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In risposta al messaggio di franco1945 del 09/10/2020 alle 20:18:48Diciamo che è semplificato... e quindi non specifica la parte di collegamento dell'inverter, indipendentemente dal fatto che lo si colleghi alle prese del camper o meno. Io lo ho preso come spunto per la parte di switch da colonnina ad inverter.
lo schema di Emme48 riguardo al mancato uso del differenziale è sbagliato.


In risposta al messaggio di Emme48 del 11/10/2020 alle 10:09:53ciao Marco,
Ho implementato l'installazione di un interruttore differenziale all'uscita di un inverter. Questo non tanto per gli inverter blasonati, che già descrivono questa cosa sul loro manuale, quanto per gli inverter cinessissimimolto diffusi a causa del costo molto (troppo) contenuto. Resta da chiarire l'uso di più di un dispositivo utilizzando un inverter dotato di una doppia presa elettrica in uscita che, se regolarmente marchiato CE, può essere utilizzato così com'è... con tanti saluti al doppio guasto, a meno di non usare una sola delle due uscita a 230 volt abbinandoci un differenziale. Se qualcuno mi controlla se non ho scritto sfondoni, ma fa un piacere... Marco.
In risposta al messaggio di franco1945 del 12/10/2020 alle 12:31:01Sto facendo opere murarie in casa, per questo ho fatto un po' di corsa...ci saranno anche errori grammaticali, uffa...
ciao Marco, nella scheda 3, la famosa , visto che il disegno rappresenta la situazione che alimenti più prese, che dovrebbero essere tutte quelle in dotazione del camper, a mio parere il disegno dovrebbe già riportare l'inserimentodel differenziale. Mi metto nei panni del neofita smanettone che legge la nota e subito si domanda : dove lo metto ? perchè nel disegno non c'è ? Da qualche parte, magari al penultimo pallino delle raccomandazioni, aggiungerei la raccomandazione di scegliere per l'uso nel camper apparecchiature a doppio isolamento, simbolo CEI doppio quadrato, in maniera da eliminare alla fonte il problema dell'accesso a parti metalliche in tensione. Visto che l'inverter di suo, o con modifica, disporrà di adeguate protezioni a fusibile contro sovraccarico e corto circuito, il differenziale da aggiungere potrà anche essere puro (senza i componenti Magneto Termici) risparmiando qualche cosa. Se invece aggiungessimo un apparecchio con le sezione magnetotermica in curva B avremmo una protezione molto sensibile che ci eviterà in caso di guasto di cambiare il fusibile ( di solito non si trova mai il ricambio con la precisa taratura e spesso finisce con l'allumino arrotolato sul fusubile vecchio). Nell'altra scheda, differenziale inverter a proposito dei prodotti non di marca, spesso neppure accompagnati da adeguate descrizioni e istruzioni tecniche, si può verificare preliminarmente tramite tester se esiste, nel senso di predisposto internamente, il collegamento tra uno dei poli di uscita e il telaio dell'apparecchio. Se nessuno dei due poli marca il collegamento BLU è indispensabile, Se uno dei due marca di suo basta il solo collegamento a telaio. la verifica è indispensabile perchè se l'utente lo fa a casaccio (un polo vale l'altro) e mette a telaio quello da lasciare libero ha fatto corto circuito. non so se è il caso di precisare che per gli apparecchi di minore taglia con una sola presa a bordo. Se utilizzati per un solo utensile non esiste problematica e non necessitano di alcun intervento A MENO CHE non inseriscano poi a valle ripartitori a prese multiple ricadendo nella necessità della modifica. Visto che ci sei, tra i buoni consigli nell'uso del differenziale, trova lo spazio per ricordare : A) il differenziale di bordo è sempre obbligatorio. sfatiamo la legenda delle ruote di gomma che ancora qualcuno ci crede B) almeno una volta l'anno proviamo il funzionamento C) se il differenziale ha subito forti cortocircuiti con sfiammate deve essere verificato da un tecnico in quanto si stara e non protegge più. se non avete il tecnico cambiate il differenziale. un caro saluto Franco .
