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Valli d'Elsa e d'Orcia, Senese e Chianti

Il relax inizia dai panorami...

Un 'ponte di Pasqua' adeguato alle vacanze scolastiche, una meta di sicuro interesse: ecco gli ingredienti di questa breve vacanza.

Abbiamo scelto di visitare alcune zone della Toscana solo sfiorate in passato, o che proprio non avevamo mai visto.

Siamo stati ripagati dal consueto alto livello di accoglienza per i camper, da molti scorci impagabili, da tanti stimoli piacevoli per molti sensi: vista, olfatto, gusto...

10 Aprile 2004, Sabato

Si parte di buon mattino, sotto un cielo triste e piovoso. L'autostrada è più libera del previsto, probabilmente molti vacanzieri sono già partiti nei giorni precedenti.
In un paio d'ore siamo in Liguria, dove costeggiamo in direzione Levante. Quando si avvicina la Versilia, puntiamo sull'entroterra Toscano, e - dopo la pausa pranzo - usciamo a Firenze Certosa per affrontare le strade più panoramiche che d'ora in poi ci accompagneranno in questo viaggio.
Iniziano le dolci e verdi colline, cambiamo provincia da Firenze a Siena, e arriviamo a Poggibonsi. Subito dopo, la prima sosta significativa: Colle Val d'Elsa.

Tra i punti sosta possibili, optiamo per i parcheggi nella parte alta dell'abitato, poco prima delle scuole, sulla sinistra salendo. Parcheggiamo, anche se un po' in pendenza, e ci avviamo per una gradevole passeggiata nel centro storico. Curato e ben tenuto, si presenta come un borgo medievale non troppo affollato di negozietti e vetrine. Spiccano, peraltro, i prodotti di cristalleria, vero fiore all'occhiello dell'artigianato locale. Ovviamente cediamo alle tentazioni, e diversi souvenir in cristallo del colle entrano sui nostri veicoli, adeguatamente imballati.

Nel locale ufficio di informazioni turistiche, una gentilissima operatrice (di lingua inglese: strano, ma vero!) ci fornisce un ricco insieme di depliant sulle Terre di Siena, che ci aiuteranno nelle prossime visite.

Lasciamo Colle Val d'Elsa e, dal momento che non tutti i partecipanti a questo viaggio (siamo una mini-comitiva di tre veicoli) l'avevano visitata in precedenza, decidiamo di dirigerci verso Monteriggioni, a pochi minuti di viaggio.

Un ampio parcheggio ai piedi del borgo fortificato ci accoglie. Sebbene indicato a pagamento, nessun esattore è presente (nè si farà vivo durante la nostra sosta), e quindi, come gli altri camper già presenti, sostiamo gratuitamente.

Saliamo a piedi verso le mura che cingono il villaggio medievale, attraverso un comodo itinerario pedonale. All'interno delle mura il paesaggio è molto suggestivo, e compiamo una visita completa (per la quale peraltro occorrono solo pochi minuti, data la modesta dimensione dell'abitato).

Vista l'ora, decidiamo di cenare in un locale del posto. Stranamente, uno è chiuso, mentre un altro si dichiara al completo "da giorni" causa prenotazioni telefoniche. Ceniamo quindi nel 'Piccolo Castello', su un tavolo di fortuna preparato alla bell'e meglio in una zona di passaggio. Ottima la qualità delle portate (crostini e crostoni, porcellino al forno, cinghiale), elevato il prezzo.   

La prima giornata si chiude qui, alla grande, rientrando ai camper per il meritato riposo, dopo aver goduto del panorama notturno del borgo e del ben illuminato percorso pedonale per tornare al parcheggio.

 

 

 

Colle Val d'Elsa

In sosta sotto a Monteriggioni

11 Aprile 2004, Domenica

La mattina di Pasqua ci dirigiamo all'Abbazia di San Galgano.

Il viaggio, piuttosto breve, ci consente di vedere alcuni bei panorami. Ma è l'arrivo a destinazione che riserva più di una gradevole sorpresa: intanto, il luogo, solitario e quieto, come si conviene ad una Abbazzia, sia pur sconsacrata.

E poi l'area di sosta riservata ai camper, vastissima e moderna (anzi, ancora in corso di ultimazione, pur se perfettamente agibile): ospita già molte decine di equipaggi, incluso un raduno itinerante, che partirà nel pomeriggio, ed altre decine arriveranno dopo di noi. Ma l'ordine e la disposizione terrazzata degli spazi rendono il contesto molto ben fruibile e gradevole. Peccato solo che il camper service attivo sia uno solo (e dunque un po' ... intasato), e che ancora manchino le fontanelle per il rifornimento idrico (che sono in costruzione, comunque).

