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Curiosità e anomalie del Codice della Strada

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Dash
Dash
10/03/2012 8136
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2018 alle: 17:27:03
In risposta al messaggio di chorus del 01/10/2018 alle 15:07:08

Ti consiglio di leggere la circolare MIT n. 6935 del 22 marzo 2017. A livello normativo non è regolamentata la circolazione sulle rotonde, ma è utilissima la suddetta circolare. Tecnicamente si tratta di una intersezione
a rotatoria e l'approccio varia a seconda che esista o meno il cartello di dare la precedenza in corrispondenza di ogni strada che entra nella rotatoria. Personalmente, memore dei preziosi insegnamenti durante la scuola guida di una decina d'anni fa, quando entro in rotatoria (nelle rotatorie più diffuse, ovvero in quelle dove è presente il cartello dare la precedenza in corrispondenza dell'entrata) metto la freccia a sinistra che mantengo sino a quando sono in prossimità del braccio di uscita, allorquando aziono l'indicatore destro. Nella circolare che ho citato l'azionamento della freccia sinistra è previsto soltanto nelle rotatorie a più corsie, viceversa è sempre previsto l'azionamento della freccia destra in corrispondenza dell'uscita dalla rotonda. In tale tipologia di rotonde, peraltro le più diffuse, chi circola all'interno della rotonda ha sempre la precedenza.  
...
Tutto bene per quanto riguarda gli obblighi legali.
Nonostante non sia un obbligo legale, quando entro in rotonda metto la freccia sia come cortesia sia per evitare fraintendimenti con chi sta per entrare a sua volta in rotonda. Quando ne esco, inserisco la freccia con un certo anticipo, in modo che chi arriva all'ingresso della rotonda sia preavvertito delle mie intenzioni.

Un paio di errori frequentissimi sono quello di non mettere la freccia all'uscita da una rotonda, e anche quello di tagliare la rotonda, con buona pace del tapino che sta nella corsia a sinistra di chi taglia la rotonda. Naturalmente i vaffa in questo caso arrivano a pioggia, o a grandine secondo la temperatura...

Ho visto che sta prendendo piede da parte delle Amministraz.Comunali ridisegnare i percorsi di accesso alle rotonde, inserendo una confluenza della corsia di sorpasso in quella/quelle di marcia normale, in modo che il percorso in rotonda venga effettuato con un numero minore di file parallele (o poco parallele quando i soliti decerebrati tagliano...). Questo ridisegno viene effettuato soprattutto quando la rotonda è di piccole dimensioni.

Ciao da Dash
 
.(\_/).
(='.'=)
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Il camper è come la salute: ti accorgi come stavi bene prima, quando non l'hai più... (DASH)
Fermiamoci un attimo, arriveremo prima (proverbio Tuareg) ‹(•¿•)›‹(•¿•)›
Se l'evoluzione ci ha dato 2 orecchie e una bocca, significa che dobbiamo tutti (me compreso) ascoltare più che parlare
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2018 alle: 17:52:00
In risposta al messaggio di Dash del 01/10/2018 alle 17:27:03

Tutto bene per quanto riguarda gli obblighi legali. Nonostante non sia un obbligo legale, quando entro in rotonda metto la freccia sia come cortesia sia per evitare fraintendimenti con chi sta per entrare a sua volta in rotonda.
Quando ne esco, inserisco la freccia con un certo anticipo, in modo che chi arriva all'ingresso della rotonda sia preavvertito delle mie intenzioni. Un paio di errori frequentissimi sono quello di non mettere la freccia all'uscita da una rotonda, e anche quello di tagliare la rotonda, con buona pace del tapino che sta nella corsia a sinistra di chi taglia la rotonda. Naturalmente i vaffa in questo caso arrivano a pioggia, o a grandine secondo la temperatura... Ho visto che sta prendendo piede da parte delle Amministraz.Comunali ridisegnare i percorsi di accesso alle rotonde, inserendo una confluenza della corsia di sorpasso in quella/quelle di marcia normale, in modo che il percorso in rotonda venga effettuato con un numero minore di file parallele (o poco parallele quando i soliti decerebrati tagliano...). Questo ridisegno viene effettuato soprattutto quando la rotonda è di piccole dimensioni. Ciao da Dash  
...
La rotonda è un incrocio e negli incroci le frecce sono obbligatorie, così ci hanno insegnato a scuola guida.
Negli ultimi anni, diciamo così, la freccia è diventata (pericolosamente) desueta, responsabilità che attribuisco alle rotonde.

