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gomme ad azoto: che dite?

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maurito54
maurito54
26/03/2008 5759
Inserito il 14/07/2009 alle: 10:57:37
quote:Originally posted by norbiato
Grazie a chi partecipera' a dimostrare l'arcano in favore dei posteri! >
> La questione "aria / gas inerte (azoto)", non avrà mai fine, quando ci sono dei dati tecnici che dimostrano la bontà di una scelta, subito arrivano quelli contro. Si paragonano pneumatici di mezzi totalmente differenti, si va dalla moto all'aereo, ma non si riuscirà mai a dirimere la questione, una volta per tutte. Ciclicamente questo argomento risorge, con la puntualità del cambio stagionale, ma la convinzione di ognuno rimane, senza un giusto od uno sbagliato, com'è giusto che sia. Io ho sentito un pò di gommisti professionali (non improvvisati), chi era pro e chi era contro, alla fine ho deciso per l'azoto con valvole in ferro, ho un gemellato + quella di scorta e le ho fatte fare tutte così. Mi sono servito, non dal mio gommista di fiducia dell'auto, ma da un professionista che serve di tutto i mezzi pesanti e poi camper e auto, ho avuto un prezzo più che buono ed un servizio eccellente. Qualche grado meno dovrebbe esserci e questo mi basta, se poi la pressione tiene più a lungo, meglio, se buco ... amen, ho quella di scorta, ma sono convinto che la perfezione non esista, ne con l'aria, ne con l'azoto. [:)] Bye
17
masivo
masivo
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24/08/2008 15237
Inserito il 14/07/2009 alle: 14:45:16
Siccome che la pressione viene data a freddo, e nessuna differenza viene data se si gonfia ad aria o ad azoto, nessuno ti dice che in estate devi gonfiare meno che in inverno per le variazioni della temperatura, ho la sensazzione che aumenti consistenti di pressione e qualche grado in più non abbiano una grande importanza e che quello che conta sia l' ottimo stato delle gomme. Perciò si deduce che sicuramente l'azoto male non fà, ma non serve a niente, se non viene consigliato dalla casa costruttrice del mezzo. IVO PS. ora basta,[:)] non mi occuperò più di questo argomento.
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balilla
balilla
17/05/2005 1770
Inserito il 14/07/2009 alle: 16:22:43
Da una piccola ricerca fatta sul sito della Pirelli non esiste il termine "azoto", forse può essere un'indicazione sull'utilità di questo gas nel gonfiare i pneumatici.

http://www.pirelli.it/web/searc...

Marco
Roby Miky
Roby Miky
-
Inserito il 14/07/2009 alle: 17:09:55
no all'azoto. sei vincolato al gommista ... non puoi procedere con il fai da te al distributore di benzina o con il compressore di casa. saluti Roberto
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salito
salito
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21/03/2009 28527
Inserito il 14/07/2009 alle: 20:10:29
quote:Originally posted by balilla
Da una piccola ricerca fatta sul sito della Pirelli non esiste il termine "azoto", forse può essere un'indicazione sull'utilità di questo gas nel gonfiare i pneumatici.

http://www.pirelli.it/web/searc...

Marco >
> dal sito della pirelli copia-incolla rivoluzionario ma sempre e solo di aria si parla [;)]...comunque finche uno paga con i soldi suoi e non co quelli rubati dal borsellino della nonna ...che faccia cio' che vuole ***Il sistema SWS™ interagisce con un'eventuale anomalia alla pressione di gonfiaggio in modo del tutto rivoluzionarioid="red">: grazie all'aria id="red">contenuta in un apposito serbatoio integrato nel cerchio***

http://www.pirelli.it/web/techn...

