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Camping Sport Magenta

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Km percorsi: 3500
Costo carburante e autostrade: circa 500 €
Costo campeggi: circa 130 €

1° Equipaggio: Nino (44), Mari (37), Nicolò (8), Mattia (5)
2° Equipaggio: Giorgio (40), Anna (39), Francesca (15), Samuele (11)

Note:
- Non si può dormire fuori dai campeggi
- Alle 17:00 i negozi chiudono e da quel momento non si vede più un cane in giro
- La sera è inutile andare a spasso (eccetto Amsterdam) perchp anche i ristoranti ed i bar chiudono al massimo alle 21:30
- Portarsi mantelline e dei gambali.

Partenza da Bra (CN) il 30 luglio 2006 alle ore 17.
Arrivo a Serre Chevalier 1500 (via Monginevro) nella comoda area per camper, attrezzata con carico/scarico, gratuita, che si trova sulla destra orografica del fiume.

31 luglio.
Abbiamo deciso di fare la Francia per evitare il rischio che il camper dei nostri amici superi il limite previsto (3200 kg) con conseguente multa da parte degli svizzeri. Facciamo quindi Grenoble, Lione, Besancon, Nancy tutto su scorrevoli strade statali, tranne il tratto Grenoble-Lione, con una sola sosta per il pranzo e tiriamo fino al Lussemburgo dove ci fermiamo per la notte (secondo autogrill, molto più tranquillo del primo. Approfittare del prezzo del gasolio per un pieno.)

1 agosto.
Puntiamo dritti verso l'Olanda, attraversiamo il Belgio. L'autostrada è gratis, l'unico inconveniente è la pioggia. Il camper dei nostri amici viene colpito da una sbarra di ferro caduta da un autocarro: grande paura, ma i danni sono limitati alla carrozzeria, quindi si prosegue. Arriviamo a Kinderdijk, zona famosa per i mulini a vento. Qui parcheggiamo (2,50 € per due ore: meglio parcheggiare, se si trova posto, lungo la strada che porta ai mulini). Il giro per i mulini è divertente, si fa su una bella pista ciclabile o pedonale (qui Mattia, il più piccolo, fa il suo primo giretto in bicicletta senza rotelle: praticamente ha imparato ad andare in bici in Olanda!); i mulini sono funzionanti, uno si può visitare a pagamento mentre altri sono affittati o abitati regolarmente da gente del posto. Stare sotto un mulino in funzione è impressionante, per il rumore e lo spostamento d'aria!
Dopo la visita, decidiamo di traghettare il canale e troviamo, sull'altra sponda, un campeggio spartano ma economico (Den Hes) con luce etc a 12 €.

2 agosto.
Ci trasferiamo a Gouda, bella cittadina con i suoi canali, il centro pedonale, i ponti che si sollevano per far passare le barche, le larghe e comode piste ciclabili… Mangiamo in un parcheggio in una via ai margini del centro, poi nel tardo pomeriggio partiamo destinazione Den Haag (l'Aja) dove arriviamo la sera; un poliziotto mi informa che i campeggi sono fuori città, a Wassenar. Visto che ormai un giro in centro è inutile (i negozi chiudono verso le cinque, dopo di che in giro non c'è praticamente più nessuno…) andiamo a cercare un posto per la notte. Non si può dormire fuori dai campeggi, perciò quando nel primo campeggio ci informano che c'è un posto solo, ci piglia il panico! Il padrone del camping ci dice di provare a Duinrell, lì vicino, dove troviamo posto ad un prezzo-shock, 45 €. Una volta piazzati, però, scopriamo che compreso nel prezzo c'è l'ingresso al parco divertimenti, che non ha nulla da invidiare a Gardaland. Grande gioia dei bambini, e quindi il giorno seguente lo trascorriamo lì, anche perché il gestore ci consente di rimanere fino al tardo pomeriggio. Piove (come nei giorni precedenti) ma siamo gli unici con maglioni e mantelline: gli "indigeni" sono tutti in pantaloncini e usano la piscina come se ci fossero 35°.

