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UNGHERIA

Dal 22 Luglio al 1° Agosto 2004

Alla TV c'era un film di SISSI, la sfortunata imperatrice d'Austria, interpretato da Romy Schneider, e,dato che nella nostra città (MERANO), SISSI era di casa, ho pensato di andare a vedere di persona i luoghi che Ella tanto amava in Ungheria.

Detto e fatto, con l'entusiasmo della mia consorte, abbiamo agganciato alla nostra Brava 1400 il nostro gioiellino: una roulotte pieghevole della Rapido, che purtroppo non viene più prodotta, forse perchè costruita ancora con il cervello, che quest'anno ci ha già ospitato per un mese in Ispagna e Portogallo, per un altro mese sull'isola di Pag in Croazia, per tre settimane in Toscana, ed ora ...

Partiamo da Merano verso le 7 del mattino e via Bolzano, Bressanone, Val Pusteria arriviamo in un paio d'ore al valico di Prato alla Drava, dove acquistiamo la " VIGNETTA " (7euro e 20), che ci permetterà di percorrere le autostrade austriache con una validità di 10 giorni. E poi giù a Lienz, Spittal, Villach, Klagenfurth poi verso Graz e per Heiligenkreuz Ogni tanto guardo nello specchietto per vedere se c'è ancora il rimorchietto, dato che non mi accorgo nemmeno di averlo, e poco dopo mezzogiorno siamo ad Heiligenkreuz ( Crocesanta) al confine con l'Ungherìa.Appena entrati cambiamo un centinaio di Euri, perché non dappertutto accettano la nostra nuova valuta ( rientrati in patria abbiamo scoperto che vale la pena prelevare tramite bancomat valuta direttamente in Ungherìa, dato il cambio ufficiale più favorevole ( del 10 %)che presso sportelli bancari ungheresi).

Di nuovo via per Koermend, Zalaegerszeg, Misera, Telaj, Heviz e la nostra prima mèta, la cittadina di Keszthely dove, verso le 15 e 30 entriamo al camping Castrum, ben tenuto e con piscina.

Cominciamo ad aprire la roulotte e come al solito, alcuni vicini fanno da spettatori ( uno addirittura riprende tutta l'operazione), sorpresi di vedere in cosa si trasforma quel rimorchietto.

Scopriamo che c'è qualche zanzara, vedendo gli arti di un bimbetto svedese cosparso di punture, che con babbo, mamma, sorellina e tenda, sono giunti dalla Svezia a bordo di una maximoto con side-car.

Purtroppo il campeggio Castrum Kasztely non è sulle rive del lago Balaton ( lago piatto), perchè interposte ci sono la ferrovia, una strada secondaria, ed un pioppeto (però è assai tranquillo e ben tenuto).

Usciamo a piedi a cenare, al Tocaj restaurant, dove con piacere scopriamo che i prezzi sono particolarmente convenienti : con 6 o 7 Euri si riceve un signor secondo con contorni, e con poco di aggiunta una buona e fresca birra.

In tutto il nostro soggiorno in Ungherìa non siamo mai riusciti a spendere più di 10 Euri a testa, bevande e violinisti compresi, ed abbiamo sempre mangiato bene e bevuto meglio.

L'alba di un nuovo giorno ci raggiunge con il cinguettìo di centinaia di passerotti che ci svegliano.Con il pullmino del campeggio raggiungiamo il lago di Heviz ( 80 centesimi a testa del biglietto, andata e ritorno con aria condizionata !) e poi l'accesso al lago ( sì, proprio lago di 4 ettari e mezzo !) termale, con l'acqua a 33°C ! I bagnanti sono molti, e tutti con la ciambella, ed io che reputavo gli ungheresi grandi nuotatori ! Entriamo anche noi in acqua, ma dopo un quarto d'ora cominciamo a provare una sorta di spossatezza, che ci costrige ad ancorarci alle assi all'uopo predisoste ancorate sul fondo ! ecco perchè le ciambelle !!!! E che ninfee in acqua.....come quelle delle fiabe.....

Una bella doccia per toglierci di dosso l'odore di zolfo, e poi a visitare la cittadina : si respira aria di fine 800, di citta turistica, proprio come quelle dei film di Sissi.

