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All'inizio di agosto, con il coraggio dei veri avventurieri, siamo partiti in solitaria alla volta del Marocco.
Anche se il periodo, climaticamente parlando, non è dei più indicati, devo dire che non abbiamo mai patito il caldo, invece abbiamo sempre trovato un clima secco e ventilato e pur raggiungendo punte di 45 gradi, come a Zagorà, il tasso di umidità è sempre rimasto altamente tollerabile.

Il camper e' uno Chausson Wellcome 17 montato su ducato, 2.3 del 2005 che ha fatto bene il suo lavoro; equipaggio io, mia moglie, fortunatamente guida anche lei e 2 bambini di 8 e 13 anni. Per i documenti occorrono i passaporti, i bambini sono sui nostri, e la carta verde che comprenda il Marocco, se la tua non lo è ne puoi fare una provvisoria appena sbarcato.

Partendo da Casale Monferrato abbiamo fatto in totale circa 7500 km di cui poco piu' di 3000 in Marocco.

La moneta è il Diran, il cambio e' molto semplice: 10 euro corrispondono a circa 107 diran.
Il gasolio costava circa 0,75 euro al litro quello normale, poi c'è un tipo più raffinato per motori con più elettronica che costava circa 0,95. Io ho sempre fatto il primo e appena tornato in Spagna ad ogni pieno ho aggiunto quei prodotti per pulire gli iniettori e tutto è andato bene.

Abbiamo traghettato a Tarifa, subito dopo Gibilterra, con un traghetto veloce: il tutto dura circa 40 minuti fino a Tangeri.
Il prezzo del biglietto è stata sinceramente l'unica nota stonata di tutto il viaggio: circa 450 euro, andata e ritorno aperto, ci sono sembrati non pochi, tenendo conto che l'anno prima con quasi la stessa cifra siamo andati in Grecia da Brindisi.
Sia all'andata che al ritorno in dogana bisogna armarsi di molta pazienza, vieni preso in consegna da un doganiere che ti compila e consegna un casino di fogli e ti fa andare da un ufficio all'altro per timbri e firme. Tuttto avviene in un perfetto caos organizzato e dura circa un'oretta buona. All'andata ti viene rilasciato un foglio importantissimo che certifica che sei entrato in Marocco con il tuo mezzo, modello targa, telaio, quando vai via devono verificare che tu vada via sempre con lo stesso mezzo e ti rilasciano una specie di ricevuta da conservare che attesta ciò.

Alcune cose sono ovvie, tipo di non consumare cibi crudi o bere acqua o bevande le cui bottiglie non siano state aperte davanti a voi.
Noi abbiamo rispettato queste semplici regole e da quel punto di vista non ci è successo proprio niente.
Andavamo a mangiare fuori spesso e volentieri visto il costo e il piacere, noi 4 spendevamo dai 15-18 euro per tutti, fino ai 25 euro quando abbiamo pranzato con più portate in un salottino all'interno di un palmeto.
Il piatto tipico è la tajina, comunque troverai tutto sulle guide.

Noi abbiamo sempre dormito in campeggio, ne abbiamo trovati dove non dovevano essercene secondo le guide, ma anche il contrario. I prezzi variano dai 2,50 euro al giorno ai 10 euro, però ne abbiamo trovati alcuni, in cui non ci siamo fermati, che erano praticamente solo per loro, insomma degli accampamenti. Leggendo alcuni diari di viaggio ho notato che alla meno peggio ci si può fermare nei parcheggi degli alberghi, ovviamente chiedendo, ma io non ne ho mai avuto bisogno. In alcuni campeggi puoi trovare la tensione a 110 volts, nelle zone periferiche del paese il 220 volts non è ancora arrivato, per questo conviene sicuramente partire con le 2 bombole del gas piene.

Per qualsiasi informazione o aiuto basta chiedere ai poliziotti o ai gendarmi, sono di una disponibilità squisita, arrivano al punto di accompagnarti dove devi andare e poi sono veramente dappertutto, non passa angolo o incrocio di paese dove non ci siano poliziotti a controllare il traffico. Sulle autostrade usano anche gli autovelox.

