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C.B.Cup
C.B.Cup
18/07/2004 197
Inserito il 22/10/2006 alle: 10:33:07
Personalmente ritengo che il plein air, in Italia, sia finito ancor prima di nascere. A modo nostro lo abbiamo abortito. Quando quaranta anni addietro era ancora un embrione, eravamo ben pochi a sapere cosa significava questa parola Francese ed avevamo poche regole che per buon senso più che per educazione civica, seguivamo. Avevamo montagne o interi litorali liberi e quasi inaccessibili che con peripezie assurde raggiungevamo per poi lasciarli come li avevamo trovati. Se qualche rara volta succedeva che qualcuno ci facesse notare un raro divieto o un fastidio apportato non si urlava allo scandalo ed alla persecuzione, semplicemente, magari bofonchiando, ci si spostava. Lampade e fornelli a gas ci bastavano, trapunte e urticanti coperte di lana ci scaldavano la notte mentre sulle pareti delle roulotte montate su pianalati o a rimorchio di Fiat 1100, colava la condensa del respiro di quattro esseri inscatolati in poco più di cinque metri quadri. La corrente elettrica era nei campeggi ed era per le fioche lampadine ed al massimo per la stufetta vista con orrore o con invidia da tutti gli altri. I figli correvano per tutto il giorno facendo caciara e nessuno ne era disturbato e se qualcuno di noi ragazzini tornava con il cuoio capelluto o rotula sanguinante c’era sempre la madre di turno con l’acqua ossigenata pronta, o al massimo, qualcuno ci portava al pronto soccorso a ricucire, senza che, per questo, scoppiasse una guerra intestina per tutto “l’accampamento”. Poi le cose incominciarono a cambiare, non perché cambiarono le roulotte né perché nacquero i camper, no, incominciammo a cambiare noi. Sino ad oggi, dove con le nostre ville su ruote, ingombranti e super accessoriate non abbiamo un centimetro quadro libero e ci incolliamo al tubo di scarico del vicino, tiriamo su il palo telescopico o premiamo il pulsantino del satellitare automatico e sbattiamo i nostri figli e noi stessi davanti al video fregandocene di quello spicchio di cielo che entra dal mega oblò; non parliamo, se non per sapere se la cena è pronta o, spaparanzati sul nostro sdraio in mezzo ad una piazza, per lamentarci dello sguardo schifato del passante che ha calpestato le feci del nostro adorato pedigrinato. Ma che cavolo hanno tutti contro di noi? Non abbiamo forse speso fior di dindi e pagato l’Iva? Ma quando la smettono di far caciara quei teppistelli? (oh, cavolo, non è uno dei miei, quello?). Il vivere all’aria aperta è un po’ il tornare alla natura per rilassarci e mantenere unita la famiglia, non il “mostrare chi lo ha più grosso”. Non ci stiamo arricchendo noi, stiamo arricchendo chi ci rifila porcherie a prezzi esorbitanti, ce ne lamentiamo, ma compriamo la cineseria pur di avere ciò che il vicino ha. Abbiamo fatto dei nostri camper quello che abbiamo fatto delle nostre case e vite, li abbiamo incasinati! Sarebbe ora di smetterla di incasinarci anche quel po’ di tempo che abbiamo e godercelo da tranquilli, con il minimo necessario, evitando di diventare a nostra volta una rottura di balle.