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maurito54
maurito54
26/03/2008 5759
Inserito il 14/07/2009 alle: 22:14:53
quote:Originally posted by masivo
... nessuno ti dice che in estate devi gonfiare meno che in inverno per le variazioni della temperatura, ... >
> Pensa che tutti i gommisti che ho interpellato mi hanno suggerito (aria o gas inerte (azoto)) di tenere la pressione qualche decimo più del normale, ma non oltre lo 0,5. [:0] (suggerimenti) Ad esempio, i miei 185/75/16 dovrebbero essere a 4,75, il suggerimento è stato di portarli 5 e proprio per non far surriscaldare troppo d'estate. Se sono ad azoto, e c'è una necessità di controllare la pressione, non succede nulla farlo anche dal benzinai, vorrà dire che quando si ritorna si procede alla pulitura. [:)] In ogni modo, aria o gas inerte, ricordiamoci sopprattutto le valvole! Bye
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Paolo62
Paolo62
18/11/2007 7009
Inserito il 16/07/2009 alle: 20:34:34
Oggi ho caricato 3 gomme ad azoto e regolato la pressione di tutte a 5.00 Quando sono ripartito dal gommista i sensori davano per tutte le gomme una temperatura di 32-33° e la pressione era 4,9 per le gomma gonfiate con aria e 5,0 per le 3 gonfiate con azoto. Evidentemente i manometri del gommista erano un po' diversi. Ho percorso 15 kilometri e all'arrivo in rimessaggio le temperature erano altrettanto uniformi attorno ai 45-46° mentre le pressioni erano 5,1 per quelle ad aria e 5,2 per quelle ad azoto anche se le 2 anteriori puntavano a 0,1 bar in più rispetto alle posteriori. Iniziata quindi la prova ! Vedremo, il prossimo WE vado a fare un giro in laguna con la barca e quindi camper fermo. Il successivo invece andrò in montagna a circa 200 km da casa quindi sarà già un primo test. Vi terrò aggiornati ! PS il mio gommista ha chiesto di avere i risultati della prova !!![8D][8D][8D]
norbiato
norbiato
-
Inserito il 18/07/2009 alle: 11:52:44
Oh finalmente qualcuno che scrive con dati alla mano, invece di continuare a ripetere le proprie convinzioni o supposizioni, grazie paolo 62, continua pure sei ben accetto! Andrea.
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giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 19/07/2009 alle: 12:03:26
Io scrivo poi ogniuno si tiene la sua. L'azoto come l'anidride carbonica o CO2e un gas inerte, vuol dire che non interagisce con nulla, l'aria e composta da azoto e altri gas, quindi interagisce anche di poco. Sui battelli Pneumatici in cui si devono avere sicurezze ai fini del gonfiaggio, relazione di volume e pressione (da interno all'esterno), per evitare scollaggi dovuti a sovrapressioni o macati volumi e perdita di portata,(dall'esterno all'interno) si gonfiano ad azoto o CO2, adoperando bombole dedicate a tale contenimento. I proprietari di gommoni forse sono i più consapevoli di ciò, in quanto gonfiati ad aria, di giorno sono gonfi con una certa pressione, ma si sgonfiano alla notte in quanto l'aria condensa. Per esperienza personale, i gommoni e i battelli omologati per la SICUREZZA in mare, sono gonfiati ad azoto o CO2. Riportando per eccesso la cosa, l'azoto e il CO2 mantiene quasi inalterato la pressione, a parte la gomma che ha una sua particolare struttura, mentre l'aria condensa e diminuisce di pressione con il freddo, mentre ritrova la pressione d'origine con l'aumentare della temperatura questo sempre più in riferimento alle pressioni di gonfiaggio. Per fare un'ultima analisi l'aria condensando fa si che la copertura in gomma abbia subire il logoramento interno del tempo dato dalle goccioline d'acqua che si formano all'interno, gomma che dovrebbe in special modo essere all'asciutto e all'oscuro. Riporto quanto scritto per la sicurezza in mare...... FASE 2 Scolleghiamo la bombola (carica d’anidride carbonica od azoto) utilizzata per il gonfiamento della zattera, dalla zattera stessa in modo da controllare il suo peso, in conformità alle tolleranze ammesse dalle case fabbricanti, e l’integrità della sua struttura, sia essa in ferro o in alluminio.(ferro si arruginisce con l'aria, l'alluminio si ossida, la gomma degenera).....

Modificato da giuliano49 il 19/07/2009 alle 12:34:30
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videodue
videodue
16/12/2006 8158
Inserito il 19/07/2009 alle: 14:09:54
Sara un caso!!! col vecchio camper nei primi anni ho avuto 2 volte una gomma ovalizata,un amico mi consiglio azoto e negli anni a seguire mai piu problemi sara stato un caso?
