altri mezzi hanno passato qui la notte. Temevamo di trovare un clima freddo e ventoso, invece la giornata è stupenda, un cielo azzurro e un sole caldo ci accompagnano durante la passeggiata verso il punto panoramico. La strada segue le curve tormentate della scogliera su cui si infrangono le grandi onde oceaniche, e dopo circa mezz'ora di cammino ci siamo: finalmente siamo sulla punta estrema della terra che si insinua nel mare.
Il panorama è talmente bello da togliere il fiato, rimaniamo senza parole di fronte a questo spettacolo naturale affascinante, e quasi invidiamo gli albatros che possono goderselo tutti i giorni. Il contrasto di colore tra il blu intenso dell'oceano, il bianco della schiuma formata dalle onde e il marrone-ocra della Scogliera è fantastico. Ci sediamo quasi a picco sull'oceano e facciamo lavorare videocamere e macchine fotografiche, ma già sappiamo che le emozioni e i panorami non potranno essere riprodotti in alcun modo: troppo belli. Ci riempiamo gli occhi per 2 ore, ma è tempo di pranzare e torniamo al parcheggio.
Ripartiamo quasi a malincuore, ci fermiamo a metà pomeriggio in una stupenda spiaggetta per prendere un po' di sole (e per fare un bagno se non si soffre l'acqua fredda).
Visitiamo poi la cittadina di Point Croix, dove facciamo spesa, e verso sera arriviamo a Locronan, dove ci sistemiamo nel campeggio municipale. Da queste parti in estate il sole tramonta tardi, e ce ne accorgiamo in particolar modo stasera perchè dopo cena andiamo in centro: sono le 22.00 e ancora la luce del sole rischiara il cielo e forma lunghe ombre. è festa del paese, le vie sono piene di bancarelle di prodotti tipici bretoni, quasi non riusciamo a camminare per la gente che c'è, e prima di tornare al campeggio proviamo anche a bere un sorso del famoso liquore bretone: il sidro, a base di succo di mele.

La sveglia che suona presto ci ricorda che oggi dobbiamo abbandonare la Cornovaglia e trasferirci con una lunga tappa a Nord, sulla Cotes-d'Armor. Arriviamo nel primo pomeriggio a Carantec, lasciamo il camper e con le bici arriviamo in centro giusto in tempo per veder crescere la nostra prima alta marea. E' impressionante la velocità con cui l'acqua si muove, la strada dove siamo pian piano viene inghiottita e dove 2 ore prima c'erano le nostre bici, la strada e i bambini che cercavano molluschi, ora c'è solo acqua.
Durante il ritorno al camper, fuori da una Chiesa notiamo molta gente ben vestita: è un matrimonio e ci fermiamo per vedere gli sposi e gli invitati. Gli uomini indossano divise della marina militare e le donne abiti con colori pastello e cappellini di varie forme: atmosfera di altri tempi.
Dormiamo in un piccolo parcheggio a pochi metri dall'oceano in compagnia di altri camper.

Risveglio e partenza per Tregastel-place, dove vogliamo visitare la costa di granito rosa. Parcheggiamo i camper in una area sosta attrezzata, asfaltata, con camper service al costo di 8 euro per 24 ore. Siamo in compagnia di almeno altri 50 camper e ancora una volta possiamo testimoniare che il turismo itinerante in Francia non è snobbato come da noi, ma viene anzi favorito, e quasi in ogni paese c'è un piccolo campeggio o un'area sosta attrezzata.
Inforchiamo le bici e ci dirigiamo verso l'oceano seguendo i percorsi segnalati con apposite piste ciclabili. Quando arriviamo sulla costa rimaniamo stupefatti dalla bellezza del paesaggio: spiagge color salmone si alternano e ammassi di scogli grandi e piccoli con infinite sfumature di rosa, che vengono temporaneamente sommersi dalle onde di un mare così blu da sembrare finto. Ci divertiamo molto ad arrampicarci su grandi scogli di molte forme e dimensioni, il paesaggio cambia ogni 50 metri: ogni spiaggetta è diversa da quella precedente e gli scogli creano sempre nuove figure: paesaggio fantastico. Il piccolo sentiero che costeggia l'oceano si dipana per 18 km e può essere percorso solo a piedi o in bici. Dopo qualche ora, sulla via del ritorno, ripassiamo in un punto dove eravamo stati la mattina e … tutto era diverso! Il mare si era ritirato di molte decine di metri e dove prima c'era l'acqua ora si poteva camminare sulla sabbia: ci siamo inoltrati e siamo arrivati fin su alcuni grossi scogli che poche ore prima erano circondati dal mare: erano isole! Abbiamo ammirato il paesaggio fino al tardo pomeriggio, poi siamo tornati al camper stanchi ma felici di aver visto un tale spettacolo naturale. Cena e riposo notturno.

