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Sentenze de L'Aquila su vittime terremoto

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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 18/07/2024 alle: 19:52:58

Io ammiro, direi che invidio nel senso buono, chi ha potuto essere d'aiuto ad altri, sia per passione che per lavoro. Certe categorie, tipo Vigili del Fuoco, Infermieri, Pronto soccorso su strada, per me meritano un tantino di rispetto e di considerazioni più degli altri. Questo per chiarire altrimenti potrei essere frainteso. 

Il problema è che tutti state parlando di interventi di emergenza su terremoti, anche 10 secondi dopo il terremoto disastroso. E di quei 10 secondi è il dopo che fa la differenza. Dopo è facile dire se facevi così o se facevi cosà: bisogna averli vissuti dall'inizio alla fine quei momenti. Quando capitò alla mia zona, un nostro dirigente di una provincia vicina che non voleva riconoscere certe facilitazioni ai suoi dipendenti residenti nella provincia colpita, quando partecipò ad una riunione in questa provincia, ad una scossetta di 3.o o 4.o grado (non ricordo, allora c'era la scala Mercalli e, secondo questa, sarebbe stata senz'altro di 5.o o 6.o grado) fu l'unico a scappare. Non vuol dire niente però la morale della favola è che è un conto viverli quei miserabili secondi che non finiscono mai, un conto giudicare i comportamenti della gente anche solo pochi minuti dopo. Come diceva quel comico savonese, è facile fare il gay col kulo degli altri.

Giovanni

Modificato da Giovanni il 18/07/2024 alle 19:55:22
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Grinza
Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 18/07/2024 alle: 20:12:05
In risposta al messaggio di Giovanni del 18/07/2024 alle 19:52:58

Io ammiro, direi che invidio nel senso buono, chi ha potuto essere d'aiuto ad altri, sia per passione che per lavoro. Certe categorie, tipo Vigili del Fuoco, Infermieri, Pronto soccorso su strada, per me meritano un tantino
di rispetto e di considerazioni più degli altri. Questo per chiarire altrimenti potrei essere frainteso.  Il problema è che tutti state parlando di interventi di emergenza su terremoti, anche 10 secondi dopo il terremoto disastroso. E di quei 10 secondi è il dopo che fa la differenza. Dopo è facile dire se facevi così o se facevi cosà: bisogna averli vissuti dall'inizio alla fine quei momenti. Quando capitò alla mia zona, un nostro dirigente di una provincia vicina che non voleva riconoscere certe facilitazioni ai suoi dipendenti residenti nella provincia colpita, quando partecipò ad una riunione in questa provincia, ad una scossetta di 3.o o 4.o grado (non ricordo, allora c'era la scala Mercalli e, secondo questa, sarebbe stata senz'altro di 5.o o 6.o grado) fu l'unico a scappare. Non vuol dire niente però la morale della favola è che è un conto viverli quei miserabili secondi che non finiscono mai, un conto giudicare i comportamenti della gente anche solo pochi minuti dopo. Come diceva quel comico savonese, è facile fare il gay col kulo degli altri. Giovanni
...
Giovà peró non capisco dai ragione ai giudici che ha dato torto ai ragazzi morti e poi dici che quei momenti, drammatici, vanno vissuti per capire
I ragazzi sono colpevoli di essere rimasti a letto ma non che vivevano in un ambiente inagibile, potevano essersi addormentati dopo una serata di bagordi, ma dire che consapevolmente sono rimasti a letto mi sa di demenza senile dei giudicanti (poi posso non aver capito nulla del tuo discorso) 
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende

Modificato da Grinza il 18/07/2024 alle 20:12:30
15
damasi
damasi
16/05/2010 2388
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Inserito il 18/07/2024 alle: 20:38:47

Terremoto dell’Aquila, il verbale integrale della riunione della Commissione Grandi Rischi

Il 6 aprile 2009 una scossa distruttiva di magnitudo momento di 6,3 Mw (5,9 della scala Richter) colpisce la città dell'Aquila. Il bilancio definitivo è di 308 morti. Ma la scossa è stata preceduta da un lungo sciame sismico a partire dal dicembre precedente con scosse inferiori a magnitudo 3.0.

Pochi giorni prima dell'evento principale, il 31 marzo, si riunisce la Commissione Grandi Rischi che è la struttura di collegamento tra il Servizio Nazionale della Protezione Civile e la comunità scientifica.

La sua funzione principale è fornire pareri di carattere tecnico-scientifico su quesiti del Capo Dipartimento e dare indicazioni su come migliorare la capacita di valutazione, previsione e prevenzione dei diversi rischi.

In quella riunione di cui qui sotto riportiamo il verbale, si specifica che è "improbabile che ci sia a breve una scossa come quella del 1703", si aggiunge che "Ovviamente essendo la zona di L’Aquila sismica, non è possibile affermare che non ci saranno terremoti" e si sottolinea che "non c’è nessun motivo per cui si possa dire che una sequenza di scosse di bassa magnitudo possa essere considerata precursore di un forte evento".

Inizialmente tutti i componenti di quella commissione sono stati condannati in primo grado a 6 anni perché secondo i PM rassicurarono gli aquilani circa l’improbabilità di una forte scossa sismica che invece si verificò 6 giorni dopo .
Cambiare idea è una parte essenziale dello sviluppo cognitivo e non di debolezza. Danilo.

Modificato da damasi il 18/07/2024 alle 21:02:58
15
damasi
damasi
16/05/2010 2388
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Inserito il 18/07/2024 alle: 20:46:54

20240718_204445(1).JPG

20240718_204417.JPG
Cambiare idea è una parte essenziale dello sviluppo cognitivo e non di debolezza. Danilo.
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 18/07/2024 alle: 21:19:54
In risposta al messaggio di Grinza del 18/07/2024 alle 20:12:05

Giovà peró non capisco dai ragione ai giudici che ha dato torto ai ragazzi morti e poi dici che quei momenti, drammatici, vanno vissuti per capire I ragazzi sono colpevoli di essere rimasti a letto ma non che vivevano in
un ambiente inagibile, potevano essersi addormentati dopo una serata di bagordi, ma dire che consapevolmente sono rimasti a letto mi sa di demenza senile dei giudicanti (poi posso non aver capito nulla del tuo discorso) 
...
Ricapitolo semplice semplice: se quei imprevidenti, invece di restare caldi caldi a letto fossero scappati, avremmo avuto sei vittime in meno. Quindi giustissima la sentenza.