3 agosto.
Partiamo verso le cinque, destinazione Oostvoorne, con le sue dune e le spiagge. Purtroppo ci perdiamo in autostrada, arriviamo tardi, diluvia come al solito e non riusciamo a trovare l'area di sosta di cui avevamo trovato indicazioni su internet (anche perché in paese, pur sotto la pioggia battente, si sta svolgendo una corsa ciclistica!). Con grande difficoltà riusciamo a malapena a trovare un campeggio, che sembra si trovi in capo al mondo (o sarà la stanchezza?) dove dormiamo per 22 €.

4 agosto.
Ci dirigiamo verso la spiaggia, bella e selvaggia. E' attrezzata con giochini per i bimbi, ma fa un freddo terribile, il vento è impetuoso, piove e allora tocchiamo l'acqua solo con gli stivaloni, facciamo un po' di foto e ce ne andiamo schifati e umidi. Si parte in direzione Delft, bellissima cittadina con i suoi canali e il suo centro storico delizioso. Parcheggiare in centro è carissimo, ma basta chiedere e una signora si offre di guidarci con la sua auto verso la zona commerciale, dove ci fermiamo e, dopo un buon pranzetto, partiamo con le bici verso il centro. Dopo la visita puntiamo subito verso Volendam, dove si dovrebbe trovare un'area di sosta gratuita. Infatti la troviamo, dopo qualche peripezia, lasciandoci guidare da un generoso signore in bicicletta, appena fuori paese, nella zona industriale. Sosta, cena e chiacchierata con camperisti romani (i primi italiani che incontriamo).

5 agosto.
Il mattino dopo, visita a Edam, molto pittoresca, a pochi chilometri percorribili in bici, su un argine fantastico che a destra si affaccia sul mare, a sinistra sui pascoli! Anche Volendam è molto carina. Il pomeriggio, family ticket e con 10 € prendiamo il bus per Amsterdam. Arriviamo alla stazione centrale e puntiamo verso il centro. Caso vuole che proprio oggi si svolga un rumorosissimo gay pride: anziché per le strade, lungo i canali, con grandi barconi addobbati, musica, coriandoli come da noi a carnevale. Tutta la città è affollata sulle sponde, gente alle finestre, molti tipi vestiti in fogge divertentissime: ci prendiamo gusto anche noi e passiamo due ore a guardare sfilare i barconi. Poi andiamo a visitare la casa di Anna Frank: molto suggestivo e commovente, anche per i bambini. Hot dog, tentativo di avvicinarsi al museo delle cere, ma siamo respinti dalla coda e dal prezzo del biglietto. Allora si fa un po' di shopping e si torna a Volendam, dove dormiamo ancora una notte.

6 agosto.
Si decide di andare a visitare una vicina azienda agricola, dove si può osservare la produzione del formaggio e degli zoccoli. Effettivamente c'è una sorta di visita guidata (anche in italiano) ma ci accorgiamo ben presto che si tratta semplicemente di una trappola per turisti. Allora, pagato l'inevitabile dazio di acquisti (formaggio in tre colori e zoccoletti ricordo) partiamo in direzione Den Oever, per passare sulla diga: lo spettacolo è emozionante, mare da ogni lato, una strascia di asfalto (con tanto di pista ciclabile, naturalmente) e due "autogrill" a cui arrivano anche dei barconi (incredibile). Appena fuori dal tratto di diga, una bellissima area di sosta sulla destra, vicino al mare. Oggi c'è il sole e allora ci bagniamo i piedini. Facciamo pranzo, poi via verso Urk, dove ci han detto che si può dormire nel parcheggio del porto. Nel parcheggio ci sono i servizi e le docce, sembra tutto perfetto ma proprio quando ci ritiriamo per dormire ecco arrivare un gruppetto di teppisti che costeggia i nostri camper (e quelli di altri quattro equipaggi italiani che abbiamo incontrato lì) e li colpisce con forti pugni, danneggiando persino la carrozzeria. Saltiamo tutti giù terrorizzati ma ormai si sono dileguati. Allora decidiamo di restare alzati ancora un po', fino a che, verso le due, si va a letto convinti che il pericolo sia passato. Ma appena rientrati, rieccoli: per fortuna li sento arrivare, a bordo di due scooter, allora spalanco uno dei finestroni e quasi li colpisco, così che fuggono a tutta velocità… ormai però di dormire non se ne parla, restiamo di sentinella fino verso le quattro, quando fermo una pattuglia di polizia e gli spiego la situazione. Mi promettono di fare qualche controllo e di pattugliare la zona, allora si va a letto e si dorme un paio d'ore.

