PERIGORD, LANDE e PIRENEI

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Camping Sport Magenta

Partenza sabato 02/08/03 ore 8.50

Arrivo venerdì 29/08/03 ore 17.40

Totale km percorsi 3829

Personaggi e interpreti :

Marina nel ruolo di navigatrice e cuoca.

Maurizio nel ruolo di autista e addetto al carico scarico acque.

Mezzo Adriatik 580 dx

Consumo gasolio Litri 393 = € 319,77

 

Sabato 02/08/03.

Finalmente si parte!!!!!

È una bella giornata di sole e arriviamo spediti visto il poco traffico a Cesana Torinese alle 11.59 dove facciamo una breve sosta per acquistare il pane. Si riparte alle 12.10 e il pensiero va a due mesi fa, quando sostando proprio in questo parcheggio durante il ponte del 2 giugno, guardavamo il Monginevro con trepida attesa. Tante volte in questi due mesi abbiamo pensato a oggi, e oggi è arrivato! Valichiamo il passo senza problemi e dopo Briancon ci fermiamo per pranzare. Si viaggia spediti via Grenoble - Valence . Fa molto caldo, tanto che vicino a Grenoble il termometro segnava 36 gradi. A Grenoble abbiamo trovato l’unica piccola coda della giornata e abbiamo visto i pompieri che con due elicotteri erano impegnati a spegnere un incendio su una montagna. Arriviamo a Le Puy En Velay alle 20.30 passando per St. Agreve e ci sistemiamo sotto la roccia con la chiesa costruita sulla punta. Siamo stanchi ma abbiamo attraversato le sempre belle alpi e la bella zona verde tra Valence e St. Agrave e poi ci stiamo avvicinando alla nostra meta. Pappa, una piccola passeggiata per digerire e poi a nanna.

 

Domenica 03/08/03.

Dopo una bella dormita (finalmente dopo tante notti agitate) si parte alle 8.50. E’ una bella giornata, la temperatura per ora è piacevole. Arriviamo a Conques alle ore 13.15 la strada è un po’ tortuosa specie l’ultimo tratto. Fa molto caldo ma per fortuna troviamo un parcheggio libero sotto gli alberi. Pranziamo con prosciutto e melone e restiamo nel camper a rilassarci un po’. Il caldo è sempre più impressionante ma riusciamo a visitare questo grazioso borgo. Partiamo alle 16.45 e arriviamo a Figeac alle ore 17.50. Entriamo nel parcheggio con il camper service che è molto ombreggiato ma in forte pendenza. Il caldo è insopportabile e ci spostiamo nel vicino parcheggio dello stadio dove sono parcheggiati altri tre camper italiani. Ceniamo tardi quando la temperatura da’ un po’ di tregua, dopo cena facciamo due passi in centro e poi tutti a dormire.

 

Lunedì 04/08/03.

Al risveglio c’è una piacevole arietta fresca perciò decidiamo di proseguire il nostro tour come da programma e non puntiamo i Pirenei come si pensava ieri sera. Partiamo alle 9.00 e arriviamo a Cajarc alle ore 9.40 e facciamo spesa in un piccolo supermercato. Con fatica troviamo un posto dove parcheggiare visto che in paese ci sono le giostre e i parcheggi sono occupati dai giostrai, tiriamo giù le bici e pedaliamo fino a Montbrun (14 km tra andata e ritorno). Il borgo costruito sui resti di un castello non è un gran che. Torniamo al camper, pranziamo e ripartiamo alle 13.28. Ci spostiamo al Saut de la Mounine che è un punto panoramico. Dopo sostiamo a Calvignac, piccolo borgo arroccato sulla falesia, molto scenografico visto dalla strada e rimasto intatto com’era. Stessa cosa per Larnagol che è un po’ meno conservato e meno arroccato. Poi arriviamo a Cenevieres dove c’è un bel castello arroccato sulla falesia. Entriamo per la visita, il castello è privato e ben arredato. Partiamo alle 16.55 e arriviamo a Cabrerets passando per La Taulzanie, entrambi i borghi hanno le case incastonate nella roccia. Per arrivare a Cabrerete la strada per un tratto costeggia il Celè che ha scavato la roccia formando una gola tra alte falesie. Sono le 17.30 e a Cabrerets un gruppo di persone fa il bagno nel fiume e vista la calura ci associamo. Dopo il bagno refrigerante visitiamo il paesino con le case incastonate nella roccia. Vorremmo visitare la grotta preistorica di Peche Merle che deve essere interessante per i suoi graffiti ma una volta giunti all’ufficio turistico ci rendiamo conto che la visita della grotta è pressoché impossibile perché un cartello dice che bisogna prenotare la visita con due o tre giorni di anticipo. Partiamo alle 19.50 e arriviamo a St. Cinque Lapopie alle 20.30. Parcheggiamo in riva al Lot dietro a un campeggio in un area a pagamento alla notte (7€ da pagare al campeggio). Ceniamo e poi ci arrampichiamo su per la strada per immortalare in notturna l’affascinante borgo aggrappato alla roccia, ci fermiamo all’ingresso del paese che illuminato sembra un presepe. Torniamo al parcheggio la strada è un po’ buia e le poche macchine corrono un po’. Una bella doccia e poi a nanna.

 

Martedì 05/08/03.