La mattina ci svegliamo ma non vogliamo lasciare questo posto magico senza rivedere la costa di granito rosa. Decidiamo quindi per una camminata fino al faro di Ploumanach, distante alcuni km che però sono passati senza troppa fatica grazie al bel tempo e al paesaggio spettacolare. Torniamo al camper per pranzare e dopo un po' di riposo, anche se ci dispiace, ripartiamo: altre mete ci attendono. Rotta verso Est con destinazione Cap Frehel, oasi naturale a picco sul mare dove arriviamo nel tardo pomeriggio. Parcheggiamo nel grande spiazzo e ci avviamo verso il bellissimo faro, dove si può anche entrare: offerta al guardiano del faro, foto di gruppo e salita per decine e decine di gradini. Arrivati in cima lo spettacolo ripaga della fatica: una vista stupenda di tutta la scogliera, prati a non finire che si colorano di tonalità gialle e rosse per la presenza di milioni di fiori, e come sfondo il solito blu intenso del mare. Decidiamo per l'indomani di fare la camminata fino a Fort La Latte (distante circa 6 km ) lungo tutta la scogliera e quindi passiamo la notte al parcheggio sotto il faro.

Sveglia di buon mattino e si comincia a camminare. Il tempo è bellissimo, con un sole molto caldo e l'aria oceanica invece fresca, il percorso si snoda tra scogliere a picco sull'oceano intervallate da tratti immersi in prati pieni di fiori multicolori: un vero spettacolo.
Dopo circa 2 ore arriviamo al vecchio fortino usato in guerra, facciamo merenda, ci riposiamo un poco e riprendiamo la via del ritorno. Arriviamo ai camper dopo altre 2 ore di cammino, veramente stanchi ma anche molto soddisfatti per avercela fatta: ora possiamo riposare e mangiare. Nel pomeriggio partenza per S.Malò, che visiteremo domani, e ci fermiamo per dormire in un campeggio un po' lontano dalla città, dove troviamo anche una piscina con scivolo: gran divertimento per Sabrina.

Sveglia alle 7 e dopo colazione ci dirigiamo verso S.Malò. Il mio camper già da 2 giorni faticava a cambiare marcia, ma ora il difetto peggiorava: ad ogni cambio di marcia era una "grattata", non si poteva continuare così. Alla periferia di S.Malò usciamo dall'autostrada e fortunatamente capitiamo proprio nella zona delle concessionarie automobilistiche: veramente un gran colpo di fortuna visto che sia il nostro francese che inglese sono davvero scarsi! Un nostro concittadino emigrato in Francia da giovane, vedendo i nostri 2 camper con targa italiana fermi, si avvicina e ci spiega la strada per arrivare in Fiat: lo abbiamo ringraziato molto e lo faccio ancor oggi. Al concessionario riusciamo a "intuire" che il danno non si può riparare subito, servono pezzi di ricambio, dobbiamo lasciarlo per la notte e tornare a riprenderlo il pomeriggio successivo (se arrivano i pezzi!). Peccato, tutto stava andando così bene … Fortunatamente eravamo con i nostri compagni di viaggio. Abbiamo quindi traslocato il minimo indispensabile per vivere 2 giorni sull'altro camper e, con un gran dispiacere per dover abbandonare il nostro "amico", ci siamo diretti verso il centro di S.Malò.
Abbiamo lasciato il camper in un grande parcheggio fuori dal centro, ben segnalato, dove già abbiamo trovato numerosi altri mezzi (sosta 8 euro per 24 ore) e poi con un autobus (gratuito per chi aveva già pagato il parcheggio) siamo arrivati nel centro storico. La città si è rivelata bella, forse troppo commerciale, strapiena di bancarelle e negozi di souvenirs per turisti, circondata completamente da alte mure su cui si può camminare per godersi dall'alto lo spettacolo dell'oceano. Come al solito affascinante il movimento della marea: con l'alta la città è circondata dall'acqua, ma quando comincia la bassa l'acqua si ritira quasi a vista d'occhio, e si possono ammirare piccoli ruscelli che scorrono verso il mare che si allontana sempre più, una piscina che trattiene l'acqua di mare grazie a muri che quando sono sommersi non si vedono, una stradina che collega un'isoletta li accanto che poche ore prima abbiamo visto qualcuno raggiungere a nuoto.
La giornata è passata veloce e con l'autobus siamo tornati al parcheggio per cenare e dormire.