7 agosto.
Si riparte, mezzo intontiti e si va a Harderwijk, dove vogliamo visitare il delfinario. Al primo campeggio ci chiedono 50 €, che ci pare troppo e allora ne troviamo un altro che per 30 € ci sistema. C'è pure la piscina (ma piove). Il pomeriggio se ne va in giretti in bici lì intorno (la campagna è deliziosa), a far volare l'aquilone, mentre i nostri amici tentano il bagno in piscina. Si fa un bel bucato, con conseguente asciugatrice, e si riposa un po'. La sera a letto presto!

8 agosto.
Si parte in camper verso il delfinario. Troviamo parcheggio (gratuito, in paese è carissimo) presso un centro sportivo. Da lì in bicicletta, sotto la pioggerellina (ma ormai non ci facciamo neanche più caso) e si arriva al delfinario. Qui si susseguono spettacoli mozzafiato e divertenti; inoltre c'è un bellissimo parco divertimenti e per i bambini è un vero paradiso. L'ingresso è salato, ma ne vale la pena, anche se continua a piovigginare tutto il giorno… Al pomeriggio si riparte; i nostri risparmi si stanno esaurendo, quindi niente Hoge Veluwe come previsto, si prende la strada di casa passando però in Germania, perché vogliamo visitare Strasburgo. Viaggiamo quasi fino all'una di notte, poi ci fermiamo un po' dopo Colonia, in autostrada.

9 agosto.
Nottata tranquilla. Si riparte subito e a mezzogiorno siamo a Strasburgo. Troviamo posto in pieno centro, gratis, in un parcheggio che sembra fatto apposta per i camper e dove si potrebbe anche dormire (di fronte al palazzo dell'università). Prepariamo i panini e via in bicicletta verso il centro. La città è meravigliosa, visitiamo anche il palazzo del parlamento europeo e poi, nel tardo pomeriggio, ripartiamo in direzione Friburgo. Andiamo ad accamparci al lago Titisee, meraviglioso laghetto di montagna dove c'è una grande area destinata ai camper, sprovvista di carico e scarico ma molto tranquilla, si dorme con 10 €. Facciamo un giretto intorno al lago, pensando di dedicarvi la giornata seguente (magari un bel bagnetto…)

10 agosto.
Ci svegliamo con la solita pioggerellina, un freddo pungente (nella notte 7°) e allora addio lago: decidiamo invece di visitare Friburgo utilizzando il comodo trenino. La città non ci delude, la visita è davvero consigliata. La sera si torna al camper, dove si dorme un'altra notte.

11 agosto.
Partenza per il ritorno. Un'altra giornata di viaggio, da Friburgo a Mulhouse e poi Besancon, ecc. seguendo l'itinerario dell'andata. La sera, rieccoci a Serre Chevalier. Fa freddissimo.

12 agosto.
Il mattino si parte per l'ultimo tratto, ed eccoci a casa.


Viaggio effettuato in AGosto 2006 da Nino Cornaglia

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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