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10/02/2012 3198
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Inserito il 18/06/2024 alle: 17:43:47
In risposta al messaggio di Giovanni del 18/06/2024 alle 16:32:42

Di ritorno dal primo o secondo viaggio in camper (in Italia), mi sono sentito dire: Ma sei stato là e non hai visto quello? E' inutile esserci andati senza averlo visto!. Ecco, da quella volta, mi prefiggo un'area, una
intera nazione se piccola, od una regione, e mi informo su tutto e di più su quello che c'è da vedere. Poi sul posto, tempo permettendo, divago. Per dire, in Norvegia, chi ha percorso la 258 da Grotti a Stryn, la 52 da Hegg a Gol o la 53 da Ovre Ardal a Tyin, chi ha toccato con mano e sentiti gli scricchioli del ghiacciaio Nigardsbree (mentre tutti si limitano al Briksdal, semidelusione rispetto all'altro)? Chi ha percorso la costa, punto dopo punto, sostando villaggio dopo villaggio, del Finmark con le impareggiabili Bugoynes, Hammingberg, tanto per citarne qualcuno, o ha dormito sotto il faro di Slettnes? Quindi si, vediamo i punti salienti delle guide ma divaghiamo parecchio, quando siamo in anticipo sulla tabella di marcia. Costi della Norvegia: è vero che alcune cose costavano come da noi, ma a noi è anche capitato di comprare pesche al supermercato ad un prezzo che ritenevamo conveniente ed anche di qualità scoprendo alla cassa che il prezzo non era al chilo ma unitario. Un Norvegese ci spiegò che la Norvegia, fino agli inizi degli anni '70 del 1900, era la nazione più povera al mondo, peggio dell'Africa. Poi con la scoperta del petrolio con anche la sua migliore qualità, in poco tempo è diventata una delle nazioni più ricche ma nella mentalità della gente non era ancora entrato il concetto di qualità per cui le pesche di cui sopra, per loro erano uguali (non della stessa qualità!) di quelle ormai mezzo fradice che da noi sarebbero tolte dagli scaffali. Era, la seconda volta, il 2010. In Norvegia due viaggi, uno da quattro ed uno da sei settimane abbondanti. Andata diretta fino lassù, ritorno diretto da lassù. Non siamo stati a Capo Nord pur essendo passati lì vicino.  Giovanni
...
Anche la Finlandia è stato fino a poco tempo fa un paese povero, in cui la sopravvivenza in un clima che per gran parte dell'anno è estremo, era il vero problema. Hanno affrontato per secoli i disagi di una vita dura, lì è nato persino un termine, sisu, intraducibile per un europeo del centro/sud.
Poi con la cantieristica, l'industria del legno, della carta, delle tecnologie ad altissimo livello, e del turismo, sono emersi, e oggi conoscono uno sviluppo economico esponenziale ed un benessere diffuso.
Ma non dimenticano i periodi duri, sono sempre solidali fra loro e moderati nelle scelte.
La Svezia è sempre stata più ricca, data la sua posizione geografica felicemente affacciata sull'Europa continentale, e grazie anche alle miniere di ferro e lo sfruttamento forestale. Nella Lega Anseatica fin dal 1350, conquistarono mezza Europa e non solo economicamente.
La Danimarca è la "Svizzera" del nord, piccola quanto basta, colta e raffinata, ha sempre privilegiato la qualità della vita dei suoi cittadini, e dell'ambiente nel quale vivono. Poco meno di 6 milioni di cittadini, tutti felici e contenti all'insegna del basso profilo e della discrezione.
Ciò in cui forse peccano, tutti e 4 i paesi, è di una socialità poco accessibile nei confronti del resto del mondo....e bisogna dare prova di serietà e affidabilità, prima di entrare nei loro cuori; diversamente, si limitano ad una grande gentilezza, che è però solo formale.

​​​
"My world is miles of endless roads" "The curse of the traveller got a hold on me, and it won't let you be"
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caronbz
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02/01/2008 1355
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Inserito il 18/06/2024 alle: 18:45:37
"Chi andrebbe di corsa se non c'è fretta?" cit. @gianninotopo
lo spirito di questo post si trova in questa semplice domanda retorica. ogni viaggiatore (camperista o meno) ha del tempo, del denaro e delle aspettative e le spende/consuma come meglio può o vuole. non c'è una regola matematica che renda felici tutti alla stessa maniera, né con la formula lento/veloce né con la formula spendo/risparmio. 
io ho fatto viaggi lenti, lentissimi, e veloci, con ogni mezzo, e anche senza, da tutti mi è rimasto qualcosa dentro ma, alla fine di ogni viaggio, la cosa più importante è la voglia di continuare a viaggiare. secondo me il segreto del viaggiatore sta nel non perdere la curiosità.
quindi, in conclusione e per rispondere a Frank Blue, io sono lento, lentissimo e veloce, dipende come mi giranowink
"El tiempo es la materia de la que he sido creado." J. L. Borges
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 18/06/2024 alle: 19:07:04
In risposta al messaggio di wippet del 18/06/2024 alle 17:43:47