Fate attenzione andando in giro a sparlare di quello che eventualmente non vi piace a voce alta, i marocchini, sicuramente per lo più poveri in canna, parlano evidentemente arabo e molto bene il francese, la tv e le radio trasmettono esclusivamente in questa lingua per alcune ore al giorno, chi ha studiato inglese e molti per evidenti motivi di lavoro parlano anche spagnolo e italiano. Ci è capitato di passeggiare nel suk di Rabat chiedendoci cosa volessero dire alcuni richiami in arabo quando un passante ci ha sentito e ci ha spiegato tutto in un buon italiano.

Il Marocco è diviso grosso modo in senso orizzontale dalla catena montuosa dell' Atlante. A nord di queste montagne ci sono ancora campi coltivati come li intendiamo noi e la parte più urbanizzata, sotto invece degrada tutto in vari tipi di deserto, dalle pietraie più desolate agli strapiombi con scorci da western fino al Sahara, tutto molto affascinante. Se attraversi l'Atlante verso sud, a Marrakesh il valico è molto in alto, circa 2500 metri, ma ne vale sicuramente la pena perchè oltre il paesaggio lunare la strada è disseminata di uomini e bambini che vendono fossili e minerali bellissimi a prezzi molto interessanti. Noi abbiamo comprato vari pezzi pagando in totale 5 euro, 3 sigarette, 2 bicchieri di vino e una mia polo di Robe di Kappa scolorita recuperata in tutta fretta a bordo.
Esiste una tecnica particolare per comprare da quelle parti, per stada e nei negozi: quando ti piace qualcosa, devi fare un calcolo mentale di quanto potrebbe costare da noi e a quel punto offri almeno 1 decimo di quella cifra, certamente il venditore ti chiederà almeno 10 volte tanto quello che vorrebbe prendere, poi non rimane che trattare. Se una certa cosa in Italia potrebbe valere 100, e saresti contento di prenderla a 50, non farti problemi a offrire 10 perchè il venditore non si farà scrupoli a chiederne 1000. Stai tranquillo, ci si abitua subito, se non vi accordate velocemente non avere timore di fare anche la finta di andartene, se ci sono margini di trattativa lui ti richiama dentro e la storia va avanti di fronte a un bicchiere di the verde alla menta che non puoi rifiutare altrimenti si offendono.
Noi per comprare dei tappeti siamo rimasti nel negozio almeno un paio di ore, alla fine dopo esserci accordati sulla grana è consuetudine scambiarsi dei doni, allora si baratta qualcosa che hai addosso con qualcosa nel negozio. Una cosa che ho capito troppo tardi è che da quelle parti vanno pazzi per la tecnologia, se hai dei vecchi cellulari da smaltire possono tornare utili negli scambi, e per l'abbigliamento firmato ma non taroccato, per i bambini che chiedono l' elemosina e purtroppo ce ne sono e anche tanti, vanno benissimo caramelle a sacchettate di magliette smesse dai vostri figli, se ne avete, e berretti con la visiera. Una volta un negoziante ha visto al volo mentre passavamo l'orologio di mia moglie, uno Swatch automatico, e abbiamo veramente fatto fatica a sbolognarlo via tanto era ben disposto.

Noi abbiamo utilizzato la guida della De Agostini - Baedeker con annessa carta stradale. I centri commerciali come da noi li abbiamo trovati solo nelle città principali, accettano anche le carte di credito. In quelle occasioni rifornivamo la cambusa di tutto l'occorrente. Non abbiamo mai avuto problemi con il carico e scarico, facevamo tutto nei campeggi anche se non abbiamo mai trovato delle aree appositamente dedicate.