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Dierrre
Dierrre
19/02/2006 3024
Inserito il 19/07/2009 alle: 16:09:18
Non per polemica ma per esperienza personale. Gommonauta da tempo ora ho uno zar di 10 anni sempre gonfiato con la pompa in dotazione , ovviamente la pressione si fa in acqua , mai avuto nessun problema ai tubolari, sembra nuovo. Stesso discorso sulle gomme smontate in settimana quelle tassellate da fuoristrada di 5 anni di vita per lo più su carcassa ricoperta e gonfiate sempre con comune aria dentro perfette nonostante l'uso non proprio delicato. Stesso discorso per camper,auto,furgoni da lavoro. Avrà anche qualche vantaggio l'azoto ma non lo ritengo utile per il nostro impiego. Solo per la palla di andare a verificare dal gommista. Ovv. parere personale Davide
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giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 20/07/2009 alle: 09:47:46
Io non so se l'ho scritto, invitare ad usare l'azoto o il CO2, io ho dato solo un dato che riguarda il perchè dell'uso, Se gli studi fanno andare il progresso avanti, c'è chi si adegua e chi no, sono scelte, io non ho mai controllato la pressione e questo è da 8 anni, è perfetta (a meno che ci siano perdite). Ci sono cose oggi che risolvono egregiamente il controllo dei pneumatici. Ma questa è un'altro discorso. Provare per credere. Poi ritornando all'acqua, la gomma per mantenere la sua struttura mollecolare viene immersa nell'acqua, è l'aria che la degenera. Infatti tutte le guanizioni in gomma e altre cose, sono sigillate in sachetti di naylon e sottovuoto e conservate al buio per mantenersi nel tempo. Non dirmi che il gommone non gode di alterne fasi di pressione, che non si stabiliscono nel tempo anche se lo gonfi nell'acqua. Di gommoni, coperture, cuscini wetter, e tutte cose a tutela della sicurezza me le hanno fatte adottare chi fa studio, ricerca e prevenzione. Ho detto tutto, ma ti posto la differenza fra gonfiare e un'altro GONFIARE. Esempio - Da quando i tubolari sono pieni (senza che si superi la pressione atmosferica), si suppone che continuando gonfiare, il volume a disposizione dell'aria resti costante (si trascura cioè la dilatazione del tessuto dovuto all'incremento di pressione interna e quella dovuta alla temperatura). Questa semplificazione non è certo corretta ma è accettabile perché in realtà la dilatazione dei tubolari è regolata dal tessuto. - Quando i tubolari sono a pressione atmosferica, si suppone che siano "in forma". In realtà è chiaro che per ottenere questo occorre una certa pressione (relativa) se non altro per "sorreggere" la parte superiore del telo. - Si trascura il riscaldamento che avviene nell'aria quando questa si comprime. - Si trascurano fenomeni di condensazione ed evaporazione dell'acqua (proveniente dall'umidità dell'aria immessa) all'interno dei tubolari. - Le condizioni ambientali sono considerate 35°C e pressione atmosferica. A condizioni del genere si riferiscono i volumi d'aria. - Si considera il caso di un gommone da m 5 con tubolari di diametro max di 55 cm, con pressione operativa consigliata dal costruttore, espressa in bar effettivi o in hPascal effettivi, di 0,25. Conseguentemente, la pressione operativa assoluta è pari a: 0,25 +1,013 = 1,263 bar assoluti - Si ipotizza l'uso di un gonfiatore capace di immettere 5 litri di aria (a temperatura ambiente) a pompata. Si tratta di un bel gonfiatore grosso, a soffietto a pedale o a mano a doppio effetto (nel qual caso i 5 litri si raggiungono con la doppia pompata). 