Dopo  colazione,  torniamo al borgo per visitarlo:  vari depliant,  Plein Air,  ed  anche  la  guida Touring non si sono sbagliati; è veramente bello con tanti angoli carini tutti da scoprire passeggiando per i vicoli. Torniamo al camper per pranzare e poi inforcate le bici andiamo fino a Bouziés costeggiando il Lot stretto da alte falesie e percorrendo il tratto di sentiero scavato in passato nella roccia per permettere agli animali da soma di trainare le chiatte. Poi tornati alla base ci concediamo un po’ di relax sotto alle piante e attendiamo che i soliti deficienti tolgano le macchine in sosta proprio dove c’è il camper service. Dopo le solite operazioni di scarico e carico approfittiamo delle docce calde a gettoni per toglierci di dosso la polvere nera che copre tutta la zona del parcheggio e inevitabilmente si solleva ad ogni minimo movimento di qualsiasi veicolo. Alle 20 partiamo e arriviamo a Cahors alle 20.40. Non potendo percorrere la strada che segue il fiume perché vietata ai mezzi con altezza superiore ai tre metri siamo costretti a fare un giro per le colline. Sostiamo a Cahors nel parcheggio vicino alla piscina con i scivoli dove troviamo in sosta un camper francese e mentre ceniamo si aggiungono a noi altri tre camper di nazionalità diverse. Dopo cena facciamo una passeggiata nell’animato centro e poi nanna.

 

Mercoledì 06/08/03.

Visita di Cahors dopo aver fatto colazione, molto bello il ponte Valentré. Nel mercato assistiamo ad una scena da film: all’improvviso sbucano dal nulla alcuni paparazzi che immortalano una signora a noi sconosciuta che con il tipico cesto in vimini faceva la spesa. Anche oggi c’è il sole ma sembra un po’ meno caldo rispetto ai giorni scorsi che sono stati terribili, forse ci stiamo solo abituando. Partiamo da Cahors alle 13.30 e arriviamo a Vers alle 13.55. Pranziamo e dopo aver constatato che non si ferma nessun battello per Bouzies risaliamo il Lot fino a St. Gery, poi dirigengoci verso St. Cére sostiamo a Montal per visitare il castello ma sono le 17.30 e l’ultima visita è partita da un quarto d’ora. Non avendo alternative andiamo a St. Cère e sostiamo nel parcheggio dello stadio di rugby dove troviamo anche un camper service gratuito (indicazione parching stade municipale). Visitiamo il borgo ben conservato con alcuni angoli suggestivi. Dopo cena ci sistemiamo con le seggiole giù dal camper per godere del minimo di frescura dopo l’ennesima giornata torrida. Nel pomeriggio un brevissimo acquazzone ci ha fatto sperare in un cambiamento ma è servito solamente a lavare i vetri del camper. Nel parcheggio c’è un camper belga e l’omino è alle prese con la finestra del bagno che non si chiude. Dopo un po’ desiste e quando escono per una passeggiata ci fanno cenno di dare un’occhiata al loro mezzo.  Andiamo a dormire con la speranza che questa “canicule” come la chiama la radio francese, l’indomani possa attenuarsi. 

 

 

Giovedì 07/08/03.

Auguri all’autista per il suo compleanno. Colazione e operazioni al camper service e alle 10.00 partiamo per il castello di Montal che raggiungiamo in 5 minuti. Molto elegante l’esterno e ben arredato l’interno, contenti della visita partiamo alle 11.55 e arriviamo a Beaulieu s/Dordogne alle 12.45. Ci parcheggiamo fuori dal paese vicini al campeggio sotto alle piante dove pranziamo e ci rilassiamo al riparo dai raggi del sole. Nel pomeriggio ci spostiamo in paese per visitarlo (grazioso il borgo con la sua bella cattedrale). Partiamo alle 15.45 e arriviamo a Loubressac alle 16.20. Il borgo è rimasto intatto ed è grazioso. Siamo nel Perigord Noire, intorno alla Dordogna una regione molto amata dai francesi. Partiamo alle 16.40 e arriviamo a Carennac alle 17.00. Visitiamo in tre quarti d’ora il bel borgo e poi ripartiamo. Nei pressi di Gluges sostiamo al belvedere sul Cinque di Montvalent, mentre a Montvalent non c’è nessun belvedere (o perlomeno noi non l’abbiamo trovato). Arriviamo a Martel alle 19.00 e visitiamo il suo centro storico (carino) poi alle 19.30 ci spostiamo a Souillac perché il cielo si è coperto di nuvoloni neri e non promette niente di buono e il parcheggio di Martel è sotto agli alberi. Arriviamo a Souillac alle 20.00 e ci sistemiamo nell’area di sosta con camper service funzionante con carta di credito dove ci sono parecchi mezzi. Mentre ceniamo si scatena il temuto temporale con lampi e tuoni , la pioggia è durata 5 minuti ma è servita per abbassare la temperatura. Appena la pioggia è cessata siamo scesi dal camper per goderci il fresco in compagnia di altri camperisti che hanno avuto la stessa idea compresi i camperisti belgi con cui abbiamo dormito ieri notte. Belli rinfrescati andiamo a dormire.

 

Venerdì 08/08/03.