Secondo il vostro concetto, tutti gli eredi di tutte le vittime di un terremoto dovrebbero essere risarciti. Nella mia città, allora, ci fu un morto per infarto: risarciamo anche i suoi eredi?
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damasi
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16/05/2010 2388
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Inserito il 18/07/2024 alle: 22:10:29
In risposta al messaggio di Giovanni del 18/07/2024 alle 21:19:54

Ricapitolo semplice semplice: se quei imprevidenti, invece di restare caldi caldi a letto fossero scappati, avremmo avuto sei vittime in meno. Quindi giustissima la sentenza. Secondo il vostro concetto, tutti gli eredi di tutte le vittime di un terremoto dovrebbero essere risarciti. Nella mia città, allora, ci fu un morto per infarto: risarciamo anche i suoi eredi?

Giovanni con tutto il rispetto per la tua persona... molto probabilmente non hai ben capito il concetto di questa causa... non è stata intentata una causa per farsi risarcire i danni causati dal terremoto o per le vittime, che normalmente, purtroppo, ci sono in eventi simili... ma bensì per le rassicurazioni che gli esperti diedero in merito, infatti i familiari hanno ritenuto responsabile chi ha rassicurato la popolazione, perché secondo loro, senza quelle rassicurazioni i ragazzi non sarebbero rimasti lì, queste persone vogliono solo giustizia e non i soldi come hai scritto tu... infatti anche io condanno queste persone per le rassicurazioni che hanno dato, quello che è successo, a partire dalle rassicurazioni e le frasi dette in certe circostanze, io le ricordo bene, perché le ho vissute in prima persona... ma una cosa deve essere ben chiara, che se al sottoscritto avessero dato qualsiasi rassicurazione in merito, puoi stare certo che non li avrei ascoltati... ma c'è anche da dire che molto probabilmente mi avrebbe aiutato a non ascoltarli la mia esperienza lavorativa... ma qui parliamo di ragazzi che purtroppo non avendo esperienza si sono fidati... ma due miei carissimi familiari che quell'anno si dovevano ambedue  laureare in ingegneria civile, quando è successo il terremoto che ha fatto tutte quelle vittime erano a Pescara e non li... infatti non avendo ascoltato le rassicurazioni che gli esperti davano, sono tornati nella loro abitazione familiare.
Cambiare idea è una parte essenziale dello sviluppo cognitivo e non di debolezza. Danilo.

Modificato da damasi il 19/07/2024 alle 08:03:07
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Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 19/07/2024 alle: 08:09:30
In risposta al messaggio di Giovanni del 18/07/2024 alle 21:19:54

Ricapitolo semplice semplice: se quei imprevidenti, invece di restare caldi caldi a letto fossero scappati, avremmo avuto sei vittime in meno. Quindi giustissima la sentenza. Secondo il vostro concetto, tutti gli eredi di tutte le vittime di un terremoto dovrebbero essere risarciti. Nella mia città, allora, ci fu un morto per infarto: risarciamo anche i suoi eredi?
Praticamente per te si sono suicidati, mi sembra inverosimile, ho visto mia sorella pietrificata da terrore durante la scossa e le cause potrebbero essere mille.
Abbiamo risarcito di tutto per cose che nemmeno sono successe, credo che i genitori volessero giustizia e non soldi….
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
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Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 19/07/2024 alle: 08:45:03

Vedo con piacere che nessuno di voi ha vissuto il dramma del terremoto, quello devastante. Ed ho anche letto dei controsensi anche da intervenuti che hanno dichiarato di essere intervenuti in situazioni post terremoto.

Avete parlato di esercitazioni. Cosa si fa nelle esercitazioni? Si simula un terremoto, i bambini da proteggersi sotto i banchi e poi? E poi uscire, due a due, di fretta ma senza panico per raggiungere l'esterno in un punto di raccolta, senza pericoli. Non è che dopo la scossa, tutti di nuovo a studiare e disegnare, ma uscire in fretta, Noi grandi, anche senza esercitazione, cosa facciamo? Arriva la scossa, quella vera, prima che ti rendi conto passano dei secondi, altri ne passano prima di attrezzarsi per uscire o comunque prendere una decisione. Un terremoto, anche devastante, non dura mai più di due minuti, mediamente (almeno per quelli che ho vissuto) meno d'un minuto. Per quando scappi, già il terremoto è terminato, esattamente come i bambini delle scuole che fanno le esercitazioni. Quindi, quelli di cui parliamo, se si comportavano come tutti gli altri Aquilani, a quest'ora forse lo raccontavano.

Per chi ha voglia racconto la mia esperienza. A metà ottobre una scossa blocca mia moglie nell'ascensore del ginecologo per una visita post parto avvenuto un mese prima. Nessuno dà peso a questa scossa. Poi piccole scosse finché circa quattro mesi dopo, la sera, mentre vedevamo la televisione, una del decimo grado Mercalli. Prendi in braccio il bambino dalla culla, cerchi l'indispensabile per passare la notte fuori, passano qualche minuto (io sarei scappato subito col bimbo in braccio ma mia moglie è stata molto più coraggiosa) e, finalmente usciamo e via in macchina fino alla vicina piazza dove già eravamo in tanti. Danni ai fabbricati ma grazie ad un terremoto di decenni prima, le case nuove tutte antisismiche e quelle precedenti (tra cui dove abitavo) protette con le famose chiavi. Si sta sfollati chi sulle tende, chi nei garage degli amici con abitazione in cemento armato antisismico, chi, come me, a pensione (a mie spese) in una località a 60 km di distanza. Continuano le scosse, ormai si era diventati esperti anche sul grado Mercalli. Dopo una ventina di giorni si ritorna pian piano alle proprie case, personalmente sono stato uno dei primi. 