1. Data la lunghezza del gommone ed il diametro massimo dei tubolari, determinare il volume da riempire (ipotizzando che non vi sia aria nei tubolari) Dati l in m e D in cm, ipotizzando l'equivalenza in termini volumetrici con un cilindro di lunghezza pari a 2 l e di diametro pari al diametro massimo, la relazione che fornisce il volume è: Esempio: Per un gommone da 5 m, si ha V1 = 2,37 mc = 2370 litri, corrispondente a quasi 500 pompate per portare i tubolari "in forma". 2. Data la pressione operativa consigliata dal costruttore, determinare il volume di aria da immettere per ottenere tale pressione nei tubolari Si applica la relazione: dove p1 è la pressione atmosferica (misurata in termini assoluti) e p2 la pressione operativa consigliata dal costruttore (misurata in termini assoluti), n1 è il numero di moli d'aria necessari al riempire il volume alla pressione p1 ed n2 quello necessario a riempire lo stesso volume alla pressione p2 . (n2 = n1 + nx, dove nx è il quantitativo di aria da immettere). La p1, pressione atmosferica, è pari a 1,013 bar assoluti e la p2, pressione operativa consigliata dal costruttore, è pari a 1,263 bar assoluti, quindi: nx = n1 (p2/p1 - 1). Mettersi a calcolare le moli di aria sembra però complicato ed inutile. Dato che il numero di moli rappresenta il quantitativo in peso e che preleviamo l'aria in condizioni ambientali, per l'evidente proporzionalità fra quantitativo e volume in certe condizioni di riferimento (quelle ambientali), possiamo tranquillamente scrivere: Dove Vx è il volume d'aria aggiuntivo che deve prelevarsi in condizioni ambiente. Esempio: V1 = 2,37 mc p1 = 1,013 bar assoluti p2 = 0,25 +1,013 = 1,263 bar assoluti Intuitivamente possiamo ragionare che, aumentando di circa ¼ la pressione rispetto a quella atmosferica, il volume aggiuntivo di aria da immettere sarà circa un quarto del volume dei tubolari. Infatti, dalla [3] otteniamo Vx = 2,37 (1,263/1,013 - 1) = 0,58 mc ed il quantitativo totale di aria da immettere (misurato alla pressione atmosferica) sarà V2 = V1 + Vx = 2,95 mc In definitiva, per portare i tubolari alla pressione operativa consigliata dal costruttore occorrono circa ulteriori 120 ulteriori pompate ripartite nei diversi settori, per un totale di oltre 600. Stanchi? L'esempio visto ci aiuta a capire chiaramente perché è pericoloso gonfiare un gommone con un compressore come quelli usati per le autovetture. Si tratta di compressori volumetrici a bassa portata (ordine dei litri/s) ma che continuano a pompare la stessa portata anche a pressioni molto elevate. Nel gommone di 5 m preso come esempio, prendendo un settore di volume circa 1/5 di quello totale, cioè di circa 470 litri, con un compressore da 1 litro al secondo, occorreranno circa 8 minuti per portare in forma il settore. A questo punto, con altri 112 litri si porterà il settore alla pressione operativa (cosa comunque non consigliabile se anche gli altri settori non sono già gonfi, per non sollecitare troppo il setto di separazione), il che corrisponde a due minuti scarsi di ulteriore funzionamento del compressore. Una distrazione di soli 45 secondi provocherebbe l'immissione di altri 45 litri, portando la pressione nel settore a ben 0,29 bar effettivi e non c'è praticamente limite se ci si dimentica proprio! I compressori elettrici che si usano per gonfiare i gommoni hanno portate più alte (dell'ordine di qualche litro/s) ma hanno un interruttore automatico che li ferma ad una prefissata pressione ed in ogni caso non sono in grado di pompare oltre 0,3-0,4 bar. 3. Dopo aver gonfiato il gommone alla pressione operativa sulla spiaggia, con una temperatura ambientale elevata, mettendolo in acqua verifichiamo che dopo un po' si "ammoscia" per effetto dell'acqua