Il giorno seguente abbiamo visitato a pochi km Pointe du Groin, area naturalistica di rara bellezza, una scogliera a picco sul mare, e a pochi metri nel mare un'isola stretta e lunga abitata solo da uccelli che li nidificano in pace, poichè l'isola non è abitata e non è nemmeno visitabile. La "manica" di oceano che divide la terraferma dall'isola era percorsa da diverse correnti marine che dall'alto di distinguevano per le varie sfumature di blu e che, scontrandosi tra loro, formavano onde in direzioni opposte: pericoloso da navigare ma bello da vedere.
Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Cancale, patria delle ostriche, che abbiamo visitato con la bassa marea, rimanendo stupiti per quanto l'acqua dell'oceano arretri lasciando centinaia e centinaia di metri di sabbia (forse diversi km). L' acqua non si vedeva nemmeno più all'orizzonte, le barche dei pescatori nelle rade poggiate su di un fianco senza più acqua sembravano abbandonate, fantasmi alla ricerca di una nuova anima. Abbiamo visto i "filari" di ostriche coltivati sulla spiaggia che con l'alta marea vengono sommersi, e i nostri compagni di viaggio per pochi euro ne hanno mangiato un piatto intero.
Finalmente verso sera torniamo al concessionario Fiat per ritirare il mio camper ormai sistemato, scoprendo che la garanzia era valida anche in Francia e infatti non ho pagato nulla. Passiamo la notte ancora nel parcheggio a S.Malò e la mattina puntiamo verso Mont St. Michel, penultima tappa del nostro viaggio. Seguiamo le indicazioni e improvvisamente, dopo una curva, lo vediamo, prima piccolo, poi pian piano sempre più imponente, sembra quasi un incantesimo: il monte svetta con nulla tutt'intorno, quasi stesse nascendo dal mare, e sulla sommità si nota l'antica abbazia.
Credo che questa prima immagine ci rimarrà impressa per sempre. Lasciamo i camper nel parcheggio apposito pagando il biglietto per 24 ore e ci avviamo all'entrata proprio mentre gli altoparlanti avvertono che sta per arrivare l'alta marea.
Dall'alto delle mura ci godiamo lo spettacolo dell'acqua che avanza, e dopo un paio d'ore la magia si compie: dove prima c'era una distesa di sabbia ora c'è l'oceano. Torniamo al camper, pranziamo e ci riposiamo. Nel pomeriggio l'acqua si ritira e possiamo camminare laddove qualche ora prima era impossibile. Vediamo, oltre il monte, una piccola collinetta che spunta dalla pianura circostante, e, anche se sembra piuttosto lontana, decidiamo di raggiungerla a piedi. Si cammina in compagnia di molti altri turisti che hanno avuto la nostra stessa idea, a piedi nudi sulla sabbia schivando varie "pozze" che l'oceano ha lasciato e attraversando piccoli "fiumi" dove l'acqua sembra scorrere al contrario, verso il mare ormai lontano diversi km. Dopo circa 1 ora e mezza arriviamo alla collinetta, ci riposiamo facendo un a piccola merenda e poi riprendiamo subito la strada del ritorno: fra poco l'oceano ritornerà e non vogliamo certo correre il rischio di fare a nuoto l'ultima parte del percorso! Arriviamo sui camper stanche ma soddisfatti. Cena e visita serare al paese, magicamente illuminato, con entrata notturna (ore 22) alla cattedrale: visita resa ancor più particolare da musicisti che in alcune sale suonavano strumenti dal vivo crando atmosfere di altri tempi. Usciamo che è quasi mezzanotte e entre ci avviamo al camper per dormire, volgiamo un ultimo sguardo al monte pieno di luce, che si staglia nel cielo nero: davvero indimenticabile.

La sveglia al mattino ci ricorda che le mete del nostro viaggio sono state tutte visitate, ma abbiamo 1 giorno di vantaggio sulla tabella di marcia, e decidiamo di "spenderlo" a Disneyland, accontentando anche Sabrina che è stata molto brava. Nel pomeriggio, dopo aver attraversato le tangenziali attorno a Parigi senza troppa difficoltà (ma con tanto timore poichè non eravamo preparati a questa deviazione e non avevamo cartine adeguate) arriviamo a Disneyland, entriamo nel parco e ci sistemiamo nell'enorme piazzale dove già sostavano moltissimi altri camper, dei quali molti italiani. Doccia nei bagni, cena e poi, in attesa della gran giornata di domani, passeggiamo per il Villane, dove molti bar, ristoranti e negozi di souvenirs attirano frotte di turisti. I negozi sono molto belli, si vende di tutto, e tutto è firmato Disney con i vari personaggi che conosciamo: Sabrina si "scioglie" davanti ai vari vestiti delle principesse e siamo quasi costretti a comprarle il vestito di Belle (la Bella e la Bestia): costo di 45 euro ma molto bello, e poi lo potrà vestire anche a Carnevale…
Il giorno dopo le attrazioni del parco ci hanno emozionato e divertito, e sicuramente imperdibile per grandi e piccini è stata la sfilata pomeridiana di tutti i personaggi Disney su grandi carri che fornivano le scenografie, sfilata che si è poi ripetuta anche alle 22, con il fiabesco castello illuminato da luci multicolori e dai fuochi artificiali. Il rientro al camper è avvenuto dopo mezzanotte.

La mattina è cominciato purtroppo il lungo viaggio verso casa: le vacanze erano finite. La nostra prima vacanza itinerante all'estero si è rivelata indimenticabile, e desidero qui ringraziare chi ci ha preceduto e ha scritto diari di viaggio su Camperonline che mi hanno permesso di organizzare le tappe e prendere spunto per visitare luoghi meravigliosi.


Viaggio effettuato nell'estate 2005 da Valerio Velata

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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