 
7
barabin
barabin
22/05/2018 132
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2018 alle: 17:56:24
In risposta al messaggio di anasta del 01/10/2018 alle 14:52:24

Adesso posso fare io una domanda? Qui a Roma c'è grande confusione, ed abitando vicino ad una strada principale in periferia lo vedo spesso. Come ci si comporta sulle rotonde?? Si da sempre la precedenza entrando sulla rotonda? Ed in uscita? Ovviamente penso a rotonde a 2 o anche 3 corsie. Andrea
Chorus ti ha dato risposta corretta, però purtroppo la freccia all'uscita non la mette mai nessuno. 
Ciao Roberto
Barabin
7
barabin
barabin
22/05/2018 132
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2018 alle: 18:09:11
In risposta al messaggio di Motore 71 del 01/10/2018 alle 15:12:58

Fosse per me tutte le biciclette che circolano sulle strade pubbliche dovrebbero avere luci, frecce e targa e assicurazione R.C.A. come un ciclomotore. Visto le infrazioni che compiono. 
L'art. 68 del C.d.S. disciplina gli equipaggiamenti con cui deve essere messa in circolazione una bicicletta e le luci, il campanello ed i catadiottri su ruote e pedali, sono obbligatori. Poi perché no, l'assicurazione sarebbe sicuramente utile, soprattutto per il ciclista, inserendo un numero di telaio sul veicolo per il suo riconoscimento, adatto anche in caso di furto. 
Barabin
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chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2018 alle: 18:24:29
In risposta al messaggio di barabin del 01/10/2018 alle 18:09:11

L'art. 68 del C.d.S. disciplina gli equipaggiamenti con cui deve essere messa in circolazione una bicicletta e le luci, il campanello ed i catadiottri su ruote e pedali, sono obbligatori. Poi perché no, l'assicurazione sarebbe
sicuramente utile, soprattutto per il ciclista, inserendo un numero di telaio sul veicolo per il suo riconoscimento, adatto anche in caso di furto. 
...
Per completezza di informazione così stabilisce l'art. 378 del regolamento del cds: 
"Da mezz'ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell'oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l'illuminazione, i velocipedi sprovvisti o mancanti degli appositi dispositivi di segnalazione visiva, non possono essere utilizzati, ma solamente condotti a mano".
Pertanto una bicicletta può circolare di giorno ancorché sprovvista di luci.
Ciò detto, sono ciclista prima ancora di camperista, e (i) uso sistematicamente le luci anche di giorno (ii) ho un'assicurazione rc essendo iscritto ad un'associazione sportiva dilettantistica.
Non mi sono mai preso la briga di leggere la polizza, ma non capisco quando e come io ciclista possa danneggiare un altro utente della strada: forse sulle piste ciclopedonali se investo un pedone? No perché faccio fatica a capire in un incidente con un autoveicolo come io possa danneggiargli la carrozzeria.
Vero invece il contrario.
Vero altresì che tra gli automobilisti c'è pochissima tolleranza nei confronti dei ciclisti (qui in Italia).
 
13
Dash
Dash
10/03/2012 8136
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2018 alle: 18:39:40
In risposta al messaggio di chorus del 01/10/2018 alle 17:52:00

La rotonda è un incrocio e negli incroci le frecce sono obbligatorie, così ci hanno insegnato a scuola guida. Negli ultimi anni, diciamo così, la freccia è diventata (pericolosamente) desueta, responsabilità che attribuisco alle rotonde.  
Quella circolare che citi, stabilisce che " l'azionamento della freccia sinistra è previsto soltanto nelle rotatorie a più corsie". Come mia abitudine, preferisco inserire la freccia a sinistra su qualsiasi tipo di rotatoria (da 1 a X corsie), così il mio comportamento è univoco ed è sicuramente corretto in tutte le tipologie di rotonde.