Lucio63
Lucio63
-
Inserito il 22/10/2006 alle: 11:30:24
E' proprio questo il punto: SIAMO CAMBIATI NOI. Ma non sarebbe molto preoccupante se questo cambiamento fosse avvenuto solo nel plein air, il problema grosso è che è avvenuto in tutta la nostra vita quotidiana. Ma vi rendete conto che io non conosco neppure il nome di chi abita nel palazzo difronte a casa mia? Ci siamo tutti chiusi a riccio e non abbiamo occhi che per noi stessi (al massimo arriviamo ai nostri famigliari e molti non arrivano neppure lì). Per colpa di chi? Per colpa di cosa? Difficile rispondere a questa domanda, sicuramente hanno influito i lavaggi di cervello dei mass-media che riescono sempre a dar risalto alle cose negative piuttosto che alle positive e questo ha spaventato la gente. Sicuramente i pericoli sono maggiori, ma quando penso che io, a 5 anni attraversavo tutto il paese per andare, al mattino, a comprare il pane, mentre ora se mando a dottrina i figli da soli a 10 anni sono un genitore irresponsabile, be' questo mi da da pensare, in fin dei conti sono passati 30 anni, non mi sembrano così tanti. Forse ha influito anche il fatto che non esistono più posti di aggregazione e quindi si fatica di più a conoscere altre persone, quindi la non conoscenza si trasforma in paura. Una cosa è certa, i nostri figli vivono peggio di come abbiamo vissuto noi alla loro età, avranno giochi, libri, tecnologia e maggior conoscenza di quella che avevamo noi.... ma che si divertono meno è fuori dubbio. Che posso dire per concludere? Non ci arrendiamo e cerchiamo nel nostro piccolo di migliorare questo schifo di mondo, chissà che almeno i figli dei nostri figli non possano trovare qualcosina di meglio. Lucio.
robyanto
robyanto
-
Inserito il 22/10/2006 alle: 11:47:48
Non sono molto d'accordo con questa visione pessimistica. Capita anche a me di vedere camperisti che non si godono le opportunità che i nostri mezzi ci consentono, tuttavia, problemi loro!! Io ad ogni uscita faccio sempre nuove amicizie (anche troppe dice mia moglie), mi godo la vacanza cercando di non disturbare la vacanza altrui e, se possibile, ne condivido i piaceri con i miei amici, anche i vicini di casa del palazzo di fronte.... Secodno me sta a noi a non lasciarsi impigrire. Buone vacanze ... roberto.
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carnevale
carnevale
09/06/2006 3508
Inserito il 22/10/2006 alle: 15:00:31
A mio avviso avete tutti detto cose vere e giuste... il problema è ke va tutto troppo velocemente e lo testimonia una malattia ke quando ero bambino non esisteva: "lo stress"! Non fai in tempo ad imparare una cosa che è diventata ormai passata e non bastano 24 ore al giorno pert aggiornarsi... gran parte della colpa è di strumenti eccezionali ed utilissimi come la TV o Internet ma forse non siamo capaci di utilizzarli nel modo giusto[xx(] La pubblicità ci bombarda e una makkina con due anni di vita sembra quasi vekkia e fuori moda e se volessimo spiegare ai nostri figli come nascono i bambini ci direbbero di andare a vedere sul sito

www.vattelappesca.it

... Godiamoci quello ke abbiamo e viviamo il presente altrimenti riskiamo di non capirci più niente e speriamo ke la vita in camper abbia un futuro ancora lungo[;)] DADO
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rataplan
rataplan
09/12/2004 1697
Inserito il 23/10/2006 alle: 08:12:30
Certo che siamo cambiati, e spesso in peggio e una dimostrazione è anche il fatto che non scriviamo nemmeno più in italiano, troppe "K" al posto del vecchi caro "CH" che brutto!!! saluti Aldo