Anche la Finlandia è stato fino a poco tempo fa un paese povero, in cui la sopravvivenza in un clima che per gran parte dell'anno è estremo, era il vero problema. Hanno affrontato per secoli i disagi di una vita dura, lì
è nato persino un termine, sisu, intraducibile per un europeo del centro/sud. Poi con la cantieristica, l'industria del legno, della carta, delle tecnologie ad altissimo livello, e del turismo, sono emersi, e oggi conoscono uno sviluppo economico esponenziale ed un benessere diffuso. Ma non dimenticano i periodi duri, sono sempre solidali fra loro e moderati nelle scelte. La Svezia è sempre stata più ricca, data la sua posizione geografica felicemente affacciata sull'Europa continentale, e grazie anche alle miniere di ferro e lo sfruttamento forestale. Nella Lega Anseatica fin dal 1350, conquistarono mezza Europa e non solo economicamente. La Danimarca è la Svizzera del nord, piccola quanto basta, colta e raffinata, ha sempre privilegiato la qualità della vita dei suoi cittadini, e dell'ambiente nel quale vivono. Poco meno di 6 milioni di cittadini, tutti felici e contenti all'insegna del basso profilo e della discrezione. Ciò in cui forse peccano, tutti e 4 i paesi, è di una socialità poco accessibile nei confronti del resto del mondo....e bisogna dare prova di serietà e affidabilità, prima di entrare nei loro cuori; diversamente, si limitano ad una grande gentilezza, che è però solo formale. ​​​
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E quello che scrivi lo si desume facilmente dai siti storici che si visitano, chiese, castelli, musei e robe del genere. Non c'è la sfarzosità dei Castelli Francesi, per esempio, o delle Chiese Spagnole. Lassù freddo e fame erano compagni di vita, dalla nascita alla morte. A proposito, qualcuno avrà fatto l'escursione sul battello del fiordo di Geiranger: su un pendio c'è ancora una casa mal messa, inaccessibile, ebbene in quella casa, fino agli sessanta ci vivevano dei Norvegesi che nascevano, vivevano e morivano in quella casa in mezzo al nulla: oddio, bel panorama ma la tavola molto, molto scarna.

E' vero che i Norvegesi, come tutti i Popoli nordici, sono un poco orsi; senz'altro dovuto alla vita scarna e difficile che hanno avuto. Io ho avuto bisogno alcune volte di un aiuto e sempre, dico sempre, sono stati disponibili, dal farmi parcheggiare nel loro giardino di una casa in mezzo al nulla, di avermi risolto un problema meccanico lavorando anche quando sarebbe stata la loro ora di pranzo e, da quanto ne so, da quelle parti l'orario del pranzo e della cena è sacro (sacro non nel nostro senso religioso ma nel senso biblico: riservato a); poi ricordo un ufficio turistico che si è fatto in quattro per cercarmi un centro assistenza particolare che ha messo in moto non so quanti per risolvermi il problema. Ma, e mi vanto, forse anche dal modo in cui uno si propone che, poi, ha risposte adeguate.

Giovanni
Frank Blue
Frank Blue
15/04/2023 1730
Rispondi Abuso
Inserito il 19/06/2024 alle: 02:18:52
A parte che sarei un po saturo di sentir parlare OT di scandinavia ovunque..ce l'ho pure fuori dal finestrino quindi mi interessa però..ci sono i thread appositi.

Io sto capendo una cosa ora che mi muovo di più all'estero. I camperisti europei non si sentono sicuri, sono dipendenti dalla rete e cercano situazioni da poter postare sui social.
La mia impressione è (salvo i pochi che vanno a zonzo senza meta ne programi) che corrano da un AA/camping al successivo (o da un p4n al successivo) e che visitino quello che gli dice google o youtube, facendosi selfie e foto che sono le stesse delle review di google.
E' diventato chiaro perchè amo parlare con tutti e ho chiesto a tanta gente. Forse lo è ancor di più per me che ho fatto la scelta di non avere social (non ho nemmeno wapp).
Vedo coppie giovani stare ammassati in mezzo ad altri camper..ma..fatemi capire fate l'amore in apnea? O ve ne fregate? Chi ve lo fa fare. Poi ho capito quando ho avuto una compagnia "paurosa".
Parcheggi da libera meravigliosi liberi a luglio mi ci fiondo e poi capisco perchè sono liberi, non prendono i cellulari nemmeno con antenna esterna..ma meglio per me! Perà poi vedo camper che arrivano, si rendono conto e ripartono.
Qui a Malmo (solo per dirne una, non mettiamoci a parlare di nuovo di scandinavia) tutti si fiondano al grattacielo e gli altri posti da instagram..e la spiaggia è vuota, vuota per la miseria! il camping firstcamp trabocca di camper e il parcheggio in riva al mare è vuoto, vuoto!
Fanno centinaia di km come se fosse pericoloso fermarsi e scendere, vano in un camping e ripartono. I lenti stanno nei camping piu giorni, i veloci cambiano ogni giorno.
In questa trappola secondo me cadono soprattutto i novizi e i timorati dal covid, che vorrebbero portarsi casa in camper e hanno un po di timore della strada.
Questo per dire che veloci o lenti  in entrambi i casi si puo anche finire per vedere niente e chiamarlo tutto, sentendo di essersi informato perfettamente senza rendersi conto che su internet non c'è tutto..anzi forse c'è solo il riassunto del banale. In questo senso credo che chi vuole immergersi puo farlo solo nella lentezza, perchè lo spostamento rapido implica una certa rapidità anche nella scoeprta, che secondo me si riduce. Questa e il relax sono le vere ragioni per cui a me piace viaggiare lento.
Io per viaggiare cerco i video con meno di 1000sub, sono quasi sempre i migliori camperisti, lo fanno per passione non per campare e sono quelli che ti dicono le cose da sapere e quelle che scoprono..non i soliti ignoti che dopo 24h fanno il video su una città di cui non sanno che quello che hanno cercato con google e hanno visitato solo al busy area, come se non fossimo capaci da soli.

Come si fa a non capire il senso della domanda.. (@gianninotopo)
Non è "chiaro che se uno ha tempo e denaro allora va lento" per me.
Se pure hai 3 mesi davanti a te puoi usarli per un area piccola (la sicilia x es: io in 3 settimane ne ho vista un quinto) oppure puoi fare 20000km andando dallo streto di gibilterra a capo nord e tornare facendo 200km al giorno. tempo e denaro non contano nulla.
Il senso di questo thread è raccontarci, fare due chiacchiere, scoprire che tipo di viaggiatori ci sono in questo forum e magari trovare uno spunto per il prossimo viaggio, non trovare il miglior modo di viaggiare (che è una follia perchè come vedi quello che ho ovvio per te è illogico per un altro, in quanto nulla di tutto ciò è valutabile col medoto scientifico).
 