Aggiungo che, se non si mette la freccia a destra a segnalare l'uscita, chi si sta immettendo potrebbe correttamente desumere la non intenzione di uscire, e pertanto cercare di immettersi. Sempre meglio che tutti capiscano cosa si intende fare! La freccia in uscita la metterei ancghe se non fosse prescritto dal codice.

Ciao da Dash
 
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2018 alle: 18:43:54
In risposta al messaggio di chorus del 01/10/2018 alle 18:24:29

Per completezza di informazione così stabilisce l'art. 378 del regolamento del cds:  Da mezz'ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell'oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l'illuminazione,
i velocipedi sprovvisti o mancanti degli appositi dispositivi di segnalazione visiva, non possono essere utilizzati, ma solamente condotti a mano. Pertanto una bicicletta può circolare di giorno ancorché sprovvista di luci. Ciò detto, sono ciclista prima ancora di camperista, e (i) uso sistematicamente le luci anche di giorno (ii) ho un'assicurazione rc essendo iscritto ad un'associazione sportiva dilettantistica. Non mi sono mai preso la briga di leggere la polizza, ma non capisco quando e come io ciclista possa danneggiare un altro utente della strada: forse sulle piste ciclopedonali se investo un pedone? No perché faccio fatica a capire in un incidente con un autoveicolo come io possa danneggiargli la carrozzeria. Vero invece il contrario. Vero altresì che tra gli automobilisti c'è pochissima tolleranza nei confronti dei ciclisti (qui in Italia).  
...

Hai scritto:
Non mi sono mai preso la briga di leggere la polizza, ma non capisco quando e come io ciclista possa danneggiare un altro utente della strada: forse sulle piste ciclopedonali se investo un pedone? No perché faccio fatica a capire in un incidente con un autoveicolo come io possa danneggiargli la carrozzeria.
Vero invece il contrario.


Come ben avrai notato, ho sempre tenuto in alta considerazione i tuoi interventi. Questa volta, però, in parte dissento: con una bici possiamo far male ad un pedone o ad un bambino nell'attraversare una piazza, possiamo andare contro un'auto ferma, e via discorrendo. Quando ho comprato il tandem, che può far male più di una bici perché più pesante e sopra si è in due, la prima cosa che ho fatto è stato stipulare un'assicurazione che, tra l'altro, non è prevista appositamente per la bici ma è parte integrante della polizza c.d. responsabilità civile del capo famiglia.

Giovanni
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2018 alle: 19:05:25
In risposta al messaggio di Giovanni del 01/10/2018 alle 18:43:54

Hai scritto: Non mi sono mai preso la briga di leggere la polizza, ma non capisco quando e come io ciclista possa danneggiare un altro utente della strada: forse sulle piste ciclopedonali se investo un pedone? No perché
faccio fatica a capire in un incidente con un autoveicolo come io possa danneggiargli la carrozzeria. Vero invece il contrario. Come ben avrai notato, ho sempre tenuto in alta considerazione i tuoi interventi. Questa volta, però, in parte dissento: con una bici possiamo far male ad un pedone o ad un bambino nell'attraversare una piazza, possiamo andare contro un'auto ferma, e via discorrendo. Quando ho comprato il tandem, che può far male più di una bici perché più pesante e sopra si è in due, la prima cosa che ho fatto è stato stipulare un'assicurazione che, tra l'altro, non è prevista appositamente per la bici ma è parte integrante della polizza c.d. responsabilità civile del capo famiglia. Giovanni
...
Grazie molte per tua la considerazione, che è reciproca.
Rispondevo indirettamente ad un altro utente che invocava una serie di obblighi e accessori per le bici oggi non esistenti.
Peccato che i ciclisti godano di poca considerazione: stiamo discutendo da più giorni sulle limitazioni del traffico causa smog e se le città italiane fossero invase dalle biciclette ne guadagneremmo tutti.
PS passami (e passatemi) una battuta: il luogo in Italia dove ho notato un grande rispetto nei confronti dei ciclisti è Bormio. Il gestore di un hotel mi ha detto che da quelle parti vivono in inverno grazie agli sciatori e in estate grazie ai ciclisti.
Il ciclista porta soldi, dunque è (giustamente e doppiamente) considerato!
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13129
Rispondi Abuso
Inserito il 01/10/2018 alle: 20:06:07
In risposta al messaggio di chorus del 01/10/2018 alle 19:05:25

