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Camping Sport Magenta

PITIGLIANO, SOVANA, SORANO, CIVITA DI BAGNOREGIO, ORVIETO, MINIERA DI GAMBATESA (LAVAGNA)

Pasqua 2002: Viaggio dal 30/03/02 al 02/04/02
Km percorsi: circa 1200

5 equipaggi:
Elnagh Doral: Luigi e Norina con la figlia Enrica
Mobilvetta Icaro: Luigi e Maddalena con la figlia Cinzia
C.I. Pegaso 622: Luciano e Maria Rosa con i figli Marta e Davide
C.I. Pegaso: Fabrizio e Fernanda con le figlie Federica e Francesca
C.I. Mizar 170: Livio e Daniela con i figli Michela e Mattia

Venerdi
Partiamo venerdi sera alle ore 17,30 circa da Bra (provincia di Cuneo) dopo aver raggiunto i nostri amici a Cherasco.
Scopriamo subito che il nostro cb non funziona: riceviamo, ma non possiamo parlare. Non importa, riusciremo comunque a trarne beneficio e sarà un motivo in più per ridere e scherzare.
Dobbiamo raggiungere altri 3 equipaggi a Saturnia entro l'indomani mattina. Ci fermiamo dopo Genova per cena, e poi proseguiamo fino a mezzanotte. Troviamo un'area autostradale che ci sembra tranquilla poco prima di Grosseto per dormire. Intanto ci telefonano i nostri amici che a Saturnia non hanno trovato posto e quindi si sono sistemati a Pitigliano.

Sabato
L'indomani si parte alle 6,30 e raggiungiamo Pitigliano alle 08,00 circa. Appena usciti dall'autostrada ci rendiamo conto di come sia bella questa zona. La campagna è verdissima, vediamo fagiani e una volpe nei prati che costeggiano la strada. Dopo una curva rimaniamo veramente tutti senza fiato dalla vista di Pitigliano. Ci fermiamo a fare delle foto, intanto che i bambini si svegliano. Il paese è aggrappato ad una collina di terra rossa (tufo), e anche le case sono dello stesso colore. L'aria del mattino è fresca, ma il cielo è limpidissimo.
Ci sistemiamo nel parcheggio di Pitigliano e troviamo i nostri amici che si sono appena svegliati. Dopo vari saluti ci prepariamo e visitiamo la città. Visitiamo Palazzo Orsini, passeggiamo e compriamo pizza e pane. Ci sono molte cantine e si può comprare del buon olio.
Al pomeriggio proseguiamo per Sovana dove troviamo un parcheggio per camper gratuito un po' fuori del paese. E' praticamente scavato nel tufo e molto capiente. Visitiamo il paesino, veramente carino con le sue case di mattoni rossicci, e camminiamo fino al Duomo che è un po' isolato al fondo del paese, in mezzo al verde.
Poi, ripreso il camper, raggiungiamo i siti etruschi qualche km più avanti. Prendiamo un biglietto unico e visitiamo le tombe etrusche, infatti qui vi è una vasta necropoli dove si possono ammirare varietà di tombe, percorriamo una via cava, veramente interessante e suggestiva, e proseguiamo fino alla tomba di Ildebranda. Le vie cave sono strade scavate nel tufo dagli abitanti del luogo, sono molto strette - tipo piccoli canyon - e servivano come vie di comunicazione. La tomba di Ildebranda è la meglio tenuta e conserva ancora degli affreschi.
Per la sera cerchiamo un posto per dormire dove ci eravamo fermati a far le foto al mattino per poter ammirare Pitigliano in notturna, in quanto ci dicono che sia meravigliosa, ma siamo in 5 equipaggi e non c'è spazio. Quindi dobbiamo tornare al parcheggio di Sovana. Qui c'è molto posto e ci sistemiamo vicini. Verso le 10 di sera il parcheggio si riempie all'inverosimile. Il parcheggio è molto buio e senza servizi, ma è gratuito. Si va tutti a letto stanchi morti.