Passiamo la mattinata girando per il centro dove troviamo un bel mercato di prodotti regionali e acquistiamo uno stinco di prosciutto cotto alla brace (buonissimo). Alle 11.45 lasciamo Souillac e arriviamo a Vitrac porto alle 12.45 dove dopo esserci pappati lo stinco noleggiamo una canoa. Era dalle vacanze trascorse sul Tarn che facevamo il filo alla discesa del fiume in canoa. Il pomeriggio è stato bellissimo: la discesa è stata molto divertente, all’inizio abbiamo fatto qualche giro su noi stessi ma poi abbiamo scoperto il trucco: remare un po’ a destra e un po’ a sinistra per mantenere la canoa diritta e poi evitare i bagnanti, le piccole secche in mezzo al fiume, le altre canoe e nel tratto vicino a Beynac le bellissime gabarre che sono le barche con cui una volta si svolgeva il commercio via acqua mentre ora fanno il giro turistico per chi vuole percorrere questo affascinante tratto di fiume senza canoa. Un paio di volte c’è stata la collisione con altre canoe, abbiamo affrontato qualche rapida senza problemi, praticamente siamo due veri lupi di mare, anzi di fiume. Lungo il percorso c’era pure un fotografo su un gommone che scattava foto ai canoisti che poi trasmetteva via computer a un punto vendita in riva al fiume. Abbiamo comprato la nostra bella foto ricordo e più avanti ci siamo buttati nelle piacevoli acque del fiume per rinfrescarci. I borghi e i castelli visti dal fiume sono bellissimi e li abbiamo immortalati con la nostra macchina fotografica. Il fondale del fiume cambia continuamente: sassi piccoli, lastroni e diventa ora basso ora profondo, ora limpido ora infestato da alghe, si vedono anche diversi pesci di tutte le dimensioni qualcuno anche bello grosso. Arrivati a Beynac c’è il bus che ci riporta a Vitrac. Naturalmente si possono percorrere anche altri tratti di fiume ma ci siamo fidati del consiglio di Plein Air e in effetti vedere dal fiume La Roque Gageac e Beynac vale la fatica. Stanchi ma felici e con qualche fiacca sulle mani ripartiamo alle 19.05. Arriviamo a Domme alle 19.30 e ci sistemiamo nel grazioso parcheggio riservato ai camper con il suo camper service. Ceniamo e dopo aver pagato il parcheggio all’addetto del comune (4.75 € si paga solamente la sosta notturna) facciamo la nostra solita passeggiata serale nel borgo che è animatissimo. Facciamo tappa in un locale con i tavolini all’esterno per gustarci una buona coppa di gelato arrivata al tavolo illuminata da stelle filanti. Soddisfatti si torna al camper per la nanna.

 

Sabato 09/08/03.

Visitiamo il borgo che è veramente grazioso, arroccato sulla falesia a picco sulla Dordogna. Questa regione della Francia è veramente stupenda. Si parte alle 11.25 e arriviamo a Montignac alle ore 13.30 famosa per la bellissima grotta preistorica di Lascaux che però avevamo già visitato in una precedente vacanza (si consiglia di andare alle biglietterie di prima mattina per evitare lunghe code e rischiare di non riuscire ad entrare poiché la visita è a numero chiuso). Parcheggiamo in riva al fiume vicino allo stadio, pranziamo e poi facciamo un giro in bici lungo la Vezere, in teoria fino a St. Leon però ci fermiamo prima, poco dopo il bivio anche perché i cartelli non sono chiari. Tornati al camper stanchi ma contenti, partiamo dopo aver fatto merenda alle 17.45. Arriviamo a St. Leon s/Vezere  in camper alle 18.10. Visitiamo il minuscolo e antico paese che è ben conservato. Si potrebbe passare la notte qui ma noi vogliamo andare a Donzenac per vedere la festa medioevale, quindi alle 19.00 ripartiamo. Arriviamo a Donzennac alle 20.20 e ci sistemiamo nel parcheggio del campo sportivo che per l’occasione è stato messo a disposizione dei camper al posto del parcheggio che si trova praticamente in centro ed è fornito di bagni e camper service. Ceniamo e dopo un po’ di relax fuori dal camper per godere della frescura serale ce ne andiamo a dormire.

 

Domenica 10/08/03.

Al mattino saliamo a piedi fino al paese per assistere alla santa messa a cui partecipano figuranti in costume e un gruppo di musicisti che hanno suonato musiche medioevali con strumenti stranissimi. Torniamo al camper per pranzare, purtroppo il parcheggio è completamente al sole quindi restiamo all’interno del camper. Nel pomeriggio risaliamo fino al borgo sotto il sole, la salita è abbastanza dura e il caldo è pazzesco. La festa è carina anche se con vari cambiamenti di programma a causa del caldo, e la difficoltà a capire i luoghi delle attrazioni. Assistiamo alla sfilata in costume con  matrimonio, all’esibizione dei due gruppi musicali che oltre a essere veramente bravi a suonare sono anche bravi a recitare. Restiamo nel borgo e ceniamo nello stand gastronomico (torta salata, bistecca di maiale alla griglia con patate, un formaggio fresco ed una spettacolare fetta di mille foglie, il tutto con una freschissima birra). La serata continua con musiche e danze che coinvolgono la gente del paese, la festa si conclude con uno spettacolo di giocolieri con torce e altri attrezzi infuocati accompagnati sempre da musica medioevale. Questi giocolieri sono veramente bravi e vedere questi giochi con il fuoco in una piazza buia è stato bellissimo. Ormai è mezzanotte e stanchissimi ci trasciniamo al camper per goderci il nostro meritato riposo. 

 

Lunedì 11/08/03

Dopo aver fatto colazione e le operazioni di carico e scarico al camper service partiamo alle 10.35 e arriviamo a Terrasson alle 11.15. Visitiamo il borgo che tanto è scenografico all’esterno quanto è deludente all’interno e dopo aver fatto spesa al supermercato ripartiamo alle 12.00. Arriviamo a Perigueux alle ore 14.40 dopo aver sostato lungo il tragitto per il pranzo. Parcheggiamo in un parcheggio sul fiume anche questo fornito di camper service. Visitiamo il ben conservato centro storico con la curiosa  cattedrale  a cinque cupole. Sono le 16.00 e ripartiamo e arriviamo a Roque St. Cristophe alle ore 17.50 dopo essere passati dalla grotta di Ruffignac ma ormai era chiusa, se ne riparla domani. Visitiamo l’affascinante Roque abitata fin dalla preistoria e nel medioevo. Ripartiamo alle 19.20 e arriviamo a Les Eyzies alle 20.10, parcheggiamo nel parcheggio riservato ai camper in riva alla Vezere (con camper service non gratuito) che è a pagamento la notte ma altri camperisti italiani ci hanno detto che sono appena passati a riscuotere il pagamento quindi passiamo la notte senza pagare un centesimo.  A Les Eyzies si trova l’interessante museo della preistoria anche questo visitato in un’altra vacanza.