Dopo circa cinque mesi, alle 21.15, altra scossa anche più forte di quella precedente: stavamo cenando, prendo il bimbo in braccio e mi accosto alla finestra. Impressionante ciò che ho visto fuori, nel cortile interno del palazzo: gli alberelli che si piegavano di qua e di là con le foglie che, anche loro, prendevano contemporaneamente tutte la stessa direzione, la ghiaia che bolliva, saltellando sul posto. Stessa menata prima di scappare, usciamo e troviamo che anche il nostro palazzo aveva subito danni, cornicione sul marciapiede. Macchina e via alla stessa piazza. Verso mezzanotte altra scossa che ha rovesciato sul suo cavo di sostegno le lampade della pubblica illuminazione, gli alberi dell'adiacente viale come gli alberi del cortile, cartellonistica stradale che ha continuato ad ondeggiare per diversi minuti. Notte in macchina, il giorno dopo abbiamo comprato una tenda (era ormai estate) ma fu una brutta esperienza che quel mio figlio si porta dietro le conseguenze, poi nel garage di mia cugina che aveva una nuova casa antisismica, dove dormivano in una ventina. Queste ultime scosse resero inagili tutte le case del centro storico ma nessuna cadde perché messe già in sicurezza.

Parlare di terremoto senza averlo vissuto direttamente è parlare di un argomento senza conoscerlo. Bisogna viverlo e, come ho detto, anche le esercitazioni prevedono di lasciare appena possibile la propria abitazione (o scuola). Cosa che non hanno fatto quei sei.

Grinza ha scritto: Praticamente per te si sono suicidati, mi sembra inverosimile... Si, sono stati poco intelligenti
Abbiamo risarcito di tutto per cose che nemmeno sono successe, credo che i genitori volessero giustizia e non soldi…. Esatto. Prima del terremoto dell'Irpinia, non c'erano risarcimenti ma solo agevolazioni. Nel nostro caso, furono concessi dalle banche dei mutui agevolati (circa al 4% quando un mutuo normale era ben oltre il 15%) la cui differenza era coperta dallo stato. Oggi, chi ha una casa malandata spera in un terremoto per rifarsela nuova a spese della collettività; sentito da un danneggiato durante una intervista. I genitori volevano soldi;  se c'è un responsabile in caso di morte, è lo Stato a perseguire il responsabile poi, magari, gli eredi della vittima si propongono come parte offesa, devono dare querela (non ricordo bene i termini).

Sono stato lungo, spero di essermi spiegato. Quindi, per me, quella sentenza è perfetta.

Giovanni
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 19/07/2024 alle: 09:01:40
In risposta al messaggio di damasi del 18/07/2024 alle 22:10:29

Giovanni con tutto il rispetto per la tua persona... molto probabilmente non hai ben capito il concetto di questa causa... non è stata intentata una causa per farsi risarcire i danni causati dal terremoto o per le vittime,
che normalmente, purtroppo, ci sono in eventi simili... ma bensì per le rassicurazioni che gli esperti diedero in merito, infatti i familiari hanno ritenuto responsabile chi ha rassicurato la popolazione, perché secondo loro, senza quelle rassicurazioni i ragazzi non sarebbero rimasti lì, queste persone vogliono solo giustizia e non i soldi come hai scritto tu... infatti anche io condanno queste persone per le rassicurazioni che hanno dato, quello che è successo, a partire dalle rassicurazioni e le frasi dette in certe circostanze, io le ricordo bene, perché le ho vissute in prima persona... ma una cosa deve essere ben chiara, che se al sottoscritto avessero dato qualsiasi rassicurazione in merito, puoi stare certo che non li avrei ascoltati... ma c'è anche da dire che molto probabilmente mi avrebbe aiutato a non ascoltarli la mia esperienza lavorativa... ma qui parliamo di ragazzi che purtroppo non avendo esperienza si sono fidati... ma due miei carissimi familiari che quell'anno si dovevano ambedue  laureare in ingegneria civile, quando è successo il terremoto che ha fatto tutte quelle vittime erano a Pescara e non li... infatti non avendo ascoltato le rassicurazioni che gli esperti davano, sono tornati nella loro abitazione familiare.
...

Hai scritto:
...ma bensì per le rassicurazioni che gli esperti diedero in merito,..

Danilo, forse sei troppo giovane per ricordare quando diversi decenni fa fu emessa una ordinanza di evacuazione di un comune dell'appennino Tosco-Emiliano per terremoto imminente. Dopo due giorni, nessun terremoto, polemiche, denunce, e solite comprensibili proteste. Il terremoto non si può prevedere; l'unica cosa certa è che dopo una forte scossa, dopo qualche ora, giorno, mese, ne arriva un'altra quasi sempre anche più forte. Ma non si può prevedere quando, neanche i giapponesi super esperti in materia.

Cosa volevi che dicesse quel comitato? Arriverà in modo certo una nuova scossa entro tot giorni? La città sarebbe impazzita; e se non arrivava questa scossa? E se arrivava dopo un mese (o cinque come nel caso da me vissuto raccontato sopra) si teneva evacuata la città per tutto quel tempo? Ed in questo periodo sai gli sciacalli che goduria (come hanno tentato nella nostra città ma i Lagunari del Battaglione San Marco hanno loro tolto il vizio a suon di bastonate ma nessuno ha denunciato violenze). Chi gestisce una città sa come fare per non incorrere in problemi con l'ordine pubblico. Quel comitato ha sempre parlato al condizionale, non all'imperativo.