Il tempo permane bello e rientriamo a Kasztely con il pullmino che ci aspetta.Un tuffo in piscina ed un riposino, ma ecco.....che cos'è questo rumore, questo sbuffare ?

Faccio giusto a tempo di vedere il vapore che sale ed appare una sferragliante vaporiera con alcuni vagoni.....che spettacolo....Domani vado alla stazione ad informarmi.....

E domani è qui.....Andiamo a piedi alla stazione ( un quarto d'ora) e la vaporiera è proprio lì, sembra solo che aspetti noi.... ci dicono che si tratta del treno della nostalgìa, in partenza alle 10 per Badacsony con un paio d'ore di viaggio attraverso la Pustza e lungo le rive del Balaton e col biglietto del costo di 936 fiorini ( 4 Euri) per la sola andata.....Rapido consiglio di guerra e :" a bordo, Signori, si parte....." Il fascino dell'Orient Express, l'emozione che suscita lo sferragliare, i sedili di velluto, il vagone postale, la carrozza ristorante con il vecchietto che strimpella sui tasti di un'armonica, tutto originale d'epoca,vecchietto compreso......Arriva il controllore che ci informa della possibilità di salire sulla vaporiera con i macchinisti a pilotare il mostro sbuffante, e di poter visitare una serie di cantine o di pranzare in un locale caratteristico condotti in carrozza da un fiaccheraio.....Che spettacolo...e come fila il treno....e fischia nei pressi dei passaggi a livello perché sono incustoditi......ed i ciclisti (tutt'intorno al lago bellissime piste ciclabili) che ci salutano agitando la mano....e le anatre che si alzano in volo dai canneti limitrofi.... Arriviamo a Badacsony ed andiamo allo stabilimento bagni di là della strada ( 14 centesimi a testa l'entrata !!) e facciamo il bagno ! il che ?.... facciamo i fanghi, e che fanghi....

Abituati ai laghi alpini, o al Garda, l' accedere in 30 cm di fango molesino molesino non fa un gran chè d'effetto, ovvero, lo fa, ma non si riesce a capire se al passo successivo sarai ancora su, oppure sprofonderai,e di quanto..... alle 19 c'è il battello che attraversando 2 volte il lago ci riporterà a Kasztely, così usciamo dal lido ed andiamo a cenare lì vicino al Katica Vendeglò ( BADACSONY) : piatto della casa per 2 persone : funghi impanati e fritti con 5 tipi di carni diverse ai ferri, cappuccio e peperoni insalata, 1/2 litro di Tocaj : 1100 fiorini !!! 4 euri e 40 !!! e locale pulito, accogliente, con personale assai affabile.... ( come in Italia !?!?!) Rientriamo sazi col battello su di un lago calmissimo....e giù in branda....

Sù di nuovo, le zanzare non sono state particolarmente aggressive, forse per gli zampironi che abbiamo acceso fuori e via a visitare ciò che di interessante c'è Kasztely : il palazzo Festetics ( stavolta ci spillano 5 Euri a testa), dove, a parte il parco esterno ed un ' armeria con pezzi assai pregevoli, nonché qualche animale esotico imbalsamato, non c'è altro. Bello il museo del marzapane lì vicino.

Chiudiamo il gioiellino e per avvicinarci a Budapest, ci dirigiamo verso il lago di Velence, ruotando in senso antiorario lungo il fangoso Balaton.

Troviamo un campeggino privato che è un bijou :il Cerbona Rt Pisztrang a Gàrdony ed anche qui campeggiatori curiosi su " quel giocattolo che ha la coppia di italiani ".

Qui c'è addirittura un locale cucina con diversi frigoriferi e fornelli, e tavoli all'aperto o al coperto su terrazze dei bungalows in legno e l'acqua alle piazzole : bello, ben tenuto e tranquillo, con i cigni di là della rete, e direttamente sul lago.... La stazione con i treni per Budapest ( 46 Km.per andata e ritorno 3 Euri e 20)è a 400 metri e per i treni c'è solo da scegliere :In stazione a Budapest è opportuno acquistare il biglietto NAPIJEGY ( giornaliero 4 Euri e 50 con versione anche valida tre giorni a 8 Euri e 60) che permette di scorrazzare in lungo ed in largo tutta la città e dintorni, con bus,tram,metro, funicolare da Buda a Pest ed è valido dalle ore 0 alle ore 24 ( NON 24 ORE !! e va obliterato di persona barrando giorno e mese).