Modificato da Frank Blue il 19/06/2024 alle 02:34:57
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10/02/2012 3198
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Inserito il 19/06/2024 alle: 06:38:15
In risposta al messaggio di caronbz del 18/06/2024 alle 18:45:37

Chi andrebbe di corsa se non c'è fretta? cit. @gianninotopo lo spirito di questo post si trova in questa semplice domanda retorica. ogni viaggiatore (camperista o meno) ha del tempo, del denaro e delle aspettative e le spende/consuma
come meglio può o vuole. non c'è una regola matematica che renda felici tutti alla stessa maniera, né con la formula lento/veloce né con la formula spendo/risparmio.  io ho fatto viaggi lenti, lentissimi, e veloci, con ogni mezzo, e anche senza, da tutti mi è rimasto qualcosa dentro ma, alla fine di ogni viaggio, la cosa più importante è la voglia di continuare a viaggiare. secondo me il segreto del viaggiatore sta nel non perdere la curiosità. quindi, in conclusione e per rispondere a Frank Blue, io sono lento, lentissimo e veloce, dipende come mi girano
...
Concordo pienamente!
Personalmente è tutta la vita che viaggio...a 9 mesi fui portato oltre oceano (Oregon), a 15 anni di nuovo in Europa, a 20 nuovamente negli States...a 25  ho scelto un lavoro che mi facesse viaggiare, e mi hanno fatto viaggiare come una trottola da un continente all'altro per quasi 40 anni...e sto ancora viaggiando, evidentemente mi piace.
Ho viaggiato con tutti i mezzi, in volo, in treno e in nave, in auto, per lavoro e non, ho anche un passato (breve) da velista, il camper c'è più o meno sempre stato nella mia vita, fin da bambino con quello dei miei.
Dico una cosa ovvia....il volo è il modo di viaggiare più veloce, e negli ultimi 20 anni è alla portata di tutti, con il low cost. Il treno può essere molto veloce, con quello ad alta velocità. La nave, non sembra, ma è abbastanza veloce, sulle lunghe tratte, perché va sempre, notte e giorno, e sempre dritto.
La vela è il più lento: se c'è vento, vai a 5/7 nodi a dir tanto. Sennò stai fermo, che a motore è una pena.
Il camper è un po' più veloce, ma sempre più lento di un'auto: se va bene, in autostrada, che non è il massimo della vita per un 'furgone sempre a pieno carico', fai una media di 80/90, e su strada normale, non arrivi a 60. Quindi, per il ritmo di vita di oggi, è un mezzo " lento", e come tale andrebbe vissuto.
Poi se uno vuole strafare andando veloce con un mezzo nato lento, può anche farlo, velox permettendo, ma a mio parere, ha sbagliato mezzo.

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alexf
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11/11/2004 9905
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Inserito il 19/06/2024 alle: 10:13:09

Mah, sinceramente ora fatico a capire dove vuole arrivare il nostro Frank in quanto l'argomento è apertissimo ed ogni riposta è altrettanto valida e degna di considerazione.

Alla fine tutto si deve condurre alla sfera personale e proprio per questo sempre valida a prescindere.

Anni fa, mentre sul lettino stavo donando il sangue, il mio vicino era un compaesano e con me ex chierichetto, nell'attesa e parlando del più del meno mi descriveva dettagliatamente la preparazione delle imminenti vacanze che come da 40 anni le passava nello stesso campeggio a Rosiolina Mare (55 km da casa), stessa piazzola stesso tutto e lo faceva in maniera talmente entusiastica come avrei fatto io che stavo preparando il mio viaggio con destinazione Iran.

C'è poi che la vacanza la usa per scalare una vetta od attraversare un deserto e qui entrano le soddisfazioni puramente psicofisiche o fisico/meccaniche. Certamente scarno di culturale ma estremamente appagante.

Ancora c'è chi dedica il più ad esplorare minuziosamente una sola seppur vasta area e lo leggiamo spesso nelle nostre pagine.
Queste persone trovano interesse ad approfondire un territorio, una cultura ed abbiamo visto che pur diversi viaggi non basteranno per appagare la curiosità e la voglia di saper e conoscere. 

C'è anche chi, e qui mi inserisco, che per studio, curiosità, letture e mettiamoci anche social viene attirato da località e spesso quindi il viaggio diventa anche un po' avventura, adattamento alle diverse situazioni che si possono presentare (e non sempre felici).
La necessaria preparazione diventa essa stessa il viaggio anche se davanti a libri, carte stradali, internet, social ecc.

Quanta fatica per raggiungere Persepolis, Petra, Il mar Morto, le pitture rupestri dei deserti Algerini, i Kremlini Russi e perchè no Cabo de Roca o il globo di NordKapp ma sempre tanto appagamento,

Qui in mezzo ci sta tutto, dal mio amico che aspetta per 11 mesi Rosolina Mare a chi raggiungerà Pechino in tempi brevissimi guardando il tutto dal finestrino del mezzo di trasporto od ancora chi andrà infinite volte a Roma o Napoli perchè saprà trovare sempre qualcosa di nuovo.

A tutti comunque buone uscite in camper, lenti o veloci, vicini o lontani ma sempre felicemente.


Lento? veloce? Dipende da tutto e nulla ed allo stesso valore.
 