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In risposta al messaggio di franco1945 del 21/10/2020 alle 13:33:56Dico anche che i finali di potenza di un inverter saltano dopo una semionda (1/100 s) se non funziona la limitazione elettronica interna.
per Marco : ottimo il tuo ragionamento sul fatto che le protezioni di massima corrente sono costruttivamente garantite dall'inverter stesso, anche se con il fastidio di dover intervenire al cambio del fusibile. Francamentemi hai fatto venire la voglia di confrontare le curve di intervento di un fusibile 10A con un magnetotermico curva B di analoga portata - riferirò appena trovo tra i miei scaffali i lucidi da sovrapporre. Si conclude (approsimativamente) che avendo a che fare con apparecchiature di comprovata tecnologia affidabile, inerire in uscita un apparecchio SOLO DIFFERENZIALE sarebbe ( da un punto di vista srettamente economico da verificare al banco rivenditore) la scelta migliore. Purtroppo qui si inserisce il mercato con le sue leggi e se vai a banco a chiedere un apparecchio solo differenziale 2P 10A - ammesso che lo trovi - te lo fanno pagare anche di più di un M.T.+Diff curva C, di cui hanno i cassetti pieni e spesso addirittura, se di marche poco presenti, li regalano agli installatori per promozione. SEMPRE teniamo presente che la sicurezza elettrica è una catena la cui robustezza totale è determinata dalla debolezza dall'anello più debole. Aggiungere un relè termomagnetico è come andare in giro con bretelle e cintura. Farà ridere ma i pantaloni sotto il panciotto non fanno una piega. per Giacomo quesito n°1 - SI ! è così ! però A) il pericolo ha maggiore impatto sempre sull'interruttore tipo C se l'inverter è scadente nella forma d'onda e quindi è lui a generare le componenti di corrente che desensibilizzano il toroide semplice aumentando il pericolo. Il toroide doppio dei tipo B invece funge. B) Il pericolo è anche maggiore se l'inverter ( anche se ottimo) è montato per alimentare apparecchiature elettroniche che in caso di guasto sono loro stesse a generare le componenti di corrente che desensibilerebbero un toroide semplice, montaggi tipo : su una autoambulanza, pompieri, ponti radio TV, ecc..sistemi che possono utilizzare a valle apparecchiature radio -informatiche - medicali - amplificazione, et similia. Non trovandosi nei casi A o B un interruttore diff. a semplice toroide non viene influenzato e garantisce il funzionamento (nel 97% dei casi) Quesito 2 - la risposta è insita nella mia dedicata a Marco. Sulla velocità e rapidità di intervento invece è una bella gara. Poichè nell'interruttore intervengono tempi elettrici nello spegnimento d'arco e tempi tecnici dovuti ai cinematismi di apertura, il tempo vero di apertura - corrente zero - non è quello di quando la levetta si abbassa ma quando di fatto l'arco elettrico si spegne. Orbene la interruzione dell'arco non è sempre la stessa. C'è quando è rapidissimissima e facilitata (sinusoide tensione passante per lo zero su carichi puramente ohmici) e c'è quando è resa difficilissima ( sinusoide tensione e corrente in quadratura su carichi reattivi.) quale valore prendere ? qual'è il carico e le sue caratteristiche ? Per risponderti ci vorrebbe un laboratorio attrezzatissimo e la possibilità di potere testare qualche centinaio di apparecchi di marca differente. Per il fusibile è più semplice, ma non tanto. le resistenze addizionali di contatto, il funzionamento della ventola impolverata, la posizione e la temperatura ambiente. le tolleranze industriali e la pessima abitudine, dopo un intervento, a mettere un fusibile maggiorato così non rompe le scatole, ecc. sono tutte condizioni a svantaggio del fusibile . Io concludo che non sono cose facili da dirimere e coinvolgono troppe leggi della Fisica e e della Termotecnica, Concludo che non credo sia possibile dare qui una risposta secca e valida sempre a garanzia di chi spegne per primo.. al quesito 3 ti sei dato la risposta tu stesso. saluti
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In risposta al messaggio di fedefriscoo del 24/04/2022 alle 13:55:24Il mio pensiero rimane sempre che le istruzioni di un inverter vanno lette considerando che quell'oggetto può essere impiegato anche in ambienti diversi da un camper. Che ovviamente non ha una terra trattandosi di un veicolo mobile, così come non ha una terra una barca.