 

Martedì 12/08/03.

Partiamo alle 7.00 senza fare colazione per andare alla grotta di Ruffignac che raggiungiamo in mezz’ora di viaggio. Ci siamo alzati presto perché la visita alla grotta è a numero chiuso quindi volevamo essere certi di poter entrare. Siamo stati i primi ad arrivare e dopo aver fatto colazione ci siamo piazzati davanti alla biglietteria per prendere i nostri biglietti. La visita viene fatta a bordo di trenini ed è molto interessante per i suoi disegni preistorici di mammut , cavalli e rinoceronti. Partiamo alle 10.20 e arriviamo al Site de la Madeleine alle ore 11.35. Il sito è una falesia abitata dalla preistoria al medioevo come la Roque e la visita guidata è molto interessante. Pranziamo e restiamo un po’ all’ombra perché il caldo ancora non ci da tregua. Si parte alle 15.10, dopo il tuffo nella preistoria si torna sulla Dordogna e arriviamo alla Roque Gageac alle ore 16.05. Visitiamo il borgo che però è molto più scenografico visto dal fiume che dall’interno. Partiamo alle 17.40 e arriviamo a Castelnaud alle 18, visitiamo il borgo e l’esterno dello splendido castello e partiamo alle 18.55. Vorremmo fermarci a Beynac per la notte ma non essendoci altri camper in sosta andiamo a Sarlat la Caneda, sicuri che avremmo trovato altri camper considerato il fatto che l’avevamo già visitata in precedenza e anche stavolta abbiamo sostato nel parcheggio vicino al cimitero (c’è anche il camper service). La cittadina merita un’accurata visita perché è bellissima. Dopo cena facciamo la nostra solita passeggiata in centro che è stupendo e animatissimo, pieno di locali e artisti di strada. Stanchi e assonnati andiamo a dormire.

 

Mercoledì 13/08/03.

Partiamo alle 10.20 dopo aver fatto spesa. Arriviamo a Beynac alle ore 11.10. Parcheggiamo e percorriamo a piedi la salita che porta al bellissimo castello e la discesa per le affascinanti vie del borgo. Partiamo alle 12.30 e arriviamo al castello di Les Milandes, dove c’è un parcheggio tutto al sole. Dopo aver mangiato visitiamo il castello che è bellissimo all’esterno ma un po’ meno l’interno: è un museo della cantante BaKer che aveva acquistato il castello e adottato 20 figli di tutte le parti del mondo. Bello lo spettacolo dei rapaci che fanno nel cortile. Partiamo alle 16.00 e arriviamo a Monpazier alle 17.00. Visitiamo la minuscola bastide, carina la piazza principale. Ripartiamo alle 18.20 facciamo una breve sosta a Cadouin di una ventina di minuti per visitare l’abbazia peccato che stava chiudendo e una signora ci ha fatto vedere il chiostro da una porta vetro, pazienza. Arriviamo a Limeuil alle 19.39 parcheggiamo sul fiume ceniamo e dopo aver fatto due passi si va a nanna.

 

Giovedì 14/08/03

Oggi dopo tanti giorni di caldo torrido (dalle 3 del pomeriggio alle 8 di sera è una sofferenza) è completamente nuvolo e c’è anche il vento. Facciamo colazione e ci inerpichiamo per il villaggio semplice ma intatto e molto grazioso. Incomincia a piovere e noi siamo tornati al camper e partiamo alle 10.25. Dopo esserci fermati a vedere il Cingle di Limeuil arriviamo a Paunat un minuscolo villaggio dove il tempo si è fermato è raccolto intorno all’antica chiesa abbaziale, si riparte alle 11.00. Facciamo una breve sosta a Tremolat villaggio carino e minuscolo, poi proseguiamo e ci fermiamo al belvedere di Tremolat, dove il fiume disegna un’ampia ansa . Sostiamo a Lalinde dove troviamo un camper service gratuito nel parcheggio della stazione ferroviaria. Dopo aver fatto la spesa arriviamo a Bergerac alle ore 14.00. Il cielo è sempre nuvolo, non piove e il sole fa capolino fra le nuvole. La temperatura oggi è finalmente gradevole, e il nostro fedele termometro che al di sopra dei trentasei gradi si spegne è ancora acceso, ed è la prima volta da quando siamo partiti che al pomeriggio rimane acceso. Speriamo che sia la volta buona che la cappa di caldo se ne sia andata una volta per tutte e che rinfreschi anche in Italia. Pranziamo e visitiamo la parte antica di Bergerac che è ben conservata e graziosa, anche se all’inizio la parte moderna non sembrava promettere nulla di più di una animata vasca. Partiamo nel pomeriggio e arriviamo a Castillon la Bataille: siamo gasati perché la radio annuncia che questa sera ci sarà una rievocazione storica della battaglia che ha segnato la fine della guerra dei cent’anni con la cacciata degli inglesi. Seguiamo tutti i cartelli che conducono al luogo della battaglia ma purtroppo arrivati davanti alla biglietteria ci dicono che bisognava prenotarli da giorni, una signora ci consiglia di tentare di nuovo quando manca poco all’inizio dello spettacolo verso le 22 poichè se qualcuno non si fosse presentato a ritirare il suo biglietto lo avrebbero rivenduto. Intanto ceniamo e vediamo tantissime macchine arrivare e la speranza di trovare due biglietti si allontana. Sono le 21.30 e si cominciano a vedere alcuni lampi e comincia a cadere qualche goccia di pioggia allora decidiamo di andarcene. Arriviamo a St. Emilion alle 22.40 dove ci sistemiamo nel parcheggio prima della zona pedonale all’ingresso del paese e ce ne andiamo a nanna.