Alessandro
La vita è un viaggio,
chi viaggia vive due volte.
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LaJena
LaJena
08/07/2013 1687
Rispondi Abuso
Inserito il 19/06/2024 alle: 12:00:23
"Viaggiare, soprattutto all'estero, costa un sacco, molto di più che stare a casa, tranne che vivere a pane e cipolla, ma questo non è viaggiare, è sopravvivenza itinerante. Difatti non tutti possono permettersi di viaggiare, soprattutto all'estero. "

Condivido sempre le parole di Wippet... ma non stavolta. O, almeno non in questa parte a meno che con il "stare a casa" intendesse... fisicamente IN casa. Allora sì.
Io ho girato sia in italia sia all'estero, e, a conti fatti all'estero ho speso sempre meno. MOLTO meno. In 5 di certo non mi posso permettere ristoranti un giorno sì ed uno anche, ma qualche volta lo si fa. Mi piace assaggiare i prodotti locali, ma, abbiamo comunque UN MINIMO di dispensa portata da casa (non un bilico). Diciamo un giusto compromesso senza sprecare ma anche senza troppe privazioni. A conti fatti, anche in paesi nordici, il conto è sempre stato sfavorevole in italia. In italia ti pelano per l'autostrada, per le AA, per i campeggi. Quello che all'estero si risparmia su autostrade, AA e campeggi li spendi andando una volta in più al ristorante o con una spesa locale "più ricca/ricercata"  e ti avanza (spesso un bel po').
Io le volte che son stato lassù non ho mai trovato prezzi più elevati che in italia. In Fin e Svezia forse, ad esagerare per alcuni prodotti specie se italiani... meno del 10% in più. Ma, ad esempio nel 2022, ho trovato anche prodotti (italiani) ad un prezzo minore del supermercato vicino a casa mia. Discorso a parte la Norvegia. Lì abbiamo trovato tutto mediamente più caro ma... ho poca esperienza nel senso che l'ho fatta di passaggio e quindi potrei esser incappato in un market più caro o in una città "più cara".


Tornando IT, nel mio precedente post ho tralasciato forse una nota importante. Io, quando parto, non pianifico MAI nulla. Mi do un obiettivo (per esempio portare i figli a Rovaniemi, oppure come lo scorso anno in Normandia e Bretagna vedere le spiagge dello sbarco) poi, TUTTO il resto è mera improvisazione. Traccio un percorso di massima e poi si decide strada facendo. Ecco che nel 2022 ne è uscita una tappa di 2 giorni a Stoccolma (sono tendenzialmente refrattario alle grandi città) oppure la tappa a Stekenjokk o il Gota Kanal... piuttosto che il parco TerraBotanica ad Angers in F).

Forse oltre al "lento vs veloce" si potrebbe estendere anche a "pianificato vs improvvisato" ;)


 
Laika Kreos 5001 SL
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beneamma
beneamma
12/02/2009 139
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Inserito il 20/06/2024 alle: 09:06:57
In risposta al messaggio di wippet del 17/06/2024 alle 10:27:58

Poi ci sono quelli che viaggiano in camper in gruppi organizzati...una peculiarità tutta italiana. Ne incontro spesso...mai capito le motivazioni, per me è un controsenso. Vedi quello che ti dicono di guardare, fai pipì
quando vogliono loro, gli organizzatori. Il contrario della libertà che ti da il camper. Ho cercato di intervistare alcuni equipaggi...è che non sappiamo le lingue....dicevano! Forse non conoscono i traduttori vocali...come se io parlassi il sami correntemente...o forse hanno paura di sentirsi soli, è una scusa per socializzare più facilmente. L'accompagnatore, di solito un tipo alternativo, capello lungo, aspetto arruffato e modi assai sbrigativi, fa finta di dare retta a tutti, ma tiene d'occhio l'orologio, che portarsi dietro una quindicina di camper tutto il giorno, deve essere una bella rogna. Un bel mistero anche quello....
...
Non li ho mai capiti neanche io ma credo sia davvero dovuto al fatto che chi ci va ha una bassa scolarizzazione e quindi non ha neanche gli strumenti per capire che si può ovviare con traduttori vocali o altro. Almeno io ho osservato questo dal numero di errori ortografici e grammaticali che leggo nei gruppi di intruppati :-)
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beneamma
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12/02/2009 139
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Inserito il 20/06/2024 alle: 09:10:28
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 17/06/2024 alle 11:44:32

Da piccolo mi facevano pena i bambini al mare in colonia, intruppati e comandati dalla sergenta di ferro, provo la stessa impressione con quei grupponi di camper intruppati. Si viaggia anche senza conoscere le lingue, in
qualche modo ci si arrangia. In zone montuose della Polonia, piccoli paesini di pastori, fuori da ogni turismo, parlavano solo Polacco, non capivamo una parola, ma un sorriso, qualche gesto o qualche scarabocchio su un foglio di carta e ci se la cavava piu o meno.
...
Oddio avendo la bisnonna romagnola ho passato le estati a Cervia e me li ricordo i poveracci della colonia, dovevano far lezione di nuoto ad una tal ora, fare il bagno solo alla tal ora e via così per tutta la giornata. 
Io ho sempre viaggiato sola, sia per lavoro che per svago. Ho iniziato a viaggiare sola a 17 anni senza cellulare né google maps, a 19 in campeggio in tenda e più tardi per lavoro in hotel. Ma viaggiare intruppati è la morte del viaggiatore e la nascita del turista.
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beneamma
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12/02/2009 139
Rispondi Abuso
Inserito il 20/06/2024 alle: 09:17:32
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 17/06/2024 alle 17:27:50

Condivido, viaggiare all estero, normalmente si spende molto meno e ambiente piu piacevole e sereno che in Italia. Infatti quel po di Italia lo faccio solo per arrivare al confine, perchè è necessario. Che poi le autostrade
si pagano solo in Italia e Francia (e forse poco altro che non conosco) ma in Francia una AA mediamente sono 10 euro ma anche meno, contro cifre da Hotel in Italia, e quindi l autostrada si ammortizza bene. Il gasolio costa praticamente quasi uguale ovunque, ma non piu che in Italia.
...
Aggiungo che in Italia ad agosto non mi sognerei neppure di andare in un campeggio perché qui sulla costa Toscana con 2 adulti, un 11enne e una 17enne, considerati entrambi adulti vado a spendere cifre che superano abbondantemente i 100 euro al giorno e vanno più vicino ai 150. In Francia in agosto un campeggio sulla spiaggia ho speso un paio di anni fa 20 euro, a volte 17 perché entrambi sono considerati bambini. 
Diciamo che diventa tutto più accessibile.
Quest'anno in Danimarca ho visto che non pagano in nessun museo o quasi perché minorenni. Qua in Italia non paghi solo negli statali, tutti gli altri sono a caro prezzo e spesso senza biglietto famiglia. 
Se sei una famiglia decidere di andare all'estero costa decisamente meno. Che poi era lo stesso ragionamento che facevo a 18 anni, andavo all'estero in tenda perché costava molto molto meno.
16
beneamma
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12/02/2009 139
Rispondi Abuso
Inserito il 20/06/2024 alle: 09:38:41
In risposta al messaggio di LaJena del 19/06/2024 alle 12:00:23