Dopo aver parcheggiato, saliamo alla Chiesa di Montesiepi, dove seguiamo la S.Messa. Terminata la funzione religiosa, e lasciata defluire la folla, possiamo vedere la famosa spada della roccia, quella che Galgano infilò per testimoniare il suo desiderio di abbandonare i beni materiali e terreni per dedicarsi a quelli spirituali.
In una teca sono anche conservati i resti di chi tentò di estrarla e, secondo la leggenda, venne per questo punito dai lupi, amici di Galgano. La datazione ad radiocarbonio conferma che tali resti sono coevi di Galgano, 12° secolo d.C.

Dopo un pranzo pasquale lauto più che mai, passeggiata pomeridiana all'Abbazia, vero elemento di attrazione del luogo. Riflettiamo sull'effetto che tale maestosa costruzione dovesse avere ai suoi tempi, se ancora oggi - scoperchiata e in disuso - mantiene tanto fascino.

Sorprende, se confrontata con altre realtà simili, la relativa carenza di esercizi commerciali, che peraltro contribuisce alla sacralità del posto.

La tranquillità dell'area ci convince a restare per la notte, e la scelta si rivela oltremodo felice quando, dopo cena, il monumento splendidamente illuminato si rivela quasi più attraente che di giorno.

Notte tranquillissima.

L'Abbazia di San Galgano

L'area di sosta adiacente all'Abbazia di San Galgano

L'interno dell'Abbazia di San Galgano in notturna

12 Aprile 2004, Lunedi

Proseguiamo il nostro viaggio, lungo la via Cassia, tra begli scorci naturali e ampi paesaggi. Ci colpisce la frequenza e la facilità con la quale, viaggiando, avvistiamo selvaggina (lepri, volpi) e fagiani (sia femmine che maschi, dall'elegante piumaggio variopinto): diventa un allegro passatempo quello di primeggiare nel vedere il prossimo esemplare.

Raggiunto Buonconvento, e visto il camper service poco oltre la ferrovia, ci dirigiamo verso l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, dove sostiamo nei parcheggi esterni, lungo la strada. Pranziamo e, alla riapertura (ore 15:00) visitiamo il complesso, molto interessante. Prima di ripartire, acquistiamo allo spaccio un amaro analcolico, specialità dei monaci.

La prossima tappa è Montepulciano, che, anche se già visto in passato, merita sempre una visita.

Sostiamo nell'ampio piazzale riservato ai camper alla base del centro abitato, e ci concediamo una bella passeggiata inerpicandoci verso la sommità del paese.

Dopo aver effettuato assaggi ed acquisti di specialità locali, ci attrae una 'città sotterranea' segnalata all'ingresso di un'enoteca, e dobbiamo dire che la visità è stata molto interessante ed istruttiva (cantine, strumenti di lavoro d'epoca, enormi botti per l'invecchiamento, stagionatura di salumi e formaggi).

Anche in questo caso, notte tranquilla.

L'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore

13 Aprile 2004, Martedi

Decidiamo di spostarci verso Pienza, la città 'ideale' progettata nel medio evo a misura d'uomo.

Sostiamo in un parcheggio all'ingresso, e a piedi visitiamo tutto il centro.

Oltre ad una bella esposizione fotografica, apprezziamo Chiese e monumenti, palazzi medievali e la spettacolare vista dalle mura verso le campagne circostanti.

Le vetrine, dal canto loro, continuano a proporre squisitezze locali: che bei posti!

Pranziamo, saccheggiando gli acquisti appena fatti, con piena soddisfazione.

E poi ripartiamo, dirigendoci a Bagno Vignoni, località termale più nota nei secoli scorsi che non oggi.

Tanto per non smentire la fama di queste zone, anche qui troviamo un'ampia e recente area di sosta per i nostri veicoli, a ridosso dell'abitato, in piena natura e con un panorama superbo.

Da qui, agevole passeggiata nel piccolo centro urbano, per ammirare la grande vasca dove emergono le acque termali calde, le quali scendono poi sul versante della collina, dove un tempo era in funzione un mulino ad acqua (si visitano i resti, ristrutturati).

Chi lo desidera ha a disposizione il centro termale 'moderno', dove con prezzi accessibili è possibile fare immersioni e cicli termali.

Ultimata la bella passeggiata, concordiamo di spostarci di qualche chilometro per sostare a San Quirico d'Orcia, dove è disponibile un'altra area di sosta con camper service.

Facciamo ancora in tempo a visitare il centro abitato, e ad acquistare qualche bottiglia di Vin Santo nello spaccio di un'Azienda Agricola.

Ordinato e caratteristico, il paese ha il tipico aspetto del borgo toscano ben conservato, ed è piacevole da visitare. Un paio di giardini lo valorizzano anche dal punto di vista naturale.

Notte tranquilla.