 

Venerdì 15/08/03.

Colazione e visita del grazioso borgo pieno di botteghe che vendono un po’ di tutto ma soprattutto vendono vino   (Bordeaux). Partiamo alle 12.15 e arriviamo ad Ares alle 14.00, pranziamo nel parcheggio del supermercato e poi ci spostiamo verso il centro. Trovato un posto dove lasciare il camper tiriamo giù le bici e percorriamo circa 10 Km, prima arriviamo dove ci sono un sacco di bancarelle in occasione di una festa e poi percorriamo un sentiero in un oasi naturale dove la vegetazione ci ricorda vagamente le valli di Comacchio. Ares è un paese di seconde case e campeggi, affacciato sulla baia di Arcachon, il bacino quando siamo partiti per l’escursione in bici era in secca ma al nostro ritorno al camper la marea comincia ad avanzare. Facciamo la nostra buona merenda e poi ripartiamo alle ore 18.15. Arriviamo a Cap Ferret e dopo un lungo girare a causa dei divieti riusciamo a trovare una buona sistemazione per la notte in Rue des Mesanges vicino alla chiesa, si sono fatte le 20.00. Dopo cena si vascheggia per l’animato paese, arrivati al molo troviamo molta gente in attesa di qualche cosa e curiosi ci aggreghiamo alla massa. Dopo pochi minuti incomincia lo spettacolo: vari paesi affacciati sulla baia incominciano a sparare i fuochi d’artificio, i più belli sono quelli che si vedono dall’altra parte della baia, probabilmente vengono da Arcachon e lo spettacolo dei fuochi è sempre bello da vedere. Finito lo spettacolo vediamo diverse persone che si dirigono verso dei chioschi e scopriamo che fanno delle goufres au chocolat (che sono come dei waferoni morbidi caldi ricoperti con una salsa al cioccolato) naturalmente ci mettiamo in fila per acquistare questa vera delizia per il palato. Torniamo al camper contenti per la serata e andiamo a nanna.

 

Sabato 16/08/03.

Siamo riusciti a dormire senza problemi a Cap Ferret!!! La nostra esperienza di camperisti navigati e il consiglio di un collega francese che ci ha fatto capire che la sosta è tollerata purchè non si creino assembramenti e si eviti di sostare dove ci sono espliciti divieti, ci hanno aiutati. Stamattina piove e dopo aver fatto colazione ci spostiamo alla punta di Cap Ferret dove troviamo un parcheggio con il suo bel divieto di sosta per noi anche di giorno, ma proseguendo per la strada dopo un centinaio di metri troviamo uno spiazzo sterrato dove si può lasciare il camper. Per fortuna ha smesso di piovere. Il panorama sulla duna di Pilat e sull’oceano è stupendo. Ci spostiamo e arriviamo alle ore 12.30 a Claouey dove sostiamo per fare la spesa e pranzare. Purtroppo incomincia a piovere e noi approfittiamo per fare il bucato visto che a fianco del supermercato c’è una lavanderia a gettoni. La pioggia è durata pochissimo e finita l’operazione bucato prendiamo le bici e ci spariamo 22 km in mezzo alla foresta, dove c’è una bellissima pista ciclabile asfaltata con tanto di segnaletica e cartelli che indicano la distanza per i vari paesi. Arriviamo in bici a Le Truc Vert e poi a Le Canon, torniamo a Le Truc Vert e parcheggiate le bici scendiamo in spiaggia. Il paesaggio è bellissimo con la duna, la spiaggia sconfinata e selvaggia e l’oceano molto increspato, ci sono anche i bagnini appollaiati su delle piattaforme che ricordano quelli americani. Tornati al camper partiamo alle ore 19.25 e arriviamo al parco ornitologico Le Teich alle ore 20.25. Ceniamo e dormiamo in compagnia di altri camper nel parcheggio gratuito del parco.

 

Domenica 17/08/03.

Oggi è nuvolo e stanotte c’è stato un temporale con una forte pioggia. Al mattino dopo la nostra solita colazione visitiamo il parco ornitologico, moto bello, vediamo cicogne, aironi, oche selvatiche, folaghe, spatole, sterne, gabbiani di diversi tipi e altri tipi di uccelli e persino un castoro. La visita è lunga, si cammina tanto per dei sentieri con ai lati delle alti siepi e poi ci sono diversi capanni da dove si possono ammirare gli uccelli in libertà ma ne vale la pena. In un capanno incontriamo una ragazza fornita di libro e mega cannocchiale e con un discreto italiano ci ha indicato diversi uccelli dando loro il nome. Per la visita ci è stato molto utile il nostro cannocchiale per vedere da vicino i volatili. Usciamo alle ore 15, per fortuna ci eravamo portati con noi dei viveri e delle lattine. Partiamo alle ore 15.25. Alle ore 15.45 arriviamo a Larros, dove c’è la maggior produzione di ostriche del bacino. Dopo aver visto i capanni dei coltivatori ci sediamo al tavolo per la degustazione di questo prelibato cibo. Ci facciamo portare sei ostriche a testa con del pane burro salato e un quartino di vino bianco ( molto buone). Ripartiamo alle 16.35 e arriviamo ad Arcachon  e dopo aver usufruito del camper service che si trova vicino allo stadio alle 18.20 riusciamo a trovare un posto per parcheggiare dopo aver penato non poco visto che il parcheggio dello stadio è distante dal centro. Abbiamo vascheggiato per la “Rimini“ del bacino e visto che si è fatta ora di cena ci siamo seduti in un ristorante e ci siamo gustati un bel piatto di moules frites (cozze con patate fritte). Soddisfatti torniamo al camper e si parte alle ore 20.40. Arriviamo alla duna di Pilat alle ore 21.05 entriamo nel parcheggio a pagamento che si può utilizzare anche per la notte. Non resistiamo alla tentazione di salire in cima alla duna: lo spettacolo è indescrivibile la duna, l’oceano davanti e dietro una foresta sconfinata, peccato che per pochi minuti ci siamo persi il tramonto, comunque andiamo a dormire felicissimi.