Viaggiare, soprattutto all'estero, costa un sacco, molto di più che stare a casa, tranne che vivere a pane e cipolla, ma questo non è viaggiare, è sopravvivenza itinerante. Difatti non tutti possono permettersi di viaggiare,
soprattutto all'estero. Condivido sempre le parole di Wippet... ma non stavolta. O, almeno non in questa parte a meno che con il stare a casa intendesse... fisicamente IN casa. Allora sì. Io ho girato sia in italia sia all'estero, e, a conti fatti all'estero ho speso sempre meno. MOLTO meno. In 5 di certo non mi posso permettere ristoranti un giorno sì ed uno anche, ma qualche volta lo si fa. Mi piace assaggiare i prodotti locali, ma, abbiamo comunque UN MINIMO di dispensa portata da casa (non un bilico). Diciamo un giusto compromesso senza sprecare ma anche senza troppe privazioni. A conti fatti, anche in paesi nordici, il conto è sempre stato sfavorevole in italia. In italia ti pelano per l'autostrada, per le AA, per i campeggi. Quello che all'estero si risparmia su autostrade, AA e campeggi li spendi andando una volta in più al ristorante o con una spesa locale più ricca/ricercata  e ti avanza (spesso un bel po'). Io le volte che son stato lassù non ho mai trovato prezzi più elevati che in italia. In Fin e Svezia forse, ad esagerare per alcuni prodotti specie se italiani... meno del 10% in più. Ma, ad esempio nel 2022, ho trovato anche prodotti (italiani) ad un prezzo minore del supermercato vicino a casa mia. Discorso a parte la Norvegia. Lì abbiamo trovato tutto mediamente più caro ma... ho poca esperienza nel senso che l'ho fatta di passaggio e quindi potrei esser incappato in un market più caro o in una città più cara. Tornando IT, nel mio precedente post ho tralasciato forse una nota importante. Io, quando parto, non pianifico MAI nulla. Mi do un obiettivo (per esempio portare i figli a Rovaniemi, oppure come lo scorso anno in Normandia e Bretagna vedere le spiagge dello sbarco) poi, TUTTO il resto è mera improvisazione. Traccio un percorso di massima e poi si decide strada facendo. Ecco che nel 2022 ne è uscita una tappa di 2 giorni a Stoccolma (sono tendenzialmente refrattario alle grandi città) oppure la tappa a Stekenjokk o il Gota Kanal... piuttosto che il parco TerraBotanica ad Angers in F). Forse oltre al lento vs veloce si potrebbe estendere anche a pianificato vs improvvisato ;)  
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Se è pianificato vs improvvisato io preferisco pianificare. Preferisco avere un itinerario di viaggio che viaggiare alla cieca. Viaggiare alla cieca è una cosa che non posso permettermi, almeno non finché non sarò in pensione e mancano ancora parecchi anni.
Ecco io direi che pianificare è invece utile per chi ha un tempo definito per il viaggio. In questo modo evito delusioni o meglio cerco di evitare posti deludenti. 
Poi ovviamente il viaggio e l'itinerario non collimano mai perché non siamo robot quindi capita sempre quel posto che è più bello del solito e ti fermi di più o quello in cui non ti fermi neanche perché non ti piace. 
Però sapere cosa c'è invece che girare alla cieca mi consente di selezionare le cose più di mio gusto. 
Poi son momenti della vita, da pensionata magari giro a caso pure io.
Un po' come quando hai  figli piccoli e frequenti di più i campeggi, poi crescono e torni a fare libera. Sono momenti della vita, niente è perenne.
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Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 20/06/2024 alle: 10:28:28

È pur vero ed incontestabile che in alcuni Paesi il mangiare costi più che da noi, anzi, forse in quasi tutti. Ma dimentichiamo un piccolo particolare non da poco: premesso che a casa avremmo comunque speso per mangiare, c'è da considerare che non c'è da pagare acqua, gas e luce... e se in un viaggio in cui si spendono due-tre-quattro o cinque mila Euro, spenderne 100 in più (solo alimentazione) non cambia la vita: crepi l'avarizia a favore del piacere di girare. 

Viaggio programmato o improvvisato. Ho già raccontato di quel concittadino, consocio del club al quale sono iscritto, che ha fatto casa (centro nord Italia) - Capo Nord - casa in tredici (13) giorni ed esclama sempre che la Norvegia è bella un bel po'! Lo stesso, si è incontrato  casualmente con altri consoci del club a Rouen e fecero tutti assieme un giro per la bella cittadina francese; al ritorno al camper, la moglie ha confessato alle altre signore: "Sono anni ed anni che giro in camper ma mai avevo visto tante cose belle come oggi!". Sempre da questo, dal diario della sua nipotina in viaggio con loro: "Nel primo pomeriggio arriviamo a Parigi, percorriamo rue de Rivoli, vediamo il Louvre, vediamo poi anche la Torre Eifel e verso ora di cena lasciamo la città. Parigi è bellissima!". 

Noi dieci giorni a Parigi e non abbiamo visto niente! 

