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Questa estate avevamo preventivato di visitare l'Olanda, ma purtroppo, cause di forza maggiore ci hanno fatto rimandare ad una prossima occasione questo viaggio. Il tempo a nostra disposizione si è drasticamente dimezzato per questo abbiamo dovuto rivedere i nostri programmi di uscita. Abbiamo deciso quindi, dopo aver vagliato varie possibilità di visitare Salisburgo ed i suoi dintorni, dopo, sul posto avremmo deciso il da farsi. Ci siamo dati da fare per preparare il tutto e finalmente verso le ore 16,10 del 30 luglio 2007 io Maurizio, mia moglie Cinzia, con i figli Filippo e Fabio ci siamo messi in viaggio da Montevarchi (AR)a bordo del nostro autocaravan Mclouis 560 alla volta di Tarvisio, tappa di fine giornata. 31 Luglio 2007
Nottata tranquilla e fresca, meno male che avevamo ancora sul camper coperte dell'inverno! 1 Agosto 2007
Al mattino siamo risaliti alle miniere di sale (Salzbergwerk) dove troviamo il parcheggio quasi completo. All'ingresso ci viene data una tuta bianca con cappuccio da metterci in dosso e quindi scendiamo al piano sottostante insieme con altri turisti, ungheresi, inglesi, cechi e cinesi. Eravamo gli unici italiani ma fortunatamente la guida che ci accompagnava parlava anche italiano. Saliti su un trenino da miniera ci hanno portati 2/300 mt all'interno della montagna attraverso una stretta galleria. Da qui, scesi dal trenino, ci siamo incamminati per l'esplorazione di questa miniera che era la più importante e ricca del Durrnberg ora fuori uso. Siamo discesi nelle gallerie più in profondità servendoci degli scivoli di legno usati dai minatori ed abbiamo traversato su uno zatterone un laghetto salato che si trova nel sottosuolo a circa 70 metri. Durante il tragitto, dei filmati sottotitolati in italiano spiegavano la storia di questa miniera e del Principe del Sale, ovvero il principe Wolf Dietrich von Raitenau al quale apparteneva inizialmente la miniera che lo rese ricchissimo. Nel sottosuolo abbiamo traversato anche il confine di stato tra Austria e Germania, infatti, parte della miniera si trova in territorio tedesco. Anche questa visita è stata davvero emozionante e assolutamente da non perdere. Volendo con il solito biglietto d'ingresso si può visitare ad Hallein il museo Celtico(Keltenmuseum), popolazione che qui iniziò appunto l'escavazione del salgemma. 2 Agosto 2007
Di buon mattino e dopo aver fatto colazione abbiamo preso le "bici" e seguendo su pista ciclabile un piccolo torrente prima, il fiume Salzach dopo, siamo arrivati in pieno centro a Salisburgo. Lasciate le biciclette in Mozartplatz abbiamo iniziato la visita che ci ha portato nei luoghi più caratteristici della città, nonché nei vari mercatini che troviamo nelle piazze e nelle vie del centro. Siamo saliti poi fino alla fortezza Hohensalzburg, servendoci della funicolare fatta costruire nel 1892. 3 Agosto 2007
Ha piovuto per l'intera nottata e solo al mattino presto ha dato tregua. Non ho fatto in tempo a rimettere le biciclette sul portabici che ha iniziato nuovamente e copiosamente a piovere quindi la visita a Hellbrunn è dovuta saltare perché di acqua ce ne era a sufficienza anche senza andarla a cercare nei suoi giardini. Decidiamo quindi di ritornare verso l'Italia prendendo una strada diversa dall'andata. Rientrati in A1 prendiamo direzione sud verso Monaco di Baviera e dopo nuovamente in A10 direzione Werfen. Qui invece di proseguire in autostrada abbiamo seguito la strada normale 311 transitando da Zell am See fino a Mittersill. Continuiamo in direzione Lienz transitando dal Felbertauerntunnel a pagamento (€10). Usciti dal tunnel non abbiamo trovato più la pioggia che ci aveva accompagnati nel percorso, e anzi, il cielo si stava aprendo. Stai a vedere, ci siamo detti, che in Italia c'è il sole! Arrivati nei pressi di Lienz il tempo era gia buono, quindi ci siamo diretti speranzosi verso il confine Italiano. Passato Dobbiaco abbiamo deciso di salire al lago di Braies e se possibile fermarci e trascorrere la notte in riva al lago. Arrivati, siamo rimasti delusi perché c'erano pochissime persone e nel parcheggio un solo camper. Siamo scesi per fare un giretto a piedi in riva al lago, ma abbiamo capito il perché di così poche persone, la temperatura esterna era veramente fredda, complice il luogo totalmente in ombra e certamente anche la pioggia caduta copiosamente. Abbiamo deciso allora di recarci a Brunico e trascorrere lì la notte e la giornata seguente. A Brunico abbiamo però avuto problemi a trovare posto nei punti segnalati dal portolano quindi, eravamo gia pronti a ripartire per altra località, quando abbiamo visto un segnale che sulla strada della Valle Aurina indicava un park bus. Abbiamo provato a seguirlo e dalla parte opposta al centro storico oltre la ferrovia abbiamo trovato un grande piazzale dove erano parcheggiati una quindicina di camper. 4 Agosto 2007