Grazie molte per tua la considerazione, che è reciproca. Rispondevo indirettamente ad un altro utente che invocava una serie di obblighi e accessori per le bici oggi non esistenti. Peccato che i ciclisti godano di poca considerazione:
stiamo discutendo da più giorni sulle limitazioni del traffico causa smog e se le città italiane fossero invase dalle biciclette ne guadagneremmo tutti. PS passami (e passatemi) una battuta: il luogo in Italia dove ho notato un grande rispetto nei confronti dei ciclisti è Bormio. Il gestore di un hotel mi ha detto che da quelle parti vivono in inverno grazie agli sciatori e in estate grazie ai ciclisti. Il ciclista porta soldi, dunque è (giustamente e doppiamente) considerato!
...

Non avevo letto con attenzione lo storico della discussione... mi pareva strano che tu fossi intervenuto con quelle argomentazioni sic et simpliciter.

Io credo che in Italia, nei confronti della bici e del pedone in generale, ci sia una lunga storia. Finita la guerra (io sono di quegli anni là), i poverissimi andavano a piedi, i poveri (la moltitudine in quegli anni) andavano in bici. Negli anni '60, per quegli Italiani che riuscirono a farsi la macchina (così si chiamava allora l'automobile) prima della massa, la macchina era uno status simbol, anche fosse una semplice Topolino, Giardinetta di legno, 600 o 500: chi era rimasto alla bici era un poveraccio. Ricordo benissimo chi faceva il giro in macchina per il centro della città (come oggi si fanno le vasche) col braccio fuori dal finestrino, anche se fuori c'era la neve: si doveva far vedere che si aveva la macchina! Ed è rimasta l'equazione bicicletta-povero, quindi da non considerare. Aggiungo in edit: chi si ricorda della targhetta 'Vietato farsi trainare' dietro ai camion?

Nei Paesi nordici che non hanno avuto questa storia alle spalle, valutano il ciclista come deve essere valutato. Prova ad Copenaghen a camminare su una pista ciclabile che ti sparano mentre da noi i pedoni camminano, fanno jogging tranquillamente sulle piste ciclabili anche se è presente un marciapiedi!

Giovanni

Modificato da Giovanni il 01/10/2018 alle 20:08:05
7
barabin
barabin
22/05/2018 132
Rispondi Abuso
Inserito il 05/10/2018 alle: 01:55:26
In risposta al messaggio di chorus del 01/10/2018 alle 18:24:29

