quote:Originally posted by salgen> La differenza è presto spiegata: il prezzo del GPL, alla base è lo stesso, sia se usato per autotrazione che per usi domestici. Si aggiungono le accise e l'IVA (alte su quello per autotrazione, molto più basse in quello domestico) e fin qui la differenza pende a favore del gas domestico. Quello che comporta l'aumento sono i passaggi. Infatti il gas per autotrazione viene messo in grandi cisterne e distribuito alla pompa, quello per uso domestico va imbottigliato (con immobilizzo del capitale rappresentato sia dagli impianti che dalle bombole di distribuzione); trasportato spesso presso grossisti e poi dai rivenditori definitivi. Se va male, possono esserci ulteriori passaggi e, ognuno di questi, applica il suo ricarico, poichè nessuno lavora per nulla.
Qualcuno riesce a capire perchè c'è tutta questa differenza di prezzo fra le varie regioni italiane? In fin dei conti si tratta di un bene di consumo di primaria importanza che dovrebbe avere un prezzo pressocchè uguale in tutta Italia. Oltre a rompere le balle ai tassisti questo governo non potrebbe prendere in considerazione anche di controllare il prezzo del gas in bombole, visto che serve per cucinare e quindi per mangiare ? Salvo >
quote:Originally posted by salgen> Bisogna vedere quanto ognuno ricarica al passaggio. Al nord, dove la metanizzazione è più spinta, c'è poco mercato di bombole, per cui il ricarico è più elevato, causa pochi pezzi venduti; al sud avviene il contrario, poichè molti ancora usano le bombole per i normali usi domestici.
Dovrebbe avere il tappo rosso. Poi bisogna fidarsi del rivenditore. Poi bohhh[?][?] Salvo Per Maanibal, sono d'accordo con te però fino ad un certo punto. Perchè se è solo una questione di passaggi sib dovrebbe verificare il contario cioè costare di più in Sicilia rispetto al Nord invece si verifica il contario ( a Bologna 10 E in più a bombola rispetto a Palermo). Salvo >