WRC - World Rally Camper

Forza Robert! Per sdrammatizzare provate a guardare questo filmato del 1973 (pensiamo per un attimo alle cineprese di quegli anni e quindi documento raro) [url] http://www.youtube.com/watch?v=PJBR34bryEU Le auto in corsa hanno un'eleganza particolare, meno esasperata delle attuali... quasi sembra vadano al rallentatore rispetto alla Mitsubishi di Makinen. Se poi volete fare paragoni tranquilli rispetto ai camera-car di oggi ripropongo (a chi se li è persi) quelli di Cerrato-Vasino al Monte 1989: parte 1 [url] http://www.youtube.com/watch?v=0FUYLQe7BqU parte 2 [url] http://www.youtube.com/watch?v=iiIjzEYxHMU parte 3 [url] http://www.youtube.com/watch?v=uaqoOGAWxCE

Volevo scrivere che San Rally aveva comunque vigilato. Le foto restituiscono la drammaticità dell'incidente. Nella foto "Julien Pixenrallye" Robert non è ancora stato estratto dall'abitacolo, pare ci siano voluti 90 minuti. Il guard-rail ha sfondato il vano motore e se i piloti sono vivi ha del miracolo, nell'abitacolo della Fabia lo spazio libero erano pochi cm. Da non sottovalutare poi la decellerazione subita, essendo l'auto, dopo l'urto, vincolata al guard-rail. @ rovamperaid="green">: i tuoi contatti Fb risiedono per caso in Francia? [;)] Salutoni

Stamattina mi son concesso un caffè al bar finalizzato alla lettura della "Gazzetta". Nelle due pagine a lui dedicate illustrano tutti i traumi che Robert ha subito, il guard-rail, inevitabilmente, ha fatto danni a tutto il fianco dx, piede, ginocchio, polmoni oltre a devastare il braccio. Per fortuna la tempra è fortissima! Robert nel 2003 aveva subito, da passeggero, uno scontro automobilistico che gli aveva lasciato come ricordo una placca proprio nel braccio destro, contro un'auto condotta da un ubriaco. Purtroppo azzeccato il titolo dell'articolo: "E' come se gli fosse esplosa una bomba di fianco"