Giovanni
19
chorus
chorus
05/10/2006 12456
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Inserito il 19/07/2024 alle: 09:10:07
In risposta al messaggio di damasi del 18/07/2024 alle 22:10:29

Giovanni con tutto il rispetto per la tua persona... molto probabilmente non hai ben capito il concetto di questa causa... non è stata intentata una causa per farsi risarcire i danni causati dal terremoto o per le vittime,
che normalmente, purtroppo, ci sono in eventi simili... ma bensì per le rassicurazioni che gli esperti diedero in merito, infatti i familiari hanno ritenuto responsabile chi ha rassicurato la popolazione, perché secondo loro, senza quelle rassicurazioni i ragazzi non sarebbero rimasti lì, queste persone vogliono solo giustizia e non i soldi come hai scritto tu... infatti anche io condanno queste persone per le rassicurazioni che hanno dato, quello che è successo, a partire dalle rassicurazioni e le frasi dette in certe circostanze, io le ricordo bene, perché le ho vissute in prima persona... ma una cosa deve essere ben chiara, che se al sottoscritto avessero dato qualsiasi rassicurazione in merito, puoi stare certo che non li avrei ascoltati... ma c'è anche da dire che molto probabilmente mi avrebbe aiutato a non ascoltarli la mia esperienza lavorativa... ma qui parliamo di ragazzi che purtroppo non avendo esperienza si sono fidati... ma due miei carissimi familiari che quell'anno si dovevano ambedue  laureare in ingegneria civile, quando è successo il terremoto che ha fatto tutte quelle vittime erano a Pescara e non li... infatti non avendo ascoltato le rassicurazioni che gli esperti davano, sono tornati nella loro abitazione familiare.
...
Però tu che sei un uomo di legge dovresti perfettamente sapere che l'art. 1173 del codice civile prevede che fonte di un'obbligazione è anche il fatto illecito.
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giorgioste
giorgioste
19/07/2016 4608
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Inserito il 19/07/2024 alle: 09:17:58
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/07/2024 alle 08:45:03

Vedo con piacere che nessuno di voi ha vissuto il dramma del terremoto, quello devastante. Ed ho anche letto dei controsensi anche da intervenuti che hanno dichiarato di essere intervenuti in situazioni post terremoto.
Avete parlato di esercitazioni. Cosa si fa nelle esercitazioni? Si simula un terremoto, i bambini da proteggersi sotto i banchi e poi? E poi uscire, due a due, di fretta ma senza panico per raggiungere l'esterno in un punto di raccolta, senza pericoli. Non è che dopo la scossa, tutti di nuovo a studiare e disegnare, ma uscire in fretta, Noi grandi, anche senza esercitazione, cosa facciamo? Arriva la scossa, quella vera, prima che ti rendi conto passano dei secondi, altri ne passano prima di attrezzarsi per uscire o comunque prendere una decisione. Un terremoto, anche devastante, non dura mai più di due minuti, mediamente (almeno per quelli che ho vissuto) meno d'un minuto. Per quando scappi, già il terremoto è terminato, esattamente come i bambini delle scuole che fanno le esercitazioni. Quindi, quelli di cui parliamo, se si comportavano come tutti gli altri Aquilani, a quest'ora forse lo raccontavano. Per chi ha voglia racconto la mia esperienza. A metà ottobre una scossa blocca mia moglie nell'ascensore del ginecologo per una visita post parto avvenuto un mese prima. Nessuno dà peso a questa scossa. Poi piccole scosse finché circa quattro mesi dopo, la sera, mentre vedevamo la televisione, una del decimo grado Mercalli. Prendi in braccio il bambino dalla culla, cerchi l'indispensabile per passare la notte fuori, passano qualche minuto (io sarei scappato subito col bimbo in braccio ma mia moglie è stata molto più coraggiosa) e, finalmente usciamo e via in macchina fino alla vicina piazza dove già eravamo in tanti. Danni ai fabbricati ma grazie ad un terremoto di decenni prima, le case nuove tutte antisismiche e quelle precedenti (tra cui dove abitavo) protette con le famose chiavi. Si sta sfollati chi sulle tende, chi nei garage degli amici con abitazione in cemento armato antisismico, chi, come me, a pensione (a mie spese) in una località a 60 km di distanza. Continuano le scosse, ormai si era diventati esperti anche sul grado Mercalli. Dopo una ventina di giorni si ritorna pian piano alle proprie case, personalmente sono stato uno dei primi.  Dopo circa cinque mesi, alle 21.15, altra scossa anche più forte di quella precedente: stavamo cenando, prendo il bimbo in braccio e mi accosto alla finestra. Impressionante ciò che ho visto fuori, nel cortile interno del palazzo: gli alberelli che si piegavano di qua e di là con le foglie che, anche loro, prendevano contemporaneamente tutte la stessa direzione, la ghiaia che bolliva, saltellando sul posto. Stessa menata prima di scappare, usciamo e troviamo che anche il nostro palazzo aveva subito danni, cornicione sul marciapiede. Macchina e via alla stessa piazza. Verso mezzanotte altra scossa che ha rovesciato sul suo cavo di sostegno le lampade della pubblica illuminazione, gli alberi dell'adiacente viale come gli alberi del cortile, cartellonistica stradale che ha continuato ad ondeggiare per diversi minuti. Notte in macchina, il giorno dopo abbiamo comprato una tenda (era ormai estate) ma fu una brutta esperienza che quel mio figlio si porta dietro le conseguenze, poi nel garage di mia cugina che aveva una nuova casa antisismica, dove dormivano in una ventina. Queste ultime scosse resero inagili tutte le case del centro storico ma nessuna cadde perché messe già in sicurezza. Parlare di terremoto senza averlo vissuto direttamente è parlare di un argomento senza conoscerlo. Bisogna viverlo e, come ho detto, anche le esercitazioni prevedono di lasciare appena possibile la propria abitazione (o scuola). Cosa che non hanno fatto quei sei. Grinza ha scritto: Praticamente per te si sono suicidati, mi sembra inverosimile... Si, sono stati poco intelligenti Abbiamo risarcito di tutto per cose che nemmeno sono successe, credo che i genitori volessero giustizia e non soldi…. Esatto. Prima del terremoto dell'Irpinia, non c'erano risarcimenti ma solo agevolazioni. Nel nostro caso, furono concessi dalle banche dei mutui agevolati (circa al 4% quando un mutuo normale era ben oltre il 15%) la cui differenza era coperta dallo stato. Oggi, chi ha una casa malandata spera in un terremoto per rifarsela nuova a spese della collettività; sentito da un danneggiato durante una intervista. I genitori volevano soldi;  se c'è un responsabile in caso di morte, è lo Stato a perseguire il responsabile poi, magari, gli eredi della vittima si propongono come parte offesa, devono dare querela (non ricordo bene i termini). Sono stato lungo, spero di essermi spiegato. Quindi, per me, quella sentenza è perfetta. Giovanni
...
Io non ho abbastanza info per avere un minimo di certezze, anche perché cosa hanno pensato e provato quei ragazzi in quel momento lo sanno solo loro, ma non condivido assolutamente la tua convinzione di colpa per i ragazzi. Col senno di poi è molto più facile, ma anche nel racconto che hai fatto tu, quanto tua moglie è stata più coraggiosa e ha cercato di recuperare qualcosa in più, se in quel momento il palazzo fosse crollato, sarebbe stato corretto se qualcuno avesse dichiarato che vi siete suicidati?
Per i ragazzi, se è vero che gli è arrivata l'informazione di non preoccuparsi all'estremo, e loro non l'hanno fatto, o anche se l'hanno interpretata male, non me la sento assolutamente di colpevolizzarli.
Questo non vuol dire che i genitori hanno sicuramente il diritto a un risarcimento, ma neanche che si possa dire che se la sono cercata.
Parlando di esperienze personali, ho un vago ricordo di bambino dell'aver sentito anche io la casa tremare, anche se più che altro si vedevano i lampadari ballare, infatti noi si rimase in casa e non successe niente, per poi scoprire che molti erano usciti in strada, magari dopo aver intasato i centralini delle forze pubbliche. Col senno di poi chi aveva ragione eravamo noi, e loro hanno probabilmente solo creato un disagio a chi li doveva tranquillizzare, ma lo si è potuto dire solo dopo.
 