Un mezzo di trasporto usato tantissimo in Marocco, oltre agli animali (occhio a guidare di notte), sono i taxi. Ce ne sono di 2 tipi: i petit taxi che possono girare solo nelle aree urbane delle città più importanti e che caricano per legge solo 3 persone oltre l'autista, e i taxi normali composti per lo più da vecchi Mercedes che possono caricare fino a un massimo di 7 persone. I taxi si fermano al volo e il prezzo si tratta subito prima di salire, se non vi trovate d'accordo si ferma quello dopo, sono un'infinità, per fare una ventina di minuti di tragitto fino al campeggio di Meknes noi abbiamo speso in quattro 3 euro al cambio, che è un prezzo giusto.

Noi abbiamo fatto questo tragitto:

CASALE MONFERRATO - TARIFA
3 giorni e mezzo di viaggio al nostro ritmo

TARIFA - TANGERI IN TRAGHETTO

TANGERI- ASILAH
Deliziosa cittadina sul mare trovata sulla guida

ASILAH-RABAT
Vista alla svelta e di sera perchè non avevamo trovato un campeggio vicino

RABAT - EL JADIDA
Ancora sul mare molto bella


EL JADIDA - ESSAOUIRA
Bella la città con la fortezza sul mare, poco a sud ci siamo fermati 2 giorni al mare per riposarci e fare una grigliata, la spiaggia era grandissima e praticamente deserta tranne i surfisti e i dromedari a spasso


ESSAOUIRA - MARRAKESH
Bellissima, il mercato è sicuramente il migliore che abbiamo visto: i colori e gli odori di spezie sono indesrivibili, la piazza principale jemaa el fna specialmente di sera è uno spettacolo unico al mondo, basta guardare le guide

MARRAKESH - CASCATE DI OUZOUD - MARRAKESH
Abbiamo fatto 2 notti a Marrakesh perchè non sapevamo che c'era un campeggio anche alle cascate...
cascate bellissime e molto alte in mezzo al nulla, si buttano in una gola di sabbia e terra rossa formando laghi dove i marocchini vanno a fare un pic-nic, nei boschi ci sono scimmie in libertà, macachi, tipiche del Marocco.
Il camping di Marrakesh è un po' fuori dalla città ma è bello e il gestore fornisce un servizio di pulmini che porta i suoi ospiti in città e che poi li va a riprendere con 1 euro a testa.


MARRAKESH - AIT BENHADDOU - OUARZAZATE
Ait Benhaddou è una cosa assurda, tipo una città fortificata a più livelli su una collina in mezzo al deserto, tutta e dico tutta costruita con fango, paglia e qualche legno, infatti è stata dichiarata patrimonio dell'umanità.
Ouarzazate l'abbiamo vista di striscio prima di andare al campeggio, ma sicuramente meritava più attenzione.


OUARZAZATE - ZAGORA'
Questa cittadina è uno degli sbocchi al Sahara del Marocco, dopo Zagora' iniziano le piste.
Per vedere il deserto bisogna affidarsi ai locali che vi possono portre in giro in 4x4 oppure a dorso di dromedario.
A Zagorà c'è anche il famoso cartello che indica che mancano 52 giorni di cammello a Timbuctu.
In tutte queste zone al di sotto della catena dell'Atlante le oasi con palmeti, anche giganteschi, sono ovunque ci sia un pozzo d'acqua.

ZAGORA' - GOLE DEL TODRA - EL RACHIDIA


Le gole sono molto particolari e valgono sicuramente una visita anche per il palmeto che c'è all'uscita delle stesse: immenso!

EL RACHIDIA - MEKNES
Tappone di trasferimento verso questa città imperiale, visto che eravamo sinceramente un po' stanchi abbiamo deciso di visitare questa città e non FES e forse abbiamo sbagliato, almeno secondo altri turisti con cui abbiamo chiaccherato, comunque è sempre da vedere.

MEKNES - TANGERI
Ritorno verso la città portuale per traghettare.

Durante il ritorno ci siamo fermati a 4 giorni 4 di meritato riposo in spiaggia in Spagna, dopodichè siamo andati a vedere l'Alhambra di Granada, bella come sempre anche se un po' cara, e poi è iniziato un calmo rientro verso casa.


Viaggio effettuato da Giovanni Martinelli nell'Agosto 2006

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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