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vertigo
vertigo
26/10/2004 7186
Inserito il 23/10/2006 alle: 08:33:35
io in questa mitica "Età dell'oro" del VR, non c'ero, al massimo potevo permettermi una tendina canadese e un sacco a pelo preso al mercatino e con quello facevo le mie vacanze... Non ho nulla da rimpiangere perciò, ho solo da essere contento perchè ora se piove, in campeggio, posso stare riparato, e non debbo passare le serate nella "hall" del campeggio a giocare a carte; se trovo tutto pieno nei campeggi, prendo su e cambio zona, se non addirittura Stato, ovvero posso passare una notte anche in un parcheggio, nel mio lettone comodo comodo; sono contento perchè ogni volta che "esco" faccio nuove amicizie, e non ho mai discusso con NESSUNO per scarichi, generatori o barbecue maldestramente usati; sono contento perchè non sapendo com'era PRIMA la vita del camperista, questa qui che faccio ora, nella tranquillità e nel piccolo benessere che mi sono conquistato, mi sembra gradevolissima... Un saluto, Marioid="Georgia">id="blue">id="size3">
21
nebris
nebris
08/01/2004 8021
Inserito il 23/10/2006 alle: 08:51:13
Sono pienamente d'accordo con quanto dice Mario. Ciao. Giovanni
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pilao
pilao
27/04/2006 3958
Inserito il 23/10/2006 alle: 08:56:42
E' prorpio così: non sapendo come era prima, non sappiamo se stiamo andando in meglio o in peggio. E' solo invecchiando che si capisce che era meglio quando dicono che era peggio. E si capisce perchè spesso gli anziani sono tristi. Ci stanno illudendo che progresso equivale a miglioramento; è da diversi anni, cioè da quando sto 'invecchiando', che dubito fortemente di questa equivalenza. La serenità porta all'immobilismo, alla stagnazione degli acquisti, e questo il mondo 'globalizzato' non lo accetta. Allora fanno capire che se non hai quello che io cerco di venderti, sei un miserabile fallito. E solo un pensiero del lunedì mattina, o c'è del vero?? Buona settimana. pilao
19
carnevale
carnevale
09/06/2006 3508
Inserito il 23/10/2006 alle: 11:03:31
quote:Originally posted by rataplan
Certo che siamo cambiati, e spesso in peggio e una dimostrazione è anche il fatto che non scriviamo nemmeno più in italiano, troppe "K" al posto del vecchi caro "CH" che brutto!!! saluti Aldo >
> E dai non prendermi in giro... lo faccio per abbreviare i tempi[:I]
21
auta
auta
19/12/2004 2060
Inserito il 23/10/2006 alle: 12:10:24
E' vero C.B.Cup,le cose sono cambiate,ma io,camperista da 30anni non ho una visione così pessimista del tutto.Eravamo in pochi ed è probabilmente per questo che non c'erano divieti,ora siamo aumentati e questo ci può dare la forza necessaria per avere dei diritti(tenendo sempre presenti anche i doveri!).Noi avevamo una Scout Arca,mitico mezzo per quei tempi),ma quanti spifferi entravano nonostante la manutenzione,ben venga la nostra attuale monoscocca in vetroresina!Ora i camper sono,come dici tu delle ville a quattro ruote,ma esistono anche quelli semplici ,senza forno e accessori vari,tutto sta nella scelta che una persona fa.Per non parlare dele varie antenne che si alzano appena si parcheggia:io ne ho sempre fatto a meno,ma ciò non toglie che con gli anni con la necessità di stare un pò più fermi la si porti via.Sono poi convinta che anche al giorno d'oggi si riesca a trovare dello spazio vivibile,basta non percorrere itinerari classici e andare invece a cercare dei luoghi dove stare ancora a contatto con la natura,noi ci riusciamo dato che siamo abbastanza solitari o "orsi"anche se non disdegnamo nuove