Il dubbio è l'inizio della conoscenza.

18
dani1967
dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 19/07/2024 alle: 09:25:29
In risposta al messaggio di damasi del 18/07/2024 alle 20:38:47

Terremoto dell’Aquila, il verbale integrale della riunione della Commissione Grandi Rischi Il 6 aprile 2009 una scossa distruttiva di magnitudo momento di 6,3 Mw (5,9 della scala Richter) colpisce la città dell'Aquila.
Il bilancio definitivo è di 308 morti. Ma la scossa è stata preceduta da un lungo sciame sismico a partire dal dicembre precedente con scosse inferiori a magnitudo 3.0. Pochi giorni prima dell'evento principale, il 31 marzo, si riunisce la Commissione Grandi Rischi che è la struttura di collegamento tra il Servizio Nazionale della Protezione Civile e la comunità scientifica. La sua funzione principale è fornire pareri di carattere tecnico-scientifico su quesiti del Capo Dipartimento e dare indicazioni su come migliorare la capacita di valutazione, previsione e prevenzione dei diversi rischi. In quella riunione di cui qui sotto riportiamo il verbale, si specifica che è improbabile che ci sia a breve una scossa come quella del 1703, si aggiunge che Ovviamente essendo la zona di L’Aquila sismica, non è possibile affermare che non ci saranno terremoti e si sottolinea che non c’è nessun motivo per cui si possa dire che una sequenza di scosse di bassa magnitudo possa essere considerata precursore di un forte evento. Inizialmente tutti i componenti di quella commissione sono stati condannati in primo grado a 6 anni perché secondo i PM rassicurarono gli aquilani circa l’improbabilità di una forte scossa sismica che invece si verificò 6 giorni dopo .
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Ma la frase famosa del tavernello fu detta prima della riunione, frase che nessuno dei componenti della commissioni si sarebbe mai sognato di dire in pubblico, ed è questo il motivo dell'assoluzione; leggere le carte. La questione è che ciascuno dovrebbe parlare di quello che sa. Tu sei esperto di soccorsi, è indubbio, Giovanni ha forse esperienza come cittadino, nessuno dei due capisce una beata cippa di come funzionino le faglie; parlare col senno dei poi è troppo facile.
Ora, il concetto è semplicissimo, in Italia ci sono quasi di continuo crisi sismiche, alcune percepibili altre meno. Vai sul sito INGV e vedi ogni giorno faglie che si svegliano.
Crisi come quella dell'Aquila "prima del terremoto" si sono verificate molto spesso, ma molto spesso, e ci sono nel mondo di continuo. E' successo una volta che in base a qualche precursore si sia evacuato un paese; figura di m..a della PC, mai più, insostenibile. Anche perché all'Aquila c'è un fascio di faglie passibili di terremoto catastrofico, capire esattamente quale si attiverà conivoglendo quali zone è impossibile. E allora cosa fai, tieni fuori casa per un anni due milioni di persone, quando la maggior parte delle volte non capita nulla ? Fai parte della PC, sai cosa vuol dire. Io ho tenuto 120 persone per due settimane fuori casa dopo una colata detritica per permettere la pulizia e i primi lavori, e ... ho temuto per le mie gomme.
Ricordo come uno dei tanti esempi una sequenza sisimica sul Pollino di recente che ha tremato per due anni, e si temeva il terremoto di riferimento. Anni e  anni di sismi, e non è capitato nulla. Quindi siccome la maggior parte delle volte delle sequenze del tutto identiche non generano il terremoto catastrofico, la CNG non poteva dire alla gente che poteva arrivare il grande terremoti con più probabilità di altri momenti. Ma ha ovviamente ricordato che il terremoto può sempre arrivare. Questo concetto, supportato dalla comunità scientifica MONDIALE, e ostacolato dall'opinione pubblica che voi quei rappresentate bene che però non sa come funzionano le faglie, è motivo dell'assoluzione.
Il racconto di Giovanni è esemplare. Casa sua è rinforzata con delle chiavi, cosa non magnifica ma che già funziona, e casa sua non è cascata come un castello di carte (cosa capiatata alla casa dei ragazzi che in teoria, essendo intelaiata, doveva tenere di più), ha resistito quel che era necessario per superare il terremoto in casa (esattamente quello che ho detto, non avrai mai il tempo di scappare durante la scossa), prendere le tue cose ed uscire; sarebbe meglio una casa nuova in muratura armata che non ha danni nemmeno all'intonaco, ma già così non è affatto male; salvi la pelle e molti tuoi beni, rientri a casa appena possibile. Lo spavento, la ferita indelebile, è una cosa comprensibile, umana, ma anche inevitabile salvo vivere in Sardegna o Gran Bretagna/Norvegia.
Giovanni, una esercitazione serve per alcune cose fondamentali. Ad esempio, in questi paesi del centro italia con vicoli strettissimi, conoscere i percorsi migliori e le zone di ammassamento. Delle norme errate fecero in maniera di fare tetti pesantissimi (con buon intento antisismico ma con errore tecnico), che ad esempio nel terremoto di Amatrice fecero danni anche per la strada, mettendo a rischio e forse uccidendo le persone che giravano disperate al buio. Difatti io sono contrario alla ricostruzione "come prima" dei centri abitati, ma ragionerei sulle eliminazione di alcune criticità.