Buongiorno a tutti. Riaccendo questa discussione per avere da parte vostra delle conferme. Sto installando sul mio Van un inverter Victron Phoenix da 1200VA e dopo aver collegato alla massa del furgone la carcassa dell'inverterho visto che sul manuale viene citato il seguente testo: Collegamento dell’uscita neutra dell’inverter alla carcassa/terra. L'uscita in CA è isolata dall'ingresso in CC e dalla carcassa. Le norme locali possono richiedere un conduttore di neutro vero. In questo caso, uno dei cavi dell’uscita in CA deve essere collegato alla carcassa e questa deve essere collegata a una messa a terra affidabile. L’interno dell’inverter è stato predisposto per collegare il neutro e la carcassa; le istruzioni sono spiegate a continuazione. Per gli inverter a 800 VA e 1200 VA: Per questi inverter, il cavo di terra della carcassa può essere collegato sia a FJ1 (neutro fluttuante) che a FJ2 (neutro collegato a terra/carcassa). Le targhette FJ1 e FJ1 sono stampate sul circuito stampato. La posizione per difetto è FJ1, ovvero neutro fluttuante. Quindi restano due opzioni: 1) Utilizzo di un apparecchio alla volta con doppio isolamento: FJ1 neutro fluttuante. 2) Uscita dell'inverter collegata al differenziale per alimentare le prese del van: FJ2 neutro collegato a terra/carcassa Loro però scrivono che uno dei cavi dell’uscita in CA deve essere collegato alla carcassa e questa deve essere collegata a una messa a terra affidabile. Quindi sarebbe da collegare poi il telaio del furgone ad una messa a terra affidabile o sbaglio? Grazie. Federico
In risposta al messaggio di fedefriscoo del 24/04/2022 alle 13:55:24Hai collegato la massa dalla carcassa dell'inverter al telaio del mezzo, benissimo, ora dovrai spostare il jumper su F2.
Buongiorno a tutti. Riaccendo questa discussione per avere da parte vostra delle conferme. Sto installando sul mio Van un inverter Victron Phoenix da 1200VA e dopo aver collegato alla massa del furgone la carcassa dell'inverterho visto che sul manuale viene citato il seguente testo: Collegamento dell’uscita neutra dell’inverter alla carcassa/terra. L'uscita in CA è isolata dall'ingresso in CC e dalla carcassa. Le norme locali possono richiedere un conduttore di neutro vero. In questo caso, uno dei cavi dell’uscita in CA deve essere collegato alla carcassa e questa deve essere collegata a una messa a terra affidabile. L’interno dell’inverter è stato predisposto per collegare il neutro e la carcassa; le istruzioni sono spiegate a continuazione. Per gli inverter a 800 VA e 1200 VA: Per questi inverter, il cavo di terra della carcassa può essere collegato sia a FJ1 (neutro fluttuante) che a FJ2 (neutro collegato a terra/carcassa). Le targhette FJ1 e FJ1 sono stampate sul circuito stampato. La posizione per difetto è FJ1, ovvero neutro fluttuante. Quindi restano due opzioni: 1) Utilizzo di un apparecchio alla volta con doppio isolamento: FJ1 neutro fluttuante. 2) Uscita dell'inverter collegata al differenziale per alimentare le prese del van: FJ2 neutro collegato a terra/carcassa Loro però scrivono che uno dei cavi dell’uscita in CA deve essere collegato alla carcassa e questa deve essere collegata a una messa a terra affidabile. Quindi sarebbe da collegare poi il telaio del furgone ad una messa a terra affidabile o sbaglio? Grazie. Federico
In risposta al messaggio di Subalpino del 24/04/2022 alle 15:23:41Grazie per la tua risposta.
Il mio pensiero rimane sempre che le istruzioni di un inverter vanno lette considerando che quell'oggetto può essere impiegato anche in ambienti diversi da un camper. Che ovviamente non ha una terra trattandosi di un veicolomobile, così come non ha una terra una barca. Smanettando con i relè di scambio e mettendo a massa una delle fasi dell'inverter rischiamo che attaccandoci ad una presa di rete il relè possa (per varie cause) collegare la fase esterna (sistemaTT) al telaio del veicolo. Teoricamente dovrebbe saltare un differenziale, teoricamente.
In risposta al messaggio di Szopen del 24/04/2022 alle 16:12:49Ciao Ciro, grazie per la tua risposta.
Hai collegato la massa dalla carcassa dell'inverter al telaio del mezzo, benissimo, ora dovrai spostare il jumper su F2. Ti suggerisco di prendere una scatola Gewiss GW40023 a 4 moduli, un differenziale puro 2 P ABB F202 25A 30mA una presa ABB M1170, una spina Schuko e 30cm di cavo tripolare 2,5 mmq. per fare una cosa del genere Ciro.
In risposta al messaggio di naldorm del 22/08/2022 alle 06:54:07Mi allaccio alla discussione per una domanda che ho già fatto altrove ma non mi è chiara.
@fedefriscoo Ho dato un'occhiata perché mi sembrava strano che in entrata per la 220 avessi un 2P. Infatti quello di serie della bticino è un 1P+N, non va bene per l'inverter che deve essere 2P con le caratteristiche indicate (30ma, tipo A, oppure B in funzione di quanto spiegato da franco1945), quindi no, è solo simile a vedersi ma sono diversi.