con cui i tubolari sono a contatto, che raffredda l'aria contenuta nei tubolari. Quanta altra aria dovremo immettere? Per il calcolo della pressione che si ottiene a seguito di una variazione di temperatura vale relazione: dove le pressioni devono espresse in valori assoluti e le temperature in °K, mentre per il calcolo dell'ulteriore aria da immettere si utilizza la [3]. Esempio: p1 = 0,25 +1,013 = 1,263 bar assoluti T1 = 35°C = 308,16°K T2 = 25°C = 298.16°K Dalla [4]: p2 = 1,222 bar assoluti = 0,209 bar relativi Ecco che, per riportare il gommone alla corretta pressione operativa dovremo introdurre altra aria. Per calcolare questo quantitativo applichiamo la [3] ed otteniamo Vx = 0,080 mc (una quarantina di pompate). Piccola osservazione a margine. E' chiaro che il calcolo non è perfetto: l'aria che immetteremo è a temperatura ambiente (più calda) e dopo un po' si raffredderà dando luogo ad una pressione leggermente più bassa di 0,25 bar relativi. I pignoli possono ripetere il calcolo della p2 ponendo per la T2 il valore che si ottiene dal mescolamento di 2,96 mc di aria a 25°C con 0,080 mc a 35°C (25,26°C) ma scopriranno che è una fatica inutile, ottenendo per p2 praticamente lo stesso valore. Naturalmente, se i valori di temperatura fossero stati notevolmente diversi fra loro, sarebbe trovato un nuovo valore di p2 (effetto di "riammosciamento"). 4. Supponiamo di avere un gommone in acqua, gonfio alla pressione operativa, e di alarlo a terra, lasciandolo al sole. Conoscendo la temperatura raggiunta dall'aria nei tubolari, di quanto aumenterà conseguentemente la pressione? La relazione fondamentale è la [4]. Esempio: p1 = 0,25 +1,013 = 1,263 bar assoluti T1 = 25°C = 298.16°K T2 = 60°C = 333,16°K Dalla [4]: p2 = 1,411 bar assoluti = 0,398 bar relativi Naturalmente, per non fargli superare pericolosamente la pressione operativa, occorrerà far uscire parecchia aria, che si dovrà però reimmettere quando il gommone verrà nuovamente messo in acqua. Di nuovo a 25°C, il gommone risulterà infatti decisamente moscio (p2 = 1,131 bar assoluti = 0,117 bar relativi) ed occorrerà reintrodurre 0,278 mc di aria (una sessantina di pompate!). 5. Misurando la pressione raggiunta, calcolare la temperatura dell'aria nei tubolari. Anche qui la relazione fondamentale è la [4] risolta in termini di T2, perciò, conoscendo la temperatura T1 alla quale è stato gonfiato il gommone e le due pressioni, è immediato ricavare T2. Esempio: p1 = 0,25 +1,013 = 1,263 bar assoluti T1 = 35°C = 308.16°K p2 = 0,3 +1,013 = 1,313 bar assoluti Dalla [4]: T2 = 315,16°K = 42°C Infine, un'idea di Fausto: i valori pratici di facile memorizzazione ( per evitare di portarsi dietro anche il " Caforio" nelle sospirate vacanze ) L' incremento di pressione relativa che si verifica per ogni grado di temperatura in più: circa 4 millibar//°C. Per esempio: se la temperatura dell'aria dei tubolari sale di 20°C rispetto a quella che aveva al momento del gonfiaggio, la pressione incrementa di 0,08 bar. Il volume di aria da immettere o da togliere per mantenere la pressione costante per ogni grado di variazione di temperatura e per ogni metro cubo di volume dei tubolari : circa 3 litri per mc e per °C). Per esempio: per un volume dei tubolari da 2,5 mc, alla diminuzione di 20°C deve corrispondere l'immissione di circa 150 litri (una trentina di pompate in tutto). AGGIUNGO, TUTTI GONFIANO GOMMONI L'IMPORTANTE è SAPERE COME E PERCHè, COSì PURE I PNEUMATICI. Quanti hanno il compressore con il pompaggio dell'aria, tutti, ma quanti detto compressore innalza la temperatura, deumidificando l'aria per il gobnfiaggio, rari, come le mosche bianche.