https://paroleostili.it/manifesto/
Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 19/07/2024 alle 09:37:28
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Giovanni
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Inserito il 19/07/2024 alle: 09:40:30
In risposta al messaggio di dani1967 del 19/07/2024 alle 09:25:29

Ma la frase famosa del tavernello fu detta prima della riunione, frase che nessuno dei componenti della commissioni si sarebbe mai sognato di dire in pubblico, ed è questo il motivo dell'assoluzione; leggere le carte. La
questione è che ciascuno dovrebbe parlare di quello che sa. Tu sei esperto di soccorsi, è indubbio, Giovanni ha forse esperienza come cittadino, nessuno dei due capisce una beata cippa di come funzionino le faglie; parlare col senno dei poi è troppo facile. Ora, il concetto è semplicissimo, in Italia ci sono quasi di continuo crisi sismiche, alcune percepibili altre meno. Vai sul sito INGV e vedi ogni giorno faglie che si svegliano. Crisi come quella dell'Aquila prima del terremoto si sono verificate molto spesso, ma molto spesso, e ci sono nel mondo di continuo. E' successo una volta che in base a qualche precursore si sia evacuato un paese; figura di m..a della PC, mai più, insostenibile. Anche perché all'Aquila c'è un fascio di faglie passibili di terremoto catastrofico, capire esattamente quale si attiverà conivoglendo quali zone è impossibile. E allora cosa fai, tieni fuori casa per un anni due milioni di persone, quando la maggior parte delle volte non capita nulla ? Fai parte della PC, sai cosa vuol dire. Io ho tenuto 120 persone per due settimane fuori casa dopo una colata detritica per permettere la pulizia e i primi lavori, e ... ho temuto per le mie gomme. Ricordo come uno dei tanti esempi una sequenza sisimica sul Pollino di recente che ha tremato per due anni, e si temeva il terremoto di riferimento. Anni e  anni di sismi, e non è capitato nulla. Quindi siccome la maggior parte delle volte delle sequenze del tutto identiche non generano il terremoto catastrofico, la CNG non poteva dire alla gente che poteva arrivare il grande terremoti con più probabilità di altri momenti. Ma ha ovviamente ricordato che il terremoto può sempre arrivare. Questo concetto, supportato dalla comunità scientifica MONDIALE, e ostacolato dall'opinione pubblica che voi quei rappresentate bene che però non sa come funzionano le faglie, è motivo dell'assoluzione. Il racconto di Giovanni è esemplare. Casa sua è rinforzata con delle chiavi, cosa non magnifica ma che già funziona, e casa sua non è cascata come un castello di carte (cosa capiatata alla casa dei ragazzi che in teoria, essendo intelaiata, doveva tenere di più), ha resistito quel che era necessario per superare il terremoto in casa (esattamente quello che ho detto, non avrai mai il tempo di scappare durante la scossa), prendere le tue cose ed uscire; sarebbe meglio una casa nuova in muratura armata che non ha danni nemmeno all'intonaco, ma già così non è affatto male; salvi la pelle e molti tuoi beni, rientri a casa appena possibile. Lo spavento, la ferita indelebile, è una cosa comprensibile, umana, ma anche inevitabile salvo vivere in Sardegna o Gran Bretagna/Norvegia. Giovanni, una esercitazione serve per alcune cose fondamentali. Ad esempio, in questi paesi del centro italia con vicoli strettissimi, conoscere i percorsi migliori e le zone di ammassamento. Delle norme errate fecero in maniera di fare tetti pesantissimi (con buon intento antisismico ma con errore tecnico), che ad esempio nel terremoto di Amatrice fecero danni anche per la strada, mettendo a rischio e forse uccidendo le persone che giravano disperate al buio. Difatti io sono contrario alla ricostruzione come prima dei centri abitati, ma ragionerei sulle eliminazione di alcune criticità.
...

Hai detto bene: non so nulla di faglie ma ho avuto quella esperienza e, riferendomi a quella esperienza, sottoscrivo tutte le tue considerazioni.

Giovanni
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Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 19/07/2024 alle: 10:18:07
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/07/2024 alle 08:45:03