Per completezza di informazione così stabilisce l'art. 378 del regolamento del cds:  Da mezz'ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell'oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l'illuminazione,
i velocipedi sprovvisti o mancanti degli appositi dispositivi di segnalazione visiva, non possono essere utilizzati, ma solamente condotti a mano. Pertanto una bicicletta può circolare di giorno ancorché sprovvista di luci. Ciò detto, sono ciclista prima ancora di camperista, e (i) uso sistematicamente le luci anche di giorno (ii) ho un'assicurazione rc essendo iscritto ad un'associazione sportiva dilettantistica. Non mi sono mai preso la briga di leggere la polizza, ma non capisco quando e come io ciclista possa danneggiare un altro utente della strada: forse sulle piste ciclopedonali se investo un pedone? No perché faccio fatica a capire in un incidente con un autoveicolo come io possa danneggiargli la carrozzeria. Vero invece il contrario. Vero altresì che tra gli automobilisti c'è pochissima tolleranza nei confronti dei ciclisti (qui in Italia).  
...
Guarda io non voglio essere polemico però visto che puntualizzi che di giorno il velocipede può circolare senza luci, giustamente, io rispondevo ad altro utente che sosteneva che le biciclette dovrebbero essere equipaggiate con luci e quant'altro, facevo presente che è un obbligo già presente nel C.d.S.. Dimentichi tuttavia che il campanello di giorno è obbligatorio. Poi sostieni che una bicicletta non può causare danni ad altro utente della strada. Forse non hai mai assistito ad un incidente fra un velocipede ed altro veicolo. I danni li causa anche una bicicletta, fosse anche soltanto una piccola ammaccatura e le infrazioni le fanno anche i ciclisti. Sono ciclista anch'io e faccio anche vacanze in bicicletta e sui veicoli della mia famiglia sono montati tutti i dispositivi richiesti dal C.d.S., compresi i catadiottri sulle ruote. L'assicurazione la ritengo utile in quanto, in caso di incidente se sei assicurato hai chi ti tutela, contrariamente, dovrai rivolgerti ad un legale e se causi danni a terzi dovrai rifonderli personalmente. 
Il mio intervento precedente non voleva essere polemico e non voleva dar sfoggio sulla conoscenza del Codice della Strada, bastava fare un copia incolla, mi sono limitato a scrivere quello che ricordavo per sottolineare che comunque certi dispositivi sono obbligatori, altrimenti non sei più un ciclista ma un pedone. Perciò di giorno campanello ed in caso di oscurità dispositivi di segnalazione visiva. 
​​​​Chorus, senza polemica ovviamente, perché comunque queste discussioni mi piacciono. 
Ciao Roberto
 
Barabin
13
Dash
Dash
10/03/2012 8136
Rispondi Abuso
Inserito il 06/10/2018 alle: 13:21:10
Tragica notizia di oggi: due pedoni sono stati investiti e uccisi in località Bellusco. Dal filmato del TG emerge che stavano camminando sul lato destro della strada (di notte). Percorrevano quella strada a piedi in quanto al guidatore dell'auto con cui rientravano a casa (illeso, aveva preso a piedi un'altra strada) era stata ritirata la patente in quanto positivo all'alcooltest.

EDIT: è emerso che l'automobilista che ha investito le due vittime era strafatta di alcool: tasso alcoolemico di 1,9 g/l di alcool ( circa 4 volte il valore limite).

Ciao da Dash
 
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Modificato da Dash il 08/10/2018 alle 12:15:55
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Accendino
Accendino
08/11/2017 207
Rispondi Abuso
Inserito il 07/10/2018 alle: 21:08:37
Quando mi capita di camminare a piedi di sera su strade ove non c'è marciapiedi, tengo il cellulare in mano. Ho installato una app che usa il flash come una luce stroboscopica e funziona. Ma la paura è quella di incappare in qualche guidatore che non guarda la strada...

Comunque l'argomento è molto
Interessante. Complimenti a chi lo ha avviato
Pio BARTOLOMEO

Modificato da Accendino il 07/10/2018 alle 21:09:56
Prof. Antonio Calosci
Prof. Antoni...
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Rispondi Abuso
Inserito il 13/10/2018 alle: 02:39:22
In risposta al messaggio di latrofa124 del 27/09/2018 alle 16:24:19

Intanto se non ci sono i marciapiedi il comune deve prevedere dei limiti di velocità, direi 30km/h,poi qualunque cosa succede l'automobilista è responsabile per non aver tenuto la giusta prudenza,  ​​​​​​Il
lato è sinistro,già detto. che è anche destra, il pedone che attraversa, provenendo da destra ha già ragione, ci fai poca cosa quando sei stato investito,  Mi piace la normativa francese , un ciclista va lasciato sulla sua mano con almeno 1.5 metri di margine, sarebbe auspicabile pure per i pedoni.  Pat. A '64,B' 66 è ora di corsi per nonni?  Roberto   
...
Quindi secondo lei su una strada nazionale o provinciale o anche comunale che sono sempre senza marciapiedi ci vorrebbe il limite dei 30 Km/h?

