WRC - World Rally Camper

Questa è la stessa bisarca della foto di Rovamperaid="green">, ma tre anni prima in livrea "Marlboro": E' forse possibile che SunLinerid="red"> abbia confuso Carlos Sainzid="blue"> con

François Delecourid="size4">

? Smoccolatura pilota/naviga:

Gigi Galliid="size4">

Questo parla la lingua di Rovamperaid="green"> e di abitointoscanaid="red">:

pa pa pamid="size4">

Saluti Rudy [CN]

quote:Risposta al messaggio di rovampera inserito in data 28/01/2011  23:38:51 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

>Sbriciolata un'altra Fiesta... Latvala ci ricasca: un incidente mette subito fine ai test Ford in Portogallo Jari-Matti Latvala ci ricasca. Il giovane finlandese della Ford ha sbattuto in mattinata durante un test in terra portoghese, danneggiando a tal punto la Fiesta WRC da porre fine alla 4 giorni di prove prevista dalla casa dell'ovale blu. Raccogliere maggiori informazioni su strade sterrate in vista del Rally del Messico era a dir poco fondamentale per gli uomini di Ford - M-Sport, ma Latvala è ricaduto nello stesso errore commesso non più di un mese fa, quando capottandosi a 150km/h dopo un salto, in una "tranquilla" giornata di prove, rovinò irrimediabilmente la Fiesta WRC che avrebbe dovuto esordire all'Arctic Rally. Saluti Rudy [CN]

quote:rovamperaid="red"> wrote: "Entrambi i piloti hanno insistito che l'interasse piu' corto rende la vettura piu' reattiva e difficile da guidare"id="blue">>

>Passano gli anni ma per fortuna qualcosa di "terreno" nell'era elettronica rimane. Un'auto dal passo corto è più maneggevole ma è svantaggiata con l'aumentare della velocità. Mauro Pregliasco mi raccontò che in determinate situazioni, perlopiù asfalto guidato, la Beta Coupè, coeva della Stratos come data di nascita agonistica, era più performante anche per il passo più lungo; parliamo del 1974/75, poi la Stratos fu evoluta costantemente mentre la Beta fu, ovviamente, abbandonata. La 131 stessa era forse superiore alla Stratos proprio nell'assetto per il maggior passo. La 037 fondeva le miglior doti della Stratos e della 131 ma ebbe a nascere quando ormai si stava affermando la trazione integrale. Riporto questa frase di Markku Alen postata da garmauid="red">: "Quando presentata 037 io ricordo molto preoccupato, pensato povero Markku tu non potere fare niente contro Audi quattro e sua trazione integrale.Io sognato una 037 a motore centrale e trazione integrale con cui fare maximum attack e poi quando visto solo due ruote motrici pensato disaster...invece quando provato macchina e cominciato a correre io pensato arrivato grande Natale per me"id="blue"> In una recente intervista venne chiesto a Walter Röhrl quale fu, fra tutte le auto da lui guidate in gara, quella preferita ed anche lui ammise che la 037 era la più piacevole e soddisfacente. Mi sono perso, scusate... volevo dire che ora il passo ridotto sarà un problema per tutti, forse la Mini sembra un po' più lunga, e questo fatto credo metterà ancor di più in luce le doti di guida e suppongo che la classe di Sébastien Loeb sarà ancora determinante. Le vicissitudini di Jari-Matti Latvala spero non lo portino a ripetere l'esperienza di François Duval con la Citroën nel 2005, appiedato, nonostante i risultati ottenuti, per il numero di scocche mandate in prematura pensione. Saluti Rudy [CN]

25 iscritti?!?!?!?!id="red">id="size4"> no comment... Cavoli Marco, se il tuo amico ci presta la Uno andiamo anche noi e rischiamo di far fare punti mondiali alla Fiat. Speriamo veramente che nel futuro il WRC possa avere un po' più d'interesse. Nel 2004 prestigiosa doppietta Ford: 1^ Markko Märtin/Michael Park 2^ François Duval/Stéphane Prévot Qualche foto che ci riporta all'edizione del 2007: Saluti Rudy [CN]

Carlos Sainz, classe 1962, circa un mese fa: 2011 Dakar | Al-Attiyah vs Sainzid="red">id="size3"> Saluti Rudy [CN]