Ho avuto la fortuna di conoscere Mauro Pregliasco circa due anni fa. E' una persona splendida, non mi aveva mai visto prima ma quando ha capito che ero un appassionato mi ha regalato due ore del suo tempo snocciolandomi episodi bellissimi e da brividi. Mi permetto di riportarvi queste righe trovate in rete: Finalmente nel 1976… "Debutto con la Stratos, sempre in Sicilia, in coppia con Piero Sodano. Quello fu un anno davvero sfortunato: sono primo al Rally dell'Isola d'Elba quando si rompe il mozzo della ruota anteriore destra: all'assistenza provvedono alla sostituzione ma purtroppo, gran parte dei ricambi sono stati mandati in Kenya, dove si corre il Safari. Mi montano il mozzo della Silhouette e quando cercano di rimettere la ruota, il cerchio non entra... Gara finita! Sono in testa al 4 Regioni e si blocca il cambio…; vado in Grecia per disputare l'Acropoli, sesta prova del Mondiale Rally, e a Kalambaka, dove si conclude la prima tappa, sono al comando: poco dopo sono costretto al ritiro per la rottura del cuscinetto reggispinta della frizione. Un vero disastro! Poi arriva il Valli Piacentine…" Pregliasco sembra prendere fiato, prima di ricordare la pagina più tragica della sua carriera: "E' la prima prova speciale, la quarta curva: inutile cercare i motivi… Sono leggermente all'esterno, sul ciglio della strada un paracarro di pietra… Per errore tutti e due i serbatoi sono pieni: normalmente si partiva con venticinque litri da una parte e quindici di riserva dall'altra, e invece sono tutti e due pieni… Sbatto contro il paracarro e il serbatoio si schiaccia come un tubetto di dentifricio: salta il tappo e dal bocchettone fuoriesce la benzina. La Stratos si incendia mentre proseguiamo la nostra corsa ancora intraversati… Finiamo giù da una scarpata appoggiati su un fianco: il mio navigatore, Angelo Garzoglio, riesce a saltare fuori dall'abitacolo, io al contrario resto intrappolato perché lo sportello non si apre: pochi istanti dopo, svengo. Quando Angelo si accorge che sono ancora all'interno, si ributta in macchina e riesce, di peso, a tirarmi fuori salvandomi la vita. Dopo qualche giorno è lui a morire per le terribili ustioni riportate: io invece, quando nel letto d'ospedale riprendo conoscenza, ho l'impressione di rotolare ancora giù, in fondo alla scarpata. E' un ricordo terribile."id="blue"> Questi e tanti altri sono episodi da leggenda, il più toccante è sicuramente il sacrificio di Angelo Garzoglio (4/5/1948 - 18/8/1976) ma pensate al dispiacere di perdere una gara mondiale quando ce l'hai in pugno. Per la cronaca quando Pregliasco si ritirò all'Acropolis 1976 era in testa con ampissimo margine davanti a Kallstrom su Datsun che poi vinse e i suoi compagni di squadra Pinto e Waldegaard si erano già ritirati. Pregliasco/Garzoglio al Sanremo del 1973 su Fulvia HF - 7^ assoluti Non conoscevo Rocco Theunissen, la sua storia mi ha riportato alla memoria Richard Burns. Per concludere l'intervento e collegarmi a quanto detto prima ricordo la delusione di Colin McRae in una delle sue ultime gare, Australia 2005. Ormai fuori dai giochi ufficiali viene chiamato dalla Skoda, la Fabia WRC è un clone della Peugeot 206 WRC e certamente non è allo stesso livello delle Focus, Xsara, Impreza e Lancer... Ultimo parco assistenza prima della tappa finale, forse complici i ritiri di Loeb e Gronholm comunque Colin è secondo assoluto dietro a Duval ma davanti a fior di macchine e piloti... Problemi al cambio consigliano la sua sostituzione ma i meccanici una volta smontato non riescono più a rimontarlo... Forse mi sbaglio ma ricordo immagini di Grist in lacrime con Colin che lo rincuorava. Secondo assoluto dietro a Duval si classificò Harri Rovanperä.

Ho trovato questo video relativo a quella gara, l'episodio descritto è verso la fine. [url] http://www.youtube.com/watch?v=8_FJPbR4k7Q&feature=related Certo che fa strano vedere quanto erano combattute le gare solo sei anni fa per trasformarsi nel giro di breve tempo in un campionato testa a testa.

Informazioni più che a tono! Viviamo nell'era digitale e la tecnologia disponibile può simulare la realtà: [url] http://video.gazzetta.it/formula-1-incidente-kubica-ricostruzione/a4f358cc-339b-11e0-a4c7-50d5df2bfa64

Hai perfettamente ragione, ho letto che il guard-rail presentava un'interruzione di circa un metro, tra l'altro inspiegabile e che stanno indagando sulla scarsa tenuta dei paletti di sostegno. Sembra proprio che il guard-rail che sporge dal portellone presenti la tipica forma curva del pezzo d'inizio. Per intanto e per fortuna una buona notizia: Piccoli, significativi, miglioramente per Robert Kubica, il pilota della Lotus-Renault rimasto gravemente ferito in un incidente durante il rally di Andora. Come spiegato dai medici che lo stanno curando, il polacco muove tutte e cinque le dita della mano destra. "E' un grande risultato - ha spiegato Ignor Rossello, il primario di chirurgia del Centro regionale -, perché l'intervento, che è perfettamente riuscito, è stato lungo e complesso". Altrettanto lunga, però, sarà la riabilitazione: "Inizieremo dal movimento dei muscoli - spiega il professor Rossello - con esercizi continui giorno per giorno". Per ridurre le altre fratture, Kubica potrebbe essere operato nuovamente venerdì. Gli ortopedici del Santa Corona di Pietra Ligure, diretti dal dottor Francesco Lanza, dovranno intervenire sulla spalla, sul gomito e sul piede. Intanto nei prossimi giorni, se le condizioni di salute glielo permetteranno, il pilota polacco sarà ascoltato dalla polizia stradale di Savona.id="blue">