Che ca77ata!
. iCalosci [:D]
19
chorus
chorus
05/10/2006 12457
Rispondi Abuso
Inserito il 13/10/2018 alle: 11:34:07
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 13/10/2018 alle 02:39:22

Quindi secondo lei su una strada nazionale o provinciale o anche comunale che sono sempre senza marciapiedi ci vorrebbe il limite dei 30 Km/h? Che ca77ata!
Una strada urbana senza marciapiede dovrebbe avere il limite di 30 kmh anche per me.
Ecco, questa del limite a 50 kmh, che poi diventano 55-60, è un'anomalia del codice della strada!
Prof. Antonio Calosci
Prof. Antoni...
-
Rispondi Abuso
Inserito il 14/10/2018 alle: 01:26:03
In risposta al messaggio di chorus del 13/10/2018 alle 11:34:07

Una strada urbana senza marciapiede dovrebbe avere il limite di 30 kmh anche per me. Ecco, questa del limite a 50 kmh, che poi diventano 55-60, è un'anomalia del codice della strada!
Punti di vista.

Per ora non è così, per fortuna!
. iCalosci [:D]
19
Grinza
Grinza
rating

16/02/2006 63172
Rispondi Abuso
Inserito il 14/10/2018 alle: 08:02:11
In risposta al messaggio di Dash del 27/09/2018 alle 16:58:17

Benvenuto Devil! Contavo sulla tua presenza... Già che hai spifferato tutto, la seconda domanda era Fa differenza se la strada è a senso unico?  e naturalmente la risposta è sì. Faccio presente che è stato proprio
TheDevil a pubblicare qualche tempoi  fa un link alla Convenzione di Vienna che sono andato volenterosamente a spulciare, approdando poi nel nostro CdS appunto all'Art.190. Quando vado a camminare, in alcuni tratti di strada (dove tengo la sinistra, non c'è marciapiede) spesso incrocio sia dei pedoni che tengono la destra, sia motociclisti e auto che brontolano Ma stai a destra! e naturalmente io persisto... Una volta ho dovuto urlare a uno che s'era sporto dal finestrino La prego di ripassarsi l'Art.190 del CsS, in qualche modo è servito almeno a farlo smettere... Mi era sempre rimasta dai tempi della Spagna la memoria dei cartelloni che recitano PEATON - EN CARRETERA CAMINA POR TI IZQUIERDA Ciao a tutti da Dash  
...
A me piace fare una camminata la mattina, ovviamente abitando in campagna non ci sono marciapiedi, cammino sempre in modo di vedere l’auto che mi viene addosso, ma non avete idea di quante persone camminano o corrono nel senso di marcia, a qualcuno ho provato a dirlo ma non raccolgono.

Ricordavo quel codice
Il problema non è la gente che non comprende ma la gente che giudica quello che nemmeno comprende
Prof. Antonio Calosci
Prof. Antoni...
-
Rispondi Abuso
Inserito il 14/10/2018 alle: 14:17:50
In risposta al messaggio di chorus del 01/10/2018 alle 18:24:29

Per completezza di informazione così stabilisce l'art. 378 del regolamento del cds:  Da mezz'ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell'oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l'illuminazione,
i velocipedi sprovvisti o mancanti degli appositi dispositivi di segnalazione visiva, non possono essere utilizzati, ma solamente condotti a mano. Pertanto una bicicletta può circolare di giorno ancorché sprovvista di luci. Ciò detto, sono ciclista prima ancora di camperista, e (i) uso sistematicamente le luci anche di giorno (ii) ho un'assicurazione rc essendo iscritto ad un'associazione sportiva dilettantistica. Non mi sono mai preso la briga di leggere la polizza, ma non capisco quando e come io ciclista possa danneggiare un altro utente della strada: forse sulle piste ciclopedonali se investo un pedone? No perché faccio fatica a capire in un incidente con un autoveicolo come io possa danneggiargli la carrozzeria. Vero invece il contrario. Vero altresì che tra gli automobilisti c'è pochissima tolleranza nei confronti dei ciclisti (qui in Italia).  
...
Non capisci come un ciclista possa danneggiare altri utenti? 