 

Lunedì 18/08/03.

Al mattino siamo saliti di nuovo sulla duna per ammirare meglio il paesaggio che è stupendo. Poi con grande fatica abbiamo camminato sulla sabbia da una cima all’altra fino ad arrivare a quella più alta e per arrivarci è tutto un su e giù, sembra di essere nel deserto. Ammiriamo il paesaggio che è fantastico e chiacchieriamo con una famiglia di Napoli, si parla di vari viaggi intrapresi e di altre cose e la fatica del ritorno al camper non si sente. Poi partiamo alle ore 12.45 e facciamo una tappa al E Leclerc di Biscarrosse Ville per la spesa e per il pranzo. Arriviamo a Sanguinet alle ore 15.00, sostiamo in riva al lago dove facciamo una passeggiata rilassante e alle 18.55 ripartiamo. Arriviamo a Mimizan Plage alle ore 21.00 dopo essere stati a Sabres dove volevamo sostare per poi visitare l’ecomusée di Marqueze ma purtroppo non si poteva sostare per la notte. A Mimizan abbiamo sostato nel parcheggio a pagamento riservato ai camper, di notte si può sostare solamente in questo parcheggio che è fornito di camper service, bagni e attacco luce a pochi metri dall’oceano. Ceniamo e dopo andiamo a fare la nostra vasca serale, nell’animata cittadina ci sono diversi locali e negozi aperti fino a tardi, poi si va a nanna.

 

Martedì 19/08/03.

Risolviamo subito il problema della ruota bucata di una bici grazie a un noleggiatore di biciclette che gentilmente ce la ripara. Risolto il problema della camera d’aria, pedaliamo prima lungo la strada (scopriamo poi che c’è la pista ciclabile) poi sulla pista che porta a Mimizan Ville.  Ritorniamo per la bellissima pista che si snoda in mezzo alle dune ricoperte da un bosco di pini. Tornati al parcheggio ci mettiamo i costumi da bagno e andiamo in spiaggia e facciamo pure il bagno, l’acqua all’inizio sembra fredda ma una volta dentro è piacevole. La spiaggia è sempre sorvegliata dai bagnini stile USA e bisogna fare il bagno solamente nella zona delimitata dalle bandierine blu, al di fuori è molto pericoloso per le correnti. Rinfrescati torniamo al camper e dopo aver pranzato facciamo le pulizie di casa e approfittiamo del camper service e partiamo alle ore 16.05. Arriviamo a Leon alle 18.20 dopo esserci fermati nell’area di sosta sul lago a Vielle. Parcheggiamo nella zona riservata ai camper (con camper service ) e dopo cena andiamo in paese a piedi e poi a nanna.

 

Mercoledì 20/08/03.

Alle tre del mattino veniamo svegliati da un violento temporale, ed è una continua pioggia di aghi di pino e pigne sul tetto del camper. Spaventati ci spostiamo nell’area di sosta di Girons Vielle che a differenza di quella di Leon non ha alberi. Veniamo svegliati diverse volte nella notte dai violenti tuoni e scrosci di pioggia. Questa è stata la peggiore nottata da quando siamo partiti. Al mattino piove ancora ma sembra che tenda a schiarirsi, ce la prendiamo comoda e dopo colazione andiamo a fare la spesa e partiamo alle 10.45 dopo aver aiutato un camperista belga che è rimasto a terra con la batteria. Arriviamo alla spiaggia di Moliets alle 12.20, parcheggiamo in un’area pic nic a 300 metri dalla spiaggia, pranziamo e andiamo alla spiaggia dove sfocia il fiume “la courant di Huchet“ che è poi l’estuario del lago di Leon. Il paesaggio è bello e quasi irreale, passeggiamo un po’ sulla spiaggia che è enorme, assistendo all’evoluzioni dei tanti serfisti presenti in questa zona, poi seguiamo un sentiero tra le dune. Partiamo alle ore 15.15 e arriviamo alle ore 17.00 a Bayonne. Parcheggiamo lungo l’Adour e visitiamo il centro pieno di gente e negozi. La città è ben conservata con una magnifica cattedrale. Partiamo alle 18.45 e arriviamo a Biarritz alle ore 19.25 e ci sistemiamo nell’area riservata ai camper (con camper service) e andiamo sul lungomare per ammirare il tramonto ma purtroppo c’è qualche nuvola birichina che non ci fa vedere lo spettacolo, restiamo a guardare quattro ragazzi che si fanno una bella nuotata fino a uno scoglio abbastanza alto da dove poi si sono tuffati, per noi vecchi sono incoscienti sia per il tuffo e per la temperatura dell’acqua. Finito lo spettacolo torniamo al camper per cenare e poi a nanna.

 

Giovedì 21/08/03.