Alfa 75 gr. A, preparata Autodelta ex Jolly Club, che bella! Auto non comune nei rally, ma comunque con un suo palmares. Ho cercato qualche foto in merito, ma forse le hai già: Loubet livrea Rothmans: Altre a caso: Rally 1000 Miglia 1988 / Noberasco-Cerrai (Alfa 75 V6) 1991 salita Nido dell' Aquila - Noberasco ALFA 75 TURBO EVOLUZIONE 1991 salita Nido dell'Aquila - Gianni Giudici ALFA 75 TURBO EVOLUZIONE 1991 salita Nido dell'Aquila MASSIMO ERCOLANI 1989 rally di Monza ODEON Noberasco Saluti Rudy [CN]

Vado O.T. se volete aprite questo incredibile video girato in Germania negli anni '70: Nurburgring Nordschleife Crashes 1970 at Adenauer Forst Premetto che personalmente odio abbastanza le crash-compilation ma questa rapprenta uno spaccato di vita fra il comico ed il surreale. Se lo osserverete noterete passeggeri uscire con la testa dai finestrini, come pure bagagli se non la persona intera... Per la cronaca la telecamera era posizionata in una difficile curva del circuito che veniva aperto ad un pubblico di piloti quanto mai improvvisato. Al di là della temeraria follia che muove queste persone notate i diversi comportamenti stadali delle varie auto di quell'epoca. Montecarlo 1990: Vincitori classe "N" e 14^ nell'assoluta #98 Pierre Manuel Jenot / ” Slo ” -Alfa Romeo 75 Turbo Montecarlo 1991: 20^ assoluti #44 Laurent Riberi / Freddy Delorme - Alfa Roméo 75 Buona domenica Rudy [CN]

Lungi da me voler prendere le difese della Fiat ma visto che siamo in un forum provo ad esprimere la mia opinione: Il reparto Abarth è morto alla fine del 1991, ai tempi dell'Ing. Lombardi. Nel 1992 tutto il materiale e relative risorse, sponsor Martini compreso, fu ceduto al Jolly Club. In quel reparto si fusero le esperienze Lancia e Fiat, confluirono le esperienze di persone come Maglioli e Pianta, dando vita al più blasonato reparto corse (rally) al mondo. In epoche successive si tentò di farlo rivivere e fu proprio la Fiat ad appoggiare la nascita del nuovo campionato IRC. Purtroppo pagaronono lo scotto di essere arrivati per primi, Peugeot e Skoda arrivando dopo hanno messo in campo auto più performanti della Punto, è indubbio. A questo punto arriva Marchionne, la sua politica la conosciamo, il suo compito è smembrare l'azienda e verderla a pezzi, la sua logica è sponsorizzare il reparto corse Yamaha e vendere il cappellino col marchio Abarth, anche se ora come ora, il marchio Abarth non è presente in alcun settore agonistico. Del marchio Alfa, invece, mi permetto dire che molti marchi automobilistici sono decaduti, per quello Alfa Romeo era fisiologico essendo di proprietà dell'IRI... Il colpo di grazia gli fu inferto non tanto dalla Fiat ma da quel grande statista, in senso ironico, di Romano Prodi (praticamente Re Mida al contrario) che lo cedette nel 1986 appunto a Fiat nel tentativo di ridurre gli oceanici deficit prodotti a quel tempo. Dell'Autodelta, e dell'Ing. Chiti, mi viene alla memoria un nanetto, relativo alla Alfetta GTV in versione "Safari"; il tarlo di Sandro Munari fu il Safari, dopo non esserci riuscito ad aggiudicarselo con la Lancia Fulvia prima e poi con la Stratos, il Drago tentò ancora nel '79 con la 131, farsa nel '81, Porsche-Almeras nel 1982 e venne il 1983 con l'Autodelta e la GTV gruppo N per motivi di badget ma dotata di differenziale "autosbloccante" anzichè autobloccante ed il ponte posteriore DeDion montato al contrario per avere il fondo della vettura più libero e minori problemi nell'attraversamento di tratti fangosi. Due soluzioni dettate dall'esperienza del grande pilota e realizzate dall'Autodelta sotto la direzione del grande (in tutti i sensi...) Ing. Chiti. Per la cronaca l'ultimo tentativo fu l'anno successivo (1984) con la Toyota, trovo molte similitudini fra il rapporto Munari/Safari e quello Sainz/Dakar. Qui non piove ma quasi... Saluti Rudy [CN]