Inserito il 26/10/2007 alle: 09:46:23
potrebbe andar bene??
Meta: Puglia
Questo itinerario ha lo scopo di raccontare la nostra vacanza in Puglia ma soprattutto di fornire notizie quanto più utili e aggiornate a coloro che si volessero prestare alla visita in camper di questa bella regione italiana in un periodo diverso da quello usuale. Unica nota triste e costante è la presenza massiccia di cani randagi, sia nella periferia che nei centri abitati, spesso denutriti o feriti, a volte infreddoliti; verrebbe voglia di aiutarli ma ci si sente impotenti e sono veramente tanti.
Sabato 27: km681
Si parte da padova, il ghiaccio della notte non ci ha permesso ci caricare l’acqua il giorno prima per cui alcune operazioni pratiche non ci permettono di partire prestissimo, così riusciamo a mettere in moto solo alle h09:30. Imbocchiamo la s.s.309 “Romea” che da tempo non percorravamo più per le numerose buche che si incontrano sull’asfalto, soprattutto nel tratto compreso fra Pomposa e Ravenna, speravamo che l’Anas e i vari comuni per Natale avessero provveduto ad un atto di clemenza nei confronti dei numerosissimi frequentatori di quella strada ma nulla purtroppo è cambiato e la strada resta in pessime condizioni come da anni si trova. Pazienza, per fortuna non c’è traffico e in breve imbocchiamo l’autostrada a Cesena Nord. Usciamo a Poggio Imperiale e ci addentriamo in Gargano con il sole che inizia oramai a calare.
Percorriamo la ss.89 in direzione Peschici con pochissimo traffico e notiamo numerosissime indicazioni di campeggi e villaggi turistici, purtroppo chiusi in questa stagione. A dire il vero avevamo contattato da casa il campeggio “La Gemma” in località Baia di Mannacore, subito dopo Peschici sulla strada per Vieste che, seppure chiuso, accetta volentieri i camper per una notte applicando la tariffa camper-stop al costo di 10€.
Qui passiamo una notte tranquilla e sicura, siamo l’unico camper ospite in quel campeggio.
Domenica 28: km322
Per visitare Peschici dobbiamo tornare indietro di qualche chilometro con il camper, una volta raggiunta la rinomata località estiva cerchiamo invano le indicazioni del parcheggio per camper che dovrebbe essere un’area attrezzata. In breve ci troviamo in centro, la struttura dell’abitato offre pochissime possibilità di sosta per un camper, e le strade sono strette e in pendenza, così ci accontentiamo di aver visto Peschici dai finestrini, comunque la bellezza di tale centro è più che altro quella di insieme che si ha nell’avvicinarsi dalla periferia da dove si può ammirare l’armoniosa struttura della città fatta di case in calce bianca. Sicuramente il posto meriterà più attenzione nei mesi estivi.
Usciti da Peschici la nostra prossima meta è Monte Sant’Angelo che raggiungiamo in qualche ora percorrendo una tortuosa strada in piena Foresta Umbra, dove la velocità media è assai bassa.
A Monte Sant’Angelo troviamo la neve, il sito infatti si trova su un’altura a 800mt s.l.m. ma il panorama è bellissimo. Qui conviene seguire le indicazioni “parcheggio pullman” che si trova a pochi passi dal centro.
La tariffa per i camper è unica di 5€, sia che ci si fermi un’ora che tutto il giorno
Il parcheggio però è custodito ma non è possibile sostare oltre l’orario di chiusura.
A monte Sant’Angelo, oltre che al paese vale la pena di visitare la Grotta di San Michele, luogo sacro.
Terminate le nostre visite abbandoniamo anche Monte Sant’Angelo e usciamo definitivamente dal Gargano, dirigendosi verso Andria per la visita di Catel del Monte. Ci arriviamo percorrendo la strada costiera, che ci permette di correre lungo le saline più grandi di Europa, quelle di Santa Margherita di
Savoia, esse sono immense. Purtroppo lo spettacolo di inverno non è gran ché ma è comunque possibile vedere la duna di sale recuperato e pronto per la lavorazione.