Modificato da giuliano49 il 20/07/2009 alle 11:20:25
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Paolo62
Paolo62
18/11/2007 7009
Inserito il 20/07/2009 alle: 11:48:34
Ecco !!! Ma non è che la differenza tra l'importanza del gonfiare o meno ad azoto i pneumatici del camper rispetto ai tubolari del gommone, sta anche nel fatto che, in volume, nei primi ce n'è una quantità irrisoria ?? A parte che vorrei vedere quanto gommni sono effettivamente gonfiati ad azoto !!?? Comunque, al di là delle teorie più o meno suffragate da formule in post chilometrici che inducono a "non leggere", fra qualche settimana posterò il risultato della "mia" prova pratica. Mansardato su Ford gemellato, gomme 2 anni dalla data di fabbricazione, 3 di sinistra gonfiate ad aria e 3 di destra gonfiate ad azoto. Sensori Zadi (Pressione/temperatura) previsto di fare circa 3000 Km quest'Agosto. Rileverò l'evoluzione di questi 2 parametri nelle diverse condizioni e li riporterò. A quel punto i risultati "canteranno !" e, per me, "conteranno"!
19
carnevale
carnevale
09/06/2006 3508
Inserito il 20/07/2009 alle: 13:37:06
quote:Risposta al messaggio di giulio72 inserito in data 17/06/2009  19:24:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Le opinioni sono fortemente discordanti anche tra gli stessi gommisti. Un articolo su 4 ruote ne descriveva l'inutilità... Ad ogni modo io le gonfio ad azoto perchè, a prescindere da quello che si dice, quando le gonfio ad aria ogni mese devo riportarle a pressione con un calo anche di 0.8 bar mentre ad azoto, dopo 4/5 mesi il calo è di massimo 0.5 DADO[;)]
20
giuliano49
giuliano49
31/03/2005 4046
Inserito il 20/07/2009 alle: 13:58:31
Adoperiamo esperienze personali, che possono essere sbagliate.......andiamo avanti sentendo opinioni........che possono essere anche personali, o impostiamo cose su dati di fatto. Io la pastasciutta la cucino senza acqua cosa mi dite se tutti la cucinano con l'aqua????????????????????????????????????????????????????????che sbaglio, oppure ho un sistema tecnico più idoneo e non da tutti. Quando ci si domanda la differenza fra coperture e gommoni è meglio lasciare perdere, opinioni o esperienze personali, lasciamo perdere, il mondo gira così. Fate a meno di leggere e capire le differenze nella sostanza,non cambiate e rimanete così come siete.Io ho solo dato solo dei BANALI suggerimenti tecnici e non prove fate da me. I gommisti lasciateli perdere, montano le gomme, non le progettano o costruiscono, sono li per venderle. Tutto è fatto in base a prove studiate in base a condizioni scientifiche, nessuno ha fatto prove personali a cacchio di cane e poi le ha fatte adottare alla comunità, esistono prove che devono essere collaudate (UNI) e non provate. Poi è libero di dire e fare quel che vuole, figuriamoci. Negli ultimi anni di corse a cui ho partecipato si è iniziato ad usare l’azoto per il gonfiaggio dei pneumatici Che ci crediate o no le gomme gonfiate con l’azoto sono argomento di discussioni aspre anche ad oggi. Addentrandoci a fondo nel tema è possibile comunque dipanare almeno in parte la matassa. La verità dovrebbe individuarsi come sempre nel mezzo, tra coloro che dicono si tratti solo di un modo per spillare qualche soldo in più e chi invece dice che il gonfiaggio ad azoto permette riduzioni sensibili dei consumi, durata doppia dei pneumatici ed una tenuta di strada sempre perfetta. Anzitutto bisogna sottolineare che nell’aria che respiriamo è presente una quantità di azoto intorno al 75%, i cosiddetti gas inerti, il restante 25% è formato da anidride carbonica, ossigeno, ed in piccola parte da altri gas. Nel gonfiare le gomme con questa miscela naturale in esse andranno a finire tutte le impurità, quali solventi e polveri che possono eventualmente favorire un deterioramento precoce del pneumatico. Non solo, parte di quel 25% è costituito da umidità, cioé ossigeno con anidride carbonica; dunque le variazioni di temperatura tenderanno a modificare la pressione del pneumatico in modo poco prevedibile, influendo altrettanto sul suo uso e consumo. Sembrerebbe dunque che una gomma piena di azoto al 100% possa mantenere stabile la pressione, influendo positivamente sulla durata e l’efficacia del copertone.