A metà mattino, dopo aver fatto un giretto per il centro storico molto affollato di turisti, decidiamo di ripartire per una meta che ci è venuta in mente sentendone parlare la sera prima da altro equipaggio: Livigno. Prendiamo quindi la statale che ci conduce a Bressanone ed entriamo in autostrada direzione Bolzano. Un incidente poco prima dell'uscita ci fa ritardare in colonna per una quarantina di minuti. Usciti a Bolzano Sud ci dirigiamo verso Merano e da qui percorrendo la Val Venosta transitiamo da Naturno, Silandro, Sluderno fino a raggiungere la cittadina di Glorenza. Per entrare in centro bisognava transitare sotto ad un'antica porta delle mura cittadine sulla quale un segnale indicava un'altezza max di mt.2,8. Mi sono subito fermato. La strada da fare era quella e quindi mi sembrava impossibile che non ci potessimo passare. Ho fatto scendere quindi Cinzia che dall'interno della porta mi guidava per vedere se la sagoma del camper entrava in quella della porta. Anche se abbastanza precisi pian pianino siamo transitati dirigendoci verso la Svizzera. Arrivati al confine di stato i poliziotti italiani ci hanno chiesto i documenti, mentre quelli svizzeri non mi hanno dato neanche il tempo di varcare il confine che subito mi hanno fatto salire sulla bilancia per il peso: 35 q.li contro 34 del libretto. Se al rientro avessi superato quel peso sarei stato multato salatamene mi hanno detto lasciandomi andare. Via via che salivamo verso l'Ofenpass a 2145 mt. di altezza continuavo a ripensare a quel doganiere svizzero e a come fare per il rientro e forse anche al perché non avessi trovato su questa strada nessun altro camper. 5 Agosto 2007
Notte molto fresca, dormito con piumone e ben coperti. Al mattino la valle ancora in ombra aspetta che la luce del sole faccia il suo ingresso ed emani il suo calore. Finalmente spunta da dietro le cime dei monti e tutto cambia. Con il bus scendiamo al paese dove trascorriamo l'intera mattinata tra shopping e curiosando qua e la nei tanti negozi. Nel primo pomeriggio ritorniamo nuovamente, ma saliamo con la cabinovia del Mottolino sul Monte della Neve a quota 2785 da dove si gode di uno straordinario panorama sull'intera vallata di Livigno da una parte e sul passo del Foscagno dall'altro. 6 Agosto 2007 Purtroppo dobbiamo rientrare a casa. Quindi dopo aver espletato le operazioni di scarico ci siamo messi in marcia non prima di aver fatto il pieno di gasolio (€ 0,744). Eravamo indecisi se percorrere il passo Forcola entrando in Svizzera ed arrivare a Tirano o se invece fare il passo del Foscagno scendendo a Bormio e poi continuare per Tirano tutto in territorio italiano. Sicuramente con il camper eravamo più leggeri di quando siamo arrivati, però abbiamo preferito non rientrare in territorio svizzero (non si sa mai!), e quindi percorrere il passo del Foscagno a quota 2291. Non sappiamo come è l'altra strada ma questa che abbiamo percorso non è delle migliori, a tratti molto stretta, con qualche difficoltà a scambiarsi se incrociamo dei camion. Poco fuori Tirano abbiamo seguito direzione Brescia portandoci su una strada secondaria che si immette poi sulla strada per Edolo. Da qui continuiamo per Brescia costeggiando il lago d'Iseo ed entriamo in autostrada al casello di Ospitaletto in A4 dopo ben oltre 5 ore dalla nostra partenza di Livigno. A Brescia centro ci siamo immessi sulla Brescia-Torino con direzione Fiorenzuola e quindi sull'A1 che ci porterà velocemente al casello Valdarno per Montevarchi dove arriviamo verso le ore 20 dopo aver percorso un totale di 1876 km.un consumo di circa 210 litri di gasolio ed una spesa di 204€, quindi percorrendo una media di circa 8,9 km/litro. Finisce così nel migliore dei modi anche questo viaggio improvvisato delle ferie 2007. Quando siamo partiti avevo qualche dubbio nella riuscita, invece devo ricredermi: il plein-air è anche improvvisazione !
Viaggio effettuato in Agosto 2007 da Maurizio Scala Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA. |
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