Giovanni 
 
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Viaggincamper
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06/02/2013 3619
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Inserito il 20/06/2024 alle: 11:33:22
In risposta al messaggio di Frank Blue del 15/06/2024 alle 23:33:09

Andare velocemente in una nazione e visitare un'area ristretta o percorrere tanti km costantemente su un'area piu grande? Per amore del confronto apro questo thread. Col camper ero un viaggiatore lento, mi recavo in un posto
e poi andavo pianissimo (30-50km al dì, se mi muovevo), con ritmi rilassati. Adesso ho intrapreso un viaggio differente e in 2 settimane sono a Copenhagen, avendo fatto circa 200km al giorno con una (ragionevole) costanza. Mi sono reso conto di aver visto tanto da dietro il parabrezza, ma molto meno di quanto vedo e vivo viaggiando nell'altro modo sopra descritto, ho parlato con meno persone insomma mi sento meno immerso nel posto dove mi trovo di quanto riesco a fare in modalità ultralenta. Chiaro che non esiste un meglio ma voi come la pensate? Chi ha piu esperienza di me come si è assestato dopo anni di camperaggio? Ho tanto tempo davanti a me e mi sto chiedendo se sia sensato visitare 4 nazioni come sto facendo (il tipico viaggio in scandinavia) quando si potrebbe passare quel tempo conoscendo forse la metà di una sola stando piu rilassati (ci vogliono 2-3 mesi per fare una regione italiana come la Sicilia, andando piano).
...
E aggiungo un ultima cosa, che mangiare all'estero ti basta ordinare un secondo per avere spesso abbianati più di un contorno.
Se ordini un primo piatto spesso è cosi abbondante e condito che diventa un piatto unico.
A Malta, dove vado spesso, c'è un locle "il Bukett" a Marsaxlokk che fa un primo piatto a base di spaghetti e polipo squisiti e cosi abbondanti che mai siamo riusciti a finire la porzione intera.
Gianni da Latina


"Partire e non voler arrivare mai e soprattutto dalla parte opposta di dove va la massa!!!"

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beneamma
beneamma
12/02/2009 139
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Inserito il 20/06/2024 alle: 14:56:11
In risposta al messaggio di Giovanni del 20/06/2024 alle 10:28:28

È pur vero ed incontestabile che in alcuni Paesi il mangiare costi più che da noi, anzi, forse in quasi tutti. Ma dimentichiamo un piccolo particolare non da poco: premesso che a casa avremmo comunque speso per mangiare,
c'è da considerare che non c'è da pagare acqua, gas e luce... e se in un viaggio in cui si spendono due-tre-quattro o cinque mila Euro, spenderne 100 in più (solo alimentazione) non cambia la vita: crepi l'avarizia a favore del piacere di girare.  Viaggio programmato o improvvisato. Ho già raccontato di quel concittadino, consocio del club al quale sono iscritto, che ha fatto casa (centro nord Italia) - Capo Nord - casa in tredici (13) giorni ed esclama sempre che la Norvegia è bella un bel po'! Lo stesso, si è incontrato  casualmente con altri consoci del club a Rouen e fecero tutti assieme un giro per la bella cittadina francese; al ritorno al camper, la moglie ha confessato alle altre signore: Sono anni ed anni che giro in camper ma mai avevo visto tante cose belle come oggi!. Sempre da questo, dal diario della sua nipotina in viaggio con loro: Nel primo pomeriggio arriviamo a Parigi, percorriamo rue de Rivoli, vediamo il Louvre, vediamo poi anche la Torre Eifel e verso ora di cena lasciamo la città. Parigi è bellissima!.  Noi dieci giorni a Parigi e non abbiamo visto niente!  Giovanni   
...
Sarà che io abito in una città iperturistica ma se vado all'estero tranne i paesi dell'estremo nord (Danimarca, Penisola scandinava) il resto costa o uguale o addirittura meno che qui. 
Idem la spesa, nel 2015 partii per la Danimarca con scorte di cibo manco andassi tra gli Zulù, perché tutti mi dicevano che costava tutto carissimo. Sono arrivata in Danimarca che salvo alcune eccezioni (tipo il pane) costava tutto più o meno come qui. Infatti ora non mi porto quasi niente se non le cose basiche (spaghetti, un po' di  pomodoro). Il cibo al ristorante è più caro è vero ma in Francia ad esempio pago quanto in Italia, a volte anche meno. Idem l'anno scorso a Berlino, era più economica di Firenze. 
Per non parlare dei musei e dell'attenzione che gli altri paesi prestano ai biglietti famiglia. In definitiva tra passare una vacanza in Italia e una all'estero è decisamente più economico l'estero con il valore aggiunto di vedere (o rivedere) paesi diversi, in continuo cambiamento. 
Sarà che a me il mare piace in inverno ma a passare le vacanze in Italia mi manca l'aria, non ce le ho passate neanche nel 2020, figurarsi ora. Poi è logico che ci sono limiti di tempo (le ferie quelle sono) e di soldi ma si cerca di sfruttare al massimo quello che si ha.
12
LaJena
LaJena
08/07/2013 1687
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Inserito il 24/06/2024 alle: 09:04:45
In risposta al messaggio di beneamma del 20/06/2024 alle 09:38:41

Se è pianificato vs improvvisato io preferisco pianificare. Preferisco avere un itinerario di viaggio che viaggiare alla cieca. Viaggiare alla cieca è una cosa che non posso permettermi, almeno non finché non sarò in
pensione e mancano ancora parecchi anni. Ecco io direi che pianificare è invece utile per chi ha un tempo definito per il viaggio. In questo modo evito delusioni o meglio cerco di evitare posti deludenti.  Poi ovviamente il viaggio e l'itinerario non collimano mai perché non siamo robot quindi capita sempre quel posto che è più bello del solito e ti fermi di più o quello in cui non ti fermi neanche perché non ti piace.  Però sapere cosa c'è invece che girare alla cieca mi consente di selezionare le cose più di mio gusto.  Poi son momenti della vita, da pensionata magari giro a caso pure io. Un po' come quando hai  figli piccoli e frequenti di più i campeggi, poi crescono e torni a fare libera. Sono momenti della vita, niente è perenne.
...
Io più o meno simile. Alla pensione manco ci penso... tanto dubito di arrivarci.
Io non pianifico, o meglio, pianifico in modo approssimativo. Stabilisco ed un percorso di massima. Poi si improvvisa in base a cosa si "scopre" lungo la strada. Come dici tu, può capitare che un posto sia talmente bello che ci si ferma un giorno in più, oppure, come capitato in Francia, si scopre che ad un paio d'ore c'è un parco che merita di esser visto... o, come in Svezia che la figlia chieda di fare tappa a Stoccolma e finisci per fermati 2 giorni...
Io, detesto come la peste le grandi città. So essere un mio "limite". Tra visitare Parigi oppure sostare nel mezzo del nulla di una foresta svedese.... non avrei il minimo dubbio sulla secoda opzione. Ma ripeto, è un mio limite che riconosco e capisco che ai più possa essere totalmente incomprensibile.
Quindi, per me, l'improvvisazione... è relativamente più "facile". Cosa che per uno che si prefige di visitare qualche grande città... è praticamente impossibile.