amicizie. Non commento sui figli più o meno vivaci,perchè la mia ora ha 32anni e non so cosa voglia dire essere genitori al giorno d'oggi,ma penso che sia un'impresa sempre più difficoltosa.Insomma,i primi anni di camper sono stati molto belli e il loro ricordo è piacevole,ma non ci troviamo assolutamente male ora confrontando il modo di fare plein air,anzi speriamo di poterlo fare ancora per anni.Secondo me in ogni caso è possibile cercare di "incasinarsi" la vita il meno possibile,basta volerlo e fare di tutto per contrastare chi invece ce la vuole "incasinare".Io la penso così![;)] Ciao Aura
IvanoP
IvanoP
-
Inserito il 23/10/2006 alle: 12:51:57
Io posseggo un piccolo CI Carioca 25 del 1999 senza alcunche' oltre all'essenziale (e per me essenziale significa cucina, bagno, stufa, frigo, doppi serbatoi di acqua/grigie/nere) e mi ci trovo benissimo. Per quanto riguarda le difficolta' che riscontrano i camperisti, a parte i giramenti di maroni nel vedere ovunque divieti di circolazione/sosta solo indirizzati ai camper, come ho gia' scritto in altri post mi arrangio come posso ovvero sosto -> soggiorno seguendo la regola del buon senso, della civilta', della correttezza e del rispetto altrui e dell'ambiente che mi ospita. Ciao, Ivano.id="blue">

Modificato da IvanoP il 23/10/2006 alle 12:58:02
19
marie
marie
25/06/2006 326
Inserito il 23/10/2006 alle: 22:23:35
Credo anche io che il plein air sia cambiato nella forma e nello spirito ma ciò non gli toglie nulla di quello che è la sua magia.Io e mio marito siamo camperisti da soli tre anni e da quando ci siamo sposati (22 anni) non avevamo mai fatto nemmeno le vacanze in campeggio,ma in noi è improvvisamente scattata la voglia di conoscere questo mondo che fino ad allora ci era sconosciuto e ne siamo rimasti completemente affascinati.Niente è più entusiasmante che svegliarsi in un posto sempre nuovo e da scoprire,niente è più romantico della tua piccola casa su quattro ruote in riva al mare o ai margini di un bosco,niente è più magico del viaggio che si sta per intraprendere. Ogni volta che devo partire sono emozionata come la prima volta, qualsiasi sia la destinazione, perchè per me il senso del plein air è libertà,curiosità e gioia di vivere una nuova esperienza e perchè no condividerla anche con altri che provino come me le stesse emozioni,così il viaggio può essere davvero completo! Ciao e buoni viaggi a tutti.
navarre
navarre
-
Inserito il 24/10/2006 alle: 00:32:18
quote:Originally posted by C.B.Cup
dove con le nostre ville su ruote, ingombranti e super accessoriate non abbiamo un centimetro quadro libero e ci incolliamo al tubo di scarico del vicino, tiriamo su il palo telescopico o premiamo il pulsantino del satellitare automatico e sbattiamo i nostri figli e noi stessi davanti al video fregandocene di quello spicchio di cielo che entra dal mega oblò; >
> ehm...parla per te, please. Come ritratto del camperista odierno non mi ci ritrovo per nulla.
19
SilvioTS
SilvioTS
09/01/2006 2630
Inserito il 24/10/2006 alle: 11:08:18
quote:Originally posted by carnevale
quote:Originally posted by rataplan
Certo che siamo cambiati, e spesso in peggio e una dimostrazione è anche il fatto che non scriviamo nemmeno più in italiano, troppe "K" al posto del vecchi caro "CH" che brutto!!! saluti Aldo >
> E dai non prendermi in giro... lo faccio per abbreviare i tempi[:I]
>
> Tu abbrevierai i tempi, ma io ad esempio me li allungo nel leggere [8D] 6 1 birichino, ma tvtb, Stl [8D], Silvio
22
copenga
copenga
23/09/2003 8367
Inserito il 24/10/2006 alle: 12:06:10
Okkio carnevale!!