Eccoti accontentato con alcuni esempi capitati a me. 

Pesaro, DANNATO luogo causa ciclisti! 

Primo caso 

Circa 20 anni fa, con permesso portatori di handicap di mia moglie e al servizio di mia moglie, circolavo in ZTL ovviamente rispettando TUTTI sensi di marcia. 
Strade strette e con incroci coperti da alti palazzi a 90°. 
Signora di 68 anni esce a tutta birra da un incrocio provenendo da sinistra e con segno triangolare di dar precedenza. Quindi precedenza MIA. 
Imbocca mia via CONTROMANO e centra la mia auto facendo consistenti danni a fanale, cofano e radiatore condizionatore (€ 2400 di danni). 
Riporta rottura femore, bacino e polso. 
Pretendeva di aver ragione. 
Ovviamente siamo andati in causa. 

Muore 6 mesi dopo certamente per conseguenze incidente e complicazioni varie.

Vari processi (SEMPRE IO VINCITORE). 
Eredi 6 anni fa dovettero rimborsare spese, interessi e spese legali. 

Se questi non sono danni... che sono? 

Secondo caso. 

Due anni fa circolavo a piedi in ZONA PEDONALE (senza marciapiedi, ma comunque zona PEDONALE) per andare a lavoro in Conservatorio. 
Esco da BAR e vengo investito da ciclista e sbattuto contro muro e selciato. 
Riporto contusione gamba sinistra, spalla sinistra e tumefazione e abrasione viso guaribili in 45 giorni.
Giacca e pantaloni lacerati (abito sartoriale fatto a mano valore 1500 euro), custodia violino fibra di carbonio  (€ 1500) danneggiata irrimediabilmente ma senza danni al mio prezioso violino.
TRE CONCERTI SALTATI per totali 10.000 euro io e 10.000 euro la pianista persi!
Biglietti aerei miei e della pianista persi (2500 + 2500 euro).

Grazie a Dio ciclista con  trauma cranico (beccato spigolo porta BAR con testa). 

Carabinieri, vigili urbani, ambulanze, ospedale. 

Pretende addirittura di non pagare i danni. 

Miei danni totali tra immediati e indotti (concerti e pianista) 21.000 euro + danni fisici da valutare in sede processuale.

Siamo in causa e farò di tutto per TAGLIARGLI LE GAMBE... economicamente!

E tu chiedi quali danni possa fare un ciclista? 

Non parliamo dei ciclisti che sulle nazionali viaggiano a NUVOLA e non in fila indiana come legge prescriverebbe! 

Dovrebbe essere vietata la circolazione ai ciclisti su gran parte delle strade!

Da parte mia tolleranza zero verso i ciclisti che fanno come gli pare.
Se crepano problemi loro e... chi è causa del proprio male non pianga se stesso!
. iCalosci [:D]

Modificato da Prof. Antonio Calosci il 14/10/2018 alle 17:23:33
19
IZ4DJI
IZ4DJI
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12/11/2006 57950
Rispondi Abuso
Inserito il 14/10/2018 alle: 20:18:37
In risposta al messaggio di Dash del 01/10/2018 alle 17:27:03

Tutto bene per quanto riguarda gli obblighi legali. Nonostante non sia un obbligo legale, quando entro in rotonda metto la freccia sia come cortesia sia per evitare fraintendimenti con chi sta per entrare a sua volta in rotonda.
Quando ne esco, inserisco la freccia con un certo anticipo, in modo che chi arriva all'ingresso della rotonda sia preavvertito delle mie intenzioni. Un paio di errori frequentissimi sono quello di non mettere la freccia all'uscita da una rotonda, e anche quello di tagliare la rotonda, con buona pace del tapino che sta nella corsia a sinistra di chi taglia la rotonda. Naturalmente i vaffa in questo caso arrivano a pioggia, o a grandine secondo la temperatura... Ho visto che sta prendendo piede da parte delle Amministraz.Comunali ridisegnare i percorsi di accesso alle rotonde, inserendo una confluenza della corsia di sorpasso in quella/quelle di marcia normale, in modo che il percorso in rotonda venga effettuato con un numero minore di file parallele (o poco parallele quando i soliti decerebrati tagliano...). Questo ridisegno viene effettuato soprattutto quando la rotonda è di piccole dimensioni. Ciao da Dash  
...
Si impara a fare le rotonde quando si va all estero che se tagli ti centrano e hai torto.