Comunque, l'importante è viaggiare. Ogni viaggio, ogni km, ogni cm di arrichisce sempre di più.
 
Laika Kreos 5001 SL
17
caronbz
caronbz
02/01/2008 1355
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Inserito il 24/06/2024 alle: 09:50:39
"Ma viaggiare intruppati è la morte del viaggiatore e la nascita del turista." cit @beneamma

Lontano da me essere polemico, ma c'è qualcuno che conosce la vera differenza tra viaggiatore e turista? A leggere i tanti commenti del forum (non solo di questo post) sembra che qui siamo tutti viaggiatori e di turisti non ce ne sia nemmeno uno. Poi scopriamo che si viaggia con un mezzo che più banale non c'è (una casa con le ruote: tv, internet, dispensa "italiana", etc), si frequentano luoghi/paesi/itinerari iper turistici e così via. E non mi dite che il viaggio in camper è avventuroso (se il viaggiatore dovesse avere questa caratteristica), è diverso dal viaggio in albergo/bnb ma di avventuroso ha ben poco, per quanto letto su queste pagine ha molto di rassicurante.
Si è viaggiatore o turista sempre e al 100%? Può darsi che un viaggio abbia lo spirito del viaggiatore e il seguente del turista?, o entrambi nello stesso viaggio? Se si, perché denigrare il turista? Se no, per quali motivi?
Non sono molto d'accordo sulla critica a chi viaggia diversamente (gruppi, viaggi organizzati, etc), in base a quale ragionamento (ho detto ragionamento, non auto compiacenza) si denigra il turista e si eleva a Marco Polo il viaggiatore?
Queste mie domande c'entrano con lo spirito del post e quanto richiesto da @Frank Blue? Le risposte a "lento/veloce" vanno cercate nella distinzione "viaggiatore/turista"? 
Troppe domande per un lunedì mattina? wink
"El tiempo es la materia de la que he sido creado." J. L. Borges
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 24/06/2024 alle: 12:51:12
In risposta al messaggio di caronbz del 24/06/2024 alle 09:50:39

Ma viaggiare intruppati è la morte del viaggiatore e la nascita del turista. cit @beneamma Lontano da me essere polemico, ma c'è qualcuno che conosce la vera differenza tra viaggiatore e turista? A leggere i tanti commenti
del forum (non solo di questo post) sembra che qui siamo tutti viaggiatori e di turisti non ce ne sia nemmeno uno. Poi scopriamo che si viaggia con un mezzo che più banale non c'è (una casa con le ruote: tv, internet, dispensa italiana, etc), si frequentano luoghi/paesi/itinerari iper turistici e così via. E non mi dite che il viaggio in camper è avventuroso (se il viaggiatore dovesse avere questa caratteristica), è diverso dal viaggio in albergo/bnb ma di avventuroso ha ben poco, per quanto letto su queste pagine ha molto di rassicurante. Si è viaggiatore o turista sempre e al 100%? Può darsi che un viaggio abbia lo spirito del viaggiatore e il seguente del turista?, o entrambi nello stesso viaggio? Se si, perché denigrare il turista? Se no, per quali motivi? Non sono molto d'accordo sulla critica a chi viaggia diversamente (gruppi, viaggi organizzati, etc), in base a quale ragionamento (ho detto ragionamento, non auto compiacenza) si denigra il turista e si eleva a Marco Polo il viaggiatore? Queste mie domande c'entrano con lo spirito del post e quanto richiesto da @Frank Blue? Le risposte a lento/veloce vanno cercate nella distinzione viaggiatore/turista?  Troppe domande per un lunedì mattina? 
...

Io mi sento turista viaggiatore, ma anche viaggiatore turista. La differenza sostanziale tra il turista nel senso comune dell'intendere il turista, è colui che parte da casa senza pensare a nulla, a volte neanche a dove lo porteranno ed avere tutto a portata di mano, un tutto delimitato da quanto la sua guida potrà o vorrà fargli vedere. Insomma, albergo, servito e riverito. Il camperista che, secondo me, è una via di mezzo tra turista e viaggiatore, è colui che sa quando parte, la strada da seguire per arrivare alla mèta se la deve fare da solo, deve prepararsi i pasti, i letti, le pulizie, scaricare le grigie e, più spesso, anche la cacchina, cercare acqua, cercare un posto idoneo per fermarsi a dormire; per niente servito e riverito. Hai ragione, il camper è una casa viaggiante con più o meno le stesse comodità ma non c'è un attacco della luce (se vuoi te la devi cercare), non c'è un attacco per l'acqua ed il gas: per il turista classico sono problemi inesistenti. 

Poi, il camperista può impantanarsi davanti a le Mont St Michel, andare sul carro attrezzi in una sperduta cittadina della Norvegia, imbucarsi in dei budelli impercorribili nei Paesi Bianchi della Spagna o sfidare l'impantanamento tra neve e fango passando solo per la velocità di percorrenza (alcune mie esperienze!), ed altro ed altro che il turista non s'immagina. Poi il vedere, quanto vedere che il camperista viaggiatore vede e che il turista neanche scorge a volte anche passando vicino a certi punti che solo chi viaggia (viaggiatore) con un camper può apprezzare.