Modificato da giuliano49 il 20/07/2009 alle 14:15:54
18
Paolo62
Paolo62
18/11/2007 7009
Inserito il 28/07/2009 alle: 10:20:08
Lo scorso Week end prova a mio avviso quasi definitiva circa il rendimento dell'azoto/aria negli pneumatici. Come sapete ho gonfiato le 3 gomme di sinistra con aria a 5 bar e con azoto quelle di destra. Entrambi i manometri sono stati regolati sul 5 però evidentemente una leggera differenza tra i 2 origina una lettura diversa dei sensori: Quelle gonfiate ad aria indicano 4,9 e quelle gonfiate ad azoto 5.0 entrambe ad una temperatura ambiente di circa 30° Dopo alcuni percorsi brevi lo scorso we ho fatto complessivamente quasi 1000 Km dalle alpi al centro Italia. Le temperature ambientali variabili tra 7 e 38°, il percorso da strade con tornanti ad autostrade. Quindi credo di aver toccato quasi gli estremi stagionali. In autostrada ieri le gomme hanno raggiunto la temperatura massima di 57°C e venerdì in montagna i 20°C. La pressione delle gomme si è spostata da 4.8/4.9 a 5,2/5,3 bar e non ho notato alcuna differenza di temperatura. Allo stato attuale quindi nessuna differenza di comportamento tra le gomme gonfiate ad azoto e quelle gonfiate ad aria (opportunamente passata per l'essiccatore del gommaio) !!! Che dire....a mio avviso si conferma l'inutilità dell'impiego di azoto per la gamma di temperature d'impiego dei nostri camper. Mi resta ancora da valutare alla lunga se una tipologia necessità di regolazioni + frequenti rispetto all'altra !!! Vedremo !!!
norbiato
norbiato
-
Inserito il 28/07/2009 alle: 10:49:02
Per ora grazie del risultati che stai postando ciao Andrea sei di parola!
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gian1971
gian1971
01/11/2006 944
Inserito il 28/07/2009 alle: 14:14:40
porto la mia esperienza percorso 3450 km con 4 gomme 15 pollici gonfiate ad azoto e presenza dei sensori che rilevano temperatura e pressione pressione di gonfiaggio alla partenza ponte anteriore 5 atm (17°C T est.) pressione di gonfiaggio alla partenza ponte posteriore 5,5 atm (17°C T est.) dopo aver percorso svariati km in autostrada la pressione è salita di 0,5 atm sia sull'avantreno che sul retrotreno, arrivando a 5,5 atm davanti e 6 atm dietro.... la differenza è sulla temperatura che arriva anche a 50°C o più dietro mentre si assesta a 40°C davanti. Si consideri che però la prova è stata fatta in nord della francia con temperature massime di 25 °C. Il mio gommista, che ha sempre sostenuto che con l'azoto non ci sarebbero state nemmeno minime variazioni di pressione col variare della temperatura, si è rimangiato tutto dopo aver visto i miei dati. chissà a parità di condizioni senza azoto solo con aria normale quali sarebbero stati i dati. ciao a tutti. [;)]
18
Paolo62
Paolo62
18/11/2007 7009
Inserito il 28/07/2009 alle: 14:52:36
quote:Risposta al messaggio di gian1971 inserito in data 28/07/2009  14:14:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Diciamo che a me succede il contrario, nel senso che le ruote anteriori scaldano un po' di più delle posteriori, ma questione di 3-4° probabilmente perchè le posteriori sono gemelle e inoltre, quelle interne sono 1-2° più fredde delle anteriori e 2-3 più calde delle esterne posteriori. Credo che nel tuo caso, con aria avresti ottenuto gli stessi risultati !!
19
gian1971
gian1971
01/11/2006 944
Inserito il 28/07/2009 alle: 15:03:25
quote:Risposta al messaggio di Paolo62 inserito in data 28/07/2009  14:52:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> grazie Paolo62 .... ho paura anch'io..... però devo ammettere che non vi sono stati cali di pressione che forse con l'aria vi sarebbero stati. bho non so ...lascio parlare gli esperti ... ciao[:)]
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