Giunti ad Andria ritroviamo disgraziata-
mente in centro ad un incrocio a sei strade dove le regole di precedenza sembrano estinte da tempo. Inutile aspettare il nostro turno anche perché le strombazzate delle auto che ci seguono si fanno sentire, per cui ci “buttiamo” anche noi come tutti al centro dell’incrocio e in qualche modo ne
andiamo fuori. Abbastanza difficile raggiungere Castel del Monte in quanto situato su un colle in mezzo alla campagna e raggiungibile da stradine secondarie che corrono in mezzo agli ulivi, anche se molto panoramiche.
In questa stagione la strada che sale fino al castello è aperta per cui si può parcheggiare non a pagamento a pochi metri da esso. Anche qui il panorama è bellissimo e spazia dalle
Murge al mare.
L’interno del castello non è necessariamente da visitare in quanto adibito a mostre. Nel nostro tour pugliese abbiamo inserito una meta “infiltrata”: Matera, che raggiungiamo via Altamura e ormai ad ora di cena.
A Matera è possibile pernottare in area comunale, ma noi scegliamo di appoggiarsi alla Masseria “Del Pantaleone” , raggiungibile percorrendo il raccordo in direzione Potenza e uscendo a Matera nord.
La Masseria è perfettamente attrezzata per accogliere i camper, dispone di 15 posti
perfettamente piani su porfido, con allacciamento elettrico, illuminazione, acqua, camper service e servizi il tutto al costo di 10€ per equipaggio. Sistemato il mezzo ci siamo cimentati nelle svariate specialità culinarie tipiche al ristorante della masseria e abbiamo potuto costatare che i prezzi sono più che onesti.
Lunedi’ 29: km163
La mattina visitiamo i famosi sassi di Matera, che raggiungiamo in mezz’ora di passo
svelto ma eventualmente raggiungibili anche con il bus. Visitiamo la cittadina con una guida locale dopo esserci aggregati ad un gruppo di camperisti di Bergamo. Solo ciò che vediamo vale il viaggio, la giornata è splendida e la temperatura tale da farci dimenticare di essere in inverno. Tornati al camper pranziamo, facciamo il pieno di acqua e ci dirigiamo a Lecce. Questa volta optiamo per un agricampeggio denominato “Namasté”
raggiungibile dalla strada secondaria che proviene da Novoli.
Il campeggio si trova sulla sinistra in direzione Lecce e dista pochi chilometri dal centro che si può raggiungere comodamente con il bus n°26 in 10-15min. Il bus transita ogni ora per Lecce e ferma proprio al Namasté.
Martedi’ 30: km0
Dedichiamo l’intera giornata alla visita di Lecce e delle sue chiese e palazzi barocchi. Vediamo tutto ciò che c’è da vedere e… assaporare, in particolare i dolcetti tipici a base di pasta di mandorle. Una intera giornata è più che sufficiente per visitare la città.
Tornati al campeggio approfittiamo dei servizi a disposizione, con docce spartane ma quel che conta con acqua calda. Il camper service invece è in posizione un po infelice
e costringe a numerose manovre anche noi che abbiamo un mezzo lungo soli 5,85mt. Intanto il tempo è cambiato e piove ma la temperatura si aggira sui 18°C di giorno e 9-12°C di notte.
Mrecoledì 31: km390
Con il tempo molto piovoso non ci possiamo cimentare in grandi visite all’aperto, d’altronde è inverno anche se non sembra, la notte non è servita nemmeno la stufa!
Decidiamo così di esplorare il Salento e fare un tour in camper ed eventualmente qualche visita a piedi se il tempo ce lo consentirà. Una bellissima superstrada a quattro corsie e deserta ci porta in breve a Gallipoli, dove è possibile parcheggiare al porto. Qui per la prima volta incontriamo moltissimi camper, a nostro avviso alcuni avevano anche fatto la notte ma su alcuni parabrezza presenziavano dei fogliettini della Capitaneria di
Porto che… chissà se erano multe o cos’altro! Divieti espliciti però non c’erano. L’atmosfera qui era quella proprio di una cittadina di mare del sud, con viuzze strette, case in calce bianca, e un mercato del pesce molto attivo, con i pescherecci appena attraccati, è spuntato anche un raggio di sole.