Per me la differenza c'è tra turista e viaggiatore, il camperista è l'amalgama fra i due. Chi non ama i camper è bene che non ami i camper ma non per questo da criticare; ognuno di noi ha i propri gusti e le proprie aspettative.

Giovanni
9
theladyisatramp
theladyisatramp
10/08/2016 252
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Inserito il 24/06/2024 alle: 14:07:59
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La mia modalità di viaggio ideale...
Frank Blue
Frank Blue
15/04/2023 1730
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Inserito il 24/06/2024 alle: 23:59:52
Ho scatenato un putiferio con questo thread :D
Nel porre la domanda lenti o veloci alla fine è emerso che per alcuni è questione di soldi, per altri di tempo, per alcuni di programmazione vs alla giornata, per certi turista vs viaggiatore.

Ho detto la mia su tempo e denaro (per me ininfluenti sulal scelta lento vs veloce) è interessante valutare il concetto viaggiatore vs turista (programmato vs alla giornata anche è ininfluente per me, entrambi possono preferire di andare veloci o lenti).

Il camperista medio fa le rotte di tutti gli altri e fa quello che tutti gli altri fanno, è un dato oggettivo che si capisce viaggiando (e guardando i log e i video)..in tutta EU camping e AA sui percorsi turistici con camper ammassati uno sull'altro, poi basta dire a google portami li senza usare autostrade e si scoprono una miriade di posti stupendi senza un camper.
Un esempio lampante è il ponte di oresund (montagna di camper) e il suo viewpoint in sv (molti camper ma molti meno..perchè non è pubblicizzato)..c'è una spiaggia in sv a 5minuti di distanza dove sono stato per 3gg e non è passato un camper, nemmeno uno, dal lato copenaghen c'è un altra spiaggia dove sono stato una notte, peraltro anche famosa (quelal con la costruzione circolare in legno africano)..nessun camper per le 40h di permanenza. Il firstcamp a malmo dove sono andato a lavare i panni..1 camper ogni 5minuti entrava o usciva.
E' chiaro che c'è un ipocrisia generalizzata (non dico di col o degli italiani, parlo della rete che raggiungo in inglese francese e spagnolo) perchè c'è il mito della vanlife finta descritta da youtube, quindi si tende a porsi da vanlifer invece che da camperisti da camping e AA perchè fa più fico. Comunque anche i vanlifer italiani vanno nei soliti posti a fare le solite cose..ne ho fin sopra i capelli di informarmi in quel modo..ho scoperto che è molto meglio rimediare una guida d'epoca tipo quelle del touring club, anche di 50 anni fa..si scoprono posti anturali che oggi sembrano non esistere sommersi da un grattacielo appena costruito o un luna park o un museo moderno. Mi definisco un nomade analogico..chiedo ai locali, compro libri di turismo locali, tutto trane cercare in rete, perchè ho capito che il 90% sono la copia di mille riassunti (cit Bersani).


 
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
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Inserito il 25/06/2024 alle: 08:40:23
In risposta al messaggio di Frank Blue del 24/06/2024 alle 23:59:52

Ho scatenato un putiferio con questo thread :D Nel porre la domanda lenti o veloci alla fine è emerso che per alcuni è questione di soldi, per altri di tempo, per alcuni di programmazione vs alla giornata, per certi turista
vs viaggiatore. Ho detto la mia su tempo e denaro (per me ininfluenti sulal scelta lento vs veloce) è interessante valutare il concetto viaggiatore vs turista (programmato vs alla giornata anche è ininfluente per me, entrambi possono preferire di andare veloci o lenti). Il camperista medio fa le rotte di tutti gli altri e fa quello che tutti gli altri fanno, è un dato oggettivo che si capisce viaggiando (e guardando i log e i video)..in tutta EU camping e AA sui percorsi turistici con camper ammassati uno sull'altro, poi basta dire a google portami li senza usare autostrade e si scoprono una miriade di posti stupendi senza un camper. Un esempio lampante è il ponte di oresund (montagna di camper) e il suo viewpoint in sv (molti camper ma molti meno..perchè non è pubblicizzato)..c'è una spiaggia in sv a 5minuti di distanza dove sono stato per 3gg e non è passato un camper, nemmeno uno, dal lato copenaghen c'è un altra spiaggia dove sono stato una notte, peraltro anche famosa (quelal con la costruzione circolare in legno africano)..nessun camper per le 40h di permanenza. Il firstcamp a malmo dove sono andato a lavare i panni..1 camper ogni 5minuti entrava o usciva. E' chiaro che c'è un ipocrisia generalizzata (non dico di col o degli italiani, parlo della rete che raggiungo in inglese francese e spagnolo) perchè c'è il mito della vanlife finta descritta da youtube, quindi si tende a porsi da vanlifer invece che da camperisti da camping e AA perchè fa più fico. Comunque anche i vanlifer italiani vanno nei soliti posti a fare le solite cose..ne ho fin sopra i capelli di informarmi in quel modo..ho scoperto che è molto meglio rimediare una guida d'epoca tipo quelle del touring club, anche di 50 anni fa..si scoprono posti anturali che oggi sembrano non esistere sommersi da un grattacielo appena costruito o un luna park o un museo moderno. Mi definisco un nomade analogico..chiedo ai locali, compro libri di turismo locali, tutto trane cercare in rete, perchè ho capito che il 90% sono la copia di mille riassunti (cit Bersani).  
...

Ho visto meno di due volte i video dei Sara Ferragni del camper, quelli che chiami vanlifer. Non sono il mio tipo di viaggio, avventura si, tanta tanta, ma non esagero. Che, poi, se vai a guardare, da quello che ricordo, è più un dire 'ho fatto questo e voi?' che un gustarsi un ambiente. Ognuno di noi è diverso, per fortuna, dagli altri e questo ci permette di non essere tutti nello stesso posto e nello stesso momento. A volte sembra che lo siamo, ma siamo anche tanti, tantissimi ed il l'ammucchiamento è facile che accada.

Giovanni
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