Oggi il tempo è variabile con nuvole e ampi squarci di sereno. Prendiamo l’autobus che si ferma vicino all’area sosta e scendiamo al faro e poi facciamo una bellissima passeggiata lungo le scogliere, qua e là ci sono delle passerelle e camminamenti che percorrono gli scogli con dei begli scorci. Praticamente siamo tornati al parcheggio a piedi e ci siamo fermati per pranzare in un ristorante (un po’ caro) vicino al parcheggio. Gustiamo un piatto di cozze in due, un’insalata con frutti di mare e un dolce spettacolare: una mattonella di dolce al cioccolato adagiata su un piatto di crema inglese. Partiamo alle 15.50 e arriviamo a St. Jean de Luz alle 17.10 dopo aver girato parecchio per trovare un parcheggio visto che l’area per camper era occupata dalle auto. Per fortuna il comune ha messo a disposizione un parcheggio a qualche chilometro dalla città con servizio di navetta gratuito. Visitiamo l’animatissimo centro che è bellissimo con le case tipiche dai colori baschi. Partiamo alle 19.20 e arriviamo al parcheggio di La Rhune alle ore 20.00 ci sistemiamo nella parte piana dove ci sono altri camper, cena e poi nanna.

 

Venerdì 22/08/03

Oggi il cielo è completamente sereno, prendiamo il trenino a cremagliera che sale alla cima di La Rhune, da dove si gode uno spettacolare panorama che abbraccia l’oceano e i Pirenei. Tornati al camper notiamo la lunga fila che si è formata per prendere il trenino e noi partiamo alle ore 12.10. Arriviamo a St. Jean Pied de Port alle ore 15.30 dopo esserci fermati a St. Pée per la spesa e per il pranzo. Visitiamo il borgo molto grazioso e ci mettiamo in marcia alle ore 17.30. Dopo aver penato un po’ nella zona per trovare un posto dove poter dormire ci sistemiamo nel parcheggio frazione Caserme vicino alla gola di Kakouetta, ceniamo e dormiamo tranquillamente.

 

Sabato 23/08/03.

Al mattino ci spostiamo nel parcheggio della gola, la visitiamo, due chilometri tra andata e ritorno per lo stesso sentiero che percorre una gola nella quale si è infilato un torrente che a un certo punto misteriosamente sparisce come inghiottito dalla terra. Il percorso molto bello arriva prima a una cascata che sbuca da un foro nella roccia e poi finisce in una grotta con stalattiti e una sorgente. Partiamo alle 12.25 e arriviamo a Lourdes alle ore 16.30 ci sistemiamo nel parcheggio a pagamento e custodito per 24 ore su 24 dove sostano tantissimi autobus, ci sembra l’unico posto dove si può sostare visti i divieti. Andiamo a piedi al santuario che non è lontano, c’è tantissima gente e arrivati alla grotta dell’apparizione si prova una forte emozione. Torniamo al camper per cenare e dopo andiamo di nuovo al santuario dove recitano il rosario con la fiaccolata, la gente è tantissima e di tutte le nazionalità ed è emozionante sentire pregare in tutte le lingue. Torniamo al camper e ci facciamo una bella dormita.

 

Domenica 24/08/03.

Rinunciamo al camper service del parcheggio perché il custode ci chiede 4 € per scaricare e altri 4 € per rifornirci di acqua. Partiamo alle ore 9.15 e ci fermiamo a Laruns dove c’è un camper service con lo scarico gratuito e per rifornirsi di acqua bisogna acquistare un gettone (€ 2) al vicino ufficio del turismo. Arriviamo alla partenza del petit train di Artouste alle ore 11.40, facciamo i biglietti e siamo fortunati a prendere una delle ultime corse. L’escursione è magnifica, i paesaggi sono straordinari, vediamo anche qualche marmotta e dei rapaci che volteggiano sopra di noi (due molto grossi). Il treno a tratti viaggia sul baratro tra le rocce a strapiombo. Arrivati, saliamo a piedi al lago artificiale di Artouste, il paesaggio è molto bello. Al ritorno pioviggina un po’ e l’addetto del treno ci sistema la cerata che ripara i turisti, riprendiamo la cabinovia e torniamo al camper. Siamo stati fortunati perché sta iniziando a piovere seriamente. Partiamo alle ore 16.40, piove fino a Lourdes poi smette, arriviamo a Gavarnie alle ore 19.50 e ci sistemiamo nel parcheggio per camper che si trova un chilometro dopo il paese, ceniamo ammirando un fantastico tramonto sulle montagne che si accendono di un bel rosso, poi nanna.

 

Lunedì 25/08/03.

Al mattino dopo aver fatto colazione e riempito lo zaino di viveri e bibite ci incamminiamo verso il cirque, c’è il sole ma fa freddo. Mentre ci si avvicina al cirque, dopo aver attraversato il paese di Gavarnie  capiamo perché la guida del Touring dice di questo posto “quando la natura dà spettacolo“. Arriviamo sotto le montagne che formano un anfiteatro e lo spettacolo è indescrivibile, ci sono cascate da tutte le parti e una passa sotto un arco naturale di ghiaccio. Rimaniamo un po’ ad ammirare questa meraviglia della natura, poi torniamo indietro e arriviamo al camper distrutti ma felici. Partiamo alle 16.30 e arriviamo al parcheggio del Pic de Tantes  dopo 10 minuti di salita. Saliamo a piedi in cima al colle da dove si ha una magnifica vista sulle cime a 360 gradi. Il paesaggio toglie il fiato, sembra di volare e in più diverse volte dei grossi rapaci, forse avvoltoi, passano sopra alle nostre teste per diverse volte. Alle ore 18 ripartiamo e arriviamo a Cauterets nel parcheggio a pagamento riservato ai camper alle ore 20.00. Il parcheggio è tranquillo, si paga 6 € per 24 ore con camper service gratuito e attacco per la luce, alla faccia dei 8 € di Lourdes chiesti per usare il camper service. Distrutti dopo cena andiamo a dormire.