quote Silvio: 6 1 birichino, ma tvtb, Stl , Silvio vale a dire - sei un birichino, ma ti voglio tanto bene, stallone, Silvio -
slt
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Erix Sr
Erix Sr
10/08/2006 1572
Inserito il 25/10/2006 alle: 19:39:14
quote:Originally posted by C.B.Cup
Personalmente ritengo che il plein air, in Italia, sia finito ancor prima di nascere. A modo nostro lo abbiamo abortito. Quando quaranta anni addietro era ancora un embrione, eravamo ben pochi a sapere cosa significava questa parola Francese ed avevamo poche regole che per buon senso più che per educazione civica, seguivamo. Avevamo montagne o interi litorali liberi e quasi inaccessibili che con peripezie assurde raggiungevamo per poi lasciarli come li avevamo trovati. Se qualche rara volta succedeva che qualcuno ci facesse notare un raro divieto o un fastidio apportato non si urlava allo scandalo ed alla persecuzione, semplicemente, magari bofonchiando, ci si spostava. Lampade e fornelli a gas ci bastavano, trapunte e urticanti coperte di lana ci scaldavano la notte mentre sulle pareti delle roulotte montate su pianalati o a rimorchio di Fiat 1100, colava la condensa del respiro di quattro esseri inscatolati in poco più di cinque metri quadri. La corrente elettrica era nei campeggi ed era per le fioche lampadine ed al massimo per la stufetta vista con orrore o con invidia da tutti gli altri. I figli correvano per tutto il giorno facendo caciara e nessuno ne era disturbato e se qualcuno di noi ragazzini tornava con il cuoio capelluto o rotula sanguinante c’era sempre la madre di turno con l’acqua ossigenata pronta, o al massimo, qualcuno ci portava al pronto soccorso a ricucire, senza che, per questo, scoppiasse una guerra intestina per tutto “l’accampamento”. Poi le cose incominciarono a cambiare, non perché cambiarono le roulotte né perché nacquero i camper, no, incominciammo a cambiare noi. Sino ad oggi, dove con le nostre ville su ruote, ingombranti e super accessoriate non abbiamo un centimetro quadro libero e ci incolliamo al tubo di scarico del vicino, tiriamo su il palo telescopico o premiamo il pulsantino del satellitare automatico e sbattiamo i nostri figli e noi stessi davanti al video fregandocene di quello spicchio di cielo che entra dal mega oblò; non parliamo, se non per sapere se la cena è pronta o, spaparanzati sul nostro sdraio in mezzo ad una piazza, per lamentarci dello sguardo schifato del passante che ha calpestato le feci del nostro adorato pedigrinato. Ma che cavolo hanno tutti contro di noi? Non abbiamo forse speso fior di dindi e pagato l’Iva? Ma quando la smettono di far caciara quei teppistelli? (oh, cavolo, non è uno dei miei, quello?). Il vivere all’aria aperta è un po’ il tornare alla natura per rilassarci e mantenere unita la famiglia, non il “mostrare chi lo ha più grosso”. Non ci stiamo arricchendo noi, stiamo arricchendo chi ci rifila porcherie a prezzi esorbitanti, ce ne lamentiamo, ma compriamo la cineseria pur di avere ciò che il vicino ha. Abbiamo fatto dei nostri camper quello che abbiamo fatto delle nostre case e vite, li abbiamo incasinati! Sarebbe ora di smetterla di incasinarci anche quel po’ di tempo che abbiamo e godercelo da tranquilli, con il minimo necessario, evitando di diventare a nostra volta una rottura di balle. >
> Se non rubassi spazio al server riquoterei altre 5 volte!!!id="size3">

Modificato da Erix Sr il 25/10/2006 alle 19:49:01
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Erix Sr
Erix Sr
10/08/2006 1572
Inserito il 25/10/2006 alle: 19:40:32
quote:Originally posted by IvanoP