Domenica di Pasqua
Ci si sveglia di buon ora e si raggiunge Sorano. La strada per raggiungere il paese è incassata nel tufo, e ogni tanto si vedono delle piccole grotte con le colombaie, nicchie ben ordinate per l'allevamento di piccioni.
Parcheggiamo nell'area sotto al paese, da cui si gode un panorama interessante. Questo paese ci è piaciuto molto. E' abbarbicato sulla collina, le case sono ben tenute, tutte di pietra, le strade strettissime e suggestive.
Dopo aver passeggiato fino al terrazzo del Sasso Leopoldino (in cui non entriamo, essendo a pagamento) andiamo invece a visitare la fortezza con i suoi camminamenti e i suoi sotterranei.
Pranziamo nell'area e ci dirigiamo verso Civita di Bagnoregio. Questa città, che si trova già nel lazio, è posta su una collina di terra friabile che purtropo sta franando: infatti la chiamano la città che muore.
Lasciamo i camper in un parcheggio all'entrata del paese, da cui parte ogni 10 minuti la navetta che ci porta sotto il borgo. Da qui si percorre un caratteristico ponte percorribile solo a piedi o in motorino, molto in salita, che porta nella cittadina.
Tutto qui è rimasto come una volta, anche se molte case sono state ristrutturate ed ogni angolo è buono per una fotografia.
Per la sera raggiungiamo Orvieto, dove sostiamo al parcheggio della funicolare. E' pieno di camper, ma ci sono ancora tantissimi posti liberi.
Dopo cena con la funicolare raggiungiamo Orvieto per una visita notturna. Passeggiamo tra le bancarelle del mercatino che ormai sta finendo e raggiungiamo il Duomo tutto illuminato: bellissimo. Si torna al camper e a nanna.

Lunedi di Pasquetta
Oggi, altra bella giornata di sole, è dedicato alla visita di Orvieto. Iniziamo con il Duomo e proseguiamo con 'Orvieto underground'.
La visita guidata parte dall'ufficio turistico davanti al Duomo. Orvieto sorge su di una rupe di tufo vulcanico. Per costruire le case si scavano dei cunicoli per prelevare il materiale per costruzione. La collina quindi è completamente percorsa da gallerie.
Il percorso di questa visita comprende una piccola parte di queste gallerie dove si possono trovare piccionaie, cantine, pozzi e vecchi frantoi.
Consumiamo il pranzo nel self service in Piazza Duomo, facciamo aquisti nelle varie viuzze e visitiamo il pozzo di San Patrizio, che si trova di fianco alla funicolare. Il pozzo è profondo 62 metri ed è formato da due scale che non si incontrano mai, una per salire ed una per scendere. I pozzi venivano scavati perchè ad Orvieto mancava l'acqua, e quindi per l'approvvigionamente bisognava o scendere a valle o scavare pozzi profondi.
Verso le ore 15 siamo al parcheggio e decidiamo di avvicinarci a casa. Ci mettiamo in viaggio verso Pisa, ma in autostrada nei pressi di Firenze c'è molto traffico, e siamo fermi. Usciamo quindi a Firenze Certosa e ci buttiamo su stradine strette, ma stupende, che passano tra le colline, tra vigneti e uliveti. La campagna intorno a Firenze è veramente bella.
Per sera siamo a Pisa, nel parcheggio camper vicino al cimitero (quello per i bus turistici e i camper). Dopo cena facciamo una passeggiatina in Pisa e poi tutti a nanna.

Martedi
Oggi in programma c'è la visita alla miniera Gambatesa di manganese a Lavagna (Genova).
Il nostro amico aveva prenotato la visita telefonando allo 0185-338876 già prima di partire. Siamo un gruppo di 18 persone e ci fanno sapere che fanno uno strappo alla regola, in quanto al martedi i minatori lavorano, per cui la miniera è chiusa al pubblico.
La strada per Lavagna è impegnativa, stretta e l'ultimo pezzo è sterrato, Mattia patisce, ma arrivati sul piazzale si riprende in fretta.
La visita (€ 31 per una famiglia di 4 persone) si rivela molto interessante. Partiamo con tanto di casco su di un trenino che ci porta in profondità. Ci viene raccontata e spiegata la vitaccia che una volta dovevano fare i minatori e le donne che lavoravano in questa miniera. Sentiamo anche un'esplosione provocata dai due minatori che stanno lavorando. Tornando indietro col trenino li vediamo anche e li salutiamo.
Ci fermiamo a pranzare in un piazzale poco distante da Lavagna, e poi per un problema meccanico due equipaggi si devono fermare. Il problema verrà fortunatamente risolto in giornata. Si torna a casa per cena.
Questo viaggio è stato entusiasmante, primo perchè non mi aspettavo tanto da queste stupende zone, secondo perchè la compagnia è stata ottima ed oltre a visitare cose interessanti ci siamo divertiti molto.


Viaggio effettuato da Livio e Daniela a Pasqua 2002

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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