Vedo con piacere che nessuno di voi ha vissuto il dramma del terremoto, quello devastante. Ed ho anche letto dei controsensi anche da intervenuti che hanno dichiarato di essere intervenuti in situazioni post terremoto.
Avete parlato di esercitazioni. Cosa si fa nelle esercitazioni? Si simula un terremoto, i bambini da proteggersi sotto i banchi e poi? E poi uscire, due a due, di fretta ma senza panico per raggiungere l'esterno in un punto di raccolta, senza pericoli. Non è che dopo la scossa, tutti di nuovo a studiare e disegnare, ma uscire in fretta, Noi grandi, anche senza esercitazione, cosa facciamo? Arriva la scossa, quella vera, prima che ti rendi conto passano dei secondi, altri ne passano prima di attrezzarsi per uscire o comunque prendere una decisione. Un terremoto, anche devastante, non dura mai più di due minuti, mediamente (almeno per quelli che ho vissuto) meno d'un minuto. Per quando scappi, già il terremoto è terminato, esattamente come i bambini delle scuole che fanno le esercitazioni. Quindi, quelli di cui parliamo, se si comportavano come tutti gli altri Aquilani, a quest'ora forse lo raccontavano. Per chi ha voglia racconto la mia esperienza. A metà ottobre una scossa blocca mia moglie nell'ascensore del ginecologo per una visita post parto avvenuto un mese prima. Nessuno dà peso a questa scossa. Poi piccole scosse finché circa quattro mesi dopo, la sera, mentre vedevamo la televisione, una del decimo grado Mercalli. Prendi in braccio il bambino dalla culla, cerchi l'indispensabile per passare la notte fuori, passano qualche minuto (io sarei scappato subito col bimbo in braccio ma mia moglie è stata molto più coraggiosa) e, finalmente usciamo e via in macchina fino alla vicina piazza dove già eravamo in tanti. Danni ai fabbricati ma grazie ad un terremoto di decenni prima, le case nuove tutte antisismiche e quelle precedenti (tra cui dove abitavo) protette con le famose chiavi. Si sta sfollati chi sulle tende, chi nei garage degli amici con abitazione in cemento armato antisismico, chi, come me, a pensione (a mie spese) in una località a 60 km di distanza. Continuano le scosse, ormai si era diventati esperti anche sul grado Mercalli. Dopo una ventina di giorni si ritorna pian piano alle proprie case, personalmente sono stato uno dei primi.  Dopo circa cinque mesi, alle 21.15, altra scossa anche più forte di quella precedente: stavamo cenando, prendo il bimbo in braccio e mi accosto alla finestra. Impressionante ciò che ho visto fuori, nel cortile interno del palazzo: gli alberelli che si piegavano di qua e di là con le foglie che, anche loro, prendevano contemporaneamente tutte la stessa direzione, la ghiaia che bolliva, saltellando sul posto. Stessa menata prima di scappare, usciamo e troviamo che anche il nostro palazzo aveva subito danni, cornicione sul marciapiede. Macchina e via alla stessa piazza. Verso mezzanotte altra scossa che ha rovesciato sul suo cavo di sostegno le lampade della pubblica illuminazione, gli alberi dell'adiacente viale come gli alberi del cortile, cartellonistica stradale che ha continuato ad ondeggiare per diversi minuti. Notte in macchina, il giorno dopo abbiamo comprato una tenda (era ormai estate) ma fu una brutta esperienza che quel mio figlio si porta dietro le conseguenze, poi nel garage di mia cugina che aveva una nuova casa antisismica, dove dormivano in una ventina. Queste ultime scosse resero inagili tutte le case del centro storico ma nessuna cadde perché messe già in sicurezza. Parlare di terremoto senza averlo vissuto direttamente è parlare di un argomento senza conoscerlo. Bisogna viverlo e, come ho detto, anche le esercitazioni prevedono di lasciare appena possibile la propria abitazione (o scuola). Cosa che non hanno fatto quei sei. Grinza ha scritto: Praticamente per te si sono suicidati, mi sembra inverosimile... Si, sono stati poco intelligenti Abbiamo risarcito di tutto per cose che nemmeno sono successe, credo che i genitori volessero giustizia e non soldi…. Esatto. Prima del terremoto dell'Irpinia, non c'erano risarcimenti ma solo agevolazioni. Nel nostro caso, furono concessi dalle banche dei mutui agevolati (circa al 4% quando un mutuo normale era ben oltre il 15%) la cui differenza era coperta dallo stato. Oggi, chi ha una casa malandata spera in un terremoto per rifarsela nuova a spese della collettività; sentito da un danneggiato durante una intervista. I genitori volevano soldi;  se c'è un responsabile in caso di morte, è lo Stato a perseguire il responsabile poi, magari, gli eredi della vittima si propongono come parte offesa, devono dare querela (non ricordo bene i termini). Sono stato lungo, spero di essermi spiegato. Quindi, per me, quella sentenza è perfetta. Giovanni
...
Forse prima di rispondere dovresti leggere….
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
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chorus
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05/10/2006 12456
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Inserito il 19/07/2024 alle: 10:42:12
Sono veramente impressionanti i rischi che si prende un funzionario pubblico, dopo anni e anni di studi e con uno stipendio con cui non probabilmente non riuscirebbe a mantenere la classica famiglia di 4 persone.
Se non dai l'allarme sei ritenuto responsabile e soggetto alla gogna mediatica.
Se dai l'allarme puoi essere perseguito per procurato allarme e altresì soggetto alla gogna mediatica per eccessiva prudenza.
Ci sono delle occupazioni che hanno la certezza dell'avviso di garanzia.
In questo contesto confido sempre nella giustizia e negli addetti ai lavori del comparto penale (PM, magistrati e avvocati).
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 19/07/2024 alle: 11:11:58
In risposta al messaggio di Grinza del 19/07/2024 alle 10:18:07

Forse prima di rispondere dovresti leggere….

Hai scritto:
Forse prima di rispondere dovresti leggere….

Forse ho letto male, ma avevi scritto:
Praticamente per te si sono suicidati, mi sembra inverosimile, ho visto mia sorella pietrificata da terrore durante la scossa e le cause potrebbero essere mille.
Abbiamo risarcito di tutto per cose che nemmeno sono successe, credo che i genitori volessero giustizia e non soldi….


E mi pare d'averti risposto anche direttamente. Cos'è che non avrei letto? Senza polemica anche perché il caldo potrebbe aver fatto brutti scherzi.