Se non sbaglio, nelle rotonde poi si deve procedere per accodamento, e anche se una rotonda ha due corsie non è consentito superare in rotonda la auto che procedono sulla corsia a fianco, ma bisogna mantenersi comuque dietro.

O ricordo male.

Per non sbagliare, salvo indicazioni diverse di instradamento, conviene sempre percorrere la corsia piu esterna della rotonda a bassa velocità, all esame patente C, con il camion mi faceva sempre fare così perchè se stai aderente al marciapiede esterno della rotonda hai sempre ragione e se uno ti becca da sinistra, ha comunque torto.
 
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

www.iz4dji.it




13
Dash
Dash
10/03/2012 8136
Rispondi Abuso
Inserito il 16/10/2018 alle: 08:23:13
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 14/10/2018 alle 20:18:37

Si impara a fare le rotonde quando si va all estero che se tagli ti centrano e hai torto. Se non sbaglio, nelle rotonde poi si deve procedere per accodamento, e anche se una rotonda ha due corsie non è consentito superare
in rotonda la auto che procedono sulla corsia a fianco, ma bisogna mantenersi comuque dietro. O ricordo male. Per non sbagliare, salvo indicazioni diverse di instradamento, conviene sempre percorrere la corsia piu esterna della rotonda a bassa velocità, all esame patente C, con il camion mi faceva sempre fare così perchè se stai aderente al marciapiede esterno della rotonda hai sempre ragione e se uno ti becca da sinistra, ha comunque torto.  
...
Sull'accodamento in presenza di 2 o più corsie in rotonda non ho trovato riscontri, magari c'è qualche circolare o il Regolamento.

Sulla circolazione delle biciclette, se non sbaglio è corretto circolare da parte delle biciclette incolonnati su una o al più due file, con la stessa sagoma d'ingombro (trasversale rispetto alla carreggiata) di un'auto, camper o camion. Quindi se uno ha fretta, aspetta un'occasione favorevole di sorpasso come se si trovasse davanti un camion, non che il gruppo di biciclette debba sparire. Che ci siano gruppi di biciclette indisciplinati è pacifico, basta fare qualche statale intorno a Bologna per accorgersene. Sarebbe un motivo in più per qualche Amministrazione illuminata per creare dei percorsi alternativi, e sarebbe anche utile inserire nel CdS una norma che stabilisca l'obbligo per i ciclisti, in presenza di una pista ciclabile, di utilizzarla e non occupare la corsia dei veicoli a motore. Questo salvaguarderebbe il traffico ciclistico, non creando inutili e pericolosi rallentamenti al traffico automobilistico.

Ciao da Dash
 
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Il camper è come la salute: ti accorgi come stavi bene prima, quando non l'hai più... (DASH)
Fermiamoci un attimo, arriveremo prima (proverbio Tuareg) ‹(•¿•)›‹(•¿•)›
Se l'evoluzione ci ha dato 2 orecchie e una bocca, significa che dobbiamo tutti (me compreso) ascoltare più che parlare
13
mofoteam
mofoteam
09/02/2012 281
Rispondi Abuso
Inserito il 16/10/2018 alle: 08:57:26
Ciao a tutti
l'utilizzo della freccia in rotonda e' sicuramente corretto ma ci sono casi dove e' assolutamente sconveniente , esempio: all'uscita di Lainate della Milano laghi ci sono 2 rotonde collegate con diversi uscite a vie e parcheggi qualche volta divise da solo 1 paracarro.
Ecco, in questa rotonda segnalare l'uscita conviene solo in alcune delle uscite permesse altrimenti si rischiano incidenti, che tra l'altro tutti i giorni si verificano!
Buona giornata a tutti
​​​​​
mofoteam
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