Terminata la nostra visita è la volta di Marina di Leuca, nota località balneare che si presenta ovviamente deserta e desolata come tutte le località turistiche fuori stagione. Fa nulla perché ha un suo fascino ugualmente e ci soffermiamo a fotografare le poderose onde del mare che si schiantano sugli scogli e creano uno scenario che spesso si può riscontrare in qualche quadro o poster.
Con il camper saliamo al Santuario di S.Maria di Leuca, è divieto di accesso ma un locale ci dice che in questa stagione è possibile salire, in ogni caso sono solo poche decine di metri da precorrere. Dal Santuario ci si rende conto di essere proprio sull’estremità più a sud del tacco d’Italia, e si possono osservare i due mari che s’incontrano: lo Ionio e l’Adriatico. A questo punto inizia la lunga risalita verso il nord, ripassiamo per Lecce e per velocizzare un po i tempi percorriamo l’autostrada fino oltre Brindisi per imboccare l’uscita
Ostuni. Il bel paesino tutto bianco si erge sul colle in tutta la sua bellezza e via via si ingrandisce mano a mano che ci avviciniamo. Ai piedi del paese ci sono numerose possibilità di parcheggio, l’importante è non avventurarsi nelle viuzze del centro dove passa con difficoltà un’auto. E’ molto piacevole percorrere le stradine a piedi in una specie di labirinto tutto bianco. Quello che manca è l’atmosfera tipica meridionale data dal gran caldo e dalle anziane donne sedute all’ombra che agitano i loro ventagli ricamati.
Da Ostuni si percorre una bellissima strada di collina fra ulivi e antichi trulli che porta in poco meno di un’ora ad Alberobello.
Qui vi si trova un parcheggio custodito alle porte del centro pedonale che conduce alla scalinata fra i trulli-negozio. Il parcheggio ha tariffa unica ed il costo per il camper è di 5,5€ per tutto il giorno, è possibile fare la notte aggiungendo ulteriori 5€, anche se il terreno non è molto piano. Purtroppo la pioggia incessante e l’avanzare del buio non ci hanno invogliati a soffermarci molto ad Alberolbello, che si presentava comunque con tutti i negozietti souvenires aperti come in piena stagione. Eppure, anche con il buio e le lucette natalizie i trulli avevano un fascino particolare, diverso da quello solito dei mesi estivi. E’ l’ultimo giorno dell’anno, gli spari si fanno già sentire e tra poche ore sulle strade si riverserà molta gente a festeggiare e noi abbiamo bisogno di un posto sicuro dove fare la notte. Decidiamo così di tornare a Matera che raggiungiamo giusto per ora di cena transitando per Gioia del Colle proprio affianco alla pista dell’aeronautica militare e, coincidenza, proprio mentre decolla un caccia nel buio con una lunga fiamma di luce dal posteriore, spettacolare !
A Matera, festeggiamo il nuovo anno al ristorante della Masseria assaggiando nuove specialità e… senza il pensiero dei punti della patente, il nostro letto infatti è a pochi metri che ci aspetta!
Giovedì 01: km840
Ovviamente, la sveglia non poteva che essere tardi! Partiamo dopo aver rabboccato acqua al camper service e dopo aver fatto scorta di ottimo olio di oliva fatto dalla masseria, imbocchiamo una nuova strada in direzione Foggia segnata sulla cartina in costruzione.
La strada infatti, a tratti è molto larga e veloce, ma di tanto in tanto finisce e ci si trova in piccole strade spersi in mezzo alla campagna e completamente privi di indicazioni. Dobbiamo fermare l’unica auto incontrata per chiedere un aiuto e farci segnalare la giusta direzione. La piccola strada si presenta per alcuni tratti a volte allagata a volte infangata, ciò nonostante poi si riprende la superstrada e si arriva dritti a Foggia. Un vero peccato perché mancherebbero solo pochi
chilometri per completarla!
A Foggia, deviamo leggermente verso l’interno per la visita di Lucera ma che, a nostro avviso, non merita più di tanta attenzione. Imboccata l’autostrada a San Severo contiamo di fermarci all’area attrezzata di Recanati, ma quando siamo in zona non ci sentiamo per niente stanchi, l’autostrada è libera e così allunghiamo un po, poi un altro po, e… … tò, siamo arrivati a casa!