 

Martedì 26/08/03.

Andiamo subito a fare la spesa e poi alle ore 9.45 con il camper saliamo alla Pont d’Espagne che si raggiunge in 15 minuti, sostiamo nel grande parcheggio a pagamento (il pernottamento in questo parcheggio è vietato) e a piedi saliamo per il ripido sentiero che arriva al lago di Gaube. C’è anche una seggiovia che sale ma noi seguiamo il consiglio di Plein Air che dice di salire a piedi perché il sentiero costeggia un torrente che forma a tratti delle cascatelle. Arrivati al lago, dopo tanto penare sul sentiero ripido e sassoso tentiamo di fare a piedi il giro del lago ma non è possibile effettuarlo e allora decidiamo di recuperare le forze mangiando i panini comprati al mattino. Ricaricate le pile prendiamo un sentiero che costeggia il lago su un fianco, le acque sono limpide e il panorama anche. Una volta arrivati sulla punta del lago facciamo una sosta in uno spiazzo erboso, ma siamo attratti dal sentiero che prosegue, anche perché sullo sfondo si vede una montagna con il suo ghiacciaio e una bella cascata che scende. Alla fine continuando a dire: arriviamo fino a quel punto, poi all’altro e così via, arriviamo fino sotto alla montagna che avevamo visto dal lago. La vista è bellissima, le cime delle montagne sono coperte dalla neve e una lingua di ghiaccio scende a valle. Contenti prendiamo la via per il ritorno con qualche timore per la nebbia che si vede a fondo valle. Nel cammino di ritorno vediamo anche un paio di furetti e una marmotta. Incontriamo anche una anziana signora francese che scende il sentiero come un treno e facciamo tutto il tragitto con lei stentando a reggere il suo passo. Arrivati al parcheggio più morti che vivi prendiamo il camper e torniamo a Cauterets alle ore 19.10. Dopo cena andiamo subito a dormire.

 

Mercoledì 27/08/03.

Tornati al Pont d’Espagne, oggi prendiamo il sentiero che percorre la valle di Marcadon. C’è il sole, il sentiero è meno faticoso rispetto a ieri perché si alternano tratti ripidi e lunghi tratti in piano, solamente l’ultimo è molto faticoso. Al rifugio pranziamo al sacco ammirando il paesaggio intorno a noi con la valle luminosa e verde con tanta pace, il tutto è bello ma la vista di ieri era più spettacolare. Arrivati al parcheggio torniamo a Cauterets alle 17.30. Decidiamo di andare al ristorante. Il menu consiste in una buonissima insalata landese (insalata verde, pomodori, pezzetti di anatra affumicata caldi, pancetta e crostini di pane); bistecca con patate fritte e insalata verde con noci e per dessert l’ile flottant (una crema tipo inglese abbastanza liquida con sopra il bianco d’uovo rassodato). La cena ci ha soddisfatti a parte la figuraccia che abbiamo fatto quando la cameriera ci ha chiesto se la bistecca la volevamo al sangue (saignant) o ben cotta (à point). Ci abbiamo messo un po’ a capire ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Felici andiamo a dormire, ma purtroppo non lontano dal parcheggio dei camper ci sono dei ragazzini che con i pattini fanno un bel fracasso, per fortuna la natura ci ha aiutati con un breve temporale che è bastato per far scappare i ragazzini.

 

Giovedì 28/08/03

Partiamo alle 9.00, comincia il viaggio di ritorno. A Toulose ci fermiamo per pranzare in un parcheggio di un ipermercato dove compriamo delle cose buonissime. È nuvolo facciamo una breve sosta per la merenda tra Rodez e Mende e poi via in marcia.  Abbiamo viaggiato  senza intoppi a parte il vento che in certi tratti soffiava forte via Tarbes, Toulose, Albi, Rodez, Mende. Alle ore 20.00 arriviamo a Aubenas e troviamo un piazzale che ci sembra buono per la notte e dopo un po’ vicino a noi si ferma un camper di Torino che avevamo incrociato nel pomeriggio, così anche l’ultima notte di queste vacanze la passiamo in compagnia. Poverini, i nostri vicini hanno dei problemi con la batteria di servizio, gli chiedo se hanno bisogno di aiuto ma purtroppo non c’è niente da fare la batteria è a zero. Dopo cena inizia un violento temporale con grandine e violente raffiche di vento, tuoni e fulmini. Andiamo a dormire infastiditi dal rumore, all’1.30 veniamo svegliati dal temporale che ha ripreso forza e alle 6.40 dopo aver dormito per un pochino ci svegliano nuovamente i tuoni.

 

Venerdì 29/08/03.

Partiamo per l’ultima tirata alle ore 8.00. Per ora è nuvolo ma non piove, dopo un centinaio di chilometri però il tempo peggiora e la pioggia incessante ci accompagna fino a Grenoble e dopo la città ci dobbiamo fermare perché la pioggia ora viene giù violentissima e approfittiamo per pranzare. Appena la pioggia è calata d’intensità siamo ripartiti e percorriamo le salite delle alpi sempre sotto l’acqua ma almeno ora piove normalmente. Passato il Monginevro scesi in Italia non piove più, arriviamo a casa alle 17.40 purtroppo sono finite le vacanze, buh buh!!!                                         

 


Viaggio effettuato da Maurizio e Marina Maso nell'Agosto 2003

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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