Io posseggo un piccolo CI Carioca 25 del 1999 senza alcunche' oltre all'essenziale (e per me essenziale significa cucina, bagno, stufa, frigo, doppi serbatoi di acqua/grigie/nere) e mi ci trovo benissimo. Per quanto riguarda le difficolta' che riscontrano i camperisti, a parte i giramenti di maroni nel vedere ovunque divieti di circolazione/sosta solo indirizzati ai camper, come ho gia' scritto in altri post mi arrangio come posso ovvero sosto -> soggiorno seguendo la regola del buon senso, della civilta', della correttezza e del rispetto altrui e dell'ambiente che mi ospita. Ciao, Ivano.id="blue"> >
> FFFIIIIUUUU! Ivano per un momento ho temuto che mettessi l'indirizzo!!!!id="size3"> [:D][:D][;)]

Modificato da Erix Sr il 25/10/2006 alle 19:40:59
19
Erix Sr
Erix Sr
10/08/2006 1572
Inserito il 25/10/2006 alle: 19:46:02
---

Modificato da Erix Sr il 25/10/2006 alle 19:48:33
bruno b
bruno b
-
Inserito il 25/10/2006 alle: 20:15:21
Sono in piena sintonia con le parole di C.B,cup. Chi ha vissuto il prima non potrà mai scordarlo. Un furgone attrezzato e via senza limiti senza paure senza problemi senza divieti senza darsi tante arie col solo desiderio di viaggiare e vedere. Però anche Vertigo ha ragione. Lui il prima non l'ha visto conseguentemente vive questi momenti ed è su questi momenti che costruisce i sui giorni di felicità . E allora mi unisco a Mario e alla sua felicità che è anche la mia . Il passato era bello semplice e fatto di persone semplici. Il presente pur con le tante difficoltà che presenta vive ancora, se lo si vuole , di semplicità di gioia per i momenti strappati alla quotidianità e di persone ala buona (come si dice dalle mie parti). Abbiamo la fortuna di poter permetterci un bel giocattolo (datato,o nuovo che sia non ha importanza)e questo giocattolo contiene persone e se queste persone lo sanno usare in modo sano possono trarre le stesse soddisfazioni che si avevano ai vecchi tempi. Sono tanti anni che giro borghi paesi e città d' Italia e d' Europa, a volte mi sposto anche solo di poche decine di Km e magari per recarmi in posti in cui ci sono stato tantissime volte. Eppure ogni volta che riesco a far girare le ruote della mia piccola casetta sono felice come un bambino e tutti i divieti tutti i problemi tutti i comuni ostili ma li metto alle spalle. Oggi come ieri troverò ancora una volta il mio posto tranquillo dove passare un fine settimana sereno. Magari poi si mette a piovere a dirotto , ma chi se ne frega la prossima volta andrà meglio. Intanto che si fa: Partiamo dopo pranzo, ma sul tardi tanto qua dentro non piove. Ciao : Bruno
Yuma58-OLD
Yuma58-OLD
-
Inserito il 26/10/2006 alle: 07:01:22
Si, ho molta nostalgia dei tempi passati, quando per le strade prima di incontrare un camper dovevi fare centinaia di km. Però i tempi cambiano e anche le mode.... oggi i camper sono tanti e a ragione.. anche perchè tutti ne hanno diritto.... Cè il camper vecchio, brutto, nuovo, bello, grande, piccolo etc,etc, però sono convinto che ognuno di noi ci si troverà da re.... SALUTONI ARMANDO
21
cippalippa
cippalippa
12/05/2004 4802
Inserito il 26/10/2006 alle: 10:54:37
ecco, ma la soluzione a tutti questi discorsi sull'era moderna, che evocano "si stava meglio quando si stava peggio" (senza riferimento alcuno al ventennio), quale sarebbe? la domanda non è minimamente polemica. Faccio un esempio; non c'erano le barre anticamper e gli asembramenti perchè c'erano pochi camper, oggi ci sono milioni tra vetture e camper, quindi ci sono molte regole, ergo molti divieti. Quindi, per tornare, come dice mario, all'età dell'oro, quali sono le soluzioni concrete che proponete? A me questi discorsi sanno un pò di "ah bellino quel paesino perchè è ancora autentico", che tradotto vuol dire che c'è qualcuno che è rimasto a fare i contenitori a mano con la paglia, e che non si sogna di muoversi da dove sta, e qualcun altro, più fortunato, che può permettersi di girare e andare allo zoo. Quindi che si propone: controllo delle nascite, numero chiuso sui camper?
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