Inserito il 08/11/2006 alle: 08:53:20
Normative a parte, riflettiamo un pò su cosa accade usando un'inverter.
Innanzitutto è necessario specificare che, le linee elettriche di normale distribuzione, hanno il neutro, corrispondente al centro stella del trasformatore, messo a terra nella cabina di alimentazione, per cui fra una fase del 220V e la terra esiste una differenza di potenziale. Il corpo umano, essendo composto in gran parte di acqua e, soprattutto sali ed altre sostanze chimiche, viene attraversato dalla corrente elettrica, da qui la "scossa". Se ne deduce che, se tocchiamo contemporaneamente una fase del 220V, direttamente od indirettamente, e la terra, veniamo attraversati da una corrrente che, se raggiunge certi limiti, può essere mortale.
Vediamo ora la situazione del camper.
Escludiamo l'impianto 220V normale, poichè sottoposto alle condizioni che abbiamo visto sopra e passiamo all'inverter.
Questo strumento non ha alcun collegamento della sua uscita a terra, ne deduciamo quindi che, non avvenendo il contatto delle due uscite, la "scossa" non si prende, in caso di contatto accidentale di una fase e la terra; nè è certo, anzi è improbabile, che una fase sia collegata alla massa del veicolo tramite il cavo di alimentazione (con un tester si può misurare la resistenza fra le due fasi ed i terminali positivo e negativo che quasi sicuramente sarà infinita. RICORDARSI DI STACCARE L'ALIMENTAZIONE).
Senza approfondire ulteriormente l'argomento, poichè ci sarebbe da dire che non sempre il collegamento della massa del veicolo si trasmette alle pareti d'alluminio; che i mobili sono tutti di legno e quindi isolanti ed altro, possiamo dire che non si corre alcun pericolo se non si collega l'inverter a terra.
Mi riservo di approfondire l'argomento su eventuali altre domande.