Di Budapest non occorre descrivere alcunché, perché ampiamente descritta sulle guide turistiche a parte forse la procedura ( !) per accedere al meraviglioso palazzo del parlamento : l'ingresso per i turisti italiani é alle ore 11 o alle ore 16,ma occorre essere già in possesso dei biglietti d'ingresso che per i cittadini europei sono gratuiti però: mettersi in fila già un paio d'ore prima muniti dei documenti di riconoscimento DI TUTTI I MEMBRI DELLA FAMIGLIA ; un'austera guardia in divisa permetterà l'ingresso all'ufficio 21 (?) SINGOLARMENTE ( in attesa ci sono sempre un centinaio di persone), dove una simpatica e gentile signora assegnerà tanti biglietti gratuiti quanti sono i documenti.
Ottenuti i biglietti, tornare fuori dai parenti e mettersi in fila davanti al cancelletto adiacente al primo ed attendere che vengano introdotti i visitatori italiani: un guida spiegherà in italiano, tutto, compreso il cambio della guardia alla bacheca contenente la vera corona e lo scettro dei re d'Ungherìa.E' vietato masticare chewing gum e logicamente fumare durante la visita !!!!

ATTENZIONE : la visita è permessa solo nei giorni in cui NON si riuniscono i membri del Parlamento ungherese. DA NON PERDERE Una visita ai famosi bagni Gellert, al mercato coperto, al parlamento, a tutta Buda, alla chiesa calvinista ecc. sono d'obbligo ma tenere presente che il minimo indispensabile porta via almeno 2 giorni completi. Non vale tanto la pena l'acquisto del salame ungherese, dato che quello prodotto in Italia è più adeguato ai difficili palati italiani, ma pasticcio di fegato d'oca, anatre, lardo affumicato peperoni piccanti ed altre tentazioni sono tranquillamente accessibili e consigliabili.

All'interno del mercato coperto si può gustare quello che noi erroneamente chiamiamo gulasch : il PORKELT, ed anche questo merita la nostra attenzione.

Altra località con il sapore fine '800 è la citta delle regine: Veszprem. Anche qui aria delle carrozze, delle residenze regali nei conventi, di divise da ussaro con alamari a volontà, di walzer straussiani ed occhiate madide d'intese e di nobili pudicizie.

Ed andandocene da Veszprem, presa la strada per Tapolca, nuovamente la fortuna ci ha portati ad una csarda ( locanda): la Nemesvàmosi Betyàrcsàrda, locale spesso sfruttato per matrimoni ungheresi, dove abbiamo pranzato con uno dei piatti della casa per 2 persone, al suono di violino, cembalo e contrabbasso, accolti da " con te partirò " e dal cameriere che esclama : "viva il Milan" il tutto per 8 Euro, birre comprese!

Il rientro in patria è stato tranquillo come l'andata, ed abbiamo portato con noi piacevoli ricordi di una nazione intrisa di nobiltà e protesa verso l'Europa, la nostra Europa, e di cui per fortuna ancora ignora il carovita, ma non sarà per molto tempo ancora ; visitarla quindi, e presto, tornandoci almeno con la scusa dei bagni termali, con un occhio a Sissi e l'orecchio a "an der schoenen blauen Donau" per poter apprezzare anche il resto.

E' più conveniente rifornirsi di carburante in Austria in prossimità dei confini, sia quello italiano che quello ungherese che in Ungheria o in Italia.

Per i fumatori buone nuove: sigarette a prezzo di Duty Free! Per transitare in Austria è permessa una stecca a testa.

Anche per transitare sulle autostrade ungheresi è obbligatorio munirsi Vignetta, pena multe salatissime, ed occhio ai limiti di velocità, rispettati e fatti rispettare.

Dopotutto all'estero siamo ospiti, e dobbiamo rispettare persone e natura comportandoci meglio dei residenti.
Fine Luglio 2004.

Siglinde e Gian Bruno Galesso
con una Brava 1,4 ed una roulotte Rapido di mt.2,40 x 1,55 x 0,98


Viaggio effettuato da Piero e Franca ad Aprile/Maggio 2003

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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