Giovanni
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Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 19/07/2024 alle: 12:42:13
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/07/2024 alle 11:11:58

Hai scritto: Forse prima di rispondere dovresti leggere…. Forse ho letto male, ma avevi scritto: Praticamente per te si sono suicidati, mi sembra inverosimile, ho visto mia sorella pietrificata da terrore durante la scossa
e le cause potrebbero essere mille. Abbiamo risarcito di tutto per cose che nemmeno sono successe, credo che i genitori volessero giustizia e non soldi…. E mi pare d'averti risposto anche direttamente. Cos'è che non avrei letto? Senza polemica anche perché il caldo potrebbe aver fatto brutti scherzi. Giovanni
...
Si, io il terremoto, purtroppo, l’ho vissuto e, vedendo il comportamento di mia sorella, non sarei capace di dire come si possono comportare le persone 

Il fatto che hai detto che non abbiamo vissuto terremoti
nessuna polemica, ma, per me, nessun giudice può stabilire se si sono ‘suicidati’ o hanno avuto paura a muoverei 
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
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dani1967
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03/09/2007 31232
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Inserito il 19/07/2024 alle: 12:45:10
In risposta al messaggio di Giovanni del 19/07/2024 alle 11:11:58

Hai scritto: Forse prima di rispondere dovresti leggere…. Forse ho letto male, ma avevi scritto: Praticamente per te si sono suicidati, mi sembra inverosimile, ho visto mia sorella pietrificata da terrore durante la scossa
e le cause potrebbero essere mille. Abbiamo risarcito di tutto per cose che nemmeno sono successe, credo che i genitori volessero giustizia e non soldi…. E mi pare d'averti risposto anche direttamente. Cos'è che non avrei letto? Senza polemica anche perché il caldo potrebbe aver fatto brutti scherzi. Giovanni
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Questa vicenda ha avuto un vulnus inziale.
Capita spesso, arriva il personaggio che dice di saper prevedere i terremoti. E' una triste storia che si è ripetuta spesso. Nella maggior parte dei casi si tratta di ciarlatani puri, in questo caso era un tecnico che aveva notato una certa correlazione reale con i sismi, ha pensato di aver fatto una scoperta incredibile e di poter salvare la vita al mondo contro il complotto dei potentati economici e accademici (come se essere all'università ti rendesse chissà cosa e prevedere un terremoto bene non valesse gloria eterna).
Peccato che la scienza non funzioni così, e quando fai una prima osservazione che può magari effettivamente essere promettente (e la sua lo era) poi sono necessarie rigide conferme e verifiche; bisogna conoscere gli studi precedenti e idearne di nuovi. Nel mondo era già stata osservata la correlazione radon sismi, e diverse prove sperimentali avevano indicato che poi all'atto pratico era un precursore inadatto a fare da allarme. Ogni tanto esce fuori tanto radon e non succede nulla, altre c'è il terremoto e il radon viene dopo. Oppure il radon esce da un'altra parte, e quindi sai che da qualche parte accade qualche cosa, e non sai dove.
Questa persona aveva fatto una campagna di terrore obbligando alla fine la PC a prendere posizione dicendo quello che, lo sappiamo, non andrebbe mai detto, ovvero quella malaugurata frase sul tavernello. Se ciascuno fosse rimasto al suo posto, nessuno avesse diffuso il panico, nessuno avrebbe nemmeno rassicurato.
Procurato allarme: forse pochi sanno che in realtà il reato di procurato allarme si esplica solo da cittadino verso autorità. Se io chiamo il 112 dicendo che c'è una cosa terribile ma inventata, venite subito, compio procurato allarme. Ma se lo faccio verso i giornali, no. Questo ha fatto in maniera che  questo personaggio non venisse perseguito (oltre al fatto che i PM, sposando la volontà popolare, non ci hanno provato davvero).
Questa storia del radon è sparita per il terremoto di amatrice, tutti se ne sono dimenticati, nessun processo contro chi non ha previsto. Resta un fatto, le persone sono uccise non dai terremoti, ma dalle case, più che pensare al radon, conviene pensare alle case.
 

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Per quel che mi riguarda, io viaggio non per andare da qualche parte, ma per andare. Viaggio per viaggiare.
R.L. Stevenson

Modificato da dani1967 il 19/07/2024 alle 12:48:45
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damasi
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16/05/2010 2388
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Inserito il 19/07/2024 alle: 13:14:07
In risposta al messaggio di Grinza del 19/07/2024 alle 12:42:13

Si, io il terremoto, purtroppo, l’ho vissuto e, vedendo il comportamento di mia sorella, non sarei capace di dire come si possono comportare le persone  Il fatto che hai detto che non abbiamo vissuto terremoti nessuna polemica, ma, per me, nessun giudice può stabilire se si sono ‘suicidati’ o hanno avuto paura a muoverei 

Grinza io mi fermo qui... perché con tutto il rispetto per gli altri, che giustamente giudicano senza conoscere le vere dinamiche, leggendo quello che gli altri vogliono far leggere... non ho più voglia di dire nulla, cosa ben diversa quando un giorno ci incontreremo, anche con Walter wink... e vi racconterò, solo allora capirete quello che realmente è successo a L’Aquila e Rigopiano... molto probabilmente rimarrete s@@@@@@i... 
tra pochi mesi, visto che il mio figliolo terminerà il corso di formazione triennale sottufficiali a L'Aquila, che ci ha impegnato molto, visto la vicinanza, ricomincerò a viaggiare come prima... anzi di più, visto che tra circa 10 giorni anch'io avrò il vostro datore di "lavoro" laugh
Cambiare idea è una parte essenziale dello sviluppo cognitivo e non di debolezza. Danilo.

Modificato da damasi il 19/07/2024 alle 13:23:57
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Grinza
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16/02/2006 63172
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Inserito il 19/07/2024 alle: 14:21:32
In risposta al messaggio di damasi del 19/07/2024 alle 13:14:07

Grinza io mi fermo qui... perché con tutto il rispetto per gli altri, che giustamente giudicano senza conoscere le vere dinamiche, leggendo quello che gli altri vogliono far leggere... non ho più voglia di dire nulla,
cosa ben diversa quando un giorno ci incontreremo, anche con Walter ... e vi racconterò, solo allora capirete quello che realmente è successo a L’Aquila e Rigopiano... molto probabilmente rimarrete s@@@@@@i...  tra pochi mesi, visto che il mio figliolo terminerà il corso di formazione triennale sottufficiali a L'Aquila, che ci ha impegnato molto, visto la vicinanza, ricomincerò a viaggiare come prima... anzi di più, visto che tra circa 10 giorni anch'io avrò il vostro datore di lavoro 
...
Mi spiace perché Giovanni è una persona che stimo, sono anche convinto che se visus la discussione sarebbe più proficua, vediamo di incontrarci 

Io adesso sono nel posto segreto
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende

Modificato da Grinza il 19/07/2024 alle 14:21:54
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