Panorama dalle mura di Pienza

Pienza: Chiostro

Bagno Vignoni: resti dell'antico mulino ad acqua

San Quirico d'Orcia: giardini

14 Aprile 2004, Mercoledi

Volgendo al termine il sempre poco tempo a disposizione, gli amici con i quali abbiamo sin qui condiviso questo bel viaggio devono rientrare. Ci salutiamo e, mentre loro tornano a casa, noi ci dirigiamo verso la zona del Chianti, e sostiamo nell'accogliente area di sosta di Castellina.

A conferma dell'alto livello di apprezzamento di questa zona, troviamo nell'area oltre venti equipaggi, e con un poco di sospresa constatiamo che noi siamo gli unici Italiani!

Una gradevole passeggiata nel centro abitato, molto vicino all'area di sosta, ci permette di apprezzare gli sforzi fatti per valorizzarlo, con ripristini e manutenzione attenta degli spunti architettonici esistenti. Bello il camminamento coperto, con vista, sapientemente illuminato. Facciamo acquisti nei negozi della via principale, e visitiamo una grande enoteca, piena di bottiglie pregiate, alcune in teche sotto chiave.

Nel tardo pomeriggio ci spostiamo per raggiungere, con breve viaggio tra vigne e boschi, Greve in Chianti.

Anche qui, nell'ottima area di sosta troviamo diversi camper stranieri. Scambiamo alcune impressioni con equipaggi francesi, svizzeri e tedeschi, mentre i bimbi giocano insieme senza problemi.

Notte ideale, tranquilla e silenziosa.

Castellina in Chianti

15 Aprile 2004, Giovedi

Visitiamo il centro di Greve, soffermandoci in particolare nella bellissima piazza. Indugiamo sotto ai lunghi portici, dove le vetrine attraggono la vista (e l'odorato...).

Visitiamo anche l'enoteca del Chianti, in parte sotterranea, segnalata ad 80 metri dalla piazza. Assaggi (a pagamento) e grande varietà di bottiglie, prodotti enologici e gadget, rendono la visita interessante.

Nel pomeriggio ci spostiamo a San Gimignano, dove sostiamo in un parcheggio a circa 200 metri dalle mura. La vigilessa presente sul posto ci conferma con gentilezza che possiamo sostare anche un poco più dell'ora regolamentare, e quindi ci addentriamo nel borgo turrito, autentica perla medievale.

Molto gradevole la visita, durante la quale ammiriamo le pregevoli facciate, le piazze, le tipiche torri che annunciano da lontano l'originalità di questo paese unico.

Numerosi i negozietti di souvenir che allettano i tanti turisti a passeggio. Decine i piccoli spacci di alimentari tipici, con tanto di cinghiali imbalsamati e, soprattutto, tante leccornie: vini pregiati, olii, salumi, spezie sono tentazioni alle quali è impossibile resistere.

Per la sosta notturna, la scelta cade sull'area attrezzata di Sesto Fiorentino, dotata di camper service: ci sono già numerosi camper, molti tedeschi, e la notte trascorre senza nessun problema (anche se non va ricordata come la più silenziosa...).

San Gimignano

16 Aprile 2004, Venerdi

Giornata dedicata al rientro. Niente code nè problemi: solo commenti positivi sui posti visti.


Per concludere...

Benchè il viaggio sia stato effettuato nel periodo delle vacanze di Pasqua, non abbiamo avuto il minimo problema di code, intasamenti, mancanza di spazi per sostare.

Ennesima conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che scegliere itinerari alternativi (ma non per questo meno interessanti) assicura vacanze in camper molto riuscite, senza lo stress del parcheggio che non si trova.

Ancora una volta, rimarchiamo con piacere l'abbondanza di aree attrezzate per la sosta dei nostri veicoli nelle zone che abbiamo visitato. Quasi tutte comunali, davvero ben realizzate e posizionate, segnalate, spesso dotate degli unici servizi davvero utili (carico e scarico), gratuite.

E, non a caso, molto apprezzate, anche da tanti camperisti stranieri, che visitano e apprezzano tali località così accoglienti, ricambiando con i loro acquisti. Ci auguriamo davvero che questo sia il percorso di una spirale virtuosa che incrementi queste possibilità di sosta, visto anche il sostegno che portano alle realtà economiche locali (decine di famiglie che fanno la spesa, acquistano souvenir, si riforniscono e via elencando, in località medio piccole non passano inosservate, e i sorrisi degli esercenti lo confermano).

Un apprezzamento va alle due principali fonti informative che ci hanno permesso di pianificare a tavolino prima, e di sviluppare sul posto poi, le principali fasi del viaggio: le Aree di Sosta di CamperOnLine.it, e la guida "Toscana" edita da Vivicamper. Se il viaggio è riuscito bene, minimizzando il tempo speso per cercare cosa vedere e dove sostare o fare 'carico e scarico', lo dobbiamo a loro: grazie!

 

Buoni viaggi!


Viaggio effettuato ad Aprile 2004 da Cinzia Nesi

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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