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Camping Sport Magenta

LA VAL VENOSTA

Periodo: Ponte del 1° Novembre 2001
N° persone: 2
Mezzo: R.T. Autoroller 4
Meccanica: Ducato 1.9 TD
Km percorsi: 760
Litri gasolio consumati: 85
Tempo: freddo ma soleggiato

GIOVEDI’

Partenza da Padova nel tardo pomeriggio per raggiungere la Val Venosta attraverso la Val di Non. Pernottiamo a Cles (TN) in un grande parcheggio riservato al mercato un solo giorno della settimana (non sabato o domenica), la sera ci resta il tempo per fare due passi in centro.

VENERDI’

Prima di dirigerci a Merano decidiamo di fare una breve deviazione per andare a esplorare la Val di Rabbi, valle che nella sua punta più estrema si inoltra nel Parco Nazionale dello Stelvio.

Proprio al termine della valle si trova una bellissima area attrezzata a pagamento fruibile solo in stagione estiva ma dove sembra possibile almeno pernottare in tutti gli altri periodi (sbarra alzata ma servizi non funzionanti).

Pienamente appagati da questa visita riprendiamo il nostro viaggio verso la Val Venosta, valichiamo il P.so Palade e continuiamo a percorrere la bellissima SS 238 che fra una curva e l’altra offre scorci stupendi sulla Val di Non, i colori dell’autunno poi fanno il resto.

Numerose sono le piazzole e aree pic-nic dove potersi fermare per scattare una foto o per uno spuntino. Prima di raggiungere Merano, visto che il sole è ancora alto optiamo per un’altra fortunata deviazione: la Val D’Ultimo.

Anche questa è una valle chiusa che lambisce il Parco dello Stelvio, tant’è che nella sua punta più estrema arriva quasi a toccarsi con la Val di Rabbi, precedentemente visitata.

Ci colpisce soprattutto la parte finale della valle dove la strada si fa stretta fra due particolari staccionate in legno che, quando c’è sole, creano dei suggestivi giochi di luce e ombra.

Non proseguiamo oltre con il camper per il rischio di incastrarci ma siamo sicuri che approfondiremo la visita un’altra volta con le biciclette.

Per la sosta non sembrano esserci problemi, i posti non mancano, vige solo il divieto di campeggio su tutto il territorio.

Ci portiamo a Merano per la sosta notturna, dove si può sostare al grande parcheggio di fronte alla stazione, arriviamo giusti per prenderci uno dei pochi posti liberi: ci sono decine e decine di camper.

Speriamo che il comportamento dei camperisti sia sempre tale da non indurre il Sindaco a cacciarci perché le possibilità di sosta in città con il camper al di fuori di >questo comodissimo parcheggio non sono poi molte.

SABATO

Dal parcheggio a piedi in dieci minuti si raggiunge il centro di Merano, sempre affollato e affascinante con l’inconfondibile stile altoatesino ed i suoi sciccosi negozi. Ma Merano non offre solo negozi, si può fare una piacevole passeggiata sfruttando il percorso lungo il fiume Passer, andare per castelli, o acquistare della buona birra allo spaccio della Forst.

Dopo aver visitato la splendida città ci inoltriamo finalmente in Val Venosta percorrendo una statale molto panoramica e attraversando di tanto in tanto piccole perle come Silandro, Malles e la stupenda Resia, adagiata sul passo che divide l’Italia dall’Austria.

Il grande piazzale sterrato sul lago permette di sostare (anche la notte) con il camper a pochi metri dal famoso campanile semi-sommerso dall’acqua. Temiamo il freddo della notte quindi ci portiamo a quota più bassa e pernottiamo immediatamente fuori le mura di Glorenza.

DOMENICA

Visitiamo di buona mattina con temperatura ancora sottozero questo piccolissimo borgo medievale della Val Venosta, caratterizzato dall’essere racchiuso entro le mura, con quattro porte di accesso (non tutte alte uguali per cui è meglio non addentrarsi con il camper) e costituito da strette viuzze a mò di labirinto.

A Glorenza esiste anche un’area attrezzata ma è difficilmente agibile in quanto raggiungibile o da una stradina stretta fra le mura ed il fiume, larga poco più del camper, lunga almeno 1 Km, con rami bassi e da percorrere in retromarcia in caso di incrocio con un mezzo uscente oppure dalla strada qualche chilometro prima di entrare a Glorenza che presenta però una ripida discesa sterrata che crea sicuramente difficoltà di aderenza per uscire dall’area ai mezzi con trazione anteriore. Effettuiamo tutto il viaggio di rientro in statale, sfruttando due veloci superstrade: quella che collega Merano a Bolzano e quella che collega Trento a Bassano del Grappa.



Viaggio effettuato nel Novembre 2001 da Nicola Busa

Potete trovare ulteriori informazioni sulle località toccate da questo itinerario nella sezione METE, e i più recenti aggiornamenti alla situazione delle aree di sosta nella sezione AREE DI SOSTA.


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