Carceri italiane

In risposta al messaggio di Ummagamma del 27/12/2022 alle 15:33:57

Ne parlo qui e non su Extra perché il rispetto della dignità umana va oltre la politica  Le carceri italiane sono vomitevoli. La pena si deve limitare alla costrizione della libertà personale,non deve includere condizioni

di vita indegne . La pena ,oltre all'aspetto afflittivo, prevede quello dell'emenda che non puo' realizzarsi nell'ambito di gironi infernali . Gironi infernali nei quali sono intrappolati anche gli operatori della Polizia penitenziaria.

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E' effettivamente un problema serio; il in galera e butta via la chiave non vale sempre, anzi purtroppo il contrario. Secondo il mio modestissimo parere, da ignorante della materia e quel poco che so è frutto di qualche articolo di giornale letto più che altro fra le righe, la base del problema è che le carceri sono superaffollate ed il personale di custodia super carente. Da questo ne derivano tutte le magagne che hai evidenziato. Però, e c'è un però, di questi detenuti quanti sono in attesa di giudizio, che percentuale? E di questi in attesa, quanti sono effettivamente condannati? Da quello che riesco a capire dalla lettura dei giornali, buona parte non avrebbe dovuto sopportare questa pena. Allora significa che la giustizia (la giustizia, non le carceri ed il suo personale) è gestita male, da persone che vanno in ufficio quando pare loro, scrivono libri, fanno conferenze, ecc. in orario di lavoro. Io spero in Nordio, ma la vedo molto dura: il Procuratore Generale di Roma vale tre Ministri e Nordio è uno solo, ed è tutto dire.

Giovanni

difficile proporre a un sistema al collasso sia di personale che di struttura una medicina funzionante . ma almeno posso dire la mia . se carcere deve essere almeno impieghiamo i detenuti in maniera che lavorando siano impegnati , ci sono realtà che insegnano un mestiere che una volta usciti lo possono praticare , e a questo compito ci sono istituti di formazione professionale a cui appoggiarsi e una volta entrati in confidenza con il sistema lavoro proporre ad aziende il frutto di tale lavoro . anche delle piccole botteghe di quartiere possono vendere i loro prodotti anche da EX . far sentire una persona che ha sbagliato come un essere da recuperare insegnandoli i veri valori sicuramente porta a benefici x tutta la collettività ,se poi NON interessa , uscito riprenderà la vecchia strada ma a quel punto SAI che hai fatto il possibile e la ciambella NON ha il buco ,MA SAI CHE HAI FATTO IL POSSIBILE .

carlo

Occuparsi delle carceri non porta voti.

In risposta al messaggio di Giovanni del 27/12/2022 alle 16:04:39

E' effettivamente un problema serio; il in galera e butta via la chiave non vale sempre, anzi purtroppo il contrario. Secondo il mio modestissimo parere, da ignorante della materia e quel poco che so è frutto di qualche

articolo di giornale letto più che altro fra le righe, la base del problema è che le carceri sono superaffollate ed il personale di custodia super carente. Da questo ne derivano tutte le magagne che hai evidenziato. Però, e c'è un però, di questi detenuti quanti sono in attesa di giudizio, che percentuale? E di questi in attesa, quanti sono effettivamente condannati? Da quello che riesco a capire dalla lettura dei giornali, buona parte non avrebbe dovuto sopportare questa pena. Allora significa che la giustizia (la giustizia, non le carceri ed il suo personale) è gestita male, da persone che vanno in ufficio quando pare loro, scrivono libri, fanno conferenze, ecc. in orario di lavoro. Io spero in Nordio, ma la vedo molto dura: il Procuratore Generale di Roma vale tre Ministri e Nordio è uno solo, ed è tutto dire. Giovanni

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concordo in toto se la giustizia funzionasse servirebbe a ridurre le persone in carcere poi i problemi sono molti incominciando dal SUD dove io ho bazzicato molti anni e se lo STATO si mette di buzzo buono dando la possibilità alla maggior parte delle persone di vivere dignitosamente invece di doversi volente o nolente (ARRANGIARSI) e quindi delinquere o quasi ridurresti ancora i carceri